HAVE
YOURSELF A MERRY LITTLE CHRISTMAS
Have
yourself a merry little Christmas,
let
your heart be light.
From
now on our troubles will be out of sight...
Have
yourself a merry little Christmas,
make
the Yuletide gay.
From
now on our troubles will be miles away...
Here
we are as in olden days...
Happy
golden days of yore...
Faithful
friends who are dear to us,
gather
near to us once more.
Through
the years we all will be together
if
the Fates allow...
Hang
a shining star upon the highest bough
and
have yourself a merry little Christmas.
Venti in punto.
Molly Weasley scruta
fuori dalla finestra, impaziente.
"Sempre in ritardo!
Possibile che non sia ancora arrivato nessuno?" borbotta.
"Ma sono appena
scoccate le otto! Abbi pazienza, cara" le sorride il marito.
“Già...
Beh, credo che intanto sistemerò meglio la tavola”.
“E’
perfetta così, riposati un pochino mentre
aspettiamo”.
“Non
è perfetta! Non è perfetto niente!”
scatta lei, alzando la voce.
Arthur abbassa lo
sguardo, stanco.
“Lo so. Ma
dobbiamo imparare a vivere nell’imperfezione, Molly...
“ le dice.
“L’imperfezione
fa schifo”.
I due si guardano e,
dopo lungo sospiro, si abbracciano forte.
Nel frattempo, fuori
dalla Tana...
Sei teste rosse,
più Harry, Hermione e Fleur, sono appena apparse in cortile.
Si guardano per un
secondo, in silenzio, poi si stringono in un lungo e unico abbraccio.
“Tutto
bene?” chiede Ginny.
La domanda
è per tutti, ma lo sguardo va dritto verso George.
Un ghigno si dipinge
sul viso del ragazzo, che annuisce... E in quel momento, la tensione
nell’aria pare sciogliersi.
“Pronti?”
fa Bill, avvicinandosi alla porta.
“Pronti”
rispondono gli altri.
I nove si prendono per
mano, decisi ad affrontare al meglio quella sorta di prova... Decisi a
ricominciare.
Il maggiore bussa e
dopo qualche secondo il signor e la signora Weasley aprono la porta.
Molly li osserva uno
per uno, con gli occhi lucidi.
“Siete in
ritardo” sussurra, severa.
Eppure, un sorriso le
si apre spontaneo.
La famiglia prende
posto a tavola e Molly comincia a servire la cena.
“Mamma,
quante cose hai preparato!” esclama George.
Cerca gli occhi di sua
madre, eppure lei annuisce senza guardarlo.
“Sono qui,
non sul tavolo” dice.
“Come?”
chiede lei, sempre evitandolo.
“Sono qui.
Guardami in faccia, per favore”.
Tutti smettono di
parlare. Hermione gli rivolge uno sguardo agitato, ma lui le sorride e
si alza in piedi.
“Io sto
bene, mamma. E sta bene anche Fred, ne sono sicuro”.
Molly, finalmente,
punta gli occhi su di lui e si stupisce nel non vedere più
il viso del figlio distrutto dal dolore...
“Se sorrido
io, sorride anche lui. Perciò, ogni volta che mi vedrai
felice, vedrai felici entrambi” continua, George.
“Anche...
Anche io sto bene!” esclama Ron, alzandosi a sua volta e
arrossendo un po’.
“Anche
io” aggiunge Ginny.
“Anche
io!”
“Anche
io!”
Piano piano i nove si
ritrovano tutti in piedi.
Arthur e Molly li
osservano senza parole. I ragazzi ce la stanno mettendo tutta per
recuperare l’equilibrio che si è distrutto con la
guerra, perciò devono impegnarsi anche loro e risollevarsi
una volta per tutte.
“Anche
noi” sorride il signor Weasley, porgendo la mano alla moglie
e aiutandola ad alzarsi.
“Beh, visto
che stiamo tutti bene... Finiamo di mangiare e poi vi voglio tutti in
salotto, che devo sistemare!” esclama la donna, con il suo
solito tono autorevole.
Una volta riuniti
vicino all’albero, Ron si guarda attorno: Ginny è
seduta sul divano a parlare con Charlie; Bill, Fleur e papà
ridono come matti ascoltando George che prende in giro Percy per le sue
battute assurde; Hermione e Harry bisticciano giocando a scacchi
magici; e Molly... Molly è in cucina e ha già
rimproverato sei volte George da lontano.
Niente maschere.
Rimane ad osservare la
propria famiglia ancora un po’, beandosi del calore ritrovato.
Intanto, seduto sui
gradini che portano al piano di sopra, Fred ascolta il
trambusto proveniente dal salotto.
“Buon
Natale” sussurra piano.
Vorrebbe unirsi agli
altri, prendere in giro Percy insieme a George, ma rimane
lì, con un sorriso stampato sulle labbra.
Fine.
Angolino
dell'autrice
Salve a tutti!
Ho due storie in
sospeso e mi vergogno come una ladra, ma non potevo non pubblicare
qualcosina in questo periodo... Il Natale è "il mio
momento", mi ispira, perciò... Eccomi qua :)
Innanzitutto ringrazio
la mia socina Debbie, che è stata la prima a leggere questa
fanfiction e mi ha riempito il cuore di gioia e amore con il suo
commento... Ti voglio bene <3
Poi un ringraziamento
va alla mia zietta Sonia, che si interessa con affetto a tutto
ciò che faccio... Grazie mille :*
Non c'è
molto da dire... Ho una passione sfrenata per le canzoni natalizie, mi
scaldano il cuore e danno quel tocco di magia in più al
Natale, quindi quest'anno ho deciso di tentare di sfruttarle come
meglio potevo :)
E poi, alcune
situazioni particolari mi hanno portata a riflettere sui cambiamenti
che avvengono nel corso degli anni... Su quanto tutto possa
stravolgersi se manca una sola persona nella nostra vita... E
sull'importanza della famiglia quando tutto sembra andare a pezzi.
Chi mi conosce so che
coglierà tanto di me tra le righe, soprattutto
perché a darmi lo spunto è stata la mia
meravigliosa famiglia...
Ora concludo, che
è meglio! :D Spero che questa storiella possa piacervi e
aspetto i vostri commenti :)
Per chi fosse
interessato, mi trovate su Twitter ( @crezi95 )
Ne approfitto per
augurare buone feste a tutti, e che vi portino tanta magia e
serenità :)
Un abbraccio!
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