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Autore: Phai_Tion    03/04/2009    2 recensioni
Naruto soffriva perché aveva finalmente trovato una persona da amare, qualcuno che lo facesse sentire accettato, quella persona a cui donare il proprio cuore, con tutti i rischi e pericoli. Aveva finalmente trovato le braccia dove poter rifugiarsi quando tutto andava storto, qualcuno che condividesse un passato simile al suo, il rivale da superare in tutto e per tutto, l’amico sempre pronto ad aiutarti, il ragazzo di cui si è innamorati. Una persona da proteggere a costo della vita.       
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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KAPITEL ZWEI

-Im Herz-

 

Sasuke teneva all’ordine, constatò per l’ennesima volta assorto, mentre lasciava vagare liberamente gli occhi lungo la liscia superficie di rovere chiaro, talmente lucido da potercisi specchiare; non un solo granello di polvere comprometteva quello specchio, solcato da leggere scanalature più scure, ove i singoli tasselli di legno convergevano. Chissà quanto tempo impiegava ogni giorno il suo compagno per mantenere quel parquet così lindo e lustro?

Naruto sospirò leggermente amareggiato, confrontando l’abitazione di Sasuke con la propria; inutile dire quanto fossero differenti. La dimora del suo ragazzo era tenuta in modo impeccabile, quasi maniacale, mentre il suo piccolo appartamento sembrava immerso perennemente nel caos. Eppure lui, nel suo abitacolo disordinato stava bene, nonostante Sasuke lo rimbeccasse sempre per questo. Il fatto era che tra l’amante e lui vi era un abisso, talmente profondo da non riuscire a scorgevi il fondo. Loro erano diversi, irrimediabilmente in contrasto. Lo sapevano entrambi.

Il ragazzo alzò mesto lo sguardo, fissando la porta da cui il moro era uscito. Strinse forte i pugni, tanto da far sbiancare le nocche, mentre serrava forte le palpebre. Mordicchiò nervosamente il labbro inferiore, sentendo la sottile pelle delle labbra lacerarsi leggermente e goccioline di liquido caldo uscire da quella piccola ferita. Il sapore metallico del sangue raggiunse le sue papille gustative e lo fece scattare di colpo, svegliandolo dallo stato catatonico in cui era piombato. Si alzò in piedi, sicuro e senza esitazione, con la luce della determinazione negli occhi. Se quel Baka credeva che lui si sarebbe arreso per così poco, si sbagliava di grosso!

Lui era Uzumaki Naruto e nessuno –no, nemmeno Sasuke Uchiha- sarebbe mai riuscito a mettergli i piedi in testa.

Con la sua solita carica di energia, il biondo uscì dalla stanza, chiudendosi alle spalle la porta scorrevole, come poco prima aveva fatto il moro.

 

¤

 

Sasuke guardava fuori dalla finestra, gli occhi persi nel cielo notturno carico di stelle. Ricordava ancora quando da piccolo passava ore ed ore con il naso all’insù, a fissare quei piccoli spilli luminosi fissati alla volta celeste. Per quanto cercasse di contare quei puntini brillanti, non c’era mai riuscito. Eppure, dovevano avere una fine, no?

Niente era infinito, lo sapeva fin troppo bene. Solo alcune cose duravano più a lungo di altre, ma anche queste prima o poi si esaurivano, lasciando dietro di sé solo una scia sbiadita. Tuttavia le conseguenze non scomparivano. No, quelle rimanevano lì, a rimembrarti ogni giorno avvenimenti passati, che però influiscono ed influiranno costantemente sulla tua vita. Episodi a volte così dolorosi o talmente dolci da soffocarti, togliendoti l’aria e la luce e facendoti diventare la persona che sei, con le proprie aspirazioni, sogni, sentimenti ed obiettivi.

Sospirò piano, leggermente intristito da quei pensieri, che lo portavano a ricordare momenti nostalgici, quando ancora tutto andava per il verso giusto. Scosse la testa, mentre le ciocche di capelli corvini si muovevano scomposte sul suo volto, cercando di cacciare quella parte della sua vita che ormai aveva rinnegato in fondo alla sua anima: non era il momento di lasciarsi travolgere dalla malinconia.

All’improvviso si ricordò di Naruto, il quale era ancora nella sua camera da letto. Sasuke sorrise inconsciamente al pensiero del biondo e dei suoi grandi occhi azzurri. Aveva la certezza che il ragazzo fosse ancora di là, a pochi passi da lui, pronto ad attenderlo con un bel broncio: infatti, Naruto non era di certo una persona che si rassegnasse di fronte ai rifiuti e per nemmeno un attimo Sasuke considerò l’eventualità che forse lui se fosse andato. Già si immaginava gli improperi che gli avrebbe rivolto il biondo, in che modo gli avrebbe rinfacciato il suo mutevole caratteraccio e di quanto fosse insopportabile; infine vagheggiava su come avrebbero fatto pace, con abbraccio spontaneo ed impacciato, o con un bacio a fior di labbra, crogiolandosi nel calore dell’altro.

