3
Incontro
Io giuro!
Per me stesso
Per Dio, per i miei genitori
Ti amo
Io giuro!
Che questo amore non finirà mai
[Eu juro, Leandro e Leonardo]
Era
sicura che il loro amore non sarebbe mai finito, ma ogni volta che lo
vedeva allontanarsi da lei il cuore cominciava a dubitare.
Pan
sapeva che Trunks l'amava con tutto se stesso, ma dentro di lei
faceva male ogni qualvolta lui se andava promettendoli che sarebbe
ritornato.
"E
se quello che stiamo facendo fosse sbagliato?" si era chiesta
come consuetudine di ogni mattina, ma la risposta era sola una: no,
non era sbagliato.
Loro
si amavano e niente e nessuno avrebbe potuto dividerli, neanche
quella stupida classe sociale ove lui era principe e lei una mezza
saiyan di terza classe.
Aveva
posato il pettine dopo essersi spazzolata i corti capelli corvini,
aveva sospirato pronta per iniziare una nuova giornata.
Varcata
la soglia di casa si incamminò verso il palazzo reale, al primo
incrocio doveva svoltare a destra e poi al secondo a sinistra e
infine dritta fino al castello ma non prima di essere passata in
mezzo al mercato.
Ogni
passo era un pensiero che andava al suo amato, ogni metro una
lancinante agonia, era innamorata come non era mai stata prima, certo
nel passato aveva avuto qualche cottarella, ma non era paragonabile
all'amore che provava nei confronti del principe.
Ingoiò
un rospo che le si era formato in gola e dopo aver preso un grosso
respiro e un po' di coraggio, si era diretta a grandi passi verso la
camera di Bra.
Mentre
passava per i corridoi, il suo sguardo incrociò quello di Trunks,
avrebbe tanto voluto saltarli letteralmente addosso e baciarlo fino a
quasi svenir, ma l'unica cosa che le era concessa in quella
circostanza, era inchinarsi umilmente davanti a lui in segno di
rispetto: dopo tutto, lui era un principe e lei un umile serva.
La
giovane principessa si trovava ancora nel meraviglioso mondo di
Morfeo, il Dio del sonno che ogni notte accompagnava tutti quanti nel
mondo più bello che potesse esistere: quello dei sogni.
In
quel mondo ognuno poteva essere chi desiderava; non c'erano ne regole
ne limiti, tutto poteva accadere galoppando con la fantasia.
Nel sogno, Bra era insieme al giovane misterioso che aveva
conosciuto la sera precedente a quel ballo.
"Così
tu sei una principessa" le disse il giovane sfiorando il suo
viso.
Erano
seduti su una panchina, ogni tanto il vento autunnale faceva cadere
delle foglie rosse dall'albero che si trovava dietro di loro.
"Tu
sai chi sono io, ma io non vi conosco" le rispose mentre un
brivido correvo lungo la sua schiena.
La
principessa lo guardò negli occhi, erano un misto tra paura,
mistero, dolcezza ed imbarazzo.
Improvvisamente
le mani della ragazza cominciarono a pulsare, sentii il suo cuore
perdersi in ogni singolo millimetro del suo corpo, le mani
cominciarono a sudare, era agitava: tremava.
Sentiva
il cuore a mille, la testa girava; non capiva più nulla.
Era
come se la panchina sotto di loro non esistesse più, era come se
intorno a lei non vi fosse più niente, solo il sorriso e l'anima del
ragazzo accanto alla sua.
La
testa le continuava imperterrita a girare mentre il sorriso davanti a
lei illuminava l'atmosfera che la circondava.
Provava
tanta eccitazione, terrore, felicità sgomento e paura: che fosse
quello l'amore?
Lentamente
le labbra del giovane sfiorarono le sue, si sentì come non si era
mai sentita prima; i loro cuori battevano velocemente all'unisono
producendo un suono magico, un suono magico cullato dal vento
autunnale.
