Ragazzi, questo è l'ultimo capitolo!! Grazie mille a tutti voi che mi avete seguito, un abbraccio particolare a chi ha recensito e un grazie anche alle 173 persone che lo hanno messo nei preferiti!! ^__^
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Capitolo
7
Si poteva provare una
felicità maggiore di quella che stavo provando in quel
momento...? No, non si poteva.
Isabella era seduta
fra le mie braccia, tranquilla e rilassata, completamente appoggiata
al mio corpo. Ci stavamo godendo la tranquillità del posto,
seduti sotto un albero in mezzo al giardino di casa mia.
Da un mese ormai,
facevamo coppia fissa, era assurdo vedere, quanto velocemente
passasse il tempo, da quando lei mi aveva baciato non mi aveva ancora
detto se mi amava, nei suoi pensieri e nelle sue parole sentivo che
mi voleva bene, un bene molto profondo, ma... non riuscivo a capire
se quel bene potesse diventare qualcosa di più per lei.
Ogni tanto, lo
spettro del suo abbandono si affacciava prepotente nella mia mente.
Temevo il giorno in cui, si sarebbe innamorata di qualcuno e
allora... NO! Non dovevo pensarci...
Si accoccolò
meglio fra le mie braccia e sospirò contenta.
Per adesso, dovevo
farmi bastare quello che mi dava... per adesso...
<< Come va la
mano? >>
<< Bene, non fa
più male. >>
Si voltò verso
di me, dandomi un bacio gentile sulla bocca, il sorriso era sempre
sulle sue labbra, e sapere di esserne io la ragione, mi dava alla
testa. Io, un mostro senza anima, un essere dannato, ero in grado di
far sorridere questo angelo giacente nelle mie braccia.
Le nuvole si stavano
diradando e, come previsto da Alice, ancora pochi attimi e sarebbe
uscito il sole.
<< Adesso, ti
mostrerò una cosa... >> Le dissi spostandola accanto a
me.
Cosa? Curiosa,
era curiosa la mia adorata Bella.
<< Ti mostro
cosa succede quando ci esponiamo alla luce del sole. >>
Mi afferrò la
manica della camicia e mi guardò dubbiosa. << Non ti
scioglierai, vero? >>
Ridacchiai. <<
No. Lo sai, tu guardi troppa tv. >>
<< Colpa di tuo
fratello! >>
<< Dirò
ad Emmett di non farti più guardare quei programmi scadenti.
>>
Mi alzai e con calma
presi a sbottonarmi la camicia.
Edward, così
non vale... si sincero, vuoi farmi venire un infarto?
La guardai stupito.
Era la prima volta che Bella pensava qualcosa del genere su di me...
mi sentivo sinceramente lusingato.
Avvertivo chiaramente
il battito del suo cuore farsi più veloce, così come il
respiro... cosa era quel delizioso colore rosso sul suo viso?... Mmm,
rallentai ancora un pochino e lei divenne ancora più rossa.
Mi piaceva sapere di
farle provare queste sensazioni.
Slacciai finalmente
l'ultimo bottone, con un paio di passi, raggiunsi il limite
dell'ombra, ero voltato verso di lei, le sorrisi e mi spostai ancora
di un passo indietro; la luce mi colpì in pieno.
Tanti piccoli
arcobaleni cominciarono a splendere per la radura, io osservavo ogni
singolo movimento, ogni singolo pensiero della mia donna.
Cosa avrebbe pensato
adesso?
Le sue labbra si
schiusero sorprese, i suoi occhi, se possibile, si allargarono ancora
di più stupefatti.
<< Edward... >>
La sua voce era poco più di un sussurro. << ... sei
bellissimo... >>
Si alzò
titubante e mi raggiunse. Con gentilezza estrema, prese la mia mano
fra le sue, osservò rapita le sfaccettature di luce sulla mia
pelle marmorea.
Il suo dito tracciava
linee immaginarie, provocandomi mille e mille brividi. Mi piaceva il
suo tocco su di me.
E la cosa che mi
faceva gioire più di tutto era che; lei era mia, solo mia.
Solo a me aveva dato la possibilità di essere vicino a lei in
questo modo.
Era talmente presa da
me, da non accorgersi di alcune lacrime fuggiasche.
<< Bella, che
succede? >>
Le accarezzai il
volto, perché piangeva? Cosa stava succedendo?
<< Bella,
amore... cosa c'è? >>
Oh Edward... dei
singhiozzi uscirono dalla sua bocca, si allontanò da me e fu
come ricevere cento pugnalate in pieno cuore.
<< Bella,
amore, mi stai facendo paura... che succede? Ti prego... >> Mi
avvicinai ancora, sempre molto lentamente.
Scusami,
scusami... ma io... e nuove lacrime e singhiozzi fecero la loro
comparsa.
Non sapevo cosa fare,
i suoi pensieri erano così confusi, lei era confusa... ma
perché?
Le mie mani
arrivarono alle sue braccia e con gentilezza l'avvolsero in una
abbraccio.
<< Amore mio...
perché fai così?... Bella, che ti succede? >>
Il suo viso era
nascosto nel mio petto, mentre le sue mani erano chiuse a pugno sui
lembi della mia camicia.
Io... non sono
adatta a te, Edward...
Una lama di ghiacciò
mi trafisse in due. Che stava pensando?!
Ho paura...
Perché? Aveva
paura? Di me?... Perché diceva di non essere adatta?
