Capitolo
17
Una
terribile sconfitta
Daigo
stava seduto di
fronte a un computer, digitando sulla tastiera. Era il tramonto e
dalle grandi vetrate filtrava una luce arancione, il sole stava
sparendo tra i grattacieli. Stava trascrivendo alcune coordinate
necessarie a Koushiro per rintracciare i Digimon dei suoi amici,
quella sera li avrebbero riportati nel mondo reale.
Qualcuno bussò alla
porta.
<< Avanti >>.
Hisa entrò a passi cauti
nell'ufficio di Daigo. Si sedette su una poltroncina di fronte alla
sua scrivania, mani in grembo, dondolando una gamba, non era capace a
stare immobile.
<< Dov'è Elecmon?
>>.
<< È al secondo
gelato con Gennai >>, rispose senza distogliere lo
sguardo
dallo schermo. << Dice che nel mondo reale abbiamo cibi
sublimi
>>.
<< Spero che
Yukidarumon la pensi allo stesso modo >>.
<< Pare che tutti i
Digimon siano felici dei nostri cibi >>, rise, digitando
gli
ultimi dati e guardando finalmente Hisa.
<< Che cosa pensi di
loro? >>, chiese a bruciapelo.
<< Di chi parli? >>.
<< Di quei ragazzi.
Sono così giovani >>.
Alzò le spalle. <<
Anche noi lo eravamo >>.
Hisa scosse la testa. <<
La nostra avventura è durata un paio di mesi digitali e siamo
tornati a casa. La loro va avanti da sei anni >>.
Daigo si abbandonò allo
schienale, stanco. Lavoravo molto, nell'ultimo periodo.
<< Non
ci avevo mai pensato, onestamente. Sembrano... felici. Insomma, per
quanto possano essere felici degli adolescenti >>.
<< Sedici,
diciassette anni e avere il mondo sulle spalle. Sarebbe dura anche
per un adulto >>, replicò lei.
<< Possono smettere
quando vogliono >>.
Hisa rise e si alzò. <<
Dopo vent'anni siamo ancora qui, Daigo. Posso immaginare quello che
provano >>.
Agumon
era seduto sulla
poltroncina della base dell'agenzia, bevendo una bibita. Era
camuffato con una tela cerata e un cappuccio.
<< Non berla in
fretta, è ghiacciata! >>.
Le porte scorrevoli si
aprirono e Sora entrò insieme a Pyomon.
Quella era l'ultima
situazione in cui Taichi avrebbe voluto trovarsi. Tutti e due
insieme, soli, in un ingresso solitario.
Pyomon salutò entrambi e
assaggiò la bibita di Agumon. Sora, nervosa, si sedette a due
poltroncine di distanza, le mani sulle ginocchia, sguardo basso.
Taichi guardava dall'altra parte.
<< Ciao >>.
<< Ciao >>.
I loro due Digimon li
guardavano tristissimi, non riuscivano a capire cosa li allontanasse
tanto, da bambini erano così uniti.
<< Dov'è Meiko? >>,
chiese Agumon, cercando di riempire, goffamente, il silenzio.
<< Con Gennai, oggi
gli aveva promesso il pomeriggio insieme >>. Taichi
lanciò
un'occhiata a Sora, lei distolse ancora di più lo sguardo.
Gennai entrò accompagnato
dalla figlia e Meikumon. La ragazza corse verso Taichi che si alzò
ad abbracciarlo, la tensione era palpabile.
Yamato entrò con il
fratello, seguito da Mimi, Digimon al seguito.
Sora si sentì sollevata,
quei dieci minuti erano stati pesanti come piombo. Si fiondò tra le
braccia del suo ragazzo, come se non lo vedesse da un mese. Yamato
l'accolse tra le sue braccia, chiedendosi il perché di tutto
quell'entusiasmo.
In pochi minuti il gruppo
si riunì e li scortarono nella stanza che ormai era diventata
familiare e una seconda casa per Koushiro e Tentomon.
C'erano anche i
Digiprescelti adulti, non riuscivano a stare nella pelle da quanto
erano felici.
<< Allora >>,
Mimi si avvicinò a Koushiro, mettendogli le mani sulle spalle.
<<
A che punto sei? >>.
La sensazione delle mani
di Mimi lo fecero arrossire e digitare male la sequenza binaria, gli
altri risero.
<< Quasi finito. Ho
localizzato i tre Digimon, non si accorgeranno nemmeno del trasporto
>>, rispose, deglutendo per riprendere il controllo.
<< Ci sa fare il
ragazzo! >>, disse Hideki.
<< I Digiprescelti
di oggi sono molto più bravi di noi >>, disse Eizo.
<< Ecco Yukidarumon!
>>, esclamò Hisa, indicando lo schermo.