Pan
la vide sorridere nel sonno, le doleva terribilmente doverla
svegliare ma purtroppo non aveva scelta.
Le
tocco leggermente la spalla sinistra chiamandola dolcemente; al suono
della sua voce la principessa aprì lentamente gli occhi sbadigliando
" Pan stavo facendo un bellissimo sogno" disse
stropicciandosi gli occhi.
Pan
sorrise, la sua amica sembrava proprio una bambina; mentre tentava di
svegliarsi, le andò a preparare un bagno caldo ai petali di rosa,
non vi era niente di meglio per iniziare bene una giornata.
Goku
o meglio Kaharot, era arrivato davanti il re Vegeta, il quale lo
guardava con con un aria seria e preoccupata.
"Vostra
maestà" aveva espresso in tono solenne "in quale modo
posso aiutarla?".
Il
re si massaggiò le tempie, si alzò dal suo trono dirigendosi verso
un tavolo facendo cenno a Kaharot di seguirlo.
Una
volta arrivati srotolò una grande mappa raffigurante la terra.
"Vedi
Kaharot, il abitanti di questo insignificante pianeta hanno deciso di
ribellarsi a noi dichiarandoci guerra, ora noi sappiamo che siamo
nettamente superiori a loro in forza, ma a quanto pare sono riusciti
ad inventare delle armi che ci possono uccidere come se fossimo
semplici umani. Kaharot siamo in guerra, ed è per questo che il mio
miglior generale deve partire immediatamente insieme a delle truppe e
porre fine a tutto ciò" e dopo ciò sbatté un pugno sul tavolo
spaccandolo a metà.
"Partirò
immediatamente mio signore" rispose senza pensarci su, quella
era un ulteriore occasione per far vedere al suo re quanto valesse.
"Bene,
le navicelle sono pronte e mio figlio ti sta aspettando, spero possa
imparare molto da te Kaharot" detto ciò lasciando il suo
generale solo.
Goku
era entusiasta, sapeva che non avrebbe fallito e questo avrebbe
significato una montagna di soldi e ricche ricompense per lui e la
sua famiglia.
La
notte era scesa rapidamente come un ladro, la luna brillava alta nel
cielo contemplando l'amore di due giovani.
Trunks
era entrato come sempre dalla finestra, quella sarebbe stata l'ultima
volta che l'avrebbe vista fino a quando la guerra non fosse finita.
Pan
era triste e felice allo stesso tempo, triste perché da li a poche
ore il suo amato sarebbe partito senza sapere quando sarebbe tornato,
ma felice perché adesso lui era li con lei.
Nel
mentre Pan si spogliava, Trunks contemplava quel corpo perfetto e
seducente, il sangue bolliva dentro di lui, era eccitato e il
desiderio era travolgente.
La
ragazza si mise accanto al suo uomo baciandolo più volte con
passione inaudita, e in modo dolce e delicato.
Trunks
provava una stupenda sensazione, un gradevole piacere, si divincolò
da lei con un azione bramosa la stesa dolcemente sopra il letto
supina, piano piano la penetrò.
Le
braccia di Pan erano attorno la schiena del principe, erano entrambi
in sintonia, vivendo un rapporto eccezionale insieme.
Svolsero
insieme quel ritmo micidiale finché insieme non si amalgamarono
uniti nel piacere sessuale.
Rimasero
immobili in quella posizione, coi sensi abbandonati, l'un l'altro
avevano la dolce percezione di essersi appagati.
Uscì
da lei, era accaldati e sudati, ma felici, quello non era sesso ma
amore vero e puro.
"Pan
è stato meraviglioso, non so come farò senza di te" disse il
principe accarezzando il viso della sua giovane amata.
"Trunks
ti prego, Ricordami, quando il suono di ogni voce sarà spento,
quando l'eco dei tuoi passi segnerà la tua assenza. Ricordami quando
parti e non ritorni a questa casa, quando il freddo dell'inverno
riempirà questa stanza: Ricordami..." rispose mentre i suoi
occhi diventavano lucidi.