Il ragazzo, rassicurato da quelle immagini fin troppo zuccherine, ripercorse il corridoio e, non appena fu di fronte alla porta che conduceva alla stanza, prese un bel respiro, facendo scomparire del tutto quel lieve sorriso che per pochi secondi gli aveva disteso leggermente le labbra.

«Dobe, non ti avevo forse detto di andartene?!», proruppe Sasuke con tono falsamente infastidito, mentre faceva scorrere la porta.

I suoi occhi si allargarono appena, quando non ricevette alcun insulto come risposta e una morsa attanagliò il suo cuore, che batteva frenetico, come se volesse uscire da un momento all’altro dal suo petto. Si guardò attorno stupito, cercando freneticamente un qualcosa che attestasse la sua presenza. Rimase così, immobile e rigido sul posto, simile ad una bellissima e fredda statua di marmo.

Non c’era nessuno nella stanza.

 

¤

 

Alla fine non ce l’aveva fatta. Il suo cuore si era incrinato pericolosamente mentre camminava a passo spedito lungo il corridoio, sentendo tutta la propria volontà scemare lentamente, rimpiazzata da una forte tristezza. Naruto aveva combattuto strenuamente per impedire alle lacrime che gli premevano ai lati degli occhi di scendere, dicendosi che lui non poteva piangere, non lì, non in quel momento. Lui non era debole. Ed era corso via, veloce lungo le strade di Konoha, ignorando tutte le persone che incontrava per strada, mentre tentava disperatamente di tenere assieme i frammenti del suo cuore, che era riuscito a ricucire da troppo poco. Tutta la sua sicurezza era così semplice da far vacillare?

Si sentiva mancare il fiato, mentre tutto attorno sembrava essere sfocato ed irriconoscibile. Solo quando si ritrovò nella propria piccola casa, si abbandonò con un tonfo sul letto, sentendo le molle, ormai usurate, scricchiolare rumorosamente. Improvvisamente, sentì l’aria tornare a riempire i polmoni, mentre stringeva convulsamente le lenzuola spiegazzate del letto ancora da rifare e pesanti lacrime sgorgavano impetuose dai suoi occhi, bagnandogli tutto il volto.

«Non sono debole… », sussurrò piano tra un singhiozzo e l’altro, sentendo di non crederci più nemmeno lui.

 

¤

 

Note dell’autrice:

Salve a tutti. Sono in ritardo mostruoso, ma sono lenta e pigra e, chi mi conosce, ormai lo sa.

Bene, che dire? Questo capitolo è leggermente strano e un tantino OOC (sì, solo un pochino, specialmente per il carattere di Sasuke =.=”), ma almeno sono riuscita a rappresentare il mio punto di vista su alcune questioni, visto che credo in quasi tutto quello di cui ho scritto in questa fic, specialmente nel prossimo capitolo. Inutile dire che amo gli amori estremamente dolci e malinconici, non tragici. Spero non ci siano errori di verbi o simili, visto che ormai sono diventata idiota per alcune frasi, anche se mi resta il cruccio della caratterizzazione di Sasuke, ecco. Non riesco proprio a vedermelo nei panni in cui l’ho messo io, specialmente per le sue illusioni. Bah, comunque così è il capitolo e così resta XD.

Anche questo capitolo, come tutta la fic, è dedicato alla Fede, una persona a cui voglio un bene infinito e senza la quale non potrei vivere <3

(Fede, cominceranno a domandarsi chi sia questa grande donna che elogio XD)

Voglio crogiolarmi nell’idea che questo obbrobrio corto e di cui io vado fiera ti sia piaciuto almeno un po’.

Un altro ringraziamento va a Kumiko, quella santa donna che mi impedisce di andare di matto e che è arrivata perfino a fare un nick in comune con me ed a pubblicare questa fic per me. Non sai quanto io abbia apprezzato quello che fai e i tuoi incoraggiamenti <3

Il prossimo sarà l’ultimo capitolo, se dio vuole ^^

Bacioni,

Ayumu <3

Note della tipa che condivide il nick con l'autrice (nonchè tipa che possiede NVU e posta XD):

ecco,  personalmente a me questo capitolo è piaciuto molto, soprattutto la fine, e mi spiace parecchio che sia già il penultimo...

Ti direi di allungarla un po', ma so che non lo faresti xD

(Non chiedetevi perchè commento qua, sono scema u.u)

E amo profondamente il tuo Naruto, così insicuro e debole... (naaa, che poi si offende xD)

Ovviamente mi piace molto anche Sasuke, che...che è Sasuke XD Ed essendo che io lo amo in ogni circostanza...

Ne approfitto per ringraziarti per avermi citata nei ringraziamenti (appunto XD), sono contenta che il nostro legame continui ad essere cos' forte.

L'ANGOLO DEI RINGRAZIAMENTI

ryanforever: grazie mille, sono contenta che ti sia piaciuta *-*
Tutti ormai siamo abituati agli sbalzi d'umore di Sasuke...lui è lunatico, si sa XD
Spero che continuerai a seguire questa ff ^^

miiky: grazie mille anche a te ^^

Capitatapercaso: grazie... hai ragione, è sempre meglio scrivere ciò che sentiamo di dover scrivere, infatti in questo capitolo ho descritto il carattere di Sasuke proprio come avrei voluto farlo ^^
  
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