The silence of death

Lei lo sapeva.

Sapeva che sarebbe successo.

Ma ormai non importava pił a nessuno.

La distruzione era ormai inevitabile.

Tristi e cupe nubi nascondevano quella che fino a qualche ora fa era una splendida giornata di sole.

Il caos regnava tra gli abitanti del villaggio, destinati a soccombere sotto le potenti fiamme del Pokčmon leggendario.

Reshiram, protettore della Foresta Verde, ora bruciava il suo popolo, indegno di possederlo come divinitą.

Lo spettacolo che si svolgeva sotto i suoi occhi era inconcepibile.

Una finestra aperta sull'Inferno.

Lo sgradevole odore di fumo e morte istigava le narici della ragazzina, mentre la polvere delle macerie rovinava il suo grazioso vestito.

La paura le impediva di compiere qualsiasi movimento; lo sguardo rimaneva inchiodato sulle lingue di fuoco che stavano uccidendo, uno ad uno, gli abitanti della Foresta.

Una visione distopica, a cui una persona della sua etą non avrebbe dovuto assistere.

Dalle sue guance scorreva un fiume di lacrime, mentre il Pokčmon Bianco Veritą atterrava sulle ceneri del villaggio.

Nessuno era riuscito a salvarsi dalla catastrofe. Nessuno eccetto lei.

Reshiram lo sapeva. Sapeva che La Prescelta era ancora in vita.

Subito dopo prese il volo, pronto per scomparire in lontananza.

Ora nella Foresta Verde c'era solo il silenzio. Il silenzio della morte.