Capitolo XXIII
Isabelle:
ok, dopo TUTTE le
chat che mi hai inviato,
ti credo, hai tentato di contattare mio fratello,
ma
lui non ti ha mai risposto, solo che non è possibile!
Alec guarda il telefono
con uno sguardo da cucciolo bastonato,
controllando ogni tre per due l'arrivo
di un messaggio, ovviamente un TUO messaggio!
Ti avrebbe sicuramente risposto e
sono certa che non ti abbia bloccato,
è un concetto di tecnologia troppo
avanzato per lui.
Magnus: ti assicuro che io non l'ho bloccato!
Isabelle: ti credo, ma capisci che non ha senso?
Adesso sto in salone con lui, prova a chiamarlo, vedo se gli squilla il
telefono.
Magnus: vado
Magnus: chiamata in uscita
Magnus: chiamata rifiutata
Isabelle: ti ho detto di chiamarlo!
Magnus: ma l'ho fatto! Mi dà come se mi avesse
attaccato!
Isabelle: lo schermo dell'Iphone non si è
illuminato
Magnus: ma come cazzo è possibile?
Isabelle: comunque ti scrivo su Whatsapp perché
la connessione fa cagare
Magnus: tu hai il mio numero?
Isabelle: sì, l'ho preso di nascosto dalla
rubrica di Alec
Magnus: e perché non mi hai scritto prima?
Isabelle:
rispettavo il volere di mio fratello...
ho fatto una cazzata, dovevo
far di testa mia, ho sempre ragione dopotutto
Magnus: Conoscendo Alexander, si sarebbe infuriato,
ma, CAZZO, non mi parla più
per colpa di una puttana
19.36 Isabelle:
ti rispondo qui
19.36 Isabelle:
la tua scelta nell'ambito femminile è alquanto discutibile,
ma
dobbiamo risolvere questo problema del blocco
19.37 Magnus:
ho un amico hacker, bravo, molto bravo.
Potrebbe inserirsi
nell'ID di Alexander in meno di 5 minuti,
solo che non è prettamente legale e
tuo fratello è uno particolarmente ligio alle regole
19.37 Isabelle:
ti do io il permesso, tanto Alec manco sa cos'è l'ID,
hackera
hackera
19.40 Magnus: sinteticamente, Camille ZOCCOLA TROIA
PUTTANA
ha fatto credere ad
Alexander che noi fossimo andati a letto insieme,
inviandogli una foto dei
nostri vestiti sparsi e lei nel mio letto.
Fiorellino non le ha creduto e mi ha
scritto dei messaggi,
che a me non sono MAI arrivati, così come i miei a lui.
Isabelle mi ha assicurato che Alexander sia troppo impedito
per bloccare un
contatto e io di certo non l'ho fatto!
Malcolm hackera il sistema di Alexander,
ORA!
19.42 Malcolm:
speravo me lo chiedessi
2 minuti e ti
darò delle risposte
19.43 Raphael:
que puta de mierda!
19.44 Magnus: sono
d'accordo con te!
19.44 Magnus: era
qualcosa di offensivo nei confronti di Camille, giusto?
19.44 Raphael:
claro! Traduzione : Puttana di merda
19.45 Catarina:
senza parole, che stronza, CAZZO!
19.45 Ragnor: tralasciando
la troiaggine di Camille, SEMPRE SAPUTA,
Alexander
come mai ha creduto ad una sconosciuta?
Nel senso, non ha mai visto Camille e
non poteva sapere
cosa tu avessi indossato all'appuntamento con la zoccola
19.45 Magnus:
non ci avevo pensato
19.45 Malcolm:
Mag, a me risulta che te e Alexander vi siete bloccati a
vicenda...
19.45 Magnus:
NON È POSSIBILE, io non l'avrei mai fatto!
19.46 Malcolm: lo
so, siete state hackerati
19.47 Magnus: dalla zoccola infame?
19.47 Malcolm:
no, da uno decisamente bravo,
ha nascosto il suo indirizzo e le
sue tracce paiono scomparse nel nulla
19.47 Magnus: quindi
non lo puoi rintracciare?
19.48 Malcolm: ho
detto PAIONO, non ho ottenuto la
borsa di studio all'MIT per
caso e stai pur certo che
troverò questo figlio di puttana che ha osato ferire
un mio amico
19.49 Magnus:
Mal, grazie, non è che ti metterai nei guai?
