Sunbeam- Capitolo 10
Capitolo 10: Feeling
Jake mi stava
baciando.
Era una frase
così semplice, eppure cercare di
capire il concetto intrinseco in quel gesto non era per niente facile.
La mia
mente era già stata provata abbastanza in quegli ultimi
giorni e adesso l’unica
cosa che riuscivo a fare era stare completamente immobile con gli occhi
spalancati, mentre Jacob mi stringeva a sé con le sue labbra
posate
delicatamente sulle mie.
Non sembrava voler
approfondire troppo quel
bacio, non c’era alcuna passione era semplicemente un bacio a
fior di labbra.
Cominciavo a credere
che non mi stesse
baciando per davvero, poi però sentii il battito del suo
cuore raggiungere le
mie orecchie: era così veloce che riuscivo a distinguere i
singoli battiti solo
prestando molta attenzione.
A quel punto
capii… Quello non era un bacio,
ma un invito. Jake era in attesa del mio permesso per continuare quello
che
aveva iniziato.
Felice come non mai
chiusi gli occhi che
stavano cominciando a riempirsi di lacrime di gioia e trovando non so
dove la
forza, gli gettai le braccia a collo per rispondere a quel bacio.
In
quell’istante tutto cambiò.
La foresta
sparì e non sentivo nessun altro
rumore se non il cuore di Jacob e il mio che battevano
all’unisono. Era come se
una bolla di sapone ci avesse avvolti per proteggere il nostro piccolo
momento
di felicità da qualsiasi fattore di disturbo che avrebbe
potuto insidiarlo.
Jake
afferrò immediatamente il concetto che
volevo trasmettergli tramite la mia reazione e dischiuse lentamente le
labbra.
Lo imitai e finalmente quel bacio cominciato con tanta, struggente
lentezza si
trasformò in qualcosa di più. Divenne intenso
come un terremoto e uno tsunami
messi insieme, e spazzò via tutta la tristezza che si era
depositata sulla mia
anima.
Le mie mani
cominciarono a prendere vita senza
che io dessi loro il comando di muoversi e si posarono sul petto di
Jake. Era
caldo e si tendeva sempre di più mentre le mie mani salivano
verso il collo
delineando al loro passaggio ogni curva di quei muscoli tanto bramati.
Raggiunsi le spalle e sentii i capelli di Jake sfiorarmi le mani,
perciò
proseguii ancora per pochi centimetri finché non intrecciai
le mani dietro il
suo collo attirandolo ancora più verso di me.
I nostri corpi ormai
erano completamente
incollati, e mi alzai sulle punte per evitare che Jake dovesse piegarsi
in modo
disumano per poter prolungare quel contatto.
Le
sue
mani iniziarono a percorrere la mia schiena con una lentezza che mi
procurava
brividi di piacere lungo tutto il corpo, fino a fermarsi poco prima di
arrivare
al fondoschiena.
Non riuscii a
quantificare il tempo in cui
restammo in quel modo, e sinceramente niente e nessuno sarebbe mai
stato in
grado di distrarmi da quello stava succedendo. La mia mente era
completamente
assorbita dall’idea che Jake ed io eravamo in una situazione
che solo nei miei
sogni si era realizzata.
In quel momento
cominciai a capire seriamente
il significato della frase “quando la realtà
supera la fantasia”; avevo
immaginato e sognato molte volte di baciare Jacob, ma mai mi sarei
aspettata un
turbinio così incontrollato di emozioni talmente forti da
togliere il respiro.
Non ero neanche
più sicura di essere ancora
nella radura, non ero sicura di essere ancora viva a dirla
tutta… Le sensazioni
che stavo provando erano nuove e così poco umane da farmi
sentire come in
Paradiso. Avvertivo appena la presenza del mio corpo, l’unica
cosa che mi dava
la conferma di quello che sentivo era il calore del corpo di Jake che
mi faceva
entrare in piena fibrillazione.
Probabilmente un
bacio normale prima o poi
sarebbe dovuto finire, ma né io né tantomeno
Jacob eravamo dei normali umani
che si stavano baciando. Non avvertivamo la necessità di
prendere troppa aria,
e anche se avessimo dovuto farlo difficilmente avremmo interrotto
quell’idillio
per un particolare futile e insignificante come quello del respirare.
Perciò,
per quanto me ne potessi accorgere,
probabilmente quel bacio durò diversi minuti… I
minuti più belli di tutta la
mia vita.
Contro ogni
previsione- soprattutto le mie di
previsioni- fui proprio io a fermare tutto. Perché? Forse un
improvviso attacco
di cuore, o un ictus cerebrale dovuto ai troppi ormoni in circolazione
nel mio
organismo… Purtroppo niente di tutto ciò. A
frenare i miei impeti era stata
un’improvvisa quanto sgradita immagine che si era formata
nella mia mente,
un’immagine che era riuscita a farsi spazio nel mio cervello
nonostante fosse
del tutto impegnato a concentrarsi su Jacob. Quell’immagine
era un ricordo, il
ricordo di Leah e Jake abbracciati nella foresta, mentre lui le
prometteva che
non l’avrebbe mai abbandonata.
Quel ricordo mi
riportò inevitabilmente alla
mente il motivo di tutte le lacrime versate e di tutta la sofferenza
che mi
aveva avvolta in quell’ultimo periodo. Leah era
l’imprinting di Jacob, perciò
di sicuro lui non mi stava baciando per amore.
