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Autore: Goten    16/03/2009    20 recensioni
Camminai tranquillo lungo il corridoio della scuola, stavo per imboccare l'uscita quando due mani candide si aggrapparono alla mia giacca. Sapevo benissimo chi fosse.
<< Ti prego aiutami! >> Mormorò implorante nascondendosi dietro la mia schiena.
Ridacchiai. << Bella, che stai facendo? >>
<< Bé... sei mio amico Edward? >>
<< Si, certo. >> Mi sentivo un po' idiota a parlare con lei aggrappata alla mia schiena.
<< Gli amici si proteggono fra loro, giusto? >>
<< Giusto >> Trattenni una risata.
<< Ottimo, allora tu... mi proteggi da loro. >>
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ragazzi, questo è l'ultimo capitolo!! Grazie mille a tutti voi che mi avete seguito, un abbraccio particolare a chi ha recensito e un grazie anche alle 173 persone che lo hanno messo nei preferiti!! ^__^

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Capitolo 7

Si poteva provare una felicità maggiore di quella che stavo provando in quel momento...? No, non si poteva.

Isabella era seduta fra le mie braccia, tranquilla e rilassata, completamente appoggiata al mio corpo. Ci stavamo godendo la tranquillità del posto, seduti sotto un albero in mezzo al giardino di casa mia.

Da un mese ormai, facevamo coppia fissa, era assurdo vedere, quanto velocemente passasse il tempo, da quando lei mi aveva baciato non mi aveva ancora detto se mi amava, nei suoi pensieri e nelle sue parole sentivo che mi voleva bene, un bene molto profondo, ma... non riuscivo a capire se quel bene potesse diventare qualcosa di più per lei.

Ogni tanto, lo spettro del suo abbandono si affacciava prepotente nella mia mente. Temevo il giorno in cui, si sarebbe innamorata di qualcuno e allora... NO! Non dovevo pensarci...

Si accoccolò meglio fra le mie braccia e sospirò contenta.

Per adesso, dovevo farmi bastare quello che mi dava... per adesso...

<< Come va la mano? >>

<< Bene, non fa più male. >>

Si voltò verso di me, dandomi un bacio gentile sulla bocca, il sorriso era sempre sulle sue labbra, e sapere di esserne io la ragione, mi dava alla testa. Io, un mostro senza anima, un essere dannato, ero in grado di far sorridere questo angelo giacente nelle mie braccia.

Le nuvole si stavano diradando e, come previsto da Alice, ancora pochi attimi e sarebbe uscito il sole.

<< Adesso, ti mostrerò una cosa... >> Le dissi spostandola accanto a me.

Cosa? Curiosa, era curiosa la mia adorata Bella.

<< Ti mostro cosa succede quando ci esponiamo alla luce del sole. >>

Mi afferrò la manica della camicia e mi guardò dubbiosa. << Non ti scioglierai, vero? >>

Ridacchiai. << No. Lo sai, tu guardi troppa tv. >>

<< Colpa di tuo fratello! >>

<< Dirò ad Emmett di non farti più guardare quei programmi scadenti. >>

Mi alzai e con calma presi a sbottonarmi la camicia.

Edward, così non vale... si sincero, vuoi farmi venire un infarto?

La guardai stupito. Era la prima volta che Bella pensava qualcosa del genere su di me... mi sentivo sinceramente lusingato.

Avvertivo chiaramente il battito del suo cuore farsi più veloce, così come il respiro... cosa era quel delizioso colore rosso sul suo viso?... Mmm, rallentai ancora un pochino e lei divenne ancora più rossa.

Mi piaceva sapere di farle provare queste sensazioni.

Slacciai finalmente l'ultimo bottone, con un paio di passi, raggiunsi il limite dell'ombra, ero voltato verso di lei, le sorrisi e mi spostai ancora di un passo indietro; la luce mi colpì in pieno.

Tanti piccoli arcobaleni cominciarono a splendere per la radura, io osservavo ogni singolo movimento, ogni singolo pensiero della mia donna.

Cosa avrebbe pensato adesso?

Le sue labbra si schiusero sorprese, i suoi occhi, se possibile, si allargarono ancora di più stupefatti.

<< Edward... >> La sua voce era poco più di un sussurro. << ... sei bellissimo... >>

Si alzò titubante e mi raggiunse. Con gentilezza estrema, prese la mia mano fra le sue, osservò rapita le sfaccettature di luce sulla mia pelle marmorea.

Il suo dito tracciava linee immaginarie, provocandomi mille e mille brividi. Mi piaceva il suo tocco su di me.

E la cosa che mi faceva gioire più di tutto era che; lei era mia, solo mia. Solo a me aveva dato la possibilità di essere vicino a lei in questo modo.

Era talmente presa da me, da non accorgersi di alcune lacrime fuggiasche.

<< Bella, che succede? >>

Le accarezzai il volto, perché piangeva? Cosa stava succedendo?

<< Bella, amore... cosa c'è? >>

Oh Edward... dei singhiozzi uscirono dalla sua bocca, si allontanò da me e fu come ricevere cento pugnalate in pieno cuore.

<< Bella, amore, mi stai facendo paura... che succede? Ti prego... >> Mi avvicinai ancora, sempre molto lentamente.

Scusami, scusami... ma io... e nuove lacrime e singhiozzi fecero la loro comparsa.

Non sapevo cosa fare, i suoi pensieri erano così confusi, lei era confusa... ma perché?

Le mie mani arrivarono alle sue braccia e con gentilezza l'avvolsero in una abbraccio.