Una guerra fra
hacker... non devi finire nei casini per me,
basta che sblocchi l'ID mio e di
Alexander
19.49 Malcolm: col
cazzo che gliela faccio passare liscia.
Io non sono forzuto
come Ragnor, né so menare come Raphael o
salvare vite come la mia Cat, non ho
nemmeno una personalità ammaliante
come la tua, Magnus, ma io conosco i
computer meglio di me stesso.
Qualcuno ha minacciato la serenità dei miei amici
nel mio CAMPO!
Non posso permetterglielo. Lo troverò e dovrà
tremare dalla
paura.
Gli prosciugherò il suo conto in banca, gli
invierò gli Affari Interni
direttamente dentro casa,
sentirà le telecamere della città seguirlo in
ogni
suo movimento.
Se la sua macchina ha il gps, si ritroverà in una landa
desolata.
State pur certi che rimpiangerà ciò che ha fatto.
19.50 Magnus:
mi sono eccitato
19.50 Raphael: yo también
19.50 Ragnor: io pure
19.50 Catarina: quanto ti amo
19.51 Magnus: ....e adesso ci sbloccherà
19.51 Isabella:
che puttana di merda!
19.51 Magnus:
andresti d'accordo con un mio amico
19.51 Magnus:
ma adesso che faccio? Lo chiamo? Gli scrivo?
Non mi crederà di
sicuro
19.52 Isabelle:
mi dai il permesso di impicciarmi ufficialmente degli affari
vostri?
19.52 Magnus:
perché adesso che stai facendo?
19.53 Isabelle:
tentare di rispettare la privacy di mio fratello,
che molto
probabilmente mi farà il cazziatone per averti scritto,
MA posso parlargli io
in tua vece, fargli leggere TUTTE le nostre conversazioni
e POI io ti dirò se
chiamarlo o mandargli un messaggio.
19.55 Isabelle:
Magnus, sistemeremo tutto, perché ho visto la
felicità
negli
occhi di mio fratello quando parlava di te e lui si merita di essere
felice
"Alec, posso parlarti?"
"Non vorrai affrontare l'argomento sesso con Simon con me, vero?"
domandò
terrorizzato Alec, poggiando il libro di storia contemporanea sul
tavolino del
salone davanti a sé.
"Io e Simon ci scriviamo, sono riandata alle prove della band, ma tutto
qui. Meliorn poi continua a inviarmi mazzi di fiori, non capendo che
l'ho
mollato e non voglio più averci niente a che fare."
Isabelle si accomodò sul divano accanto al fratello,
ripensando allo sguardo
glaciale che Meliorn le aveva rivolto la settimana scorsa.
Le aveva ghiacciato
il sangue nelle vene, l'aveva terrorizzata....ma l'uomo non si era
scomposto,
non aveva fatto scenate, non le aveva urlato contro alcunché
di offensivo, ma i
suoi occhi....Isabelle ci aveva visto l'essenza della
malvagità stessa, però
dalle labbra del moro non erano uscite che parole di conforto e
comprensione.
Si era preso persino lui la colpa, sostenendo di essersi comportato in
maniera
troppo adulta, lei restava dopotutto una teenager. Si era scusato per come
serio fosse diventato il loro rapporto.
Isabelle amava come Meliorn la
corteggiasse ogni giorno, trattandola da donna e non da trofeo come i
bellimbusti della sua scuola, ma dall'altra parte era diventato tutto
così
mortalmente ufficiale. Cene in ristoranti eleganti, mostre d'arte,
shopping in
boutique super esclusive…in quelle occasioni, si era
ritrovata a rivivere i
ricordi del take away che Simon ordinava per tutti quando facevano
più tardi
del solito alle prove, la corsa sotto la pioggia per inseguire il
batterista
che aveva osato usare la sua matita nera per occhi di Chanel per fare
una
correzione sul suo spartito e di come il Lewis fu costretto a prestarle
una
felpa di Star Wars, sicuramente acquistata ad una convention di fumetti
a 15$. Niente
di chic, niente che potesse provocare l'invidia delle galline del
liceo, niente
che potesse essere "instagrammato"
con l'hashtag #posh
#cheschifoipoveri, con il Lewis era tutto anonimo,
normale, reale.