Ma allora
perché lo stava facendo? Non era
forse risaputo che un licantropo che aveva avuto l’imprinting
non desidererà
più nessun’altra donna che non fosse la prescelta?
Quando Jacob mi era
apparso davanti quella
sera aveva esordito dicendo che io e lui dovevamo parlare, ed ero
dell’idea che
fosse arrivato il momento di avere qualche spiegazione,
perché la mia povera
mente di mezza vampira stava cominciando ad averne veramente abbastanza
di
tutte quelle faccende da licantropi.
Così le
mie mani scivolarono giù dal suo collo
e si posarono lentamente sul suo petto- volevo una spiegazione ma ero
tremendamente riluttante a staccarmi da lui. Attesi ancora un istante e
poi con
una certa decisione lo spinsi via da me.
Jacob smise subito
di baciarmi, non lo avevo
distanziato troppo, dopotutto i suoi geni da licantropo erano un
tantino più
forti dei miei, ma adesso il suo viso era a qualche centimetro dal mio
e mi
fissava con occhi confusi, come se stesse cercando di leggere sul mio
volto la
regione di quell’interruzione.
Provai a reggere il
suo sguardo indagatore, ma
non ci riuscii. Abbassai lo sguardo sconfitta e mormorai:
-Sono confusa, Jake.
Ho bisogno di sapere
alcune cose.-
Avevo ancora le mani
poggiate sul suo petto e
il calore di quel corpo cominciava a farmi pensare che ero stata una
stupida a
fermare quel bacio. La verità avrebbe potuto aspettare
ancora un po’, infondo
avevo desiderato quel bacio così tanto e interromperlo per
un dettaglio come la
felicità di Leah era stata un’idiozia.
Scossi la testa per
allontanare quel pensiero dalla
mia mente, da quando in qua ero diventata così egoista?
L’amore fa davvero
degli strani scherzi.
Ero ancora sospesa
tra i miei pensieri quando
Jacob mi alzò il viso posandomi due dita sotto il mento e
rincontrai ancora una
volta i suoi occhi caldi e sensuali.
-Non l’hai
ancora capito, vero?- mi chiese
quasi ridendo.
Spalancai gli occhi
per quel comportamento.
Capito cosa? E perché stava ridendo? Avevo sempre
più l’impressione di essermi
persa qualcosa.
-Cosa…-
-Non qui- disse
Jacob sorridendo, e facendo un
cenno verso gli alberi. –Non possiamo parlare di questi
argomenti quando c’è
gente in giro.-
All’inizio
non capii quello che voleva dire
poi una leggera brezza mi portò alle narici
l’odore dolciastro e inconfondibile
di Richard.
Mi voltai di scatto
verso la foresta e pochi
secondi dopo il mio amico entrò nella radura.
-Ciao Jacob- disse
cordiale.
-Richard- rispose
Jake gelido.
Il cuore mi batteva
all’impazzata, dal tono di
voce di Jacob si sentiva che proprio Richard non gli andava a genio.
-Ness- mi disse poi
Jake, -andiamo via da
qui.-
Guardai Jake come se
mi avesse appena proposto
di svaligiare una banca.
-Non posso andarmene
così, sono nel pieno di
un progetto scolastico. Se sparissi Banner chiamerebbe i miei e loro
non ci
metterebbero molto a capire che dietro a questa storia ci sei tu. Hai
così
tanta voglia di morire, Jake?-
Sussultai, e mi
affrettai a dire:
-Naturalmente morire in senso metaforico.-
Lo dissi
più rivolta a Richard che a Jake,
dopotutto era un umano che non sapeva niente del fatto che i miei
avrebbero
potuto davvero fare fuori Jake se solo avessero voluto.
Cercai mentalmente
di trovare una soluzione a
quella situazione: Jacob mi doveva parlare e, giustamente, per farlo
era
necessario allontanarci da tutti quelli umani ignari
dell’esistenza di vampiri
e licantropi. Più ci pensavo e meno riuscivo a
raccapezzarmi, dopotutto
qualsiasi soluzione mi venisse in mente alla fine immancabilmente mi
appariva
davanti la scena dei miei arrabbiati come bestie perché
avevo abbandonato il
campeggio senza avvisarli.
-Forse posso
aiutarvi io- cominciò Richard con
voce sicura.
Jake ed io ci
voltammo a guardarlo
visibilmente sorpresi. Come mai avrebbe potuto aiutarci Richard?
Infondo era
solo un umano.
-Che vuoi dire?- gli
chiesi cercando di capire
le sue intenzioni.
-Be’…
Prima ho visto Jacob tra gli alberi, è
per questo che l’ho seguito, anche se l’ho perso
quasi subito. Comunque ho
immaginato che fosse qui per te, quindi mi sono preso la
libertà di preparare
il tuo zaino.-
Detto questo
tirò fuori da dietro un cespuglio
sulla sua sinistra il mio zaino e il mio sacco a pelo.
