CAPITOLO
29. SONAK
“Ho
esaminato le astronavi dei vulcaniani. Sono più piccole
delle
nostre, più facilmente manovrabili, più veloci.
La loro difesa è
pari quasi quanto alla nostra, ma è l'attacco il problema.
Le loro
hanno il 47% della potenza della nostra. Passerò l'intera
giornata a
modificare le loro astronavi per rendere le armi più
potenti, e loro
in cambio sono disposti ad aiutarci per rendere la nostra
più
veloce. Io non potrò essere presente perché
lavorerò alle loro
astronavi. Qualcuno dovrà spiegare loro il funzionamento dei
motori
e dargli assistenza.” fece in tono sicuro Scott, dando un
paio di
occhiate ad un blocchetto di carta con scritto qualcosa.
“Ci
pensiamo io e Sulu. Dovremmo cavarcela senza problemi.” si
offrì
Chekov.
Scotty
annuì soddisfatto, e scrisse qualcosa sul suo quadernino.
“E
anche l'ultimo punto è stato risolto.”
mormorò l'ingegnere.
“Non
ci resta che metterli in pratica. Coraggio, ragazzi. Le cose da fare
sono tante e abbiamo già sprecato mezza giornata per questa
riunione
mattiniera. Ci rivediamo qui stasera alle 18, per discutere di
ciò
che siamo riusciti a fare e per organizzare la giornata di domani.
Buon lavoro a tutti.” fece in tono particolarmente formale
Jim,
alzandosi dalla sedia sulla quale era seduto mentre tutti gli altri
lasciavano la stanza, ognuno per una direzione diversa.
Si
massaggiò le tempie. Aveva dormito male quella notte e ora
il mal di
testa lo stava logorando, più tardi sarebbe passato da
McCoy. Si
stiracchiò e si preparò a lasciare la stanza, ma
non ci riuscì,
perché qualcuno lo teletrasportò sulla sua nave,
e in men che non
si dica incrociò lo sguardo confuso di Spock.
C'era
anche McCoy, che fu il primo a lasciare la piattaforma del
teletrasporto, per poi guardare Jim.
“Ci
siamo. State per diventare genitori.”
o.O.o.O.o.O.o.O.o.O.o.O.o.O.o.O.o.O.o.O.o.O.o.O.o.O.o.O.o.O.o.O.o.O.o.O.o
Jim
non era mai stato così agitato in vita sua. Per respirare
usava naso
e bocca, e lo faceva così forte da sembrare qualcuno che
stesse
affogando. Spock, accanto a lui, era impassibile come sempre e non
riusciva a fare a meno di osservare il compagno, ma decise di non
parlare. Si decise a farlo solo quando Kirk arrivò a
strofinarsi il
viso con le mani.
“Jim,
la tua agitazione è illogica. Il dottor McCoy ha
espressamente detto
che andrà tutto bene.”
“Allora
perché ci mette tanto a nascere?!? Leonard aveva detto che
nel giro
di un'ora sarebbe nato! Siamo qui da quasi quattro ore,
Spock!”
“Jim..
gli Hassral sono stati costruiti per i naveriani. Il nostro bambino
appartiene a due specie diverse.”
Kirk
si avvicinò a Spock e iniziò ad accarezzargli un
braccio, mentre
teneva il viso sulla sua spalla. Il vulcaniano gli diede un piccolo
bacio sulla fronte, e l'umano sorrise, cercando di rilassarsi.
Certe
volte avrebbe voluto essere come Spock. Mantenere la calma, eppure
non ce la faceva. Certe volte invece no. L'ansia, l'euforia e la
trepidazione per la nascita del suo bambino gli aveva fatto passare
il mal di testa.
“Hai..
hai pensato a qualche nome?” mormorò Kirk, dopo un
lunghissimo
silenzio che avevano passato a guardarsi.
“Nome?”
“Beh,
sta per nascere, ha bisogno di un nome. Non possiamo mica chiamarlo
Spirk!”
“Spirk?”
“La
fusione dei nostri nomi. Kirk e Spock. Spirk.”
