Columbine si sentiva
uno schifo. Lanciò un’occhiata
disgustata all’uomo che giaceva assopito accanto a lei, tra
le lenzuola
scomposte ed impregnate di sudore.
Perché,
ancora una volta, aveva lasciato che
la sua folle attrazione nei confronti di Draco prendesse il sopravvento
sulla
sua razionalità? Fino a quella sera si era limitata ad
abbordare ragazzotti
insignificanti nelle stanze fumose di squallidi locali. Si lanciava tra
le loro
braccia prima ancora che potessero proferire parola. Non gli
interessava uno
scambio intellettuale con loro, in quelle sere di solitudine e
rimpianto.
Voleva solo sentirsi avvolta da un corpo maschile, sfiorata da una
pelle che
non era la sua.
Di certo il suo analista avrebbe arricciato
il naso, se solo lo avesse messo a conoscenza delle sue squallide
fantasie
erotiche; per fortuna, non lo vedeva da tempo. Andare da lui, sedersi
su quelle
poltrone scalcagnate, lasciare che frugasse tra i suoi sentimenti
ricordandole
l’assoluta inopportunità di quei sentimenti.
Breuer avrebbe inforcato i suoi occhiali dalle lenti sudice,
guardandola
in tralice mentre lei si arrabattava alla ricerca di una
giustificazione
improbabile.
In ogni caso, non
c’erano giustificazioni per quello che
aveva combinato. L’uomo che stava
russando sommessamente nel suo letto altri non era che Malfoy, Lucius Malfoy.
Columbine non sapeva
esattamente cosa fosse
accaduto: un minuto prima il padre di Draco si stava sfogando con lei,
angosciato per la prolungata assenza del figlio, l’attimo
seguente si erano
trovati avvinghiati sul tappeto rosa
cipria dello studio. Columbine chiuse
gli occhi e sospirò sommessamente, cercando di rilassare i
muscoli del volto,
contratti in una smorfia dolorosa.
Il signor Malfoy si
era presentato da lei per ora di cena.
Aveva deciso di chiudere un occhio sul protocollo e di farlo entrare,
dopotutto
era visibilmente sconvolto. Tra un singhiozzo e l’altro,
l’uomo le aveva
raccontato quanto accaduto: l’annuncio durante il
ricevimento, lo sguardo
deluso di Draco, la sua fuga… Erano due giorni che non aveva
notizie di lui e
gli sembrava di impazzire. Narcissa non gli rivolgeva la parola da
allora,
reputandolo l’unico responsabile della decisione
dell’adorato figlio. Avevano
deciso di non diramare l’allarme, per evitare uno scandalo di
proporzioni
bibliche. I rapporti con i Parkinson si
erano incrinati in maniera irreversibile, ma fortunatamente neppure
loro
avevano alcun interesse a diffondere il pettegolezzo.
Lucius aveva deciso di
rivolgersi a Columbine, nella
speranza che lei potesse aiutarli a ritrovare Draco. Era pronto a fare
qualsiasi cosa per rivederlo, qualsiasi…
Per un folle istante,
Columbine aveva
avuto voglia di spifferare tutto. L’omosessualità
di Draco, il conflittuale ed
ossessivo rapporto con Harry Potter, i dubbi, le incertezze.
Il destino del
ragazzo era letteralmente nelle sue mani, poteva farne ciò
che voleva. Si
sentiva tradita da Draco: perché non era andato da lei,
quando aveva scoperto i
progetti coniugali del padre? La guaritrice avrebbe saputo come lenire
il suo
dolore ed il senso di inadeguatezza e disagio che sicuramente lo aveva
pervaso.
Invece niente: si era dimenticato di lei, di tutto ciò che
aveva fatto per lui,
di quanto lo avesse aiutato ad accettare i propri demoni negli ultimi
mesi. Era corso da Potter, rischiando
solo di peggiorare ulteriormente la situazione, vanificando i sofferti
risultati ottenuti con la terapia. Columbine era irata, inutile
nasconderlo.
Alla fine aveva accantonato l’idea di rivelare i segreti
più intimi del suo
paziente per un residuo senso di etica professionale. Ma
quando Lucius aveva posato le labbra sulle
sue, lei aveva risposto al bacio con entusiasmo, decisa a godersi il
momento. Alla
faccia tua, Draco.
Columbine era andato a
letto con Lucius come forma di
infantile rivalsa nei confronti di Draco, un estremo quanto inopportuno
tentativo di ferirlo. In realtà, così
facendo, era solo riuscita a lacerare la sua anima già
sanguinolenta.
La
guaritrice inghiottì una pillola, l’ennesima, alla
ricerca di un po’ di
stordimento a poco prezzo.
Nota dell'autrice:
Bentrovati!!! Purtroppo sono molto impegnata e riesco ad aggiornare
poco, ma sappiate che ho questa storia nel cuore, non l'abbandonerei
per niente al mondo.
Spero possiate perdonarmi, ci tengo a sapere il vostro parere su questo
colpo di scena...
Al prossimo capitolo GRAZIE!
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