<< Bella, ma
che... >>
Sollevò il suo
viso, mostrandomi il suo sguardo angosciato e timoroso.
Tu meriti di
meglio di me, Edward... io, sono solo un insulso essere umano...
io...
Alt! Fermi tutti, che
stava blaterando?! Cosa voleva dire tutto quel discorso?
<< Bella, cosa
stai cercando di dire...? >> La mia voce insicura rispecchiava
la mia paura più grande; perdere lei.
Distolse lo sguardo
dal mio. << ... io... >> La sua voce era strozzata, rauca
per certi versi. << ... credo di non ... essere adatta a te...
io... >>
La mia stretta si
fece più salda, la mia paura più profonda si stava
concretizzando.
<< C'è
qualcun altro?!! Sei innamorata di un altro?!! >> La mia voce,
solitamente così calma, ora sembrava a metà fra il
dolore e la rabbia.
<< Cos... no...
certo che no, Edward.. solo... >> Il suo volto era scattato di
nuovo verso il mio.
<< Allora
cosa?.. Vuoi lasciarmi?... E' così?!! >>
La sentii tremare, le
stavo facendo paura, in effetti, vedevo chiaramente dalla sua mente
il mio riflesso, sembravo impazzito.
Il suo tacere alla
mia domanda mi mandò letteralmente in crisi. No! Non lo
avrei mai permesso!! No! No! No!
Con uno scatto, presi
Bella in braccio.
<< Edward... ?
>>
Non le risposi, presi
a correre veloce come non mai, lei era stretta a me, intimorita da
questo mio lato, non volevo spaventarla, ma il terrore di perderla mi
stava facendo agire senza riflettere.
Entrai in casa
sparato, non salutai nessuno, mi fiondai in camera mia, l'adagiai sul
letto e chiusi la porta a chiave.
I miei occhi erano
diventati neri, le occhiaie ancora più marcate.
Edward... che stai
facendo?... Edward...
<< Tu non mi
lascerai... io non te lo permetto! >> Sibilai freddo.
Isabella tremò.
<< Edward... basta, mi stai facendo paura... >>
<< Paura?! >>
Esclamai quasi fuori di me avvicinandomi a lei.
Bella scattò
in piedi, cercando di raggiungere la porta. << Edward, fammi
uscire, apri questa maledetta porta. >>
Non potei trattenere
un ringhio rabbioso. No! Non sarebbe MAI uscita da qui! MAI!
Istintivamente
Isabella si ritrasse, era una normale reazione per un essere umano,
eppure, quel gesto mi fece male, tanto male.
<< Io, non ti
lascerò andare... tu, sei mia, Isabella. >> La voce
bassa e sicura che usai suonava estranea anche me, ma ormai il mio
lato vampiro stava prendendo il sopravvento.
<< Io non
voglio lasciarti... >> Sussurrò ancora tremante come un
pulcino, lasciandosi cadere a terra, le ginocchia rannicchiate contro
il petto, quasi in un gesto protettivo.
<< No, non lo
farai, perché IO non te lo permetterò... sei tu che ho
aspettato per quasi cento anni, Isabella, sei tu che io voglio al mio
fianco per l'eternità, sei tu l'unica che possiede il mio
cuore... >> Man mano le parole uscivano dalla mia bocca,
sincere, limpide, nitide e definite, la parte umana di me, riprese
conoscenza.
Mi resi finalmente
conto di quanto l'avessi spaventata e impaurita. Mi odiai
profondamente. Mi inginocchiai di fronte a lei. << Bella ti
amo, Bella, perdonami... >> Sussurrai debolmente. Come avevo
potuto spaventata tanto?!! Ero solo un mostro...
Passai stancamente
una mano sul volto. Non potevo piangere, non potevo dimostrare quanto
dolore stessi provando in quel momento... ero solamente un essere
ripugnante.
Eppure, rimasi
colpito quando sentii la sua mano calda e ancora tremante appoggiarsi
sulla mia.
Con lentezza, levai
la mano dagli occhi e la osservai triste. << Mi dispiace. Non
volevo, Isabella.... mi disp... >>
Le sue dite si
posarono leggere sulla mia bocca, le sue labbra si aprirono timide.
<< Tu.. provi davvero tutto quello che mi hai detto? >>
Ma ovvio che lo
provavo! Lei era unica per me! La volevo accanto a me per l'eternità!
<< Si. >>
Sospirai contro le sue dita bianche.
Il suo cuore accelerò
i battiti.
<< Sono davvero
così importante per te? >> Sussurrò ancora
incredula.
Spostai con
gentilezza la sua mano e ridacchiai cupo. << Isabella, tu sei
la cosa più importante della mia vita... Ucciderei per te. >>
La sentii trattenere il fiato. << Morirei per te. >>
Sentì
chiaramente un'esplosione di calore provenire dalla mente di Bella.
<< Davvero...
>> Deglutì ancora titubante. << Davvero mi vuoi
per l'eternità, Edward? >>
Il mio sguardo si
fece maledettamente serio. << Si. >> Risposi senza
esitare.
Si avvicinò
titubante, depositò un bacio leggero sulle mie labbra e su di
esse sussurrò le parole più belle che potessi udire...
<< Ti amo, Edward Cullen. >>
L'abbracciai felice e
senza più alcun indugio affondai i denti nel suo tenero collo.
Il suo sangue mi
colpii forte, adesso era davvero mia, per l'eternità.
FINE!