CAPITOLO
II: Silenzio
Finalmente l'attenzione della ciurma si
concentrò sull'intruso: era proprio uno strano tipo, anche
se la definizione “strano” era piuttosto relativa
nella rotta maggiore. Era alto il doppio di un uomo normale e
massiccio circa il triplo; indossava un paio di pantaloni arancioni a
palloncino con strani simboli sopra, dai quali si potevano intravedere
i piedi nudi che, a giudicare dalle cicatrici, dovevano essere ben
allenati a sopportare lunghe camminate. Il petto, anch'esso scoperto,
faceva sfoggio di grossi pettorali, interrotti qua e là, da
vecchie e recenti ferite, oscurate parzialmente da un logoro mantello
nero che, pesante, si adagiava sulle larghe spalle. Un cappuccio dello
stesso colore copriva interamente lo sguardo, lasciando però
che qualche ciocca bionda uscisse disordinata al vento.
Un sorriso si allargò sul volto dell'uomo.
-Il mio nome è Hiro, sono qui per trovare una persona, sono
sicuro che la conoscete; vedete, è molto tempo che
la cerco– asserì tranquillo.
-Beh noi non conosciamo nessuno, quindi, se ci vuoi
scusare...- esordì Usop, misteriosamente apparso
dietro la figura a metà tra l'arrabbiato e il sorpreso di
Nami, la quale reagì sferrando uno dei suoi potenti quanto
temuti pugni sulla testa del povero cecchino, in aiuto del quale
accorsero preoccupati Franky e Chopper.
-Ti sembra il modo??? - urlarono all'unisono.
-Non siamo troppo precipitosi... chi cerchi e perché ?
Magari potremmo metterci d'accordo sul compenso..-
-Yohohoho Nami-san sei sempre la solita!-
La vivace risata di Rufy interruppe sul nascere la discussione
-Piacere Hiro, io sono Rufy e un giorno diventerò il re dei
pirati!! Tu sei simpatico !! perché non ti fermi per
colazione?? - non finì nemmeno la frase che già
si era catapultato in cucina urlando a squarciagola.
-Sanji abbiamo ospiti corri!!!-
A quel nome sul viso dell'uomo comparve, per non più di un
secondo, un ghigno soddisfatto, non abbastanza veloce però
da sfuggire all'attento sguardo di Robin.
-Che cosa?? Ospiti nel bel mezzo dell'oceano? - chiese il biondo cuoco
alquanto perplesso dopo aver dato una mestolata sulla zampa di Rufy che
aveva tentato l'ennesimo “assaggino”.
-SiSi!! dai veloce devi assolutamente vederlo è troppo
buffo!! E poi muoio di fame!!-
-Va bene, va bene arrivo!!- così dicendo si
affrettò a stipare la colazione in un largo vassoio
aggiungendo in fretta e furia qualcosa per il misterioso individuo.
Mentre attraversava la cucina, lo invase una strana sensazione, come
di... avvertimento ma, non badandoci, si immerse nell'aria fresca del
mattino spalancando la porta.
Intanto Zoro, fermo immobile con le braccia incrociate e lo sguardo
cupo piantato sull'uomo cominciò riflettere: chi poteva
essere? Chi cercava? Cosa voleva?
Lui di certo non si fidava, e non gli piaceva per niente quel tizio;
anche lui infatti come la mora aveva notato il sospetto cambio di
espressione e con lei aveva scambiato una rapida occhiata, leggendo nei
suoi occhi la stessa preoccupata diffidenza.
Doveva stare all'erta, una mossa falsa e sarebbe stato il primo a
scattare: quella sottospecie di gigante avrebbe assaggiato le sue spade.
Ma quanto ci mettevano quei due ad arrivare? Non che l'idea di tenerlo
anche a colazione lo entusiasmasse... ma perché Rufy doveva
essere sempre così maledettamente ospitale?
Finalmente, la porta della cucina si aprì, facendo
riecheggiare la voce di Sanji in quella strana calma così
innaturale e fuori luogo.
-Beh eccomi qui, si può sapere chi diav...- le parole gli
morirono in gola.
Il tempo pareva essersi fermato, tutti si girarono verso l'amico
esterrefatti e il silenzio, che sino a poco tempo prima si era limitato
ad essere fastidioso, divenne pesante, quasi insostenibile, solido e
presente. Solo il vento pareva non essersi accorto di niente,
continuando imperterrito a soffiare, gonfiando le vele e
accompagnando la lenta caduta, verso il pavimento, del vassoio, che
chissà come, era sfuggito dalle esperte mani del cuoco; e fu
ancora lui a spegnere la sigaretta che, sebbene
intera, giaceva a terra scivolata via dalla bocca del biondo, adesso
semi aperta. Il cuoco fece un passo indietro.
Che cosa stava succedendo??? Era davvero paura quella che lo spadaccino
vedeva dipinta sul volto dell'amante e che si scorgeva nei suoi occhi??
Non poteva essere!! Stava.. indietreggiando?! Di un solo,
quasi impercettibile passo, ma lo stava facendo!!! Zoro non lo aveva
mai visto in quello stato, non era indietreggiato di fronte ai
più temibili nemici, mai, neanche una volta l'aveva visto
vacillare. Aveva sempre fatto sfoggio di un grande autocontrollo, che
finalmente sembrò aver nuovamente preso il sopravvento: con
calma riacquistò la sua solita posa, lo sguardo si
oscurò andandosi a posare sul vassoio ormai in frantumi,
come se lo vedesse per la prima volta o come se non fosse lui il
responsabile di quel disastro.
Tra tutti l'unica che riuscì a parlare fu Nami che
balbettò uno stentato -S Sanji che succede???-
Ma il cuoco sembrava immerso in tutt'altri pensieri.
-Come hai fatto a trovarmi?- sussurrò.
.
TO BE CONTINUED..
Note dell'autrice.
Ebbene ecco a voi il
secondo capitolo per chi avrà voglia di leggerlo!
A kiara_star: Grazie
mille per avermi recensito e per tutte le cose belle che mi hai
detto!!!!
mi hai fatto tornare la speranza XD!
Ho letto anche io le tue storie!! E devo dire che è stato
davvero un bel
pomeriggio quello passato sulle tue fan fiction!! ^_^
Sei davvero bravissima!!! mi hai fatto entrare in ogni singola storia!
E aspetto
trepidante il seguito di quelle che sono ancora da finire !!!
Spero che continuerai a recensirmi e che altri seguano il tuo
esempio!!
Un bacione e ancora grazie di tutto
Ely
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