Simon non
faceva nulla per conquistarla, la trattava come una semplice
adolescente, non
come una vaso fragile di cristallo. Tutti la lodavano, la veneravano,
per poi sparlarle
dietro, lanciandole maledizioni. Ogni sua mossa veniva studiata e
copiata dalle
ragazze, che speravano di poter sfoggiare anche loro quella fredda
eleganza che
rendeva la Lightwood così ambita. Nessuno le rispondeva a
tono, se non Simon,
lui la considerava una guerriera, non una principessa da salvare. La
sua
missione era farla ridere, non compiacerla : "basta un bel paio di scarpe
per far apparire un ghigno compiacente sul tuo volto, ma preferisco
vederti
sorridere, perché so quanto sia raro un tuo sorriso sincero.
Sorridi per
educazione, per circostanza, come quando mi sono presentato con Clary
al Java
Jones, ma i tuoi occhi restano inespressivi. Mentre, invece, se sorridi
veramente, come quando ti ho proposto di andare via di lì,
allora i tuoi occhi
si illuminano. Nonostante siano neri come la pace, paiono irradiare
luce e
tutto ciò non sono le cose materiali a provocarlo."
Forse era stato questo
discorso che aveva convinto Izzy a lasciare Meliorn. Simon l'aveva
vista e
vista sul serio.
Nel cuore. Nell'anima. Non come una bambolina da esibire
fieramente agli amici, ma come una ragazza che vuole ricevere le
piccole
attenzioni, non plateali, non da cliché dei film, ma quelle reali, fatte da
persone reali che tengono a te.
Simon la rendeva felice,
così Magnus rendeva felice suo fratello.
Sapeva che
Alec si sarebbe infuriato per la sua intromissione, che poi non era
mica colpa
sua se Aline le aveva inoltrato l'invito dell'evento di Magnus su
Facebook...ok, forse il No,
grazie, stronzo non era il massimo della finezza
e sua madre l'avrebbe di sicuro ripresa "Non ho cresciuto una
scaricatrice di
porto, IO" , Alec le avrebbe potuto dare della bambina, ma
lei poteva mettere le
cose a posto.
"Se vuoi, ci possiamo parlare io e Jace con Meliorn" asserì
con
sicurezza Alexander, volgendo tutta la sua attenzione alla sorella.
"Non puoi togliermi mica il divertimento di spaventarlo. Non gli ho mai
mostrato le mie capacità da lottatrice, sarebbe uno spasso,
ma apprezzo molto
l'offerta. Ho bisogno di parlarti di una cosa seria e promettimi di non
scappare in camera tua."
"Se vuoi riaprire il discorso Jace hai ragione,
dovrei parlarci, solo
che ho il terrore che non mi accetti e poi dovrei raccontargli di coso...non me
la sento" mormorò Alec con voce mortificata.
Era deluso da se stesso,
due
settimane e ancora il party planner non se ne era andato dalla sua
testa.
"Ecco, io volevo parlarti proprio
di Magnus" al nome del ragazzo,
Isabelle si beccò un'occhiata inceneritrice dal fratello.
"Non vedo il motivo per cui vorresti parlarmi di quell'essere"
replicò velenosamente Alexander, allungando un braccio sul
bracciolo del
divano, stringendo con forza il bordo.
"Gli ho scritto, Alec.."
"TU HAI FATTO COSA?" urlò il ragazzo, alzandosi di colpo in
piedi.
"Rimettiti giù" Iz prese il fratello per il polso, tirandolo
verso il
basso, ma il moro rifiutava di sedersi.
"SEI DIVENTATA MATTA? Ti avevo espressamente chiesto di non fare
NIENTE."
"Senti, mi ha istigato lui, indirettamente. Aline mi ha mandato
l'invito
ad un evento su Facebook per Halloween e l'organizzatore non era
nient'altri
che Magnus. Io, lasciandomi sopraffare dal mio istinto fraterno, ho
scritto
sulla bacheca No,
grazie, stronzo e mi ha contattata. Alec, lui non
è mai
andato a letto con la sua ex..." Isabelle prese un profondo respiro
dopo
il suo monologo. Aveva provato ad essere il più coincisa e
rapida possibile,
sapendo che il fratello avrebbe trovato alla svelta una soluzione per
non
sentir parlare di Magnus.
