Ed eccoci arrivati all'ultimo capitolo di questa fiction. Siete in 308 ad averla messa nei preferiti, mi avete accompagnato fra le righe di questa storia, con i vostri splendidi commenti. Io ne sono stata felicissima! Non sapete che gioia nel leggere le vostre recensioni! ^^ Spero di rivedervi nelle prossime storie che posterò, ora vi lascio alla lettura. Bacioni e grazie di tutto, Goten.
============================================================
Capitolo
13
Quando
arrivai a Forks qualche anno fa, non immaginavo di certo di aver la
possibilità di incontrare altri come me.
Mi
chiamo Isabella, sono stata “adottata” dall'ispettore
Charlie Swan. Lui sa cosa sono e nonostante tutto, mi ha accettato lo
stesso.
La
prima volta che ho visto i Cullen, sono rimasta seriamente colpita
dalla loro bellezza, anche io so di esserlo, ma lui, Edward, è
qualcosa che va ben oltre la bellezza classica di noi vampiri.
Per
quasi due anni, abbiamo frequentato la stessa scuola e loro, non si
sono mai accorti della mia presenza. Assurdo, ma vero.
La
sera del ballo di fine anno, avevo ormai capito che anche io, come
tutte le ragazze umane che frequentavano la scuola, avevo una
infatuazione per lui.
<<
E' a mala pena passabile, non abbastanza bella da tentarmi. >>
Le
mie fantasie e tentennamenti cessarono in quel momento, sapevo che
Edward era spocchioso e un po antipatico, ma questo, mi aveva ferito,
molto.
Quando
Alice, all'inizio del nuovo anno scolastico mi venne incontro,
cercando a tutti i costi di essere mia amica, e così il resto
della famiglia, per un breve attimo, mi sentii felice, poi arrivò
lui, con il suo modo di fare arrogante. Reagii d'istinto, ad ogni sua
frecciata, io rispondevo, non mi sarei mai fatta mettere i piedi in
testa da lui; mai!
Più
passava il tempo, più mi rendevo conto di affezionarmi ai
Cullen e, anche si mi costa dirlo, anche a Edward... il vago
sentimento che provavo per lui all'inizio, cominciò a
crescere...
L'arrivo
di Tanya mi fece rendere conto di quanto fosse vuota e piatta quella
vampira, notai con somma gioia che nessuno, Edward incluso, poteva
sopportarla.
Il
pegno che avevo pagato; un ballo con Edward, era stata la cosa più
bella che mi fosse mai capitata. Volavo letteralmente sulle note di
Claire de Lune, non mi sembrava neanche lui, era così dolce...
così perfetto...
Poco
prima di Natale, arrivò James... e li, per la prima volta,
capii che il mio sentimento era cresciuto ancora...
<<
Io... non voglio che tu te ne vada... >> Mi disse. Mi persi
in quegli occhi dorati, il mio cuore batteva, assurdo perché
non era possibile, eppure, per me batteva solo per lui. Poi, le sue
parole... << Isabella, ho lottato invano contro la mia
volontà e non c'è rimedio... ti prego, metti fine alla
mia agonia. Ti amo... da impazzire, ti prego, concedimi la tua mano.
>> Era una dichiarazione in piena regola, eppure, quelle
parole mi ferirono... come poteva essere che aveva lottato contro se
stesso... allora, in realtà, non mi amava, mi desiderava e
basta...
Quando
la risposta mi scivolò fuori dalle labbra, mi sentii un vero
mostro, l'avevo ferito, lo sapevo, ma non potevo farci nulla, come
potevo pensare che lui provasse qualcosa simile all'amore per me?
Poi
era successo... non si era presentato a scuola, aspettai... giorno
dopo giorno, la mia ansia cresceva. Alice mi diceva che non se ne era
andato, era a casa... ma io... avevo bisogno di vederlo, di sentire
la sua voce... avevo bisogno di lui.
Quando
arrivai a casa Cullen, la melodia che sentii era meravigliosa, triste
ma meravigliosa. Entrai subito dopo Alice, lui era li. Bellissimo. Mi
sentivo felice, lui era reale... ma non era mio...
Quando
il giorno dopo mi disse. << I miei sentimenti per te, sono
eterni, Bella. Ma ho capito, che hai ragione. Tu non mi conosci, non
ti ho dato questa possibilità. Ti chiedo, di concedermela,
dammi una sola chance, una sola... >>
Mi
sono sentita stordita, incredula e... felice. Possibile che davvero
lui provasse amore nei miei confronti? Possibile?
