CAP. 10: ULTIMO INTERMEZZO
"E così
abbiamo un vincitore."
"Non credevi che
potesse essere lui, ammettilo."
"Senz'altro. Avrei
scommesso sull'altro; ma, a questo punto è lo stesso."
Una porta vicino ai due
spettatori si aprì con calma: da essa un uomo, con passo
calmo, si avvicinò verso i due uomini.
Il luogo dove si
trovavano era in completa antitesi al verde ove aveva vagato poco
prima: era una grande sala completamente bianca; le uniche cose che
riempivano una stanza che, altrimenti, sarebbe stata completamente
vuota, erano tre sedie semi-moventi poste di fronte ad un abnorme
monitor che visionava cosa succedeva nel labirinto.
Due di esse erano
occupate da probabili due esaminatori di quella situazione:
finalmente dopo parecchi giorni aveva quindi trovato l'uscita da quel
luogo.
Si sentì le
lacrime agli occhi.
"Congratulazioni Don
Oral Marek, missionario della spada di San Giorgio" disse con
tono enfatico l'avvenente esaminatrice che occupava il posto più
a sinistra: "Lei è colui che ha superato la prova del
labirinto. Non ce l'aspettavamo."
Incurante della fame,
della sete e del sonno, che sicuramente sarebbero compensati poco
dopo, il prete voleva prima soddisfare le sue mille domande su quella
"prova": "Potrei avere delle spiegazioni?"
L'anziano uomo, che
portava una collana con incastonata una mezzaluna, simbolo del culto
Islamista di Medina, gli sorrise: "Certamente. Ma prego... si
segga su questa sedia."
Il prete accettò
l'invito a sedersi e poi con un cenno della mano invitò i due
uomini ad iniziare la spiegazione.
"Ogni due anni...":
iniziò l'anziano a parlare: "...noi della Confederazione
dei trasporti, con l'intermediazione dell'Esecutorio, proponiamo la
prova del Labirinto nel pianeta-labirinto Aminda a sei individui. Ad
esso partecipano di norma un terrestre, un agnostico, un credente, un
bambino, un adolescente e un legislatore con la limitazione che il
numero degli individui dello stesso sesso non superi le quattro
unità. Gli individui vengono scelti dopo un'attenta analisi da
parte dal Centro di Controllo dell'Esecutorio."
Fin qua era chiaro; il
prete, portandosi la mano destra al livello del naso, fece un segno
d'assenso.
"Ciò che
vogliamo verificare nel corso della prova è che gli individui
selezionati siano effettivamente idonei: i caratteri che devono
essere analizzati principalmente sono il fattore nostalgia, l'analisi
del pericolo, l'avventatezza alla curiosità, il fanatismo alle
proprie ideologie e la paura del diverso."
Proseguì la donna:
"Il bambino e l'adolescente hanno fallito a causa del fattore
nostalgia entrando prematuramente nell'Ombra. La legislatrice,
invece, non fidandosi dell'Angelo che avevamo mandato è morta
prematuramente. Non ha fatto un'attenta analisi del pericolo che
incombeva su di lei e ha avuto terrore del diverso. Il terrestre,
come al solito, ha fallito nella prova della curiosità: non ha
retto al desiderio di poter finalmente conoscere la verità sul
nuovo Universo. L'agnostico, invece, ha fallito perché alla
sua salvezza ha preferito un'agnostica ricerca della verità
non riconoscendo che l'unica via d'uscita era quella che aveva di
fronte. Un fanatico."
"Quindi" disse
Don Marek: "se non fossi entrato nell'Ombra anch'io avrei
fallito la prova?"
"Esatto. Non sarebbe
stata la prima volta che la prova del labirinto si concludeva senza
vincitori." rispose la donna.
"Cosa n'è
stato degli altri dopo che sono entrati nell'Ombra? E cosa ne sarà
del matematico?" chiese il prete non soddisfatto completamente
della precedente risposta.
"Elisa Saresi, come
già detto, è morta. Colpita da un fulmine... non
abbiamo potuto fare purtroppo nulla per salvarla. Enrick Marlack e
Yili Lesin hanno scelto di tornare immediatamente sul loro pianeta.
Al bambino, su sua richiesta, è stata cancellata la memoria su
questa esperienza. Sebastian Ereth verrà prelevato dal
labirinto fra tre giorni e i suoi ricordi su questi giorni verranno
cancellati poiché un fanatico non merita di ricordare la prova
del labirinto. Sarà reintegrato nel suo ruolo principale."
"E il terrestre?"
domandò ancora.
Una porta alla destra si
aprì e da essa entrò nella stanza Jannick Evermont che
gli fece un sorriso sincero: "Salve giovane prete! Come butta?"
Don Marek si alzò
con violenza, facendo cadere per terra la sedia, e corse a salutare
l'unico suo compagno d'avventura rimasto: "Ma non sei tornato
sulla Terra?"
"No. Mi hanno
fornito la scelta di rimanere in quest'Universo coi ricordi o tornare
sulla Terra dimenticando ciò che ho appena vissuto. Ma dopo
quello che ho visto, ho deciso di abbandonare il passato e provare
l'esperienza dello spazio." disse con una nuova luce degli occhi
l'ex-bancario.
"Se lo desideri lui
sarà il tuo nuovo assistente. Altrimenti lo lasceremo andare
su Angaar: il pianeta più adatto per il passaggio graduale
dalla Terra alla Repubblica delle quattro stelle."
Jannick lo guardò
con uno sguardo supplichevole di accettarlo come assistente.
"Ehm... d'accordo.
Ma assistente per cosa?"
"Don Oral Marek: lei
è riuscito a racchiudere la nostalgia nel suo cuore, ha
ottenuto di vivere nella curiosità dello spazio senza
l'avventatezza di un novello Ulisse, ha domato il suo fanatismo
religioso per il vantaggio della vita e del ritorno. Lei ha tutte le
carte in regola per essere uno dei cento Guidatori della
Confraternita dei Trasporti. Le stelle e l'Universo s'inchinano a
lei, Oral Marek." disse, inchinandosi, l'anziano esaminatore.
"Accetta lei il suo
nuovo ruolo?" chiese la donna porgendogli uno stemma della
Confraternita dei Trasportatori.
Il prete guardò il
terrestre: anche lui si era prostrato.
Con un certo timore il
prete raccolse lo stemma dalle mani dell'esaminatrice e se lo portò
al petto.
Esso aderì subito
alla tunica.
"Accetto il mio
nuovo ruolo."
La donna gli strinse la
mano: "Benvenuto a bordo nuovo Guidatore." |