Bene
Bene, con questa
fic credo di aver battuto tutti i miei record: l’ho concepita, scritta e
pubblicata in complessivamente 24 ore scarse (ok, spalmate su una settimana, ma
purtroppo non posso ancora permettermi di passare giornate intere a scrivere fic
di D.Gray Man XD).
E chi ha letto
il cap. 182 e come me pensa che la Hoshino non metta mai nessun dettaglio a
caso, capirà anche il motivo per cui quella maledette 17 pagine dell’ultima
Night mi hanno ispirato così tanto… il risultato di cotanta sovrabbondanza di
input su una mente malata come la mia è questo: semplicemente una rilettura
dell’ultimo capitolo dal punto di vista di Kanda.
Un ultimo
avviso. Probabilmente, se non avete letto la Night 182, qui l’esorcista
giapponese vi potrà sembrare un po’ (tanto) OC, ma vi assicuro che non ho
esagerato nel descriverlo…
Fatemi sapere
cosa ve ne pare!
Mistral
When Golden Darkness Leaks Out from Inside
(Sul confine
della follia)
“Se ti
concentrassi sulla battaglia
e la smettessi
di distrarti con quello che
sta succedendo
laggiù…”
“Sta zitto,
Kanda!”
Ma sentilo! Come
si permette il moyashi?! Giuro che appena usciamo di qui gliela faccio pagare…
tsè. Comunque bisogna ammettere che, da quando è arrivato all’Ordine, si è fatto
molto più deciso. Era anche ora che si desse una svegliata…
Beh, ad ogni
modo adesso vediamo di far fuori questo qui, ha già dato fin troppo fastidio…
I due esorcisti
si affiancano, Walker con la Crown Clown poggiata sulla spalla e Kanda con Mugen
puntata verso il nemico, entrambi con un’aria poco rassicurante negli occhi:
dopo che l’inaspettato intervento del membro del Corvo ha tolto di mezzo gli
altri akuma, sono chiaramente intenzionati a farla finita al più presto anche
con il Livello 4.
Il più giovane è
subito costretto a scavalcare con un’acrobazia l’avversario, bloccandone i colpi
e attirandone l’attenzione, mentre il giapponese approfitta di quel diversivo
per preparare il suo attacco.
Devo dire che la
mammoletta ha avuto un ottimo tempismo. Tienilo impegnato solo qualche secondo
ancora Walker, giusto il tempo di farlo fuori…
Andiamo Mugen,
qui bisogna giocare subito pesante… prenditi un altro po’ della mia vita, ma che
almeno serva a finire alla svelta questo stupido scontro.
“Terza
illusione!
Bakuhakuzan[1]!”
Quando Kanda
colpisce, anche Allen, all’unisono con lui – come se avessero già provato mille
volte in allenamento quello schema inedito – trafigge l’akuma che, sotto il loro
inaspettato attacco congiunto, si contorce come un pupazzo disarticolato.
Il Livello 4 ha
perso una mano e una gamba e ora reagisce furioso all’assalto, sparando
all’impazzata e colpendo in pieno il giapponese, che finisce a terra coperto di
sangue. Walker è più fortunato: essendo privo del braccio sinistro, le
pallottole gli sfiorano solo di striscio la spalla.
Fottuto
bastardo! Se non fosse per il tatuaggio a quest’ora sarei già morto… ma almeno
te l’ho staccato quel dannato mitragliatore!
Merda! Ho
utilizzato troppe energie per attivare la terza illusione, le mie capacità di
rigenerazione si sono rallentate… mi sa che il moyashi dovrà cavarsela da solo
per un po’…
Riverso a terra
con il fiato corto, incapace di mettersi più che seduto, mentre la maledizione
gli salva per l’ennesima volta la vita curando ferite forse mortali, Kanda non
riesce a rendersi conto esattamente di cosa sta succedendo. Riesce solo a vedere
l’altro esorcista scagliato violentemente contro una delle poche pareti ancora
rimaste in piedi e l’akuma che lancia via la spada di Allen che ha stretto tra i
denti. Subito dopo il Livello 4 comincia a crivellare di colpi il giovane
inglese, costringendolo a correre lungo il muro, ma senza che possa schivare
tutte le pallottole.
“Muori! Muori!
MUORI!”
“Allen!”
Accidenti a te,
moyashi! Cerca di non farti ammazzare! Piuttosto vedi di trovare un modo di
tenerlo a bada ancora un momento… dammi almeno il tempo di rimettermi in piedi,
poi lo faccio fuori io se tu sei così idiota da non farcela…
Ma… cosa sta
facendo quella spada?
Ogni
imprecazione gli muore sulle labbra, quando Kanda vede Crown Clown raddrizzarsi,
come sorretta da una mano invisibile, e si rende conto che ora la spada di
Innocence è esattamente alle spalle del Livello 4, oltre il quale c’è
l’esorcista inglese.
