Questa è pazzia, altro che poetare

di _Maeve_
(/viewuser.php?uid=783659)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Fa male, fa male!
urlai alla poesia,
mentr'ero sul punto di credere
di potermi addormentare:

orrori indicibili
sbucano da chiome eburnee
e suoni cimiteriali

- chiamami, m'ha detto, se hai problemi -
pronto, centralino,
scusi la mise, un po' retro,
può dire alle Muse,
di lasciarmi un po' stare?

Libagioni abbondanti son state effuse
sugli altari della colpa
e per gli déi di chi si sa
autoinfangare

- volterà le spalle, il lettore,
ché questa è pazzia,
altro che poetare!

Brillano, sul comò
gli intontimenti facili,
al retrogusto di lasciati andare

ma tu devi studiare:
a domani, mia Musa,
a domani, mio amore,
che è già un altro giorno son dettagli;
tienitelo in testa,
di quello che avresti voluto dire,
e di quello che resta.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3426427