Ogni
giorno divenne sempre più bello, sempre più
emozionante... e finalmente, trovai il mio posto fra le sue braccia,
con le nostre bocche unite.
Troppi
sentimenti tutti assieme, troppi dubbi ancora mi vagavano per la
testa, avevo chiesto a Jacob di ascoltarmi, lui è il mio
migliore amico e quello che mi ha consigliato è stato
semplice; << Vivi Bella, se ti ama e tu lo ami, vai da lui. >>
Adesso,
sono in macchina con Alice, la sua Porsche gialla sta viaggiando a
velocità pazzesca per trovare il vampiro più
spocchioso, testardo e adorabile che mi ha strappato il cuore; Edward
Cullen.
<<
Quanto manca? >> Le domandai, forse per la centesima volta.
<<
Ancora un po... >> Rispose criptica.
Dopo
altre quattro ore, arrivammo in un piccolo porto, noleggiò una
barca a motore e partimmo nuovamente.
Era
mattino, il sole stava per sorgere e noi eravamo in mezzo al mare,
dovevamo raggiungere Isola Esme.
Avrei
chiesto dopo informazioni sull'isola, quello che volevo in quel
momento, era raggiungere il mio vampiro il prima possibile.
In
lontananza vidi qualcosa affiorare, sembrava un'isola.
Alice
fermò la barca e mi guardò seria. << E' tutto
nelle tue mani, Bella. >> Mi spinse e caddi in acqua. Quando
riemersi, la vidi già lontana, giurai a me stessa che prima o
poi l'avrei fatto fare anche a lei un bagno simile!
Mi
immersi nuovamente e nuotai sotto acqua, quando i miei piedi
toccarono il fondale, camminai, l'acqua piano piano cominciava ad
abbassarsi, quando raggiunse la mia vita, vidi Edward che mi fissava
sbalordito.
Stavo
osservando l'immensa distesa di acqua davanti a me, il sole era sorto
da poco, l'orlo dei miei pantaloni era rigirato più volte
sulle gambe bianche , la camicia aperta, svolazzava in base al
venticello che mi accarezzava cercando di consolare il mio animo.
Avevo cercato consolazione nella solitudine di questa isola, ma non
ne avevo trovata. Il mio cuore, giaceva a pezzi nel mio petto, e la
mia mente vedeva sempre e solo il volto di Bella. Anche adesso, ero
seduto sulla spiaggia bianca immacolata, mi sembrava di vederla
spuntare dalle acque, sembrava una dea, una visione stupenda, l'acqua
scivolava via dal suo corpo, lasciandole i capelli leggermente più
scuri, il viso ricoperto di goccioline trasparenti.
<<
Edward... >> La sentii sussurrare.
Ok,
come visione era veramente fatta bene. Un'altra folata di vento mi
colpii, portando con se il suo profumo delicato. D'istinto lo
respirai a pieni polmoni. Dio! Sembrava così vera!
Il
vestito bianco che indossava ormai era come una seconda pelle, potevo
vedere tutto. Era perfetta!
Immobile
a pochi metri da me, l'acqua le arrivava poco sotto la vita.
Sapevo
che questa bellissima visione sarebbe sparita a breve, eppure, invece
adesso, stava correndo disperata verso di me, i suoi piedi
schizzavano acqua ovunque, arrivò sul bagnasciuga, le sue
piccole impronte vennero cancellate da un onda, mentre lei compieva
gli ultimi passi.
Mi
ritrovai sdraiato sulla sabbia bianca, la mia visione celestiale
addosso e le sue labbra premute ermeticamente sulle mie.
Mi
bastò quella frazione fra il secondo e il centesimo di secondo
per capire che quella visione era più corporea e vera di
qualunque altra cosa.
Le
mie mani si mossero da sole, vagavano sulla sua schiena bagnata,
impedendole di fuggire da me, la tenevo stretta, lei, la mia ancora
di salvezza.
Tremava,
ma non di freddo, tremava di passione, di felicità, di
qualcosa di molto profondo...
<<
Mi hai stregata nell'animo e nel corpo, ti amo, ti amo, ti amo. Non
voglio più stare lontana da te. >> Mormorò
staccandosi di pochissimo dalle mie labbra.
Mi
amava?! Non era possibile... Bella era con quel cane!
Eppure,
era qui, fra le mie braccia, a giurarmi amore!
La
mia mano le accarezzò con gentilezza il volto. << Sei
vera... >> Sussurrai.
