•KAPITEL ZWEI•
-Im Herz-
Sasuke teneva all’ordine,
constatò per l’ennesima volta assorto, mentre
lasciava vagare liberamente gli occhi lungo la liscia superficie di
rovere chiaro, talmente lucido da potercisi specchiare; non un solo
granello di polvere comprometteva quello specchio, solcato da leggere
scanalature più scure, ove i singoli tasselli di legno
convergevano. Chissà quanto tempo impiegava ogni giorno il
suo compagno per mantenere quel parquet così lindo e lustro?
Naruto sospirò leggermente
amareggiato, confrontando l’abitazione di Sasuke con la
propria; inutile dire quanto fossero differenti. La dimora del suo
ragazzo era tenuta in modo impeccabile, quasi maniacale, mentre il suo
piccolo appartamento sembrava immerso perennemente nel caos. Eppure
lui, nel suo abitacolo disordinato stava bene, nonostante Sasuke lo
rimbeccasse sempre per questo. Il fatto era che tra l’amante
e lui vi era un abisso, talmente profondo da non riuscire a scorgevi il
fondo. Loro erano diversi, irrimediabilmente in
contrasto. Lo sapevano entrambi.
Il ragazzo alzò mesto lo sguardo,
fissando la porta da cui il moro era uscito. Strinse forte i pugni,
tanto da far sbiancare le nocche, mentre serrava forte le palpebre.
Mordicchiò nervosamente il labbro inferiore, sentendo la
sottile pelle delle labbra lacerarsi leggermente e goccioline di
liquido caldo uscire da quella piccola ferita. Il sapore metallico del
sangue raggiunse le sue papille gustative e lo fece scattare di colpo,
svegliandolo dallo stato catatonico in cui era piombato. Si
alzò in piedi, sicuro e senza esitazione, con la luce della
determinazione negli occhi. Se quel Baka credeva che lui si sarebbe
arreso per così poco, si sbagliava di grosso!
Lui era Uzumaki Naruto e nessuno
–no, nemmeno Sasuke Uchiha- sarebbe mai riuscito a mettergli
i piedi in testa.
Con la sua solita carica di energia, il
biondo uscì dalla stanza, chiudendosi alle spalle la porta
scorrevole, come poco prima aveva fatto il moro.
¤
Sasuke guardava fuori dalla finestra, gli
occhi persi nel cielo notturno carico di stelle. Ricordava ancora
quando da piccolo passava ore ed ore con il naso
all’insù, a fissare quei piccoli spilli luminosi
fissati alla volta celeste. Per quanto cercasse di contare quei puntini
brillanti, non c’era mai riuscito. Eppure, dovevano avere una
fine, no?
Niente era infinito, lo sapeva fin troppo
bene. Solo alcune cose duravano più a lungo di altre, ma
anche queste prima o poi si esaurivano, lasciando dietro di
sé solo una scia sbiadita. Tuttavia le conseguenze non
scomparivano. No, quelle rimanevano lì, a rimembrarti ogni
giorno avvenimenti passati, che però influiscono ed
influiranno costantemente sulla tua vita. Episodi a volte
così dolorosi o talmente dolci da soffocarti, togliendoti
l’aria e la luce e facendoti diventare la persona che sei,
con le proprie aspirazioni, sogni, sentimenti ed obiettivi.
Sospirò piano, leggermente
intristito da quei pensieri, che lo portavano a ricordare momenti
nostalgici, quando ancora tutto andava per il verso giusto. Scosse la
testa, mentre le ciocche di capelli corvini si muovevano scomposte sul
suo volto, cercando di cacciare quella parte della sua vita che ormai
aveva rinnegato in fondo alla sua anima: non era il momento di
lasciarsi travolgere dalla malinconia.
All’improvviso si
ricordò di Naruto, il quale era ancora nella sua camera da
letto. Sasuke sorrise inconsciamente al pensiero del biondo e dei suoi
grandi occhi azzurri. Aveva la certezza che il ragazzo fosse ancora di
là, a pochi passi da lui, pronto ad attenderlo con un bel
broncio: infatti, Naruto non era di certo una persona che si
rassegnasse di fronte ai rifiuti e per nemmeno un attimo Sasuke
considerò l’eventualità che forse
lui se fosse andato. Già si immaginava gli improperi che gli
avrebbe rivolto il biondo, in che modo gli avrebbe rinfacciato il suo
mutevole caratteraccio e di quanto fosse insopportabile; infine
vagheggiava su come avrebbero fatto pace, con abbraccio spontaneo ed
impacciato, o con un bacio a fior di labbra, crogiolandosi nel calore
dell’altro.
Il ragazzo, rassicurato da quelle immagini
fin troppo zuccherine, ripercorse il corridoio e, non appena fu di
fronte alla porta che conduceva alla stanza, prese un bel respiro,
facendo scomparire del tutto quel lieve sorriso che per pochi secondi
gli aveva disteso leggermente le labbra.
«Dobe, non ti avevo forse detto di
andartene?!», proruppe Sasuke con tono falsamente
infastidito, mentre faceva scorrere la porta.
