Tempo e Desideri

di Nenottina
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E così aveva rovinato tutto, si disse Vegeta.
Si rese però conto che Bulma non lo stava affatto respingendo, al contrario, dopo un attimo di sorpresa, si era rilassata e aveva ricambiato il bacio.
Allora forse c’era qualche speranza…
Si staccarono e per un lungo terribile istante non successe nulla.
Bulma lo stava guardando a occhi sgranati.
Poi, preso dall’emozione o chissà che altro, Vegeta si sentì svenire.
Quando riaprì gli occhi era in piedi e di fronte a sé vide la donna dai capelli rosso fuoco.
Lei lo guardò a bocca aperta, indignata, e strinse i pugni – Tu…l’hai baciata!
Si guardò intorno, ignorandola, ma non era certo che fosse tutto tornato come prima.
-Cos’è successo? Il contratto si è annullato? Rispondi! – le intimò allora.
-Si…il tuo stupido contratto non è più valido…è tutto tornato alla normalità, sei contento adesso? – le tremavano le labbra.
-Certo che lo sono – si alzò in volo e si diresse verso la Capsule.
Lady Shyra gli ricomparì di fronte – Tu non la meriti! Mi hai spezzato il cuore e lo spezzerai anche a lei! – stava tremando.
Lui serrò le labbra – Credo di averlo già fatto…neanche io so perché mi sopporta ancora. E adesso sparisci
-Io…credevo avresti potuto ricambiare ciò che provo…
-Ascoltami bene, piccola imbrogliona – le afferrò il viso con una mano, tenendola ferma, e a denti stretti continuò – Hai visto chi ho baciato? Bene, lei è la mia donna, e non sarai certo tu a portarla via da me, perché lotterò per lei. Sempre! – poi la lasciò andare – Vattene!
Lady Shyra si morse il labbro inferiore nel tentativo di non scoppiare a piangere – Tu non meriti il mio amore… - disse con la voce che tremava, e poi scomparve.
Vegeta fece un respiro profondo, riprendendo un po’ della calma perduta, e senza più ostacoli volò velocemente a casa.
Prima di entrare si chiese se la moglie e la figlia avessero trovato un accordo tra loro per quanto riguardava il suo destino.
Avrebbe dovuto accompagnare Bra a comprare vestiti o aiutare Bulma con qualche invenzione?
Entrò in casa e si trovò immediatamente assalito dalle due donne che, sentendo la porta aprirsi, erano corse all’ingresso.
-Papà…
-Non verrò, è inutile che continui a chiederlo – la bloccò subito.
Sorrise tra sé, divertito. In fondo non poteva certo cambiare atteggiamento da un momento all’altro.
-Volevo solo dirti che non devi più portarmi al centro commerciale se non vuoi, andrò con un’amica
Vegeta sbatté gli occhi, sorpreso.
-E poi…ricordi quel lavoro per cui mi serviva una mano? – aggiunse Bulma – L’ho finito da sola, perciò ora puoi rilassarti
Bra lo prese per mano e lo condusse al divano di casa, poi gli si sedette a fianco e si appoggiò a lui, guardandolo da sotto in su.
-Scusa papà…
Lui la fissò. Tutto ciò era davvero molto strano. Era forse capitato in un altro universo parallelo?
Si scoprì a desiderare che Bra ricominciasse a urlare di uscire insieme a lei, o che Bulma lo trascinasse di peso in laboratorio per avere un aiuto.
Non era quella la sua famiglia. Normalmente non avrebbero fatto così. E così non c’era affatto gusto.
In quel momento il telefono squillò e Bulma andò a rispondere.
Quando riattaccò fece un sospiro – Trunks…
Vegeta si mise in ascolto e percepì la debole aura del figlio. Sorrise.
Allora ne fu certo, quella era la sua realtà. E la sua vita. E non l’avrebbe cambiata per niente al mondo.

FINE.

Angolo autrice: Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno seguito questa fanfiction fino in fondo e tutti coloro che hanno recensito e recensiranno in futuro.
Spero davvero che vi sia piaciuta, se vi fa piacere ditemi che ne pensate ^^
A presto ragazzi <3




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