-Se vuoi andare con
Jacob, puoi farlo-
continuò sorridendo. –A Banner ci
penserò io, tanto non penserebbe mai che gli
stia mentendo, dopotutto, per lui, sono un ragazzo affidabile e uno
studente
modello.-
Ero ancora
assolutamente senza parole per
quello che stava succedendo, non avrei mai pensato che un giorno
Richard
avrebbe fatto una cosa del genere per aiutarmi; ma in fondo gli amici
si vedono
nel momento del bisogno, e lui era un vero amico.
Mi avvicinai a
Richard e presi le mie cose,
ringraziandolo con un sorriso pieno di gioia. Non sapevo se la mia
chiacchierata
con Jacob avrebbe avuto un buon esito per il mio povero cuore,
però almeno
adesso avevo la certezza che qualunque cosa fosse successa avrei sempre
potuto
contare sull’appoggio e sulla presenza di Richard.
Lui
ricambiò il sorriso e, dopo aver fatto un
cenno di saluto a Jacob, tornò sui suoi passi in direzione
del nostro piccolo
accampamento scolastico.
Mentre lo guardavo
allontanarsi sperai con
tutto il cuore che il suo cervello intelligente ed astuto avesse
formulato
un’idea abbastanza credibile che convincesse il professor
Banner a non
avvertire i miei genitori, altrimenti questa volta sarebbe stata
davvero la
fine.
Ero ancora
totalmente presa dai miei pensieri,
quando mi ricordai di quello che poco prima aveva detto Jacob riguardo
al fatto
che c’era qualcosa che non avevo ancora capito. Forse quello
non era il luogo e
il momento adatto per parlarne ma sentivo come la necessità
di sapere
immediatamente a cosa si stesse riferendo. Dopo tutto quello che mi
aveva fatto
passare sentivo di avere tutto il diritto di costringerlo ad
accontentarmi, e
in un modo o nell’altro l’avrei spuntata.
-Devo dire che quel
Richard comincia a starmi
simpatico. Ci ha risolto un bel problema infondo- rise al pensiero che
un
moccioso come Richard potesse diventare, un giorno e forse, un suo
amico, anche
se parlare di amicizia era ancora parecchio prematuro.
-Jake- dissi
voltandomi a guardarlo. –Cos’è
che ancora non avrei capito?-
Lui
sussultò, probabilmente perché non si
aspettava una domanda così improvvisa e diretta, ma io
dovevo sapere subito
cosa stava succedendo.
-Te l’ho
detto, è meglio non parlarne qui-
ribatté lui diventando stranamente rosso. Cosa? Jacob era in
imbarazzo? Non
l’avevo mai visto arrossire in tutta la mia vita. Quella
serata, cominciata in
modo insolito, stava diventando ogni secondo più strana.
-Jacob mettiti nei
miei panni, accidenti-
insistetti con una certa decisione nella voce e anche nello sguardo.
–Tu
dovresti pensare solo ed esclusivamente a Leah, e non dovresti andare
in giro a
baciare altre donne.-
-Quel bacio ti ha
dato fastidio?- mi chiese
sorridendo sornione.
Questa volta fu il
mio turno di arrossire,
perché ero consapevole che per rispondere a quella domanda
avrei praticamente
dovuto confessare i miei veri sentimenti.
-Perché
non rispondi?-
Jacob aveva la dote
innata di riportarmi
bruscamente alla realtà, e quel tono divertito che aveva
usato mi fece sentire
ancora più imbarazzata.
-Ecco…
io… veramente…- arrancai, ma non ne
uscì fuori nulla di sensato.
Non volevo dargli
una risposta, non volevo
confessare i miei sentimenti ad un licantropo che aveva già
avuto l’imprinting
con un’altra donna, sarebbe stato l’equivalente di
un suicidio per il mio
cuore, e per la mia sanità mentale.
-Come vedi non
è il momento di affrontare
questi argomenti così complicati- disse con dolcezza e
comprensione. –Vedrai
che dopo averne parlato ti risulterà anche più
facile rispondere alla mia
domanda.-
Lo guardai negli
occhi per qualche istante:
non sembrava che si stesse prendendo gioco di me, anzi dava
l’impressione di
credere fermamente in quello che aveva appena detto. Ma che se non
avesse
parlato sul serio, quegli occhi e il modo in cui si erano fissati nei
miei mi
avrebbero convinto a fare qualsiasi cosa.
-E va bene- mi
arresi infine. –Dove mi vuoi
portare?-
Jacob si
aprì in un sorriso meraviglioso e
coinvolgente. Avrei dato qualunque cosa pur di vederlo sorridere sempre
in quel
modo, soprattutto se sorrideva rivolto a me.
Ed ecco che il mio
cuore riprendeva a battere
emozionato, e uno strano calore mi avvolse: erano le stesse sensazioni
che mi
avevano pervasa durante quel bacio indimenticabile e perfetto.
-E’ una
sorpresa- rispose con gli occhi che
brillavano.
Si
avvicinò a me e mi prese per mano: il
contatto con la sua pelle calda e dura mi causò una nuova
scarica di emozioni
indescrivibili, ma assolutamente piacevoli.
Ci incamminammo con
calma attraverso gli
alberi. Poteva sembrare una situazione normale, ma per me non era
così. C’erano
essenzialmente due cose che mi sorprendevano in quella circostanza:
prima di
tutto il fatto che stessimo camminando, e in secondo luogo la
velocità con cui
lo stavamo facendo, procedevamo a passo d’uomo e questo non
era né da Jacob né
tantomeno da me. Fin da quando ero una bambina appena eravamo lontani
da occhi
indiscreti io e Jake correvamo come matti, perché la
velocità ci dava quelle
emozioni di libertà che niente ci avrebbe mai potuto dare.
