A.A.A. - To Publish
DISCLAIMER: Fatti
e personaggi riportati nel seguente scritto non mi appartengono,
ma sono di proprietà di chi ne detiene i diritti. Inoltre, qualsiasi riferimento a fatti o persone reali
sono da considerarsi puramente casuali.
WARNINGS: Stiles Stilinski / Derek Hale; scritta per la Winter Is Coming Week 31 agosto - 06 settembre del gruppo Facebook "We are out for prompt".
PROMPT: Stiles
ha bisogno che Derek gli faccia capire che lo ama, Derek si rivela
romantico anche continuando ad essere il solito sourwolf che non ha
idea di come esprimersi a parole. (Ispirata da questa frase di "Say you
love me" di Jessie Ware - [...] 'cause I don't wanna fall in love / if
you don't wanna try / but all that I've been thinking of / is maybe
that you're mine [...]).
Derek Hale / MPreg!Stiles
Say You're Gonna Stay.
«Sono incinto Scott, lo capisci?»
Scott dall'altro capo del telefono rispose sbuffando rumorosamente,
ormai Stiles ripeteva quella frase ogni volta che apriva bocca,
più per giustificare in qualche modo la sua codardia che
perché volesse davvero farlo sapere in giro. «Dannazione Stiles, ho capito. Ma non puoi continuare a parlare con me e sperare che la soluzione venga fuori dal nulla».
«Se non ne parlo con te con chi dovrei parlarne?»
«Cosa ne dici di Derek?»
«Oh, no no no. Non si può fare. Quando gliel'ho detto è rimasto in silenzio. Non mi vuole»
ma Stiles parlò a vuoto perché Scott aveva già
riattaccato. Giusto in tempo per non ricominciare la stessa patetica
discussione di tutti i giorni: quella in cui Scott suggeriva all'amico
che forse Derek era semplicemente rimasto spiazzato dalla notizia,
Stiles rispondeva che dopo aveva comunque avuto abbastanza tempo per
riflettere e prendere una decisione, poi scoppiava in lacrime e Scott
riagganciava la telefonata e nel giro di una decina di minuti si faceva
trovare davanti la porta di casa del migliore amico con qualche
confezione di cibo cinese.
Questa volta sarebbe andata in maniera diversa. Scott non riusciva ad
avere una vita propria da due mesi e rifiutava di passare anche un
altro solo giorno ad ascoltare Stiles piangersi addosso.
Stiles guardò lo schermo ancora illuminato del suo cellulare e premette
di nuovo il tasto di chiamata. Lasciò che il telefono squillasse
per qualche minuto, poi rinunciò.
Si lanciò sul letto, accese la televisione e smise di pensare -
bugia, si maledisse in tutte le lingue che conosceva per almeno un
centinaio di motivi inerenti la sua vita di adolescente e un'altra
buona parte aventi a che fare con Derek, la loro relazione (finita?) e
il bambino, anche se quello non aveva colpa.
Finì col cambiare canale ed addormentarsi aspettando che suo
padre, lo sceriffo, rincasasse dal lavoro e magari lo tenesse
abbracciato per tutta la notte perché era quanto di più
simile agli abbracci e alle coccole di Derek potesse ottenere in quel
momento. Suo padre, lui sì che era contento di questo bambino.
Lo sceriffo quella sera tornò a casa con diverse ore di ritardo
e con una visita per il figlio.
Nel frattempo Stiles si era svegliato e aveva
già preparato la cena per entrambi, per un po' aveva anche
aspettato l'arrivo del padre ma poi la fame aveva avuto la meglio su
ciascuno dei suoi buoni propositi e aveva divorato ogni cosa. Per
fortuna nessuno poteva vederlo mentre s'ingozzava di tutte quelle cose
che aveva cucinato senza riuscire ad alzare gli occhi dal proprio
piatto per timore di dover affrontare la sedia vuota di fronte a
sé con la consapevolezza di assomigliare ad una di quelle
donnine dei film che si chiudono in casa e non ne escono più
perché l'uomo della loro vita l'aveva tradite e loro l'avevano
scoperto. Stiles accompagnò il resto della serata da passare sul
divano con una coppa piena di gelato al cioccolato e un film
strappalacrime.
Quando lo sceriffo mise piede in casa accompagnato da Derek Hale Stiles
avrebbe voluto sprofondare piuttosto che farsi vedere così
com'era, con la tuta rossa che aveva visto tempi migliori e gli occhi
arrossati dal pianto. Derek comunque non prestò attenzione
né al suo abbigliamento né alla maxi confezione di gelato
ormai vuota; si sedette sulla poltrona affianco al
divano senza aspettare che qualcuno lo invitasse a farlo e consegnò al ragazzo una scatola appena più
grande della propria mano. Stiles non perse tempo e l'aprì
trovandovi dentro un ciuccio giallo e bianco con un coniglietto
tenerissimo disegnato in rilievo.
«Significa che sei mio e che voglio questo bambino con te»
Derek parlò prima che Stiles sollevasse lo sguardo per puntarlo
confuso nei suoi occhi, poi si spostò al suo fianco e prese a
carazzargli la pancia appena accennata, ci posò un bacio sopra e
gli disse «Ti amo».
Conteggio, 636 parole.
*Regalare
qualcosa ad una donna incinta porta sfortuna prima dei tre mesi (me l'ha detto mia mamma) quindi
per starci con i tempi nella mia testa Stiles ha parlato a Derek della
gravidanza poco dopo essere entrato nel secondo mese e da quel momento ne sono passati altri due in cui Stiles si è
lamentato della situazione con Scott. Morale della favola tutto questo
succede più o meno a metà del quarto mese.
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