"Ho visto le fotografie, Izzy!" replicò astioso Alec.
"Tieni il mio telefono, leggiti le mie conversazioni con Magnus e
vedr..."
"NO!"
"Alec, lui non ha scopato con Camille!"
"Ne sei certa? Non mi ha scritto NIENTE dopo il suo appuntamento con
l'ex,
lui poteva chiamarmi, anzi doveva
chiamarmi e non l'ha fatto. Non teneva a
me, punt.."
"Lui tiene enormemente a te. Leggi e avrai le tue risposte!"
insistette la sorella, allungandogli nuovamente il telefono.
"E se io non le volessi?"
"Mio fratello non è così stupido da accettare
solo la versione di una
perfetta sconosciuta psicopatica, che rivuole l'ex a tutti i costi. Ti
sto
dando lo strumento per dare delle risposte alle tue innumerevoli
domande, ma
alla fine è una tua scelta se vuoi averle o no. Io ti lascio
qui il mio
telefono, fanne buon uso."
20.36 Jace: la cena è in tavola, scusa ma mi
pesava venire a bussarti in
camera.
Troppo lontana dalla cucina
20.37 Alec:
non ho fame
20.37 Jace: sempre
la solita stessa storia?
20.38 Alec:
sì
20.38 Jace:
sei pronto a parlarmene?
Era pronto a parlare di Magnus?
Sarebbe stato in grado di tenere un discorso con filo logico, quando la
sua
mente pareva lavorare alla velocità della luce, ponendo i
tasselli del puzzle
al loro posto?
Magnus lo avrebbe chiamato quel pomeriggio. L'elenco delle telefonate
riportava
insistentemente il suo numero. Alec aveva scorso tutte le foto delle
chat che
Bane aveva inviato a sua sorella. Aveva letto tutti quei messaggi in
cui il
party planner lo supplicava di chiamarlo, di dargli la
possibilità di spiegare,
perché quella zoccola di Camille aveva fatto credere a
Magnus che LUI lo
disgustasse, che lo volesse fuori dalla sua vita, quando in
realtà era stato
proprio l'eccentrico ragazzo ad avergli fatto scoprire cosa fosse la
vita vera.
Gli aveva mostrato il lato frivolo, quello dei flirt divertenti, quello
delle
emoticon usate per esprimere uno stato d'animo. Aveva finalmente
scoperto quel
mondo che per un insicuro, solitario e stacanovista quale era
Alexander, era
sempre stato precluso.
Ora sapeva cosa volesse dire essere desiderati da qualcuno e desiderare
qualcuno. Volerlo baciare, uscire, prendere un caffè e
sentirlo sproloquiare
sui suoi amici, sulla sua giornata e sui suoi problemi.
Magnus gli era mancato così tanto ed incredibilmente anche
l'altro aveva sentito la
sua mancanza. Non poté evitare di sorridere, ma quel sorriso
gli morì sulle
labbra quando si ricordò che la sua ex li aveva hackerati.
Chi era veramente
quella donna? Quale era il passato di Magnus? Se la sua ex aveva delle
conoscenze simili da poter bloccare i loro indirizzi e così
anche Magnus da
scoprirlo, chi erano davvero i suoi amici? Gente onesta?
Alexander aveva la sensazione che si stava per cacciare in qualcosa di
più
grande di lui, qualcosa che lo spaventava a morte, ma se la
tranquillità
equivaleva a rinunciare a Bane...
20.40 Alec: ho bisogno di mio fratello
20.40 Jace: arrivo
"Sei un controsenso vivente. Libreria superordinata e per il resto
stanza
tua è un disastro! Ti prego, posso sistemarti le pieghe del
lenzuolo?"
"Jace..."
"Ok, il maniaco delle pulizie dovrà rimandare il suo lavoro.
Ti ho portato
due cosce di pollo e qualche patata, una mela perché una mela al giorno toglie
il medico di torno e..."
"Jace, perché sei nervoso?"
"Sto cercando di metterti a tuo agio, creando un'atmosfera
amichevole.."
"Smettila, mi inquieti."
"Ok, sto zitto...è che a parlare di sentimenti mi agito e
sei tu quello
bravo, non voglio fare cazzate con te e..."
