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Autore: Goten    01/04/2009    46 recensioni
<< Eddy! Per una volta nella tua noiosa esistenza, buttati! Scegli una dama e balla! >>
Mi voltai verso mio fratello, scettico in volto. << Non chiamarmi Eddy, non lo sopporto. E sentiamo, chi dovrei invitare? Proponi. >>
<< Lei per esempio. >> Indicò proprio la Swan.
Sghignazzai ironico. << Emmett, stai scherzando vero?! >>
<< Perché? Io la trovo bella. >>
<< E' a mala pena passabile, non abbastanza bella da tentarmi. >>
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ed eccoci arrivati all'ultimo capitolo di questa fiction. Siete in 308 ad averla messa nei preferiti, mi avete accompagnato fra le righe di questa storia, con i vostri splendidi commenti. Io ne sono stata felicissima! Non sapete che gioia nel leggere le vostre recensioni! ^^ Spero di rivedervi nelle prossime storie che posterò, ora vi lascio alla lettura. Bacioni e grazie di tutto, Goten.
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Capitolo 13

Quando arrivai a Forks qualche anno fa, non immaginavo di certo di aver la possibilità di incontrare altri come me.

Mi chiamo Isabella, sono stata “adottata” dall'ispettore Charlie Swan. Lui sa cosa sono e nonostante tutto, mi ha accettato lo stesso.

La prima volta che ho visto i Cullen, sono rimasta seriamente colpita dalla loro bellezza, anche io so di esserlo, ma lui, Edward, è qualcosa che va ben oltre la bellezza classica di noi vampiri.

Per quasi due anni, abbiamo frequentato la stessa scuola e loro, non si sono mai accorti della mia presenza. Assurdo, ma vero.

La sera del ballo di fine anno, avevo ormai capito che anche io, come tutte le ragazze umane che frequentavano la scuola, avevo una infatuazione per lui.

<< E' a mala pena passabile, non abbastanza bella da tentarmi. >>

Le mie fantasie e tentennamenti cessarono in quel momento, sapevo che Edward era spocchioso e un po antipatico, ma questo, mi aveva ferito, molto.

Quando Alice, all'inizio del nuovo anno scolastico mi venne incontro, cercando a tutti i costi di essere mia amica, e così il resto della famiglia, per un breve attimo, mi sentii felice, poi arrivò lui, con il suo modo di fare arrogante. Reagii d'istinto, ad ogni sua frecciata, io rispondevo, non mi sarei mai fatta mettere i piedi in testa da lui; mai!

Più passava il tempo, più mi rendevo conto di affezionarmi ai Cullen e, anche si mi costa dirlo, anche a Edward... il vago sentimento che provavo per lui all'inizio, cominciò a crescere...

L'arrivo di Tanya mi fece rendere conto di quanto fosse vuota e piatta quella vampira, notai con somma gioia che nessuno, Edward incluso, poteva sopportarla.

Il pegno che avevo pagato; un ballo con Edward, era stata la cosa più bella che mi fosse mai capitata. Volavo letteralmente sulle note di Claire de Lune, non mi sembrava neanche lui, era così dolce... così perfetto...

Poco prima di Natale, arrivò James... e li, per la prima volta, capii che il mio sentimento era cresciuto ancora...

<< Io... non voglio che tu te ne vada... >> Mi disse. Mi persi in quegli occhi dorati, il mio cuore batteva, assurdo perché non era possibile, eppure, per me batteva solo per lui. Poi, le sue parole... << Isabella, ho lottato invano contro la mia volontà e non c'è rimedio... ti prego, metti fine alla mia agonia. Ti amo... da impazzire, ti prego, concedimi la tua mano. >> Era una dichiarazione in piena regola, eppure, quelle parole mi ferirono... come poteva essere che aveva lottato contro se stesso... allora, in realtà, non mi amava, mi desiderava e basta...

Quando la risposta mi scivolò fuori dalle labbra, mi sentii un vero mostro, l'avevo ferito, lo sapevo, ma non potevo farci nulla, come potevo pensare che lui provasse qualcosa simile all'amore per me?

Poi era successo... non si era presentato a scuola, aspettai... giorno dopo giorno, la mia ansia cresceva. Alice mi diceva che non se ne era andato, era a casa... ma io... avevo bisogno di vederlo, di sentire la sua voce... avevo bisogno di lui.

Quando arrivai a casa Cullen, la melodia che sentii era meravigliosa, triste ma meravigliosa. Entrai subito dopo Alice, lui era li. Bellissimo. Mi sentivo felice, lui era reale... ma non era mio...