Perciò
per me era assolutamente una novità
camminare in quel modo con Jacob, era come se per lui ogni istante
passato con
me fosse di vitale importanza.
Ancora una volta il
viso di Leah prese
possesso del mio volto, permettendomi di abbandonare certi pensieri.
Era lei l’imprinting di
Jacob, e anche se
ancora non capivo con esattezza il comportamento del mio
licantropo, questo era un qualcosa che non sarebbe mai
cambiato.
La foresta stava
cominciando a diradarsi e a
diventare meno fitta, e proprio in quel momento mi accorsi di quello
che stava
poggiato ad un albero non lontano dal sentiero principale: era la moto
di
Jacob- quella che aveva riparato insieme a mia madre, la cui gemella
era
parcheggiata nel garage della casa di nonno Carlisle.
Mia madre non usava
mai la sua moto, perché
preferiva di gran lunga spostarsi in auto o meglio ancora correndo.
Invece io
ogni tanto ci avevo fatto un giro, a volte anche insieme a Jacob, ma
quando ero
con lui le cose precipitavano fino a terminare con una gara di
velocità tra
moto che puntualmente vinceva lui. Non che non fossi brava a guidare,
ma lui era
irraggiungibile.
Sorrisi a quel
pensiero, e mi dimenticai
completamente di chiedere a Jacob come mai fosse venuto proprio in
moto.
Lui si
avvicinò alla due ruote e la mise in
moto. Quella con un rombo prima deciso e indispettito, poi
più tranquillo fece
sentire la sua voce, anche se vecchia, ancora perfettamente integra.
-Sali- mi disse
Jake.
Lo guardai sorpresa.
Era la prima volta che mi
si presentava un’occasione del genere, non ero mai salita in
moto con Jake e
dovevo ammettere che l’idea di stringermi a lui e allo stesso
tempo di correre
a grande velocità mi eccitava parecchio.
Così,
senza esitazioni, posai le mani sulle
larghe spalle di Jake e con un balzo salì dietro di lui.
-So che non ti serve
un avvertimento del
genere- cominciò quasi ridendo, -ma tieniti forte comunque.-
Era vero, non avrei
mai corso il rischio di
cadere dalla moto, ma non mi feci ripetere l’invito due
volte. Mi strinsi a lui
posando la guancia sulla sua schiena calda e forte; subito un
meraviglioso
brivido mi attraversò la schiena.
Jacob
partì e il vento cominciò a
scompigliarmi i capelli, ma non riusciva a scalfire l’alone
bollente che mi
aveva circondata. Un’umana a questo punto si sarebbe messa a
tremare, ma non
io. Il corpo di Jacob mi proteggeva dalla temperatura rigida che
c’era intorno
a noi, per non parlare del fatto che già di mio ero
più calda del normale.
Ignoravo il posto in
cui Jake mi stesse
portando, e sapevo ancora meno riguardo a quello che mi avrebbe detto,
ma in
quel momento mi sentivo talmente in pace con me stessa e con il mondo
intero da
avere la sensazione che avrei potuto sopportare tutto se solo Jake mi
fosse
rimasto accanto, anche solo come amico.
A quel pensiero
ricordai immediatamente il
bacio che c’era stato solo pochi minuti prima e
istintivamente strinsi ancora
di più Jake a me, come se temessi di poterlo perdere da un
momento all’altro.
Ma chi volevo prendere in giro? La sua amicizia non mi bastava, non
più.
Come se avesse
intuito i miei pensieri, Jacob
tolse una mano dal volante e la posò sulle mie avvinghiate a
lui. Ancora il
calore mi avvolse, e mi sentii subito più tranquilla e
serena.
Dio mio! Jacob aveva
su di me un effetto molto
più forte dei poteri di zio Jasper, e questo era tutto dire.
Talmente presa dai
miei pensieri, non mi
accorsi neanche di quale strada aveva imboccato Jacob; solo quando
annusai
distrattamente l’aria mi resi conto di conoscere
perfettamente l’odore che
c’era in quel posto: era La Push.
Aprii gli occhi, che
avevo chiuso per godermi
il più possibile il contatto con la pelle di Jake, e mi resi
conto che eravamo
proprio a La Push.
Non
nel centro abitato, ma verso la costa e sembrava che ci stessimo
dirigendo
proprio alla spiaggia.
Infatti pochi
secondi dopo, Jacob prese un
piccolo sentiero che portava direttamente alla spiaggia e in un istante
raggiungemmo quella che supponevo fosse la nostra meta.
Il rombo della moto
cominciò a diminuire
perché Jacob aveva rallentato notevolmente. Percorremmo un
discreto tratto di
spiaggia, finché la moto non si arrestò del tutto
in prossimità di una piccola
grotta che non avevo mai notato fino a quel momento- il che era strano
visto
che avevo esplorato ogni centimetro di quella spiaggia.
Scendemmo dalla moto
e Jacob doveva aver
notato la mia sorpresa nel vedere quella grotta perché
disse:
-Si può
vedere soltanto quando c’è bassa
marea, negli altri giorni e sommersa dal mare.-
Spalancai gli occhi
affascinata, non avrei mai
pensato di avere la possibilità si addentrarmi in un luogo
così misterioso.
