An Amazing Love

di Crateide
(/viewuser.php?uid=209651)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


 

 

Prompt: quell’imbarazzante momento in cui Rapunzel vuole sapere se la prima notte di nozze deve succedere quello che ha letto nei suoi libri.

Assegnatomi da: Little_Lotte








http://i64.tinypic.com/qwx2zk.jpg






 

 

 

 

 

 

Rapunzel osservava Eugene, in attesa. Vide una gocciolina di sudore scendergli lungo la tempia, per poi sparire fra le basette scure. Le folte sopracciglia erano leggermente increspate verso l’alto e andavano ad incorniciare uno sguardo perplesso e imbarazzato.

In ginocchio sul letto, l’uno di fronte all’altra, si guardavano intensamente e in silenzio.
- Eugene...

Entrati nella stanza, Il marito l’aveva abbracciata e baciata, sussurrandole quanto l’amasse e quanto fosse felice di trovarsi lì con lei. Ma appena un’ingenua Rapunzel gli aveva posto quella domanda, l’atmosfera aveva finito per raggelarsi tutto ad un tratto. Un silenzio denso e pesante era calato fra loro, come una cappa di fumo.

Eugene si grattò una guancia.
- Rapunzel... davvero non sai cosa... – tossicchiò, mangiandosi le ultime incomprensibili parole.

“Che gli prende? Insomma!”. La ragazza non riusciva a spiegarsi il perché di tutto quell’imbarazzo da parte del marito. Era così strano voler sapere se fra loro doveva accadere quello?
- Eugene, ti prego, voglio sapere cosa devo fare! – sbottò infine – non mi sembra di aver posto una domanda così complicata!

Eugene alzò i palmi, come in segno di resa.
- Non c’è molto da spiegare – le disse – devi solo... ehm... seguire l’istinto. Deve essere un qualcosa che viene naturale.
- Ma... come può venire naturale? – chiese ancora – è una cosa così... strana!

Il volto di Eugene avvampò come una lampada ad olio. Si passò una mano fra i capelli, guardandosi intorno come in cerca di aiuto.
- Rapunzel... fare l’amore non è strano – le si avvicinò e le diede un bacio sulle labbra – È... bello – e proseguì a baciarla lungo il profilo del mento, fino al collo candido e sottile.

Rapunzel, dal canto suo, trasalì e i suoi occhi smeraldini divennero grandi il doppio. Si scostò e osservò il marito con aria smarrita.
- Fare l’amore? – ripeté – ma di che parli, Eugene?

Il sopracciglio di Eugene prese a tremare.
- Temo, allora, di non aver capito. Cosa dovremmo fare?

Sospirò, spazientita. Sua madre aveva proprio ragione: agli uomini bisognava spiegare sempre tutto!

Si allungò verso il comodino e prese il libro rilegato che vi stava sopra, mostrandolo al marito. Sulla copertina c’era l’immagine di un bambino che sbucava da sotto un cavolo.
- Ho cercato tanto in biblioteca qualcosa che parlasse della prima notte di nozze fra due novelli sposi – spiegò – e alla fine ho trovato questo! Vedi? Per avere un bimbo, dobbiamo piantare un cavolo e attendere nove mesi – Rapunzel chiuse il volume con uno scatto – ma come possiamo fare, Eugene? Dove piantiamo un cavolo qui in camera da letto?

Eugene sorrise nervosamente e le sfilò di mano il libro, lasciandolo cadere a terra con noncuranza. La strinse poi a sé e la baciò, carezzandole la schiena con gesti sempre più lenti e ampi.
- Amore mio, dimentica le favole – le soffiò nell’orecchio – e lascia che sia io, questa notte, a fartene vivere una.

Rapunzel sorrise e, rossa in volto, annuì. Chiuse gli occhi e si abbandonò a quella sensazione così piacevole che le dita di Eugene avevano iniziato a regalarle.





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3387923