Quando il giorno dopo mi disse. << I miei sentimenti per te, sono eterni, Bella. Ma ho capito, che hai ragione. Tu non mi conosci, non ti ho dato questa possibilità. Ti chiedo, di concedermela, dammi una sola chance, una sola... >>

Mi sono sentita stordita, incredula e... felice. Possibile che davvero lui provasse amore nei miei confronti? Possibile?

Ogni giorno divenne sempre più bello, sempre più emozionante... e finalmente, trovai il mio posto fra le sue braccia, con le nostre bocche unite.

Troppi sentimenti tutti assieme, troppi dubbi ancora mi vagavano per la testa, avevo chiesto a Jacob di ascoltarmi, lui è il mio migliore amico e quello che mi ha consigliato è stato semplice; << Vivi Bella, se ti ama e tu lo ami, vai da lui. >>

Adesso, sono in macchina con Alice, la sua Porsche gialla sta viaggiando a velocità pazzesca per trovare il vampiro più spocchioso, testardo e adorabile che mi ha strappato il cuore; Edward Cullen.

<< Quanto manca? >> Le domandai, forse per la centesima volta.

<< Ancora un po... >> Rispose criptica.

Dopo altre quattro ore, arrivammo in un piccolo porto, noleggiò una barca a motore e partimmo nuovamente.

Era mattino, il sole stava per sorgere e noi eravamo in mezzo al mare, dovevamo raggiungere Isola Esme.

Avrei chiesto dopo informazioni sull'isola, quello che volevo in quel momento, era raggiungere il mio vampiro il prima possibile.

In lontananza vidi qualcosa affiorare, sembrava un'isola.

Alice fermò la barca e mi guardò seria. << E' tutto nelle tue mani, Bella. >> Mi spinse e caddi in acqua. Quando riemersi, la vidi già lontana, giurai a me stessa che prima o poi l'avrei fatto fare anche a lei un bagno simile!

Mi immersi nuovamente e nuotai sotto acqua, quando i miei piedi toccarono il fondale, camminai, l'acqua piano piano cominciava ad abbassarsi, quando raggiunse la mia vita, vidi Edward che mi fissava sbalordito.



Stavo osservando l'immensa distesa di acqua davanti a me, il sole era sorto da poco, l'orlo dei miei pantaloni era rigirato più volte sulle gambe bianche , la camicia aperta, svolazzava in base al venticello che mi accarezzava cercando di consolare il mio animo. Avevo cercato consolazione nella solitudine di questa isola, ma non ne avevo trovata. Il mio cuore, giaceva a pezzi nel mio petto, e la mia mente vedeva sempre e solo il volto di Bella. Anche adesso, ero seduto sulla spiaggia bianca immacolata, mi sembrava di vederla spuntare dalle acque, sembrava una dea, una visione stupenda, l'acqua scivolava via dal suo corpo, lasciandole i capelli leggermente più scuri, il viso ricoperto di goccioline trasparenti.

<< Edward... >> La sentii sussurrare.

Ok, come visione era veramente fatta bene. Un'altra folata di vento mi colpii, portando con se il suo profumo delicato. D'istinto lo respirai a pieni polmoni. Dio! Sembrava così vera!

Il vestito bianco che indossava ormai era come una seconda pelle, potevo vedere tutto. Era perfetta!

Immobile a pochi metri da me, l'acqua le arrivava poco sotto la vita.

Sapevo che questa bellissima visione sarebbe sparita a breve, eppure, invece adesso, stava correndo disperata verso di me, i suoi piedi schizzavano acqua ovunque, arrivò sul bagnasciuga, le sue piccole impronte vennero cancellate da un onda, mentre lei compieva gli ultimi passi.

Mi ritrovai sdraiato sulla sabbia bianca, la mia visione celestiale addosso e le sue labbra premute ermeticamente sulle mie.

Mi bastò quella frazione fra il secondo e il centesimo di secondo per capire che quella visione era più corporea e vera di qualunque altra cosa.

Le mie mani si mossero da sole, vagavano sulla sua schiena bagnata, impedendole di fuggire da me, la tenevo stretta, lei, la mia ancora di salvezza.

Tremava, ma non di freddo, tremava di passione, di felicità, di qualcosa di molto profondo...

<< Mi hai stregata nell'animo e nel corpo, ti amo, ti amo, ti amo. Non voglio più stare lontana da te. >> Mormorò staccandosi di pochissimo dalle mie labbra.

Mi amava?! Non era possibile... Bella era con quel cane!