"So cosa significa prendersi una sbandata. Ti ho mentito."
"E tu applichi il mutismo perpetuo per una cosa normalissima?”
“Una sbandata…per un ragazzo”
l’aveva detto, ad alta voce e non dentro la sua testa. Ce
l’aveva fatta, per
l’Angelo, ma era tutto vero? Alec sperò che non
fosse solo un sogno e che
nessuna sveglia lo riportasse alla realtà, rendendo vana la
sua prova di
coraggio.
“Ripeto,
hai iniziato l’apprendistato per mimi per una
cosa così normale? Lo sapevo già.”
“Fammi spiegare..asp… COSA?
TU GIA’ LO SAPEVI?”
Ma come era possibile? Alec
era sempre stato attento ad ogni sua mossa, parola o sguardo. Non
poteva Jace essersi accorto delle occhiate che il Lightwood gli
lanciava. Il
ragazzo si era auto imposto un limite massimo, 5 secondi.
“Sì, beh, non
sei uscito mai
con nessuna ragazza e non dai corda nemmeno a quelle che ci provano con
te.
Credi davvero che nel nostro liceo ci siano così tante
studentesse che non
sappiano dove siano le varie aule o che siano tutte impedite ad aprire
l’armadietto? E’ una scusante per conoscerti, ma
tu, da galantuomo quale sei,
le aiuti, le auguri buona giornata, giri i tacchi e te ne vai. Non noti
mai la
stizza e la delusione nei loro volti e se poi vogliamo essere del tutto
sinceri, per un periodo ho pensato persino che tu avessi una cotta per
me” Alec
sbiancò, gli occhi si spalancarono dallo stupore e dalla sua
bocca uscì solo
un verso strozzato “ok, ho appena avuto la conferma. Sono
bello e so di avere
un certo ascendente sulle persone, ma perché tu non me ne
hai mai parlato?”
“Certo, perché non
c’è niente
di incestuoso nel dire al proprio fratellastro super etero di avere una
cotta
per lui, no?” replicò con ironia Alec
“e poi temevo di disgustarti” sussurrò
il
moro.
“Sei mio fratello, il mio
migliore amico, la mia roccia…Io non vorrei vivere in un
mondo dove tu non ci
sei, sentirei un vuoto costante nel mio cuore e non potrei MAI
allontanarti da
me. Se lo hai creduto possibile, sei una testa di cazzo. Io voglio che
tu sia
felice e non mi interessa se sia grazie ad un uomo od una donna. Ehi,
non
piangere, ti prego, perché se ti metti a piangere, io ti
seguo a ruota e rovino
la mia immagine di macho man.” Alexander nemmeno si era
accorto delle lacrime che gli scorrevano sulle guance.
Raramente aveva ipotizzato
una tale reazione positiva da parte di Jace. Spesso i suoi incubi
avevano come
protagonista il biondo che, dopo la sua confessione, lo guardava con
aria
schifata per poi menarlo, dandogli del frocio rotto in culo.
Al suo risveglio,
Alec si ritrovava a dover soffocare i suoi singhiozzi nel cuscino,
ricordando a
se stesso che doveva essere cauto, che non doveva farsi scoprire se non
voleva
ritrovarsi solo, ma adesso sapeva che non lo era.
“Volevi sapere il
perché io
mi comporti in maniera strana da più di un mese....Magnus..
è lui la causa di
tutto.”
22.13
Magnus: Isabelle, tuo
fratello non vuole parlarmi, vero?
22.13 Isabelle: chiamata in
uscita
22.13
Magnus: chiamata in
entrata
-
Magnus:
Isabelle, tutto
bene?
- Alec: non
mi ero nemmeno
accorto di averti chiamato dal telefono di mia sorella, Izzy si
infurierà, le
dovrò rimettere il credito, perché lei ha
l’offerta -più ti chiamano, più ti
autoricarichi- e…
- Magnus: Fiorellino, mi sei
mancato
- Alec: anche tu
- Magnus: ti prego, dimmi che
stai anche tu sorridendo come un ebete al telefono. Non farmi sentire
l’unico
cretino
- Alec: se ti può consolare,
io sono arrossito
- Magnus: che carine le
guanciotte dolci tutte rosse
- Alec: noi dobbiamo parlare,
Magnus
- Magnus: sono completamente
disponibile a qualsiasi tua richiesta
- Alec: perché ogni cosa che
dici pare avere un doppio senso sottinteso?
