Quel tale EFP 8
Quel tale EFP
Un tonfo sordo e pulito, altri due
passi frettolosi, precisi e tanto decisi da falciare l’aria
gelida. Il prepotente freddo viene diviso da una donna pungente-
spigolosa nel viso e nei modi, cruenta e silenziosa ma presa da una
foga terribile se si misurava con le proprie passioni.
Natalia è una fata dalle dita lunghe e adunche –diceva sua sorella, Natalia è bellissima e ha gli stessi occhi viola delle streghe ed il fiuto fino dei segugi dei vecchi Zar.
La bella ninfa sosta ad una porta,
batte con forza il pugno sul legno traumefatto, non cura le nocche che
van pian piano arrossandosi. Paiono voler graffiare e graffiarsi, ed
ora tentano di violare e scorticare tagli già inferti in
precedenza- la porta pigola, dolente.
-Fratellone, hai letto anche tu cosa hanno scritto?-
Si accosta alla parete, ferendola
con le mani, nel tentativo d’udire il dolce tremolio dei denti di
Russia, e delle sua spalle ed il sospiro scontento.
-Fratellone?- stridono le unghie,
la voce rauca e speranzosa- sarebbe fresca, se non rovinata da un
orribile borbottio di fondo, un raspare che di melodico aveva poco o
nulla. Un miagolio disperato e affannato.
“Tu fra quei capitoli non hai visto nulla di vero, Rossijkaja?”
Note:
Mi credevate morta, ed invece! Torno volentieri con qualcosa di
insolito, che però pensavo da un po’. Rimane fondamentale
restare vicini alla trama di Hetalia in sé e alla trama storica-
il motivo è semplice: un personaggio può avere una
qualche reazione al ritrovarsi una fanfiction su se stesso solo se
vengono coinvolte delle sue conoscenze, come è normale che sia.
Mi rivolgo quindi a chi mi ha
suggerito due nomi che invero non si sono mai messi in contatto in modo
vero: sarebbe impossibile farci un capitoletto con senso, quindi li
trasferisco nel penultimo capitolo, che raccoglierà diversi
frammenti.
Un grazie enorme
a chi continua a seguire, supportare con gentilissime recensioni e a
chi contribuisce alla raccolta suggerendomi! In bocca al lupo agli
studenti, alla prossima!
Blacket.
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