-All’interno
c’è una nicchia e ogni tanto uso
come rifugio. Anche quando c’è alta marea rimane
all’asciutto quindi nuotando
la posso raggiungere in ogni momento. Comunque anche quando
c’è bassa marea
bisogna nuotare per un piccolo tratto, spero che non ti scocci doverti
bagnare
i vestiti, al massimo quando saremo dentro accenderò il
fuoco.-
Avrei voluto
rispondere che non avevo alcun
bisogno del fuoco, visto che stavo rischiando
l’autocombustione a causa della
sua presenza, ma tutto quello che riuscii a fare fu annuire.
Mi prese di nuovo la
mano e ci dirigemmo
all’interno della grotta. L’acqua mi arrivava fino
alle caviglie, e nonostante
dovesse essere gelida, la mia pelle da mezza vampira
l’avvertiva appena, era più
come una brezza fresca che come acqua fredda.
Man mano che ci
addentravamo nella grotta il
livello dell’acqua aumentava e anche l’odore di
mare che permeava tutto
l’ambiente. Anche se era un luogo umido e scuro, era comunque
affascinante- mi
sorse il dubbio che fosse così perché con me
c’era Jacob.
Arrivammo in un
punto in cui il tunnel si
allargava e diventava simile a una specie di stanza circolare, al cui
centro
c’era un piccolo laghetto di acqua cristallina.
Jacob mi fece un
cenno e capii che era
arrivato il momento della nuotata. Gli sorrisi e ci tuffammo in quel
laghetto.
Fu questione di
pochi secondi e arrivammo
dall’altra parte. Una volta riemersa- la mia mano era ancora
stretta in quella
di Jacob- mi guardai intorno. Era un ambiente molto simile a quello
precedente
se non fosse stato che era molto più luminoso e
l’umidità era quasi assente.
Alzai lo sguardo e vidi che in alto, a quasi una ventina di metri,
c’era un
foro abbastanza largo da cui entrava la luce della luna.
Era un posto quasi
surreale per quanto era
bello ed etereo. L’argentea luce lunare lo rendeva il posto
adatto dove si
sarebbero potute incontrare delle fate o altri essere fantastici.
Già, quel
luogo si poteva descrivere con un solo aggettivo: magico.
L’atmosfera che vi
regnava era da sogno e il mio cuore cominciò a battere
sorpreso e felice per
quello che stava vedendo.
Uscimmo
dall’acqua e Jake mi condusse nel
posto più illuminato di quello strano posto, dove, con mia
somma sorpresa, vidi
un ammasso di coperte.
-Ogni tanto dormo
qui- mi disse semplicemente.
–Ovviamente non ho freddo, ma la roccia e piuttosto dura,
perciò ho cercato di
creare qualcosa di morbido su cui dormire.-
Mi guardai intorno
ancora sorpresa per quella
meraviglia che avevo davanti.
-Perché
non mi hai mai parlato di questo
posto?- chiesi un po’ risentita, infondo eravamo sempre stati
amici e io non
avevo mai avuto segreti con lui, tolto il fatto che lo amavo alla
follia.
Jacob prese alcuni
pezzi di legno e si adoperò
per accendere il fuoco.
-Non volevo
tenertelo nascosto, semplicemente
non era ancora il momento per dirti ogni cosa di me- rispose mentre il
fuoco
cominciava a prendere.
-E cosa ti fa
pensare che adesso sia arrivato
il momento?-
Lui
sbuffò divertito.
-Be’, mi
ero ripromesso di mostrarti questo
posto solo quando il mio imprinting fosse stato ricambiato.-
Sussultai. Se mi
avesse colpito con una mazza
chiodata in pieno petto mi avrebbe fatto meno male che pronunciando
quelle
parole.
-Fammi capire-
cominciai cercando di non
urlargli contro. –Tu mi hai portata qua perché
Leah adesso ti ricambia? Ma ti
sei completamente rincitrullito?!-
-Ti sbagli- disse
alzandosi e avvicinandosi a
me, mentre il fuoco alle sue spalle danzava allegro. –Ti ho
portata qui perché
adesso so che tu, Renesmee Carlie
Cullen, provi qualcosa per me.-
Mi pietrificai. Cosa
diavolo voleva dire con
quella frase? Il suo imprinting era Leah, e allora che cosa gli
importava del
fatto che io fossi innamorata di lui?
-Ma…
ma… Leah… tu…voi…- non
riuscivo a
formulare una frase di senso compiuto.
Jacob
posò una mano sulla mia guancia e mi
accarezzò, come per invitarmi a calmare il mio cuore.
-Quando hai saputo
che Leah era l’oggetto
dell’imprinting di un licantropo hai subito pensato che fossi
io…-
-L’ho
pensato perché vi ho visti appiccicati
l’uno all’altra nella foresta- risposi cominciando
ad innervosirmi.