- Magnus: deformazione
genetica, credo
- Alec: vorrei chiarire con
te, sempre che tu non abbia conosciuto qualcuno di più
affascinante, simpatico,
bello ….e capirei se volessi continuare a vedere questo
nuovo ragazzo o questa
nuova ragazza….
- Magnus: io voglio solo te
- Alec:
….
- Magnus: sei arrossito di
nuovo?
- Alec: non usare questo tono
soddisfatto con me e fai sparire quel ghigno dalla tua faccia!
- Magnus: hai piazzato delle
telecamere nascoste in casa mia, Alexander?
- Alec: no, ti conosco
- Magnus: riesci sempre a
sorprendermi, per questo sono disposto a tutto pur di convincerti che
io non
sia andato a letto con Camille!
- Alec: allora verresti a
prendere un caffè con me?
- Magnus:
….
- Alec: ma è caduta la linea?
Pronto?
- Magnus: sono qui…
caffè dal
vivo?
- Alec: no via Skype…certo
dal vivo
- Magnus: come fai a
conoscere Skype?
Mi stai chiedendo di uscire
con te?
- Alec: lunga storia e sì
- Magnus: uscire…come ad un
appuntamento?
- Alec: come ad un
appuntamento
- Magnus: certo che sì.
- Alec: domani alle 16 da
Starbucks di Central Park?
- Magnus: perfetto!
- Alec: allora a domani.
- Magnus: a domani,
Fiorellino.
“L’ho fatto sul serio?”
domandò Alec ai suoi due fratelli che si erano spaparanzati
sul suo letto e
parevano senza parole. Un secondo prima il moro stava facendo su e
giù per la
stanza, indeciso su che scrivere a Magnus, SE scrivere a
Magnus, quando il
suono di un messaggio in arrivo sul telefono di Isabelle, gelosamente
stretto
fra le mani di Alexander, aveva fatto calare il silenzio nella camera.
Jace ed
Izzy si ritrovarono davanti alla scena di un Alec paonazzo, nel panico
più
totale che stava parlando con Magnus. 20 secondi prima non sapeva
nemmeno se voleva
sentire il party planner ed adesso gli chiedeva addirittura di uscire.
“Dalle vostre facce,
deduco che l’ho
fatto sul serio. Perché non mi avete fermato?”
Alec stava veramente tentando
di girare la frittata e addossare a loro la colpa della sua
impulsività?
“La schiettezza dei
Lightwood
non può essere frenata, Alec” osservò
Isabelle.
“Porca merda.”
22.29
Magnus: domani ho il
mio primo appuntamento con Alexander
22.29 Raphael: COSA?
22.30 Catarina:
ma è
fantastico! Ti ha creduto!
22.30 Ragnor:
avevo
sottovalutato il ragazzino
22.30 Magnus:
ma adesso si
pone un quesito fondamentale…
22.31
Raphael: Alexander farà
il passivo o l’attivo?
22.31 Magnus: due
quesiti
fondamentali…
22.32 Ragnor:
Mag, se
scriverai quello che sto pensando…
22.32 Magnus:
NON HO NIENTE
DA METTERMI
22.33 Ragnor:
ti dirò ADDIO
22.33
Magnus: ho l’armadio
completamente VUOTO
22.34 Catarina: -.-“
22.40 Meliorn : chiamata in
uscita
22.40
Regina: chiamata in
entrata
- Meliorn: mia Signora, sto
usando una carta prepagata. Qualcuno mi è entrato nel
sistema e mi ha bloccato
tutto. Ogni file in mio possesso è adesso compromesso.
- Regina: anche quelli
relativi alle mie proprietà?
- Meliorn: Washington, Londra
e New York andati
- Regina: chi è stato?
- Meliorn: gli Affari
Interni.
- Regina:….
Piano C
- Meliorn: come mai non il B?
Chi è il terzo?
- Regina: Belcourt, deve
venire con noi.
- Meliorn: ma tanto è
inutile, le informazioni non ce l’ha! Potremo continuare le
ricerche io e lei,
mia Signora.