Il Digimon era
nella terra dei ghiacci dell'isola di File, stava camminando per la
foresta.
Prima che Koushiro
digitasse la sequenza finale entrarono anche la seconda generazione
di Digiprescelti, correndo e sbuffando.
<< Scusate il
ritardo, ma è colpa di Daisuke! >>, spiegò Miyako.
<< Non è vero! >>,
replicò lui.
<< Si era
addormentato! >>, rispose V-mon.
<< Zitto! >>.
Quel momento d’ilarità
rese l'atmosfera più leggera, prima di fare spazio alla commozione.
Koushiro digitò la
sequenza finale e il Digimon dal mondo digitale divenne sempre più
trasparente fino a scomparire. Alla macchina era stava collegata una
sorta di piatto metallico, per rendere il trasporto meno traumatico.
Yukidarumon sbatté gli
occhietti neri, confuso. Si sentiva strano, come se fosse... tutto
d'un pezzo, non una massa di dati.
I suoi occhi si abituarono
alla penombra della stanza e notò uno a uno i presenti, fino a che i
suoi occhi non si posarono su Hisa. Il suo volto era adulto ma quello
sguardo luminoso e frizzante... era il suo, di Hisa.
Lei cominciò a piangere,
per un attimo pensò che lui non si ricordasse di lei.
<< Che cosa è
successo? Hisa? >>.
La donna si avvicinò al
Digimon, con cautela. << Allora mi riconosci
>>.
Lo turbava trovarla tanto
grande. << Quanti anni sono passati? >>.
<< Venti >>
rispose lei.
<< Sei... adulta >>.
Annuì lei. << Sono
anche una mamma >>, sussurrò lei.
Lui corse ad abbracciarla,
era gelato ma non si sarebbe mai staccata da lui, era il suo Digimon
e niente avrebbe mai cambiato questo. Elecmon abbracciò l'amico,
finalmente si ricordava della sua amicizia.
Koushiro localizzò anche
Meramon e Picklemon, entrambi impegnati in attività quotidiane e
totalmente ignari di quello che stava per succedere.
Furono trasportati
entrambi nel mondo reale. Lo stesso senso di stordimento fu uguale a
quello di Yukidarumon, ma lo stesso valse per la felicità. I quattro
Digimon tornarono a essere amici, finalmente la memoria recuperata.
Monzaemon stava nella
città dei giocattoli, sistemando alcune cose in un baule, aveva un
leggero sorriso sulle labbra, sereno.
Koushiro spense lo
schermo.
Il
gruppo uscì
dall'edificio, gli altri erano rimasti dentro a godersi la compagnia
dei loro Digimon.
<< Noi andiamo a
cena, volete unirvi a noi? >>, propose Yamato.
<< Perché no? >>,
replicò Takeru, guardando Hikari, che annuì.
Sora sperò che Meiko e
Taichi andassero per la loro strada.
<< Certo! >>,
disse Meiko, felice.
Quella sensazione
spiacevole e appiccicosa di disagio la invase.
<< Ottima idea >>,
sorrise Taichi alla ragazza.
<< Si mangia! >>,
esclamò Gabumon.
<< Facciamo che
andiamo tutti! >>, disse Mimi.
<< Cibo! >>.
Palmon agitò le braccia vegetali, entusiasta.
Si erano appena
incamminati quando una forte esplosione e delle grida li fermarono.
Si voltarono e un sacco di gente correva nella loro direzione e li
superava, sembravano terrorizzati.
<< Che cosa sta
succedendo?! >>, si domandò Joe.
Daigo e i suoi amici gli
corsero incontro con i loro Digimon, insieme con loro l'agente
Himekawa.
<< Sono state
rilevate delle distorsioni! >>.
Koushiro si sedette su una
panchina, cercando sul computer. Lo videro sbarrare gli occhi,
incredulo.
<< Koushiro? >>.
<< Queste
distorsioni vengono dal limbo >>.
<< Dal limbo? Come
avrebbe fatto a entrare nel mondo reale? >>.
<< Alphamon deve
essere riuscito a bucare la barriera che separa i due mondi
>>,
spiegò Koushiro.
<< È terribile >>,
disse Iori.
<< Senza quella
barriera siamo tutti in pericolo! >>, disse Ken.
Dagli alberi del parco
vicino videro spuntare sei Digimon malefici.
Sembravano delle piante,
erbacce, troppo cresciute. Avevano una corolla di fiori viola e uno
sguardo truce.
<< Blossomon >>,
informò gli altri Koushiro. << È un Digimon di livello
evoluto! >>.
<< Mi sembrano un
po' più grandi del normale! >>, notò Hikari.
<< Devono essere
infetti >>, ipotizzò Tailmon.