<< Amore mio... perché fai così?... Bella, che ti succede? >>

Il suo viso era nascosto nel mio petto, mentre le sue mani erano chiuse a pugno sui lembi della mia camicia.

Io... non sono adatta a te, Edward...

Una lama di ghiacciò mi trafisse in due. Che stava pensando?!

Ho paura...

Perché? Aveva paura? Di me?... Perché diceva di non essere adatta?

<< Bella, ma che... >>

Sollevò il suo viso, mostrandomi il suo sguardo angosciato e timoroso.

Tu meriti di meglio di me, Edward... io, sono solo un insulso essere umano... io...

Alt! Fermi tutti, che stava blaterando?! Cosa voleva dire tutto quel discorso?

<< Bella, cosa stai cercando di dire...? >> La mia voce insicura rispecchiava la mia paura più grande; perdere lei.

Distolse lo sguardo dal mio. << ... io... >> La sua voce era strozzata, rauca per certi versi. << ... credo di non ... essere adatta a te... io... >>

La mia stretta si fece più salda, la mia paura più profonda si stava concretizzando.

<< C'è qualcun altro?!! Sei innamorata di un altro?!! >> La mia voce, solitamente così calma, ora sembrava a metà fra il dolore e la rabbia.

<< Cos... no... certo che no, Edward.. solo... >> Il suo volto era scattato di nuovo verso il mio.

<< Allora cosa?.. Vuoi lasciarmi?... E' così?!! >>

La sentii tremare, le stavo facendo paura, in effetti, vedevo chiaramente dalla sua mente il mio riflesso, sembravo impazzito.

Il suo tacere alla mia domanda mi mandò letteralmente in crisi. No! Non lo avrei mai permesso!! No! No! No!

Con uno scatto, presi Bella in braccio.

<< Edward... ? >>

Non le risposi, presi a correre veloce come non mai, lei era stretta a me, intimorita da questo mio lato, non volevo spaventarla, ma il terrore di perderla mi stava facendo agire senza riflettere.

Entrai in casa sparato, non salutai nessuno, mi fiondai in camera mia, l'adagiai sul letto e chiusi la porta a chiave.

I miei occhi erano diventati neri, le occhiaie ancora più marcate.

Edward... che stai facendo?... Edward...

<< Tu non mi lascerai... io non te lo permetto! >> Sibilai freddo.

Isabella tremò. << Edward... basta, mi stai facendo paura... >>

<< Paura?! >> Esclamai quasi fuori di me avvicinandomi a lei.

Bella scattò in piedi, cercando di raggiungere la porta. << Edward, fammi uscire, apri questa maledetta porta. >>

Non potei trattenere un ringhio rabbioso. No! Non sarebbe MAI uscita da qui! MAI!

Istintivamente Isabella si ritrasse, era una normale reazione per un essere umano, eppure, quel gesto mi fece male, tanto male.

<< Io, non ti lascerò andare... tu, sei mia, Isabella. >> La voce bassa e sicura che usai suonava estranea anche me, ma ormai il mio lato vampiro stava prendendo il sopravvento.

<< Io non voglio lasciarti... >> Sussurrò ancora tremante come un pulcino, lasciandosi cadere a terra, le ginocchia rannicchiate contro il petto, quasi in un gesto protettivo.

<< No, non lo farai, perché IO non te lo permetterò... sei tu che ho aspettato per quasi cento anni, Isabella, sei tu che io voglio al mio fianco per l'eternità, sei tu l'unica che possiede il mio cuore... >> Man mano le parole uscivano dalla mia bocca, sincere, limpide, nitide e definite, la parte umana di me, riprese conoscenza.

Mi resi finalmente conto di quanto l'avessi spaventata e impaurita. Mi odiai profondamente. Mi inginocchiai di fronte a lei. << Bella ti amo, Bella, perdonami... >> Sussurrai debolmente. Come avevo potuto spaventata tanto?!! Ero solo un mostro...

Passai stancamente una mano sul volto. Non potevo piangere, non potevo dimostrare quanto dolore stessi provando in quel momento... ero solamente un essere ripugnante.

Eppure, rimasi colpito quando sentii la sua mano calda e ancora tremante appoggiarsi sulla mia.

Con lentezza, levai la mano dagli occhi e la osservai triste. << Mi dispiace. Non volevo, Isabella.... mi disp... >>

Le sue dite si posarono leggere sulla mia bocca, le sue labbra si aprirono timide. << Tu.. provi davvero tutto quello che mi hai detto? >>

Ma ovvio che lo provavo! Lei era unica per me! La volevo accanto a me per l'eternità!

<< Si. >> Sospirai contro le sue dita bianche.

Il suo cuore accelerò i battiti.

<< Sono davvero così importante per te? >> Sussurrò ancora incredula.

Spostai con gentilezza la sua mano e ridacchiai cupo. << Isabella, tu sei la cosa più importante della mia vita... Ucciderei per te. >> La sentii trattenere il fiato. << Morirei per te. >>

Sentì chiaramente un'esplosione di calore provenire dalla mente di Bella.

<< Davvero... >> Deglutì ancora titubante. << Davvero mi vuoi per l'eternità, Edward? >>

Il mio sguardo si fece maledettamente serio. << Si. >> Risposi senza esitare.

Si avvicinò titubante, depositò un bacio leggero sulle mie labbra e su di esse sussurrò le parole più belle che potessi udire... << Ti amo, Edward Cullen. >>

L'abbracciai felice e senza più alcun indugio affondai i denti nel suo tenero collo.

Il suo sangue mi colpii forte, adesso era davvero mia, per l'eternità.

FINE!



   
 
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