-La stavo solo
consolando perché aveva deciso
di andarsene e non potevo permetterlo. Aveva saputo che Embry aveva
avuto
l’imprinting con lei e voleva scappare per evitargli
sofferenza, visto che lei
è ancora innamorata di Sam. Le ho promesso che
l’avrei aiutata e che le sarei
stato accanto… Hai frainteso le mie parole…-
Lo fissavo
incredula, mentre la scena di
quella sera mi passava velocemente davanti agli occhi. Adesso che ci
riflettevo
con calma il loro atteggiamento non era quello di due innamorati, e
anche le
parole di Jacob non erano state dette con il tono disperato che ci si
sarebbe
dovuti aspettare da un innamorato non corrisposto.
Non sapevo che dire,
l’unica parola che
riuscii a pronunciare in poco più di un sussurro fu:
-Embry…-
-Sì-
annuì Jacob. –E’ lui il licantropo di
cui
ti ha parlato Quil.-
-Allora, tu
non… non hai ancora avuto
l’imprinting…-
Jacob
alzò gli occhi al cielo esasperato,
mentre con un movimento lento avvicinava il suo volto al mio per poter
sussurrare vicino al mio orecchio.
-Nessie, io ho
già avuto il mio imprinting…
Una sera di più di sette anni fa, quando i miei occhi hanno
incontrato quelli
color cioccolato di una piccola mezza vampira, che da quel momento mi
ha scombussolato
completamente la vita.-
Spalancai gli occhi
allibita e il cuore
cominciò a battermi così velocemente che pensavo
sarebbe uscito dal mio petto
da un momento all’altro.
Ci misi diversi
secondi a metabolizzare le
parole di Jacob, ma alla fine compresi il significato di quello che
aveva
detto. Non potevo crederci, non ci avevo mai lontanamente sperato, e di
certo
non me lo sarei mai aspettato ma ero io
l’imprinting di Jacob.
Prima che me ne
accorgessi le lacrime
cominciarono a rigarmi il volto, mentre Jake si allontanava un
po’ da me e
guardandomi con un meraviglioso sorriso mi asciugava le lacrime con il
pollice.
-Sorpresa?- mi
chiese felice.
-Perché…
perché non me lo hai detto prima?-
Ero felice, ma non
potevo dimenticare tutti i
momenti di dolore che in quei giorni mi avevano tolto la vita.
-Per lo stesso
motivo per cui Quil non l’ha
ancora detto a Claire- rispose semplicemente.
Bella risposta, ma
la situazione era
completamente diversa.
-Claire è
ancora una bambina, io no. Sono
giorni che soffro come una pazza perché credevo che tu non
mi avresti mai
amato, e non dire che non avevi capito i miei sentimenti
perché se ne erano
accorte persino le pietre.-
Jacob
abbassò lo sguardo e prendendo un
respiro profondo mi abbracciò nascondendo il viso tra i miei
capelli umidi.
-Scusami-
sussurrò. –Cerca di capirmi, già una
volta sono stato respinto nonostante sapessi che la ragazza in
questione mi
amava, non potevo rischiare di soffrire ancora in quel modo. Questa
volta non
ne sarei uscito vivo.-
Le sue
parole… Erano così colme di dolore che
non potei fare a meno di ricambiare quell’abbraccio per
cercare di consolarlo.
-E’ per
questo che quando ti ho trovato a casa
di Charlie con Richard, da soli e con lui che ti stava accarezzando la
guancia,
ho reagito in quel modo così poco elegante...-
-Eri geloso?- chiesi
sorridendo, mentre
nessuno di noi due sembrava voler sciogliere quell’abbraccio.
-Non puoi neanche
capire quanto.-
-Be’,
forse lo posso capire- disse divertita.
–E’ quello che ho provato io quando ti ho visto tra
le braccia di Leah. Aspetta
un attimo…-
-Cosa
c’è?- mi chiese curioso.
-I Cullen sapevano
tutto di questa storia?
Sapevano che avevi avuto l’imprinting con me?-
Jacob si
staccò da me per guardarmi negli
occhi.
-Secondo te avrei
potuto nasconderlo? Tuo
padre legge nel pensiero e io, un licantropo, sentivo la vitale
necessità di
starti sempre accanto. In una casa di vampiri lo avrebbero capito che
non era
una cosa tanto normale.-
In effetti non aveva
assolutamente torto.
-E come hanno
reagito i miei genitori?- lo
chiesi, ma la risposta la immaginavo.
-Tuo padre
l’ha presa da signore come suo
solito, ma solo perché sperava che la sua moglie neonata,
quando lo avrebbe
saputo, avrebbe perso il controllo e mi avrebbe fatto a pezzi. E in
effetti
Bella ci ha provato seriamente…-
-Cosa?!- esclamai
incredula.
-Mi ha aggredito, ma
poi ha capito la
situazione e si è calmata. Anche se per diverso tempo mi
guardava pronta ad
uccidermi in qualsiasi momento.-
Ci guardammo negli
occhi, senza dire più nulla
poi Jacob si chinò lentamente verso di me e mi
baciò con dolcezza. Come il
primo, anche questo bacio partii casto per poi trasformarsi in un
turbine di
emozioni e passione.
Ci dividemmo ed
esausta mi accoccolai tra le
braccia di Jacob, che mi prese in braccio e mi adagiò su
quello strano
groviglio di coperte, stendendosi subito dopo al mio fianco. Mi strinsi
al suo
petto per stare al caldo e lui mi avvolse nel suo abbraccio.
-Jake…-
cominciai restando ad occhi chiusi per
godermi quel momento.