I suoi occhi si allargarono appena, quando
non ricevette alcun insulto come risposta e una morsa
attanagliò il suo cuore, che batteva frenetico, come se
volesse uscire da un momento all’altro dal suo petto. Si
guardò attorno stupito, cercando freneticamente un qualcosa
che attestasse la sua presenza. Rimase così, immobile e
rigido sul posto, simile ad una bellissima e fredda statua di marmo.
Non c’era nessuno
nella stanza.
¤
Alla fine non ce l’aveva fatta. Il
suo cuore si era incrinato pericolosamente mentre camminava a passo
spedito lungo il corridoio, sentendo tutta la propria
volontà scemare lentamente, rimpiazzata da una forte
tristezza. Naruto aveva combattuto strenuamente per impedire alle
lacrime che gli premevano ai lati degli occhi di scendere, dicendosi
che lui non poteva piangere, non lì, non in quel momento.
Lui non era debole. Ed era corso via, veloce lungo
le strade di Konoha, ignorando tutte le persone che incontrava per
strada, mentre tentava disperatamente di tenere assieme i frammenti del
suo cuore, che era riuscito a ricucire da troppo poco. Tutta la sua
sicurezza era così semplice da far vacillare?
Si sentiva mancare il fiato, mentre tutto
attorno sembrava essere sfocato ed irriconoscibile. Solo quando si
ritrovò nella propria piccola casa, si abbandonò
con un tonfo sul letto, sentendo le molle, ormai usurate, scricchiolare
rumorosamente. Improvvisamente, sentì l’aria
tornare a riempire i polmoni, mentre stringeva convulsamente le
lenzuola spiegazzate del letto ancora da rifare e pesanti lacrime
sgorgavano impetuose dai suoi occhi, bagnandogli tutto il volto.
«Non sono debole…
», sussurrò piano tra un singhiozzo e
l’altro, sentendo di non crederci più nemmeno lui.
¤
Note dell’autrice:
Salve a tutti. Sono in ritardo mostruoso, ma
sono lenta e pigra e, chi mi conosce, ormai lo sa.
Bene, che dire? Questo capitolo è
leggermente strano e un tantino OOC (sì,
solo un pochino, specialmente per il carattere di Sasuke
=.=”), ma almeno sono riuscita a rappresentare il mio punto
di vista su alcune questioni, visto che credo in quasi tutto quello di
cui ho scritto in questa fic, specialmente nel prossimo capitolo.
Inutile dire che amo gli amori estremamente dolci e malinconici, non
tragici. Spero non ci siano errori di verbi o simili, visto che ormai
sono diventata idiota per alcune frasi, anche se mi resta il cruccio
della caratterizzazione di Sasuke, ecco. Non riesco proprio a vedermelo
nei panni in cui l’ho messo io, specialmente per le sue
illusioni. Bah, comunque così è il capitolo e
così resta XD.
Anche questo capitolo, come tutta la fic,
è dedicato alla Fede, una persona a cui voglio un bene
infinito e senza la quale non potrei vivere <3
(Fede, cominceranno a domandarsi chi sia
questa grande donna che elogio XD)
Voglio crogiolarmi nell’idea che
questo obbrobrio corto e di cui io vado fiera ti sia piaciuto almeno un
po’.
Un altro ringraziamento va a Kumiko, quella
santa donna che mi impedisce di andare di matto e che è
arrivata perfino a fare un nick in comune con me ed a pubblicare questa
fic per me. Non sai quanto io abbia apprezzato quello che fai e i tuoi
incoraggiamenti <3
Il prossimo sarà
l’ultimo capitolo, se dio vuole ^^
Bacioni,
Ayumu <3
Note
della tipa che condivide il nick con l'autrice (nonchè tipa
che possiede NVU e posta XD):
ecco,
personalmente a me questo capitolo è piaciuto
molto, soprattutto la fine, e mi spiace parecchio che sia
già il penultimo...
Ti
direi di allungarla un po', ma so che non lo faresti xD
(Non
chiedetevi perchè commento qua, sono scema u.u)
E
amo profondamente il tuo Naruto, così insicuro e debole... (naaa,
che poi si offende xD)
Ovviamente
mi piace molto anche Sasuke, che...che è Sasuke XD Ed
essendo che io lo amo in ogni circostanza...
Ne
approfitto per ringraziarti per avermi citata nei ringraziamenti
(appunto XD), sono contenta che il nostro legame continui ad essere
cos' forte.
L'ANGOLO DEI RINGRAZIAMENTI
ryanforever:
grazie mille, sono contenta che ti sia piaciuta *-*
Tutti ormai siamo abituati agli sbalzi d'umore di Sasuke...lui
è lunatico, si sa XD
Spero che continuerai a seguire questa ff ^^
miiky:
grazie mille anche a te ^^
Capitatapercaso:
grazie... hai ragione, è sempre meglio scrivere
ciò che sentiamo di dover scrivere, infatti in questo
capitolo ho descritto il carattere di Sasuke proprio come avrei voluto
farlo ^^
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