Only Human

di Josie Walking_Disaster Vengeance
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Only Human

Trentacinque anni, forse più, è il tempo che tiene John e Paul distanti. 
Erano stati inseparabili, erano stati così vicini da confondere i contorni, fino a mischiarsi. Dove iniziava John e dove finiva Paul? Impossibile dirlo.
E ora sono lontani e questa lontananza non può far altro che aumentare.
Il tempo fra loro è come un mare che li separa, loro  sono su due terre che l'acqua spinge e vanno alla deriva da parti opposte. 
E, anno dopo anno, il mare fra loro cresce.
Non può raggiungerlo dall'altro lato:
Paul vuole nuotare, ma l'acqua è profonda e ci sono i mostri dentro.
Paul vuole volare, ma non ha le ali. Perché Paul è solo umano. Nonostante tutto.
Nonostante gli anni passati a sentirsi dire che era speciale, che era straordinario.
No, non lo è.
E' solo umano.
E John, era umano anche lui. E viveva e moriva come tutti gli umani del mondo.
E ora non possono raggiungersi.
Si allontanano sempre di più.
Cerca di mandare lo sguardo il più avanti possibile e le rispettive immagini, troppo lontane, cominciano a sbiadire.
Quel tempo-mare li separa, non riescono quasi più a distinguersi.
Paul cerca di farsi forza.
Cerca di fingere che quel mare non esista, che John sia lì a due battiti di cuore di distanza da lui.
Cerca di persuadersi a credere che allungando la mano troverà quella di John.
Cerca di convincersi che andrà tutto bene.
Paul ci prova.
Ma è solo umano.



Auguri Johnny, ci manchi immensamente 

 




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