-Dimmi- rispose lui.
-Siamo stati proprio
degli stupidi per tutto
questo tempo, vero? Tu per il terrore di essere respinto, e io per la
paura di
perderti abbiamo sofferto molto più di quanto avrebbe dovuto
essere. Dopotutto
siamo sempre stati destinati a stare insieme.-
Lui rise felice.
Quello era il mio Jacob,
sempre solare e spensierato.
-Però
adesso credo di potertelo dire-
continuai.
-Dirmi cosa?- chiese
curioso.
-Che ti amo
più della mia stessa vita- avvertii
il battito del suo cuore aumentare, mentre mi puntellavo sui gomiti per
poterlo
guardare negli occhi. –Ti amo Jacob Black, tu sei il mio
migliore amico, mio
fratello, e il mio imprinting… Sei tutto quello che voglio e
tutto quello che
vorrò per il resto dell’eternità.-
-L’eternità
è lunga, sei sicura che non
cambierai idea?- mi chiese sorridendo.
-Mi conosci, amo le
sfide- risposi divertita.
-In questo
caso…Anch’io ti amo, Nessie, e
voglio starti accanto per sempre.-
Mi
accarezzò una guancia solcata da una
solitaria lacrima di gioia e mi diede un bacio sulla fronte. Mi
attirò a sé e
ci ritrovammo abbracciati, l’uno accanto all’altra.
-Adesso dormi, devi
essere esausta.-
Era vero, non mi ero
mai stancata tanto in
tutta la mia vita, ma avevo il terrore che se mi fossi addormentata la
mattina
dopo Jake sarebbe scomparso, come era successo tutte le volte che
l’avevo
sognato.
Ancora una volta lui
sembrò capire i miei
pensieri e intrecciando le dita della sua mano con le mie mi
sussurrò
dolcemente:
-Tranquilla, io non
mi muoverò di qui.-
A quel punto, con
l’anima molto più serena, mi
lasciai andare a quel meraviglioso tepore che mi trasmetteva il corpo
di Jake,
arrendendomi alla stanchezza.
***L'Autrice***
L'avevo detto
che sarebbe stato un capitolo completamente Nessie/Jake... L'ho scritto
tutto oggi e non so neanche da dove mi sia uscita l'idea della grotta,
ma sinceramente ritengo che mi sia venuto abbastanza bene (considerando
che non avevo assolutamente idea di cosa scrivere).
Ne approfitto
per ringraziare tutti quelli che mi hanno fatto gli auguri per il mio
compleanno...^^
Anticipazioni: come
vi ho già detto la mia trama mentale si è un po'
sballata, ma credo che nel prossimo capitolo metterò una
chicchierata tra Sophia e Nessie, per conoscere le loro impressioni
sulle loro vicende, e vi comunico che presto ci sarà un
matrimonio... Nessie e Jake? No, per loro è troppo presto, e
dubito che Edward e Bella acconsentirebbero. Il matrimonio è
quello di Rachel e Paul, e proprio per questo evento avremo anche il
ritorno dell'altra sorelle di Jacob, Rebecca...
Ringraziamenti:
franci_cullen:
Jacob era l'unico che si poteva dare una mossa... Dopotutto lui sapeva
come stavano le cose, invece a Nessie mancava qualche dettaglio- tipo
sapere che era l'imprinting di Jake ^^. Grazie mille per la recensione
e per il complimenti... Ciao Kiss!!! TVTTTTTTTTTTTTB!
Maka_Envy:
E sì, il coro di angeli ci voleva, visto che dopo tutto
quello che ho fatto passare a sti due solo un miracolo avrebbe potuto
cambiare le cose XD. Sono felice di averti fatto venire i brividi...
Grazie per tutti i complimenti e per la recensione... Cioa Kiss!!!
TVTTTTTTTTTTTB!
giunigiu95:
Certo che era ora... Sono stati talmente lenti che a volte mi metto a
gridare contro di loro quando rileggo i capitoli precedenti- fortuna
che sono io l'autrice di questa storia... XD. Grazie davvero per i
complimenti e per la recensione... Cioa Kiss!!! TVTTTTTTTTTTB!
sannychan:
Ti capisco... Anch'io rileggendo il capitolo mi sono messa a ballare
*pazza, ormai ha perso la bussola*... Comunque chiudila la bocca se no
entrano le mosche...XD Scherzo, sono veramente felice di essere
riuscita a sorprenderti e sono ancora più felice di avere la
tua stima... ^^ Non so come ringraziarti per i complimenti che ogni
volta mi fai... Grazie, Grazie, Grazie... Ciao Kiss!!!
TVTTTTTTTTTTTTTTTTTB!
Padfoot_07:
Prima di tutto grazie per la canzoncina di auguri...^^ Be' se nel
capitolo precedente mi sono soffermate un po' sul bacio, all'inizio di
questo mi ci sono proprio bloccata... Non ho mai scritto tanto per
descrivere il momento di un bacio, ma spero che ti sia piaciuto... Sono
commossa nel sentire che secondo te l'ho descritto come la Meyer- anche
se mai mi paragonerei a lei (che sempre sia lodata la sua
testolina...!). Comunque grazie mille per tutti i complimenti e per la
recensione... Ciao Kiss!!! TVTTTTTTTTTTTTTTTTTTTB!
cicia123456:
Sì, Nessie è veloce a capire i sentimenti degli
altri, ma quando si è trattato di capire i suoi e quelli di
Jacob è diventata una cerebrolesa... Non capiva neanche le
cose più ovvie, ma finalmente ho risolto questa
situazione... Mi dispiace deluderti ma Jake non era completamente nudo,
era il suo petto ad essere totalmente nudo (altrimenti credo che Nessie
sarebbe schiattata per l'emozione...*sbavMODE*). Ti capisco, comunque,
tutte vorremmo un lupacchiotto come lui che ci prende e ci bacia...