Eppure, era qui, fra le mie braccia, a giurarmi amore!

La mia mano le accarezzò con gentilezza il volto. << Sei vera... >> Sussurrai.

Un tenue sorriso si mostrò sulle sue labbra. << Si. >> Poi il sorriso si spense. << Ti amo, Edward. >> La sua mano disegnò i contorni delle mie labbra. << Quando sei sparito, mi sono sentita morire... >> Nascose il viso nell'incavo del mio collo.

<< Io ti ho visto con Black... >> Mormorai piano, avevo ancora paura che fosse un sogno.

La sentii annusarmi, Dio mio che sensazione stupenda!

<< ... Mi stava dicendo, quanto fossi fortunata ad essermi innamorata di te. >> Sollevò piano il suo viso, strofinando il suo naso contro il mio.

I suoi capelli bagnati formavano un separé fra noi e l'esterno, ero perso in lei, in quegli occhi, in quel viso...

<< Bella, come puoi dire di amarmi...? >> Sapevo di essere un idiota a porle una simile domanda, ma io dovevo sapere, anche se ero un vampiro indistruttibile, il mio animo, cadeva a pezzi, non poteva sopportare oltre altro dolore.

<< Edward... >> Sospirò piano chiudendo gli occhi e appoggiando la sua fronte contro la mia...

In quel momento, la sentii. Sentii tutto il suo amore per me, riuscii a entrare nella sua mente, i suoi pensieri, i suoi ricordi, le sue emozioni. Erano come un immenso fiume in piena che ti trascinava e ti portava con se... era impossibile opporsi ad esso... impensabile... il mio viso, la mia immagine, ogni mio singolo gesto, parola o sorriso, era stampato a fuoco nella sua mente.

<< Bella, come... come è possibile... >> Perfino la mia voce, faticava a uscire, talmente forti erano le emozioni che stavo provando, anzi, che lei provava per me.

La vidi aprire gli occhi e sorridermi mesta. << Sei sempre stato il mio sole, Edward... >> Il suo sguardo, così come le sue parole, si fecero titubanti. << ...tu, davvero mi ami? >> Si stava mordicchiando il labbro inferiore.

Non potei trattenere un sorriso, le baciai dolcemente la punta del nasino. << Isabella, prometto di amarti per sempre, ogni singolo giorno, per l'eternità. Mi vuoi sposare? >>

Se mi avesse risposto di no, questa volta, l'avrei legata personalmente ad uno scoglio, non volevo più perderla... ma non servì.

<< Si. >> Semplice, schietta e sincera. La adoravo!

Il sole batteva sulla nostra pelle sfaccettando i colori dell'arcobaleno ovunque, ma non importava, io e lei eravamo assieme, per sempre, per l'eternità.

Poi, mentre le nostre bocche, instancabili, continuavano a cercarsi e a trovarsi, le esposi un mio dubbio che, ero sicurissimo sarebbe diventato il suo incubo...

<< Bella... >>

<< Mmm... >> Rispose baciandomi la mascella con le sue labbra morbide.

<< Lo sai vero che Alice starà guardando in questo momento... ? >>

<< Non mi importa... che guardi pure... >> Continuava il suo lavoro minuziosamente e a cosa, mi piaceva da matti.

<< Sono d'accordo... >> Ci baciammo ancora... e poi... << Bella... ? >>

<< Mmm... >>

<< Sai che Alice vorrà organizzare le nozze...? >>

Si bloccò improvvisamente, conscia di quanto sottintendessero quelle parole; shopping sfrenato e, ore e ore di estetismo inutile.

<< Edward... >> La sua voce tremolante mi fece irrigidire, la guardai aspettando che continuasse. << ... ho cambiato idea. >> Fece per alzarsi, ma la trattenni, rotolammo sulla sabbia, sporcandoci ancora di più.

<< Eh no, ormai hai accettato. >> Le dissi sorridendo come un idiota. << Presto, sarai la signora Isabella Cullen. >> Bella non smetteva di dimenarsi. << Mia moglie. >> Le sussurrai all'orecchio. In quel momento si calmò, i suoi occhi fissarono i miei.

<< Tua moglie... >> Mormorò, aggiungendo poi. << Sarai mio marito. >>

Dio mio quanto mi piacevano quelle parole!

Le sue braccia trovarono il loro posto dietro al mio collo e tornammo a baciarci, Alice, sapevo che non ci avrebbe dato tregua, ma avevamo tutto il tempo ormai a nostra disposizione, tutta l'eternità.

FINE.


   
 
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