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Autore: ELIOTbynight    09/02/2009    2 recensioni
“Ero nel 2001 … Cosa ci facevo nel 2001 a Magdeburgo? Un momento... qualcosa è successo a Magdeburgo nel 2001... […] Non riuscivo a togliermi dalla mente quei benedetti e anche maledetti occhi … Quegli occhi verdi di cui mi ero invaghita … E più ci pensavo e più mi sentivo persa, spaesata, la testa cominciava a girarmi e mentre respiravo affannosamente sentivo crescere una forte sensazione di nausea … Ma stranamente questa terribile sensazione era molto piacevole … Mi rilassava, mi tranquillizzava, mi calmava … Riusciva a placare per un momento tutta la confusione che avevo in testa … [...] No. Non poteva continuare così. Non ho fatto male a cambiare il passato, ci sono venuta apposta...” LEGGERE PER GRADIRE!
Genere: Commedia, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Settimo capitolo - missione compiuta

Tre ore prima del fatidico concerto ero già nel ristorante che li aspettavo. Dovevo rivederli. Assicurarmi che avrebbero suonato quella benedetta canzone. Ma dovevo anche rivedere lui … e chiedergli scusa … in effetti Tom ci aveva azzeccato a ipotizzare l’esito degli eventi scherzosamente.
Riuscii a vederli che entravano nel retro del ristorante a mezz’ora dall’inizio del concerto. Li seguii e non appena mi si presentò l’occasione giusta entrai nel “backstage”.
- ehm … ciao … -
Mi guardarono sorpresi e taciturni.
- … sono venuta ad augurarvi buona fortuna … -
Bill sembrò scuotersi.
- oh, Vicky, che sorpresa … grazie mille!-
- è davvero un piacere averti qui, siamo contenti che tu sia venuta a salutarci!- aggiunse Tom.
- mi raccomando, mettetecela tutta! Sarete magnifici, lo sento!-
Poi però vidi Georg … e mi rattristai per un attimo. Avevamo sofferto molto l’uno per l’altra. Tutti e due. E lo sapevamo bene. Gli andai incontro camminando lentamente fino ad arrivargli a pochi centimetri dal suo viso. Ancora quegli occhi … vedevo tristezza e pentimento in quelle pupille … Tutto doveva sistemarsi …  Lo abbracciai. E lui abbracciò me.
- … scusa … - dicemmo all’unisono.
- sarai fantastico stasera … - dissi io.
- e tu ci sarai ad assistere in mezzo a tutte quelle persone?-
- certo che ci sarò … non mancherei per nulla la mondo … -
Mi strinse di più … Non mi ero mai sentita così bene in vita mia … Poi mi disse sottovoce:
- Vicky … lo sai che ti amo, vero?-
Desiderai che quel momento non finisse mai …
- certo, Georg … e ti amo anch’io … -
Ci staccammo e scrutammo ancora una volta i nostri occhi … finché non sorridemmo sollevati.
- wow, ed ecco il lieto fine! Che bello, avete fatto pace!-
Ridacchiai. Il solito Tom …
- adesso vado … state per iniziare … -
- grazie, Vicky … - mi disse Georg.
Sorrisi e uscii.
Quando mi sedetti in mezzo al pubblico notai un uomo che sembrava molto interessato allo spettacolo. E la sua faccia non mi era completamente nuova.
- Dio, è lui … Hoffmann! Vi prego, Devilish, siate fantastici!-
Il concerto iniziò. Erano straordinari. Hoffmann li avrebbe apprezzati di sicuro. Ma la mia ansia non si era ancora placata: non vedevo l’ora che suonassero la fatidica “durch den Monsun”. Passavano le canzoni una dopo l’altra, ma quella più importante non arrivava. Iniziavo a preoccuparmi. Dovevo fare qualcosa … ma cosa???
Con mia sorpresa i Devilish fecero una pausa più lunga delle altre tra una canzone e l’altra, più o meno quando mancava un quarto d’ora alla fine. Li vedevo che bisbigliavano strane cose fra di loro. Ad un certo punto Georg si girò di scatto e mi fissò. Io ci rimasi con un palmo di naso e lo fissai a mia volta. Per un secondo ci scambiammo un profondo sguardo d’intesa … Poi si rivolse agli altri, disse loro qualcosa e i quattro tornarono in posizione. Ormai non capivo più niente, speravo solo che suonassero quella benedetta canzone.
Ma la mia agitazione venne calmata dal sorriso che mi lanciò Georg. Mi disse una cosa e gli lessi le labbra:
- questa è per te-.
La gioia mi invase, finalmente partirono le note iniziali di “durch den Monsun”. Me la godetti tutta fino in fondo, dall’inizio alla fine.
Al termine furono applauditi enormemente, il successo fu immenso. Non ero mai stata così contenta e soddisfatta come in quel momento. Finito lo spettacolo, vidi Peter Hoffmann che si dirigeva verso il retro del ristorante dove erano appena andati i ragazzi.