“Perché
vorresti fondere i nostri nomi?”
“Lascia
perdere.” borbottò Jim, abbozzando un sorriso.
“Sonak.”
“Sonak?”
“E'
vulcaniano. Significa dono.”
“Sonak.”
“Se
non ti piace..”
“Mi
piace. E' un nome bellissimo. Sonak. E' proprio un bel nome,
Spock.”
mormorò Jim, baciando delicatamente il vulcaniano sul naso.
Il
capitano stava per dargliene un altro, ma entrambi vennero distratti
dal rumore delle porte. McCoy si avvicinò a loro tenendo in
braccio
un bambino, un neonato appena nato e appena visibile, avvolto da
alcune coperte azzurre e, prima che i genitori potessero fare o dire
qualcosa, il dottore parlò.
“Ehilà.
C'è qualcuno che vorrebbe salutarvi.”
Jim
pensò di alzarsi, ma non lo fece. Le sue gambe tremavano e
il suo
sangue sembrava lava, e non riusciva a fare altro che guardare quel
fagottino che Leonard teneva tra le mani.
Spock
non era meno nervoso. Restava impassibile tenendo le braccia
incrociate, ma deglutiva spesso.
I
secondi che i due genitori dovettero aspettare perché McCoy
portasse
loro il neonato furono i più lunghi della loro vita, per
entrambi.
Il
dottore aveva un sorriso smagliante. Quei due lo avevano fatto penare
parecchio, ma una nuova vita era sempre una cosa meravigliosa, una
delle ragioni per cui era diventato medico.
Quando
finalmente Jim prese in braccio il bambino, il suo bambino, perse un
battito. Fu come se il tempo si fermasse. C'erano solo lui, Spock e
loro figlio. In quel momento realizzò quanto, quanto avesse
desiderato avere un figlio con Spock. E ora era lì, tra le
sue
braccia. Ed era.. perfetto. Non aveva mai visto niente di
più
perfetto.
“Ciao
amore. Lo sai che sei bellissimo? Assolutamente bellissimo. Noi.. noi
siamo i tuoi papà.” mormorò Jim con la
voce mozzata.
Si
voltò verso Spock, e vide il vulcaniano guardare il neonato.
Non
l'avrebbe mai ammesso, ma era evidente che anche lui era innamorato
perso di quel bambino. Sfiorò il viso del bambino con un
dito molto
delicatamente, come se avesse paura di romperlo.
“Dirgli
qualcosa, avanti.” sussurrò Jim al compagno,
passandogli il
neonato.
Spock
era un po' incerto e Jim dovette spiegargli come tenerlo, ma fu solo
un momento.
“Ciao,
Sonak.” mormorò semplicemente Spock.
Non
riuscì a dire altro, ma questo bastava.
Anche
Jim iniziò ad accarezzare il bambino, e così
facendo spostò
leggermente una delle coperte, mentre il neonato spostò
leggermente
il viso, anche se dormiva ancora. Quello che Kirk vide lo commosse
tanto che iniziò a piangere: con le dita sfiorò i
contorni delle
piccole meravigliose orecchie a punta di suoi figlio.
“Spock..
Spock guarda.. ha le tue orecchie.”
“Poverino.”
borbottò McCoy.
eccoci qua..
innanzitutto vorrei
scursarmi per il capitolo che forse è un tantino corto..
cercherò di rimediare con il prossimo!
Ma veniamo a noi..
finalmente è nato <3 E ha le orecchie da Vulcan,
ovviamente <3
Mi sono cervellata per trovare un bel nome che fosse nello stile dei
vulcaniani, e tra tutti quelli che il mio povero cervellino malato ha
partorito, questo mi è sembrato il più
carino e il più orecchiabile. Come senz'altro immaginate, me
lo sono inventato il fatto che significasse dono. Vorrei conoscere il
vulcaniano, ma purtroppo non è così e devo
ricorrere all'immaginazione ç___ç
A voi è piaciuto questo nome? Siete soddisfatti? Aspetto con
ansia i vostri commenti ;D Alla prossima <3
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