Liberamente
ispirata a:
~線と千尋の神隠し~
“Spirited Away”
“La città
Incantata”
...:Promesse:...
...Ci reincontreremo un giorno?
Promesso...
Promesso...
Come potrei scordare queste parole?
Tu le ricordi ancora, eh Haku?
Sai, da quel giorno io non ho mai smesso di ripetermele.
E’ buffo, ma ci tengo ancora alla tua promessa.
Nonostante tutto quello che ci è capitato, nonostante gli
anni che ormai ci hanno diviso.
Non sei più tornato, non ancora, spero però mi vorrai perdonare se non me la
sento proprio di rompere il giuramento che ci siamo fatti quel giorno, quando
mi accompagnasti sino alla riva del fiume prosciugato, dopo che la Nonnina mi aveva liberato
dal suo incantesimo.
Ero finalmente tornata libera, con il mio vero nome sulla
pelle, con l’emozione di aver ricordato il tuo sulle labbra ed i miei genitori
nuovamente umani.
Kohaku, lo spirito del fiume.
Poi, la nostra promessa, dal sapore di un gioco fra
bambini quali eravamo.
E’ una giornata di pioggia quella di oggi, il vento
trascina via le cose come se non avessero peso, come se fossero perse ed
abbandonate al loro triste destino; le foglie volteggiano leggiadre in una
danza dalla musica silenziosa, le persone invece si riparano nei loro cappotti
invernali, non vogliono che li tocchi, questo vento cosi irrispettoso e
tagliente.
Un po’ mi ricorda te, il vento, cosi inafferrabile.
Dieci anni Haku, dieci anni in cui non ho mai perso la
speranza di rivederti, dieci anni in cui, sulle sponde prosciugate e ricoperte
di freddo cemento del fiume, di cui tu eri lo spirito protettore, io prego
incessantemente gli Dei di concedermi la possibilità di rivedere il tuo volto.
Mi accontenterei di un singolo istante, di quel lasso di
tempo che serve al fiore di cigliegio per sbocciare e rivelarsi in tutta la sua
bellezza e fragranza, mi basterebbero quei pochi attimi per rivedere i tuoi
occhi color giada, per poter pronunciare nuovamente il tuo nome con la voce
dell’amore , quella stessa voce che mi mancava quando non ero altro che una
bambina dai capelli arruffati, le ginocchia sporche e le guance rosse come i frutti
di bosco.
Ma è evidente come questa mia voce non riesca a
raggiungerti.
La pioggia mi scivola sulla pelle con il suo delicato
tocco, neanche l’ombrello che reggo tra le dita riesce a salvarmi dalla sua
muta caduta dal cielo plumbeo. Non verserò lacrime che si andranno a mischiare
con lei, non voglio perdere la speranza, sai, è un pensiero incoerente quello
che mi sfiora la mente ogni volta che piove, l’acqua è il tuo elemento Haku.
E’ un po’ come essere sfiorata dalle tue mani, dolci e
rassicuranti.
Haku, ho comprato persino delle nuove scarpette rosa, per
essere sicura che mi riconoscerai lo stesso, benchè non sia più la Chihiro che hai salvato
nella città degli spiriti.
Ho anche l’elastico per capelli che confezionarono il
Senza Nome, la Nonnina
e il figlio di Yubaba con l’uccellino, è ancora splendente come appena finito
di intrecciare, la sua magia è ancora intatta, questo mi fa pensare che stiano
tutti bene, che la nostra amicizia sia ancora viva e salda come un tempo.
I miei sentimenti sono forti Haku, io sono diventata
forte.
Il tempo non mi logorerà il cuore, la tristezza non
abbatterà il mio spirito.
Chiudo l’ombrello, voglio perdermi in quel mio folle
pensiero per cui tu diventi pioggia, voglio sentire la tua carezza sulla mia
pelle umida, voglio danzare con te come mio inpalpabile compagno.
I vestiti mi si inzuppano subito, ma è piacevole il loro
nuovo peso sul mio corpo, la gonnella a pieghe rilascia allegra piccole
goccioline ogni volta che volteggio su me stessa, non mi importa se i passanti
mi guardano come sbalorditi per tanta imprudenza ed impudenza, non mi importa
se prenderò una bronchite e mia mamma mi sgriderà, oggi è l’anniversario della
nostra promessa.
Danzo cullata dal vento ed abbracciata dalla dolce
pioggia.
Volteggio leggiadra ad occhi chiusi, le braccia aperte,
le dita delle mani distese, i capelli zuppi si incollano al mio volto ed al
collo, sorrido al mondo, sorrido a te Haku, perchè nel mio cuore so che mi
raggiungerai, ovunque io sarò, ovunque tu sarai, verrai da me, seguendo quel
filo rosso che lega i nostri cuori, il filo rosso del destino che mai si
spezzerà.
