Aishiteru
Copy-Ninja
Capitolo 3
Note iniziali: In questo capitolo vediamo una svolta non
molto semplice, XD come sempre i personaggi appartengono a Kishimoto,
tranne Arumi e Lelay, vi auguro una buona lettuta^^
Deidara fissò irritato la porta
della camera di Itachi, dalla quale provenivano
discreti e strani rumori.
Sbuffò cercando di mangiare ignorando ciò che le sue povere
orecchie sentivano.
-Aah… P-piano Itachi…
Non così!- la voce di Lelay giunse anche all’orecchio
di Kisame che con un tic nervoso guardò verso la
porta.
-Rilassati, se ti agiti è peggio…-.
Deidara ringhiò piano posando il
cucchiaio e scostando la sedia dal tavolo.
-Io sono rilassata!- si lamentò la giovane con voce
affannata –Ma se fai così mi farò male!-.
Kisame si alzò sbuffando e si
diresse verso la stanza del suo compagno di squadra seguito da Deidara.
-No, non sei rilassata, se fossi rilassata non saresti così
rigida! Ora da brava… Sposta un po’ la gamba- disse Itachi.
I due Mukenin aprirono la porta
ringhiando.
-INSOMMA, NOI CERCHIAMO DI
MANGIARE, NON VOGLIAMO SENTIRE LE VOSTRE PORCATE!-.
Lelay voltò la testa verso la
porta, le braccia alzate verso l’alto.
Itachi fissò i due che erano
entrati nella sua stanza alzando un sopracciglio, mentre teneva sollevata la
giovane Uchiha.
-Che porcate? Stiamo cercando di cambiare la lampadina-.
Deidara sbatté le palpebre
fissandoli –Ma… I rumori, le frasi…-.
Lelay arrossì –Itachi
mi ha sollevata troppo velocemente, avevo paura di cadere…-.
Kisame scosse la testa e uscì dalla stanza leggermente scioccato.
Il biondo lo seguì chiudendo la porta e tornando a mangiare
–Ma tu guarda un po’- sibilò sedendosi a tavola.
Erano passate più o meno due settimane dall’entrata della
giovane Uchiha nell’Akatsuki, le semplici missioni
che le venivano affidate erano svolte con bravura e discrezione.
Quella mattina la maggior parte dei membri dell’organizzazione
erano in missione.
Lelay si alzò dal letto cercando i
propri vestiti e sbadigliò cominciando ad indossarli, notò un piccolo segno
rosso sul suo fianco ed arrossì –Maledetta donnola…- sibilò mettendo la maglia –Gli
ripeto che non deve fare certe cose, ma non mi ascolta nemmeno!-.
Fissò il calendario che aveva appeso al muro giusto per
decorare le paresti spoglie della sua stanza e si bloccò –No… Non può essere…-.
Arumi sbadigliò posando la testa sulla spalla di Naruto –Che
noia, il maestro Kakashi è in ritardo…- borbottò.
-Quando mai è puntuale quello?- domandò Naruto –Secondo me
arriverà in ritardo anche al suo funerale!-.
La giovane ridacchiò –Già…-.
-Ehm… Scusate ragazzi, mentre stavo arrivando uno scoiattolo
mi è piombato addosso e…-
Arumi fissò Kakashi alzando un sopracciglio –Già sentita…-.
Il Jonin sorrise –Davvero? Non
ricordavo…-.
Naruto sospirò –Lei non cambia mai!-.
La bionda rise –Mio fratello ha ragione!-.
Kakashi la strinse con un braccio –Dovresti dare ragione a
me!- le sussurrò all’orecchio.
Lei arrossì –Spiacente, ma il Nii-san
ha sempre ragione!-.
-BENE!- urlò l’Uzumaki saltando in piedi –Che facciamo?-.
-Io devo fare la spesa- i due uomini fissarono Arumi alzando
un sopracciglio –Beh, volevo preparare una cenetta per festeggiare il ritorno
di Naruto!-.
Il biondo la strinse volteggiando –Sei la sorella che tutti
vorrebbero avere, mi prepari il ramen, vero?-.
-Anche se non è buono come quello del chiosco te lo faccio!-
disse la giovane sorridendo.
Lelay si lasciò cadere sul letto
continuando a fare nella sua mente lo stesso identico calcolo che ormai pensava
e ripensava da ore che le parevano anni.
“Cinque giorni… Non sono niente” pensava “Sono solo cinque
giorni… Arriverà” eppure, dentro di lei sapeva che non sarebbe arrivano,
sentiva un’altra vocina farsi strana, una vocina fastidiosa, che diceva “Non
arriverà mai!” e non sapeva se darle ascolto, non sapeva se crederle o sperare
che quella voce fosse un brutto sogno, frutto di una nottata passata in bianco.
Sussultò quando si sentì stringere da dietro.
Itachi le posò un bacio sulla
guancia –Che hai? Sei pallida…- la fissò sedendosi accanto –Non mi hai nemmeno
sentito arrivare, sicura di stare bene?-.
Lei lo fissò, la vocina tornò a farsi risentire “Non ci
sperare, non arrivano!” disse dispettosa ed infima.
Lelay chiuse gli occhi mentre una
lacrima scendeva sulla sua guancia.
Itachi la strinse a se
accarezzandole i capelli –Ehi, che hai…?- domandò preoccupato ricevendo come
risposta una serie di singhiozzi sconnessi.
Poi, come la quiete dopo la tempesta arrivò un sussurro,
lieve, quasi inudibile.
-Ho un ritardo di cinque giorni…-.
Ed ecco, che la tempesta ritorna, dopo una quiete durata
pochi istanti.
Fine capitolo 3
Note finali: Ehm… Scusate il ritardo XD in questi giorni non
sono stata molto a casa e il poco tempo che stavo al pc
non sapevo che scrivere.
Ringrazio:
Alice Brendon Cullen:
*__* grazie mille per i tuoi commenti e per aver messo la storia fra i
preferiti!
Netsuki_Kuroi_Namida: *__* Tesshora,
spero che anche questo capitolo ti piaccia!!
The_Dark_Side: XDD figliola, tu che mi segui nei miei scleri, spero che il capitolo sia di tuo gradimento!^^
Ringrazio anche le altre due persone che hanno messo la
storia fra i preferiti, che dite… Lasciate un parerino
ino ino?^^
Alla prossima *O*