*dinuovoSbavMODE*. Sono davvero contenta che il capitolo ti sia
piaciuto, e non vedo l'ora di sapere cosa ne pensi di questo...^^
Grazie mille per tutti i complimenti e per la recensione... Ciao
Kiss!!! TVTTTTTTTTTTTTTTTB!
PrettyFairy: Ti fatta urlare parecchio, vuoi una
caramella per la gola, tesora mia? ^^ Ti ringrazio tanto per aver detto
che ti sei immedesimata totalmente nella scena, credo che sia
l'obbiettivo di ogni scrittrice (anche se non mi defisco tale) riuscire
a trasmettere quanti più sentimenti possibile attraverso
quello che scrive, e sono felice di esserci riuscita... Spero che la
descrizione del bacio e del post-bacio di questo capitolo ti abbia
soddisfatta, mi sono impegnata tantissimo per accontentarti...XD Grazie
per il genio, accetto il complimento, anche se c'è gente
molto più brava di me...XD Grazie ancora per tutti i
meravigliosi complimenti che mi fai ogni volta... Ciao Kiss!!!
TVTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTB!
BellaLaVampira:
E si comincia con i punti...XD 1)Concordo con te... Diciamo che Jason
era solo una piccola parentesi per permettermi di far sviluppare la
storia tra Lance e Sophia, non ha mai avuto alcuna speranza con
Nessie... 2) Sì, Lance e Sophia, sono veramente adorabili...
anche se tonti almeno quanto Nessie e Jake...XD 3) Anche a me
piacerebbe avere un lupacchiotto come Jake, o vampiro come Edward, ma
in amore non sono mai stata troppo fortunata... Ebbe' speriamo che in
futuro vada meglio...^^ 4) Grazie mille per gli auguri... e
naturalmente un grazie enorme anche per i complimenti e per la
recensione... Ciao Kiss!!! TVTTTTTTTTTTTTTTTTTTTB!
KikiCullen:
Zia? benissimo, anche se forse sono un po' troppo giovane, dopotutto ho
quindici anni *sì, ti piacerebbe nd Rose* *Zitta, tu
cornacchia, che ne hai un'infinità più di me
ndFrancy imbestialita* *ma almeno io sembrerò sempre
un'adolescente stupenda nd Rose con aria di superiorità*
*Francy va a cercare un licantropo e un accendino per far fuori la
bionda con la puzza sotto il naso* Va bene, ho 19 anni quindi zia va
benissimo... XD Sono contenta che leggendo il capitolo ti sia sembrato
di essere baciata da Jake, dopotutto era quello che volevo, che chi
leggeva riuscisse ad immedesimarsi nella scena... Tranquilla, ormai
Nessie e Jake non si separeranno più, almeno non
volontariamente... Non ci si deve dimenticare che ci sono ancora due
vampiri misteriosi che tra qualche capitolo faranno la loro comparsa.
Per quanto riguarda Sophia, lei faceva solo finta di andare dietro a
Jason per far ingelosire Lance e devo dire che ci era riuscita
benissimo...XD Grazie mille per tutti i complimenti che mi hai fatto e
per la recensione, le tue parole mi hanno fatto davvero piacere... Ciao
Kiss!!! TVTTTTTTTTTTTTTTTTTTTB!
Becca_:
Sono contenta che la mia ficcy ti stia piacendo, e sono daccordo con
te... Nessie/Jake e Ed/Bella sono alla pari nel mio cuore...XD Ti
ringrazio per i complimenti e per la recensione... Ciao Kiss!!!
TVTTTTTTTTTB!
Razorbladekisses:
Grazie mille per i complimenti e per la recensione, sono veramente
contenta che il capitolo precedente ti sia piaciuto... Ciao Kiss!!!
TVTTTTTTTTTTTTTTTTTTB!
lilly95lilly:
No, per carità... Se vai in ospedale poi non puoi
più seguire la mia ficcy... Ci mancherebbe solo questo...XD
Comunque sono veramente felice di averti shockata, questo mi fa capire
che le mie storie non sono sempre prevedibili come a volte mi
è stato detto...^^ Ti ringrazio tanto per le tue parole, e
anche se non dovrei dirlo, sono felice di averti fatto urlare come una
pazza...XD Ciao Kiss!!! TVTTTTTTTTTTTTTTTTTTB!
cristina72:
Grazie mille per i complimenti e per la recensione, sono felice che
trovi la mia ficcy sempre più bella... Mi raccomando
continua a leggere... Ciao Kiss!!! TVTTTTTTTTTTTTTTB!
Ringrazio i 61 che hanno messo
questa storia tra le preferite e un grazie enorme anche a chi ha solo
letto.
Ciao Kiss a
tutti!!!
Francesca
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