Dita fresche e dolci sul mio volto, una voce cosi a lungo
rimpianta a pronunciare il mio nome.
“Chihiro!”
Rispecchiarsi nei tuoi occhi smeraldo mi fa battere il
cuore forte nel petto.
“Haku!” grido, ed il tuo sorriso è la gioia più grande
che potessi desiderare.
Sei diventato ancora più bello Haku, i tuoi lunghi
capelli neri risplendono sotto la leggera patina d’acqua del temporale,
brillano come le stelle nel firmamento la notte, il tuo viso è mutato, è
diventato maturo, sei un uomo adesso, uno splendido uomo. Ma i tuoi occhi,
quelli non sono cambiati, hanno saputo conservare la freschezza della
giovinezza, sanno ancora ridere, come un tempo nella città incantata.
“Chihiro!” ripeti abbracciandomi. Mi infondi calore, il
tuo corpo mi fa scudo e mi riscalda dal gelo invernale. Ricambio la tua
stretta, le mie braccia ti circondano la schiena e raggiungono i tuoi capelli,
le mie dita si perdono in essi, sono cosi morbidi, è un piacere giocarci,
scivolano tra le dita proprio come l’acqua quando provi ad afferrarla, affondo
la faccia nell’incavo della tua spalla, voglio perdermi nel tuo profumo, voglio
risentirmi vicino a te come quando mi abbracciasti per la prima volta quel
giorno, quando in lacrime e terrorizzata mi confortasti donandomi un mirtillo.
“Sei venuto Haku, hai mantenuto la tua promessa”
“Te l’avevo promesso Chihiro, non potevo dimenticare, non
potevo tradirti”
Ringrazio il cielo, ringrazio gli Dei che hanno accolto
le mie preghiere, sei di nuovo qui accanto a me, non dovrò più aspettare, ora
siamo insieme e niente potrà più separarci.
Con gentilezza mi accarezzi le guance, le tue dita
scorrono sulla mia pelle emozionandola, arrossisco e tu mi alzi il volto per
potermi guardare nuovamente negli occhi, per deliziarti del mio rossore sulle
gote.
Sorridiamo, ed il nostro sorriso ha di nuovo il sapore
dello zucchero, della gioia.
“Chihiro io non ti lascerò mai più”
“Haku!” la mia voce trema, il mio cuore trabocca d’amore.
“Ripetilo Chihiro, ripeti il mio nome” sei emozionato
quanto me, posso sentire il tuo cuore battere veloce nel tuo petto, quasi
quanto batte il mio.
“Kohaku!” grido, ed è la voce dell’amore a riusuonare tra
le lettere del tuo vero nome, finalmente sono riuscita a dirti i miei
sentimenti ed il vento, non più insolente, trasporta la mia voce ricolma di
dolce sentimento, sino a te ed oltre, invadendo le vie della città, possente
come la corrente del fiume.
“Anche io ti amo Chihiro!”
“Non ci lasceremo mai vero Haku?”
“No, da adesso staremo insieme per sempre”
Promesso...
Promesso...
Ed è un bacio quello che sigilla il nostro nuovo
giuramento.
Le tue labbra si appoggiano leggere sulle mie, ci
sfioriamo con una timidezza fanciullesca, i nostri fiati che si mischiano, i
corpi bagnati nuovamente racchiusi in un tenero abbraccio. Le mie mani scendono
sul tuo collo e lo vezzeggiano, ti sento fremere.
Le tue invece si
posano sui miei fianchi, come il più reverenti degli amanti farebbe, mentre le
tue labbra, ora più audaci, continuano a sedurre le mie.
E mentre la pioggia continua ad infrangersi su di noi, il
nostro amore sboccia, come il fiore di ciliegio sull’albero in primavera. Siamo
come i suoi petali che si distendono armoniosi nell’aria, siamo come il suo
profumo che si disperde nell’atmosfera.
Siamo un solo corpo, un solo spirito.
“Torniamo a casa Haku?”
“Si Chihiro, a casa insieme”
Chihiro e Kohaku.
Kohaku e Chihiro.
Insieme per sempre.
Promesso...
Promesso...
Fine
Questa fic è nata in una giornata di pioggia e l’ho
finita di scrivere giusto oggi, sempre accompagnata dalla pioggia, forse è per
questo che non ho potuto fare a meno di includerla in questo mio scritto.
Non è un’opera degna del nobel, però confesso che mi
piace particolarmente, forse è una delle mie preferite da quando ho iniziato a
scrivere.
Spero possa piacere anche a voi!
Spero anche che lascerete un commentino in caso di
apprezzamento!
Grazie anche solo a chi leggerà ^^