L'effetto farfalla

di Sunshiner
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Restarono immobili sulla soglia per alcuni secondi.

Lui, lo sguardo ancora velato dall'incoscienza, cercava di sintonizzarsi sul mondo reale leggendolo nei due visi che più gli erano familiari.

Cuddy mosse qualche passo lento e incerto verso il letto.

– House... –

Si sedette piano sul lenzuolo bianco e, tenendogli la mano come se ne andasse della propria vita, gli posò il capo sul petto, incapace di dire altro e sopraffatta dall'emozione.

Lui sollevò a fatica il braccio libero e la strinse a sé, in un gesto reso maldestro tanto dagli aghi e dai tubi, quanto dal suo non esserne avvezzo.

– Mi dispiace. Mi dispiace tanto. –

Wilson uscì senza fare rumore.


– Wilson, cosa sta succedendo? Eravamo pronti... – Foreman e gli altri lo attendevano nel corridoio.

– Non c'è nessuna malattia del surrene. –

Gli sguardi interrogativi parlavano da sé.

– E' stata un'overdose di ketamina endovena. Deve averla presa insieme ad alcool e Vicodin, che hanno mascherato il test tossicologico. Spiega tutto: le allucinazioni, sopraggiunte da subito e che hanno provocato l'incidente, la fibrillazione ventricolare e l'arresto cardiaco anche dopo diverse ore per il concorso di alcool e oppiacei che hanno prolungato l'effetto. I lividi erano dovuti alla caduta: nient'altro che ematomi da urto. E la paralisi... –

In quel momento arrivò Chase, sfiancato dalla corsa.

– Wilson! – Vide la squadra ancora colpita dalla rivelazione e capì.

– Cos'ha preso? –

– Ketamina endovena. –

Chase restò in silenzio per alcuni secondi.

– L'overdose da ketamina, se abbinata ad alcol e altre sostanze, provoca insensibilità diffusa agli arti e paralisi. –

Tutti si voltarono verso di lui. Wilson lo guardò negli occhi. Lo sapeva. House aveva abbracciato Cuddy perché stava finendo l'effetto della ketamina.

Il trauma spinale era instabile. L'insensibilità data dalla ketamina aveva peggiorato la situazione. Forse, con il tempo e la riabilitazione, avrebbe potuto muovere qualche passo.

Ma per il momento, i pensieri di tutti loro erano per lui, vivo.






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