silenzio
Say something
“Say
something,
I'm giving up on you”
“Addio.”
Di’ qualcosa.
Non sono riuscita a dire altro.
Addio, come se suonasse simile a “ti amo”, come se
suonasse simile a “tristezza”.
Mi porto le gambe al petto, posando il mento sulle ginocchia, e osservo
la schiena di Brera, che ci sta portando via dalla Macross Frontier.
Una parte di me vorrebbe dirgli di tornare indietro – per
quel volto disperato che mi ha guardata andare via – ma sono
consapevole di aver fatto una scelta da cui non posso più
tirarmi indietro. Voglio aiutare Ai-kun. Voglio aiutare i suoi simili.
“Voglio”. Mi sembra una parola così
egoista, in questo momento. “Vorrei” suonerebbe
meglio, “vorrei” renderebbe giustizia a quello che
sto facendo, “vorrei” scaccerebbe la delusione e
quel peso opprimente che mi comprime il petto, togliendomi il respiro.
“Vorrei” è quello che avrei voluto sentir
uscire dalle labbra di Alto mentre gli comunicavo della mia partenza
– vorrei
stare con te, vorrei seguirti ovunque.
«Stai bene, Ranka?» domanda Brera
all’improvviso, voltando appena la testa per lanciarmi una
rapida occhiata; il suo sguardo sembra freddo, distaccato, ma so che
non è così.
“Vorrei dirti di no”, eppure gli mostro
l’ombra di un sorriso. «Sì, non ti
preoccupare. Sono solo stanca» aggiungo, guardando fuori dal
Valkyrie per accertarmi che Ai-kun sia ancora con noi.
Il silenzio che cala all’interno del velivolo, in quello
spazio pieno di stelle che sembra quasi volerci inghiottire, si fa
terribilmente soffocante.
«Se vuoi parlare» mormora Brera dopo un
po’, in difficoltà, «sono qui. Se vuoi
farlo, posso ascoltarti, Ranka.»
Di’ qualcosa.
«Grazie, Brera.»
So che non è abbastanza, e forse lo sa anche lui
perché mi lancia un’altra occhiata e, senza dire
un parola, prende l’armonica che tiene sempre al collo e
comincia a suonare.
Aimo, Aimo.
Mi entra nel petto, mi riempie di tristezza e poi di
felicità, e il mio sguardo torna a scrutare lo spazio
circostante e la flotta sempre più lontana.
E penso, con una punta di rimpianto e la voce tremante mentre
accompagno la melodia della mia infanzia, che la mia canzone non
è mai riuscita a raggiungerlo.
Perché è ancora lì con Sheryl ed
è contro di me.
『Ranka centric, 356
parole, prompt: Say
Something, A Great Big World, Christina Aguilera,“Di’
qualcosa, sto rinunciando a te. Mi dispiace per non essere riuscito ad
arrivare a te. Ovunque, ti avrei seguito. Dì qualcosa, sto
rinunciando a te.”』
『Partecipa, fuori
gara, alla Corsa
delle 48 ore indetta da Torre
di Carta 』
Note
dell'autrice
Quarta fanfiction per la
corsa delle 48 ore, a questo giro su Macross Frontier. Da
anni provo a scrivere su Macross Frontier, senza però avere
idee. E finalmente ci sono riuscita! Soprattutto, sono riuscita a
scrivere di Ranka, che adoro. E l'accenno Alto/Ranka non poteva
mancare.
Una delle frasi (simile a ti
amo, simile a tristezza)
è un vago riferimento ai kanji di amore e dolore (Amore = 愛
e Dolore = 憂), che sono simili fra loro. Ho usato un sinonimo per
dolore, e amore è stato trasformato in ti amo.
Ringrazio Emmevic
per aver betato questa cosina (♥) e vi saluto!
Un bacione!
Mokochan
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