<< Rimandiamoli da
dove sono venuti o faranno del male a qualcuno! >>, disse
Gomamon, mettendosi di fronte a Joe.
<< Siamo tantissimi
Digiprescelti, non possiamo perdere! >>, disse agguerrito
Daisuke.
I dodici Digimon si misero
davanti ai sei Blossomon, pronti per la Digievoluzione.
Apparvero Lilimon,
Angewomon, HolyAngemon, MetalGreymon, Panteramon, Garudamon,
WereGarurumon, Zudomon, AtlurKabuterimon, XV-mon, Aquilamon,Stingmon e
Ankylomon.
I quattro Digimon dei
veterani avrebbero voluto partecipare alla battaglia con tutte le
loro forze ma non aveva più la capacità di Digievolvere, si
sentivano impotenti e inutili. Picklemon era l'unico al livello
evoluto ma la perdita della memoria aveva dimezzato i loro poteri e
le capacità di combattere.
I Digimon si scagliarono
contro i sei Blossomon, dividendosi gli avversari.
All'inizio sembrò una
battaglia facile, i Blossomon non rispondevano ai colpi e dopo
qualche minuto sembrava che la battaglia fosse conclusa. Sferrarono
tutti l'attacco finale e dopo un polverone si aspettarono di trovare
solo un mucchietto di dati.
Invece trovarono i nemici
interi, senza un graffio.
<< Com'è
possibile?! >>, esclamò Meiko.
I Blossomon si allinearono
uno accanto all'altro, emettendo un grido. Una luce fortissima li
avvolse e si fusero insieme, diventando un Blossomon alto quanto un
grattacielo e nero.
<< Che cosa cavolo è
successo?! >>, domandò Taichi a Koushiro.
<< Non ho mai visto
niente del genere >>, mormorò Eizo, senza parole
<< Questi Digimon
non sono come gli altri >>, rispose freneticamente
Koushiro,
digitava così forte da sentire le dita sgranchire, << Non
trovo nessuna matrice, né nessun codice binario che indichi una
sorgente >>.
<< Tradotto per i
comuni mortali? >>, Sora alzò gli occhi al cielo.
<< Significa che non
sono nati dalle Digiuova >>, rispose Ken, esperto anche
lui.
<< Cosa?! >>,
esclamarono in coro.
L'enorme Blossomon urlò
ancora e sferrò un attacco.
Alcuni Digimon riuscirono
a schivarlo ma i Digimon livello campione furono scagliati a terra,
tornando ad essere al livello intermedio, i loro Digiprescelti
andarono a soccorrerli.
<< Qualcosa non va
>>, disse MetalGreymon, con la voce profonda.
<< Nemmeno un
livello Mega è così forte >>, aggiunse Zudomon.
<< Pioggia di
polline! >>.
Una nebbia giallastra si
sparse dal cielo.
I Digiprescelti e gli altri presenti
cominciarono a tossire ed ebbero fatica a respirare.
<< È tossica >>,
tossì Mimi.
Angewomon e HolyAngemon si
afferrarono per le mani e a bassa voce intonarono una sorta di
litania. Le loro parole appena sussurrate crearono una patina color
arcobaleno che ricoprì tutti e fece sparire la nube tossica.
Ripresero tutti a
respirare, la situazione era seria.
Evidentemente il Blossomon
voleva di più e cominciò ad allontanarsi, ogni passo creava una
crepa nel selciato.
<< Dove diamine sta
andando? >>, esclamò Hideki.
<< A fare danno >>,
rispose il suo Digimon.
<< Noi lo seguiamo!
>>, disse AtlurKabuterimon.
<< Andiamo anche
noi! >>, disse Takeru.
Nonostante la sua mole era
piuttosto veloce, arrivò a metà del centro città, la torre di
Tokyo si stagliava in lontananza.
<< La torre non è
ancora chiusa! >>, disse Hisa.
<< Ci sono un sacco
di persone lì dentro! >>. Meiko era terrorizzata all'idea.
I Digimon tentarono di
fermarlo ma a ogni colpo veniva danneggiato un palazzo o una strada.
Le persone fuggivano, le macchine venivano abbandonante per strada e
schiacciate dal peso dei Blossomon.
<< Spirale di fiori!
>>.
L'attacco puntò un
grattacielo. Per fermarlo, Lilimon e AtlurKabuterimon si piazzarono
davanti, prendendosi il colpo e cadendo a terra, ritornando allo
stadio iniziale.
<< Proviamo con la
Digievoluzione al livello Mega! >>, propose Hikari.
Angewomon, HolyAngemon,
MetalGreymon e WereGarurumon si sforzarono ma qualcosa non andava.
Non riuscivano a passare al livello successivo.
<< Perché non
riescono a Digievolvere? >>. Takeru era nel panico.