- Regina: discuti i miei
ordini, caro?
- Meliorn: non capisco il
motivo di portare con noi un peso morto.
- Regina: non ti pago per
avere le tue opinioni sui clienti, lei viene, punto.
- Meliorn: bene! Ci vediamo
alla Corte.
22.45
Regina: A.I. mi stanno
addosso. Vado in vacanza.
22.45 Valentine: se non avrò
ciò che voglio entro fine mese, ti conviene non tornare
più.
22.45 Regina:
devo far
calmare le acque!
22.46 Valentine:
e sai a me
quanto possa interessare?
22.47 Regina:
attico di
Washington compromesso. Non metterci più piede.
22.47 Jonathan: sei finita in
guai grossi, sorellona?
22.47 Regina: niente che i
miei sicari non possano risolvere
“Scegline una.”
“Tu hai un cassetto di
sole
parrucche? Sweetie, hai degli hobbies particolari.”
“Dobbiamo andare via di
qua,
passami quella nera a caschetto.”
“Ma la volevo
io!”
“Allora mettitela te!
Dammi
quella castana chiara lunga.”
“Mi piace pure questa,
Cheriè.”
Belcourt lo trovava
divertente?
Regina sfilò fuori dal
suo
stivale un coltellino svizzero, afferrò Camille per i
capelli e le puntò l’arma
contro, all’altezza del collo.
“Gli Affari Interni ci
hanno
scoperto, avremo sì e no 15 minuti per scappare e tu fai la
mocciosa viziata? I
patti erano che non ti avrei uccisa, ma ciò non significa
che dovrai per forza
uscire indenne da questa storia. Scegli una cazzo di parrucca e VOI
RAPIDI CON
LA BENZINA!”
“Benzina? Vuoi darmi alle
fiamme?” domandò leggermente impaurita la
Belcourt, non riuscendo a distogliere
lo sguardo dall’oggetto affilato TROPPO vicino alla sua
giugulare.
“Bruciare
tutto è il modo più sicuro per non lasciare
tracce, insegnamento
di Valentine numero tre” le spiegò Regina con un
ghigno sulle labbra. Camille aveva
appena tremato fra le sue braccia,
era
spaventata, ottimo.
“L’uno e il
due?”
“Portare un coltello sempre
con te e non esitare mai ad uccidere un tuo nemico.
Adesso, mocciosa,
è tempo
di andare.”
22.35
Alec: domani ho il mio
primo appuntamento con Magnus
22.36 Rebecca:
COSA
22.36 Julia:
CAZZO
22.36 Dylan:
DICI?!?!?!?!?
22.36 Alec: Isabelle
dice che
vi spiega tutto lei attraverso una “nota audio”
22.48 Alec:
nota audio 10.07
– Salve, io
sono Izzy, allora è iniziato tutto quando mia cugina Aline
mi ha
invitato ad un evento su Facebook….
15.56 Julia: chiamata in
uscita
15.56
Rebecca: chiamata in
entrata
- Julia: “Honey, mi
ricevi?”
- Rebecca: “Forte e chiaro,
honey.”
- Julia: “Molto bene, il
wifii da Starbucks va che una meraviglia.”
-
Rebecca: “Anche
la sala
Internet al Jeffersonian, ho chiesto un favore
all’informatica, Angela,
simpaticissima e possiamo stare in chiamata su wa quanto vuoi.”
-
Julia: “Ossia
tutto il
tempo che durerà l’appuntamento dei Malec. Ma
perché non mi hai chiamato da
casa? Oggi non hai lezione.”
- Rebecca: “Non voglio che
Sebastian sappia gli affari miei. Ma come fai a servire i clienti
stando al
telefono con me?”
- Julia: “Becky, ho messo
Dylan alla cassa, ti pare che non ti facevo la telecronaca? Percepisco
già
della tensione sessuale tra te e il tuo coinquilino.”
- Rebecca: “Non sei entrata a
psicologia per un motivo. Alec come sta?”
- Julia: “ Perché
sono troppo
talentuosa per moda, Becky. Alec sta torturando la sciarpa che gli ha
regalato
Magnus.”
-
Rebecca: “OTP.”
-
Julia:
“ODDIO, HONEY!
MAGNUS E’ APPENA ENTRATO!”