Adesso è chiaro:
Crown Clown è parte del suo corpo, quindi risponde ai suoi comandi…e da quella
posizione, se la richiama a sé, può…
Ho capito
cos’hai architettato, Walker! Ma non posso credere che tu sia così pazzo da
voler davvero mettere in atto un progetto del genere! Ti sei fatto sparare
addosso per costringere quel maledetto demonio a mettersi tra te e la spada per
poi… tsè, ma in fondo perché mi stupisco? Un piano suicida di questo genere
potevi concepirlo solo tu…
“Crown Clown!”
Il richiamo è
imperioso, quasi si fa fatica a credere che a pronunciarlo possa essere stato
quel ragazzo così malridotto. La spada si muove, rapida e silenziosa: veloce
come una lancia e altrettanto letale, trapassa la schiena dell’akuma, che a
malapena riesce a rendersi conto dell’avvicinarsi del pericolo.
Poi Crown Clown
continua la sua corsa, portando il viso del mostro a pochi centimetri da quello
di Allen e conficcandosi infine con un suono sordo nel petto dell’esorcista.
Nonostante l’impatto sia stato piuttosto violento, l’espressione del ragazzo
rimane impassibile: non una smorfia di dolore, né un sorriso di trionfo passano
su quelle labbra esangui.
“Sei impazzito?
Ti sei trafitto
da solo, lo sai…?”
La voce ormai
debole ma sempre beffarda del Livello 4 in realtà esprime anche quello che sta
passando per la testa dello spadaccino.
Moyashi, ma cosa
cazzo hai fatto? Non riesco a credere che tu sia folle al punto di sacrificarti
per eliminare un nemico… no, forse non è follia, ma qualcosa d’altro…
disperazione? Perché non può essere che tu semplicemente non abbia pensato al
rischio che comportava quel che stavi facendo… nemmeno tu puoi essere così
ingenuo!
“Questa spada
serve per esorcizzare...
ha effetto solo
su ciò che è male…
quindi può
ferire solo akuma e Noah…”
Kanda ascolta
con poca convinzione le parole dell’inglese, ben conoscendo il suo brutto vizio
di minimizzare le cose per non far preoccupare la gente. Come se la situazione
in cui si trova non fosse già di suo chiaramente preoccupante per chiunque…
Il giapponese
non lo ammetterà mai neanche a se stesso, ma quando ha visto il corpo di Allen
trapassato dalla sua stessa spada si è spaventato. E anche adesso, al vederlo in
quelle condizioni, ha una pessima sensazione che gli stringe la bocca dello
stomaco.
E nemmeno quella
spiegazione, data all’akuma per pura cortesia e, chissà, anche con una punta di
strafottenza, quella spiegazione che forse dovrebbe servire in primo luogo a rassicurare lo spadaccino, sortisce il suo effetto. Perché è stata sì
pronunciata con una certa sicurezza, ma comunque a fatica, con quel respiro
pesante di chi ormai ha i polmoni pieni di sangue, il respiro di chi sta per
morire trafitto da una lama. E soprattutto perché il giovane esorcista non sembra stare per
niente bene.
Maledizione
Walker, magari quella spada non ti ucciderà, ma di certo non è il massimo farsi
attraversare la pancia in quel modo! Idiota con l’istinto da martire che non sei
altro!
Ehi! E ora
perché fai quella faccia? E cos’è quel sangue…?
“Solo ciò che è
male?
Ma cosa stai
blaterando…?
E poi, se è come
dici, perché
stai soffrendo
così tanto?”
Allen non riesce
nemmeno a rispondere. Spalanca gli occhi, Kanda non capisce se per un dolore che
in teoria non dovrebbe provare o se per lo stupore per qualcosa di imprevisto (e
forse questo lo inquieta ancora di più), poi lancia un grido altissimo e
straziante, tenendosi la testa con la mano.
Lo spadaccino
scatta in piedi, assolutamente disorientato, quella sensazione spiacevole di poco
prima che torna a farsi sentire prepotente, assumendo i contorni incerti della
paura. Vorrebbe fare qualcosa, ma non riesce a rendersi conto di cosa stia
succedendo.
“La Crown Clown
sta agendo anche
su di lui?”
Quella spada
ha effetto sugli akuma e sui… Noah… quindi perché Walker… oh, dannazione! Il
Quattordicesimo!
Per la prima
volta nella sua vita, Kanda si trova a maledire di essersene fregato
completamente quando Allen e il Bookman hanno riferito dello scontro con i Noah
sulla cima dell’Arca e del tentativo di esorcizzare uno dei due… se avesse
ascoltato quel racconto, probabilmente ora avrebbe qualche elemento in più per
capire…
Non posso
credere che il moyashi sia stato così pazzo (o così disperato?) da tentare di
esorcizzarsi con la sua stessa spada… eppure…
Quando, dopo un
tempo che è sembrato lunghissimo, le urla di Walker infine si placano, il
giapponese si riscuote dai suoi pensieri e si concentra sul compagno: il giovane
non si muove e ha gli occhi vuoti e spalancati, sembra quasi abbia perso
conoscenza.
Il Livello 4,
indifferente a tutto, tenta di approfittarne per dare il colpo di grazia al
ragazzo.
“Non ti capisco
assolutamente…
E ora muori!”