Quell'attimo di
smarrimento gli costò caro.
Blossomon li avvolse nella
nube tossica e i due Digimon angelici non riuscirono a bloccarla,
stavolta. Anche loro furono ridotto al livello inferiore.
L'unica sopravvissuta fu
Panteramon.
<< Panteramon >>,
sussurrò preoccupata Meiko, vendendola sola contro tutti.
<< Non mi arrenderò
solo perché sono rimasta sola! >>. Puntò la spada e lo
scudo
contro Blossomon. << Non farai del male agli esseri
umani! >>.
Il nemico emise un suono
gutturale simile a una risata, non la considerava una minaccia, era
solo un esserino inutile, tanto che andò avanti ignorandolo.
Panteramon saltò agilmente e cercò di trafiggere Blossomon ma i
suoi tentacoli l'avvolsero e lo buttarono a terra più e più volte.
<< Panteramon! >>,
Meiko corse dal suo Digimon ma Taichi la fermò.
<< Dove vuoi
andare?! >>.
<< Lasciami Taichi!
>>. Cominciò a piangere, lottando per liberarsi.
Era colpa sua, tutta colpa
sua. Se lei non avesse avuto la fede, se fosse stava una ragazza
normale tutto quello non sarebbe successo.
Odiava la Fede, la
odiava.
L'unica cosa in cui credeva era Meikumon.
Si rese conto in quel
momento che lei aveva Fede, l'aveva in Meikumon.
Smise di scalciare e
liberarsi dalla presa di Taichi.
<< Panteramon io ho
fede in te! >>, urlò con tutta la sua voce.
<< Ho Fede
in te! >>.
Pronunciata l'ultima
lettera, il Digivice marrone di Meiko cominciò a vibrare e la luce
avvolse il suo Digimon.
Il calore fece infiammare
i tentacoli di Blossomon e urlò di dolore.
La bolla di luce dorata
sparì e al suo posto c'era un Digimon magnifico, fiero.
Era un animale su quattro
zampe, l'aspetto era quello di un'enorme lince. Le orecchie
appuntite, il pelo liscio e decorato di macchie nere. Gli occhi verdi
erano grossi e aggressivi, intorno al collo, le bande fluttuavano
nell'aria, dorate, con strisce nere. Sulla schiena troneggiava un
grosso scudo con il simbolo della Fede, nelle zampe anteriori c'erano
due pugnali d'oro.
L'ammirarono tutti con
occhi pieni di stupore.
<< Luchsmon >>,
lesse Koushiro sul computer. << Digimon animale sacro di
livello Mega, le tue tecniche sono pugnali volanti e raggio della
fede >>.
Blossomon si buttò sul
Digimon con tutto il suo peso. Lo scudo sulla schiena di Luchsmon
s’illuminò e una luce incandescente avvolse il nemico, quasi
dandogli fuoco.
Saltò in alto, con
grazia, e fece una mezza giravolta su stesso.
<< Pugnali volanti!
>>.
I due pugnali colpirono
Blossomon al cuore e in mezzo alla fronte, da cui uscì fumo nero e
denso, quasi puzzolente.
Esplose in mille pezzi
neri, come carbone.
I danni erano stati
considerevoli, ma almeno non avevano perso vite umane.
Lalamon saltò in braccio
a Meiko, piangevano insieme per la gioia di un traguardo tanto
importante.
<< Oggi l'eroina sei
tu >>, rise Hisa.
<< No, è Lalamon
>>.
<< Senza la tua Fede
non sarei mai riuscita a Digievolvere >>, disse con la
vocina
delicata.
Taichi l'abbracciò,
felice per lei.
<< Perché non sono
riusciti a Digievolvere? >>, si chiese Joe.
<< Forse il virus
dentro Lalamon l'ha reso immune da qualsiasi cosa che Blossomon aveva
fatto >>, suppose Daisuke.
<< Che ha fatto >>.
La voce tetra di Koushiro
li gelò.
<< Che cosa vuoi
dire? >>, domandò Yamato.
<< Hanno... perso la
capacità di Digievolvere >>.
Le parole zittirono tutti.
<< Che vuoi dire?
>>, chiese Iori.
<< Non hanno più il
codice binario che permette la Digievoluzione, gliel'ha tolta
>>.
I Digiprescelti guardarono
i loro Digimon, al livello intermedio.
E forse per sempre.
Angolo
autrice!
Salve!
Sono riuscita a pubblicare
il capitolo in tempi minori! Purtroppo ho tanti impegni, ora che
parto sto cercando di passare più tempo possibile con le amicizie e
in mezzo ho anche il lavoro!
Ricordo che dal 19 al 29
sarò all'estero e non potrò pubblicare!
Cercherò di fare del
mio meglio per pubblicare in modo regolare!
Alla prossima!
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