Auguri Befane mie!
Vi siete coperte bene stanotte? Non è che avete sentito
freddo mentre volavate sulla scopa fra i tetti delle case? Comunque,
grazie per
la calza piena di dolci , tanto non ho mangiato niente durante le
vacanze…
Anyway, ecco a voi il penultimo
capitolo.
Avete letto bene, non è un mio scherzo da sadica infame. Per
motivazioni logistiche, ossia se vado troppo avanti con la trama in
Unknown mi
gioco direttamente il primo capitolo del sequel, sono costretta a
interrompere
la storia con l’incontro dei Malec, perché
OVVIAMENTE i Malec nel capitolo
finale si incontreranno. Sarà totalmente incentrato su di
loro e vi darò le
linee guida del sequel “Favorite
Number”,
che sarà prettamente narrato con poche parti text, non
rinuncio alle chat di
gruppo.
Vabbè dopo queste comunicazioni di servizio passiamo al
capitolo, visto che devo necessariamente spiegarvi la mia versione in
qualche
punto della trama :
- Isabelle ha salvato sulla rubrica Magnus.Stronzo dopo
tutta la vicenda con Camille, ovviamente dopo lo cambierà;
- 19.45 Ragnor: tralasciando la troiaggine di Camille,
SEMPRE SAPUTA,
Alexander come mai ha creduto ad una sconosciuta?
Nel senso, non ha mai visto Camille e non poteva sapere
cosa tu avessi indossato all'appuntamento con la zoccola
Noi ovviamente sappiamo il perché e anche Magnus lo
scoprirà;
- Isabelle, essendo una gran bella ragazza, viene
costantemente corteggiata, non vivendo mai quella tipica fase
adolescenziale del
“lui mi piace, ma tanto non mi si
fila”,
questo fino all’arrivo di Simon. Risulta persino masochista,
ma questa
normalità la renda più umana e non ci vuole
rinunciare, infatti preferisce
lasciare Meliorn.
Ah, ricordiamoci che
Meliorn era in missione, non si è affezionato a Isabelle e
se leggete
attentamente il capitolo, è sottinteso chi sia la persone a
cui lui tiene
veramente;
- Jalec
Jace che sa dell’omosessualità di Alec?
E’ stata la stessa zia Cassie a illuminarci con il racconto
inedito di Città di Vetro, se non l’avete letto, leggetelo, è una delle poche
scene Jalec che la Clare ci regala. Si
nota per caso dell’astio nel mio tono? Beh, secondo il mio
strettissimo parere
personale, l’autrice poteva soffermarsi di più sul
rapporto da parabatai tra
Jace e Alec, che se poi lo confrontiamo con quello di Will e Jem,
è ridicolo.
Ho voluto io approfondirlo, quindi se appare OOC, me ne
assumo tutta la colpa;
- Domanda: solo io mi ero immaginata un Jace disordinato e
Alec perfettino? Ci sono rimasta malissimo quando Clary, in
Città di Ossa,
entrando nella stanza di Jace, l’ha trovata perfettamente
linda, quasi da
stampo militare, ma poi scoprendo in seguito la rigida educazione
ricevuta…mi
sono data da sola delle risposte;
- Sia benedetta la schiettezza del Lightwood che ci regala
il primo appuntamento Malec;
- Per l’Angelo, quanto shippo Regina e Camille ahhahah
Tenetevi bene a mente gli insegnamenti di Valentine… ;
- Il coinquilino di Becks è Sebastian… sono
ancora molto
indecisa su come sviluppare il loro rapporto che sarà uno
dei nuclei tematici
di Favorite Number.
Non so come ringraziarvi per tutto il sostegno che mi
continuate a dare in questo progetto, un grazie speciale a EaLbyc, kathy pierce,
lightwood4life, _black_rose_, contipaki,
NonTiScordarDiMe4, sei_una_merda, allyBane, martyc97, Trislot , Eyes of
Mars, I_Am_A_Winchester,
Kalisi_81, Marty_sezzy, angelica_89,
Stellina1993,
huyu, Alexel_Sid, Ashe_02 e _Fire per le recensioni.
Non so voi, ma sono allo stesso elettrizzata e terrorizzata per
l’inizio della serie!
Al prossimo e ultimo capitolo, amori!
Tanti basetti