Letter to Santa

di Lady White Witch
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Letter to Santa

 

 

 

 

 

 

 

Caro Babbo Natale,
o ti dovrei chiamare Finlandia?Ve… la signorina Ungheria mi ha detto che a Natale sei tu a fare tutto il lavoro, signor Finlandia. Non ti conosco, ma conosco tuo marito (due uomini possono sposarsi? Che bello!) e lui è veramente spaventoso! Quasi più spaventoso del signor Austria durante questo periodo. E’ nervoso, tanto. E anche la signorina Ungheria è tanto distratta: oggi ha rotto cinque piatti! E Sacro Romano Impero non c’è, è partito per andare in guerra. Mi manca, mi manca tanto. Ve… non potresti farlo venire a casa del signor Austria, almeno per Natale? Non chiedo tanto, vorrei solo potergli far assaggiare i dolci che ho preparato durante la sua assenza! Lo farai, Babbo Natale, riporterai Sacro Romano Impero a casa per il 25 Dicembre? Giuro, sono stato bravo quest’anno. Quindi, per favore… io voglio solo che lui ritorni da me.

ps
Se fai portare a Sacro Romano Impero anche un piatto di pasta incluso, mi faresti ancora più felice. Auguri, Babbo Natale.

 

Italia ridacchiò, rileggendo la lettera che aveva tra le mani. Era ingiallita e alcune parti erano a malapena leggibili, ma era un pezzo del suo passato a cui era profondamente legato. Un ricordo dolce amaro, il ricordo di un Natale mai festeggiato, passato tra le lacrime di Ungheria e le ferite quasi mortali  di Austria e Prussia. Un Natale passato senza il suo caro, dolce Impero. Non aveva pianto, non aveva urlato, non si era disperato. Avevo nutrito la ferma certezza che Babbo Natale (in quel periodo non riusciva a chiamare Finlandia con il suo nome, era più forte di lui), avrebbe esaudito il suo desiderio. Solo, doveva farlo coi suoi tempi.
‘’ Italien! – lo richiamò una voce dalla cucina – Tu e Giappone dovevate occuparvi dei primi piatti, ed io dei dolci! Non posso fare tutto! E dove è mio fratello?’’
Sorrise, raggiante. Alla fine, il suo desiderio era stato esaudito.
‘’ Ve… Lud, arrivo!’’






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