È mentre vede l’akuma
caricare il colpo, in quei secondi che l’esorcista inglese impiega prima di
sollevare una mano e posarla, lentamente ma senza incertezza, sul viso del
nemico per costringerlo a guardarlo negli occhi, è in quei secondi che Kanda si
sente totalmente impotente. Ed è una sensazione devastante, capace di annullare
persino il panico che fino ad un attimo prima si stava impossessando di lui.
Poi, quando
Allen alza lo sguardo e un sorriso che è tutto fuorché suo gli piega le labbra
come una lama, il senso di impotenza si mischia con un’inquietudine sottile. Lo
spadaccino vorrebbe convincersi che quel bagliore dorato sul fondo degli occhi
grigi del compagno è solo frutto della sua immaginazione, benché la scena che ha
di fronte dica esattamente il contrario. E la voce che qualche istante dopo
sente provenire dalle labbra di Walker (perché quella non è - non può essere -
la sua voce…) non depone certo a favore dell’inglese.
“Buon…
…gior…
…no”
Cosa cazzo ti
sta succedendo, Walker?! E adesso da dove viene quella voce spettrale?
Giuro che se
usciamo vivi da qui, questo bello scherzetto te lo faccio pagare caro… teme
moyashi! Cosa ti è saltato in mente di fare da solo…
“No…ah…”
Il sussurro che
esce dalle labbra del Livello 4, con gli occhi sbarrati e una lacrima di sangue
che gli riga la guancia, è per Kanda la goccia che fa traboccare il vaso.
Continua a non
capire cosa diavolo stia succedendo né cosa fare per interrompere quella che
sembra una corsa senza freni verso il precipizio, però non riesce più a star
fermo senza fare niente. Non sa a quanto potrà servire, ma l’unica cosa che gli
viene in mente è afferrare Mugen e lanciarsi contro i due, trapassando con tutta
la forza che ha in corpo la testa dell’akuma per poi conficcare la lama della
katana nel muro, proprio accanto al viso pallido di Allen, il quale però non
mostra la minima reazione.
“MAMMOLETTA
IDIOTA!!”
Lo urla a pieni
polmoni, senza preoccuparsi di mantenere il suo solito autocontrollo, di non far
trapelare, come sempre, la minima emozione. No, stavolta la cosa più importante
è che Walker torni il solito Walker…
Sente il cuore
battergli furiosamente nel petto e non riesce a mollare la presa sull’elsa,
continuando anzi a spingere convulsamente Mugen contro il muro.
Ed è solo quando
vede la mano del compagno stringersi sull’impugnatura di Crown Clown, quando i
loro sguardi per un attimo si incrociano e poi le loro voci si uniscono in un
unico grido liberatorio, mentre squarciano finalmente e definitivamente il corpo
di quell’akuma maledetto, è solo in quel momento che Kanda capisce di essere
riuscito in qualche modo a fermare qualunque cosa stesse succedendo.
Trattenendo il
sospiro di sollievo che vorrebbe concedersi, nasconde gli occhi sotto l’ombra
della lunga frangia scura, mentre fa scorrere lentamente due dita sulla lama
della sua katana, cercando in quel gesto familiare un aiuto per calmarsi e
recuperare il controllo. Intanto l’altro si lascia scivolare contro la parete,
sedendosi a terra con il fiato corto.
Tra di loro è
sceso un silenzio pesante, rotto appena dal rumore dei loro respiri affannati;
lo spadaccino vorrebbe dire qualcosa, forse coprire il giovane inglese di
insulti, ma le parole davvero non vogliono uscire e nella sua testa c’è solo un
vuoto confuso di pensieri smozzati.
Alla fine è
proprio Allen a spezzare quel silenzio, con una voce che non ha più nulla del
tono lugubre di poco prima.
“Ehi…”
“…cosa?”
“Te l’ho detto
anche prima:
il mio nome è
Allen”
E adesso cosa
c’entra? È Il tuo modo di ringraziarmi, moyashi?
Davvero non ho
mai visto nessuno comportarsi come te: hai rischiato di lasciarci la pelle e la
prima cosa di cui ti preoccupi è come ti chiamo… sei irrecuperabile…
Il giapponese
non risponde; ripone la spada nel fodero, mentre una smorfia di sollievo gli
incurva per un attimo le labbra.
Ora che il
Livello 4 è ridotto a brandelli, sparsi in un lago di sangue ai loro piedi, e il
sorriso stanco sul volto di Allen è di nuovo il suo, c’è ancora posto per la
normalità. E mai come oggi Kanda si è reso conto di quanto questa normalità a
cui ha sempre dichiarato di essere indifferente se non addirittura di
disprezzare, sia diventata un pezzo importante della sua vita, come quello
strano ragazzo dai capelli bianchi.
[1]
Letteralmente bakuhakuzan significa “explosive spirit slash”,
quindi “colpo dello spirito esplosivo”. È il nome dell’attacco
sferrato da Kanda dopo aver rilasciato la Terza Illusione.
Le parti di destra sono le
mie traduzioni dall’inglese delle scan della Night 182.
Tutti i personaggi sono ©
della Hoshino.
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