Sorrisi.
Capii che il mio compito era finito.
Uscii dal ristorante senza scollarmi il sorriso dalla bocca.
Iniziai a canticchiare la canzone con la quale avevo salvato il futuro dei Tokio Hotel …
- ich muss durch den Monsun … -
Avrei tanto voluto restare, ma dovevo tornare nel presente, nel 2009 …
- hinter die Welt … -
Ripensai alla mia avventura … Era stato stupendo, tra momenti positivi e negativi …
- as Ende der Zeit … -
Avevo incontrato i Devilish …
- bis kein Regen mehr fällt … -
Li avevo conosciuti …
- gegen den Sturm … -
E avevo salvato il loro futuro …
- Am abrund entlang … -
E poi avevo incontrato Georg …
- und wenn ich nicht mehr kann denk ich daran … -
E mi ero innamorata di lui e dei suoi occhi …
- irgendwann laufen wir zusamm … -
Capii che il mio viaggio nel tempo sarebbe destinato a rimanere una bella esperienza …
- weil uns einfach nicht mehr halten kann … -
Chiusi gli occhi. Sentii una lieve sensazione di calore attorno a me, mentre un bagliore lucente mi avvolse. Nella mente avevo l’immagine dei Devilish … dei Tokio Hotel … di quegli occhi che tanto amavo … Mi sentii svanire … sorridendo compiaciuta …
- durch den Monsun … dann wird alles gut … -

Distesa sul divano stavo per addormentarmi con la tv accesa su MTV quando sentii una canzone inconfondibile …
- running through the monsoon … -
Subito alzai il volume e dopo un po’ la voce di una giornalista disse:
- come è nata la vostra famosissima canzone “durch den Monsun”?-
Panico.
- ehm … non ricordo bene … credo che qualcuno mi abbia raccontato una storia che mi ha spinto a scrivere questa canzone … -
Sospiro di sollievo.
Mi avevano dimenticata … ma è meglio così. In fondo avevo sempre saputo che tutto questo era destinato a rimanere semplicemente una bella esperienza. Che doveva rimanere segreta, che non potevo condividere con nessuno, che solo io potevo tenere conservata nei miei ricordi … ma bella. Tanto bella.
- missione compiuta … -

Fine


finitaaaaaaaa
allora, vi è piaciuta? spero proprio di sì!!!
ringraziamenti:
Black_DownTH: ma ciaooooooooo ke bello rivederti a recensire!!! Non so come ringraziarti del commento ke mi hai fatto, mi lusinghi! Grazie, grazie!
layla the punkprincess: wow, allora hai indovinato! =) e brava la layla... vicky sorride xkè finalmente la missione si è compiuta e sa ke georg era dispiaciuto, quindi lei sapeva ke alla fine tt sarebbe andato bene...

voglio ringraziare di cuore tutte le persone ke hanno letto questa ff, l'hanno recensite o aggiunta nei preferiti. Grazie, grazie mille!!!
Cercherò di continuare presto "SMS, guitar & love", che è ancora in sospeso...
Ripeto, vi ringrazio tanto!!!
ciaooooooo a presto by Eliot







   
 
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