Un
tenue sorriso si mostrò sulle sue labbra. << Si. >>
Poi il sorriso si spense. << Ti amo, Edward. >> La sua
mano disegnò i contorni delle mie labbra. << Quando sei
sparito, mi sono sentita morire... >> Nascose il viso
nell'incavo del mio collo.
<<
Io ti ho visto con Black... >> Mormorai piano, avevo ancora
paura che fosse un sogno.
La
sentii annusarmi, Dio mio che sensazione stupenda!
<<
... Mi stava dicendo, quanto fossi fortunata ad essermi innamorata di
te. >> Sollevò piano il suo viso, strofinando il suo
naso contro il mio.
I
suoi capelli bagnati formavano un separé fra noi e l'esterno,
ero perso in lei, in quegli occhi, in quel viso...
<<
Bella, come puoi dire di amarmi...? >> Sapevo di essere un
idiota a porle una simile domanda, ma io dovevo sapere, anche se ero
un vampiro indistruttibile, il mio animo, cadeva a pezzi, non poteva
sopportare oltre altro dolore.
<<
Edward... >> Sospirò piano chiudendo gli occhi e
appoggiando la sua fronte contro la mia...
In
quel momento, la sentii. Sentii tutto il suo amore per me, riuscii a
entrare nella sua mente, i suoi pensieri, i suoi ricordi, le sue
emozioni. Erano come un immenso fiume in piena che ti trascinava e ti
portava con se... era impossibile opporsi ad esso... impensabile...
il mio viso, la mia immagine, ogni mio singolo gesto, parola o
sorriso, era stampato a fuoco nella sua mente.
<<
Bella, come... come è possibile... >> Perfino la mia
voce, faticava a uscire, talmente forti erano le emozioni che stavo
provando, anzi, che lei provava per me.
La
vidi aprire gli occhi e sorridermi mesta. << Sei sempre stato
il mio sole, Edward... >> Il suo sguardo, così come le
sue parole, si fecero titubanti. << ...tu, davvero mi ami? >>
Si stava mordicchiando il labbro inferiore.
Non
potei trattenere un sorriso, le baciai dolcemente la punta del
nasino. << Isabella, prometto di
amarti per sempre, ogni singolo giorno, per l'eternità. Mi
vuoi sposare? >>
Se
mi avesse risposto di no, questa volta, l'avrei legata personalmente
ad uno scoglio, non volevo più perderla... ma non servì.
<<
Si. >> Semplice, schietta e sincera. La adoravo!
Il
sole batteva sulla nostra pelle sfaccettando i colori dell'arcobaleno
ovunque, ma non importava, io e lei eravamo assieme, per sempre, per
l'eternità.
Poi,
mentre le nostre bocche, instancabili, continuavano a cercarsi e a
trovarsi, le esposi un mio dubbio che, ero sicurissimo sarebbe
diventato il suo incubo...
<<
Bella... >>
<<
Mmm... >> Rispose baciandomi la mascella con le sue labbra
morbide.
<<
Lo sai vero che Alice starà guardando in questo momento... ?
>>
<<
Non mi importa... che guardi pure... >> Continuava il suo
lavoro minuziosamente e a cosa, mi piaceva da matti.
<<
Sono d'accordo... >> Ci baciammo ancora... e poi... <<
Bella... ? >>
<<
Mmm... >>
<<
Sai che Alice vorrà organizzare le nozze...? >>
Si
bloccò improvvisamente, conscia di quanto sottintendessero
quelle parole; shopping sfrenato e, ore e ore di estetismo inutile.
<<
Edward... >> La sua voce tremolante mi fece irrigidire, la
guardai aspettando che continuasse. << ... ho cambiato idea. >>
Fece per alzarsi, ma la trattenni, rotolammo sulla sabbia,
sporcandoci ancora di più.
<<
Eh no, ormai hai accettato. >> Le dissi sorridendo come un
idiota. << Presto, sarai la signora Isabella Cullen. >>
Bella non smetteva di dimenarsi. << Mia moglie. >> Le
sussurrai all'orecchio. In quel momento si calmò, i suoi occhi
fissarono i miei.
<<
Tua moglie... >> Mormorò, aggiungendo poi. <<
Sarai mio marito. >>
Dio
mio quanto mi piacevano quelle parole!
Le
sue braccia trovarono il loro posto dietro al mio collo e tornammo a
baciarci, Alice, sapevo che non ci avrebbe dato tregua, ma avevamo
tutto il tempo ormai a nostra disposizione, tutta l'eternità.
FINE.