"Pan..."
la guardo con tutto l'amore possibile che i suoi occhi potevano
donare.
"Trunks
ricordami, quando senti la tua anima incompleta, quando il morso e il
dolore non si quieta. Ricordami, quando guarderai con gli occhi del
passato, quando niente tornerà più come è stato.
Ricordami,
Amandomi perché con te la vita più forte l'ho sentita. Ricordami,
Ricordati ogni gioia, ogni ferita non può essere infinita.
Ricordami, Ricordati del tuo nome tatuato su di me." Non vi
erano altre parole da esprimere solo un lungo bacio a contemplare
quell'amore profondo e sincero.
Goten
anche quella sera era tornato di nascosto al palazzo reale, aveva
scavalcato il muro del giardino reale.
Si
era nascosto dietro una folta siepe di rose sperando di riuscire a
vedere la principessa che li aveva rapito il cuore.
Passò
un po' di tempo, quando finalmente lei uscì sul suo balcone.
La
pelle era pallida, ma al chiaro di luna brillava, i suoi occhi erano
grandi e con l'effetto vedo e non vedo della camicia da notte di
pizzo che indossava, riusciva ad intravedere il suo seno sodo e
perfetto.
Le
gambe erano snelle e perfette, la sua bellezza eterea, poteva far
invidia a qualsiasi Dea che fosse scesa in terra.
“Oh
caro il mio dolce Romeo chi sei veramente?” sospirò sedendosi sul
davanzale dando le spalle al giovane nascosto.
“Perchè
sei riuscito a rubarmi così il cuore senza che io sapessi neanche il
tuo nome? Ma che cos'è un nome? Quello
che noi chiamiamo col nome di rosa, anche chiamato con un nome
diverso , conserverebbe ugualmente il suo dolce profumo .” espresse
lasciandosi trasportare dai suoi pensieri.
Ad
un tratto sentì un rumore provenire dal giardino ridestandosi dai
suoi pensieri.
“chi
sei tu,cosi' nascosto dalla notte,
inciampi nei miei pensieri piu'
nascosti? “ chiese.
“non
so dirti chi sono,adoperando un nome. Perche' il mio nome, o diletta
santa, e' odioso a me stesso, perche' e nemico a te. E nondimeno
strapperei il foglio dove lo trovassi scritto.” rispose uscendo
fuori dal suo giaciglio.
“ Le mie orecchie non hanno ancora
udito un centinaio di parole pronunciate dalla tua lingua ,e
nondimeno riconosco la tua voce : non sei forse tu il mio dolce
Romeo?” disse affacciandosi e guardandolo in tutto il suo
splendore.
Goten
sorrise era veramente stupenda, il suo sorriso brillava più di tutte
le stelle della galassia e la sua risata era più armoniosa di un
usignolo.
“Ti
prego mia amata chiamami Goten” le chiese non riuscendo più a
mantenere il suo segreto.
Bra
sorrise, finalmente era riuscita a scoprire il nome dell'uomo che
amava: Goten.
“ e
come sei giunto fino a qui'? dai,dimmi come e perche'. Le mura del
cortile sono irte e difficili da scalare, e questo luogo,
considerando chi sei tu, potrebbe significare la morte se qualcuno
della mia famiglia ti scoprisse. “
“ Ho
scavalcato le mura sulle ali dell'amore, poiche' non esiste ostacolo
fatto di pietra che possa arrestare il passo dell'amore,e tutto cio'
che amore puo' fare ,trova subito il coraggio di tentarlo: per questi
motivi i tuoi familiari non possono fermarmi.
“ Se ti vedranno
ti uccideranno.” Lo ammonì lei.
“ Ahime',che si nascondono
piu' insidie nel tuo sguardo che non in venti delle loro spade. A me
basta che mi guardi con dolcezza e saro' immune alla loro
inimicizia.“ rispose al suo rimprovero
“ Non vorrei per tutto
il mondo che ti scoprisero qui'.” Era amareggiata e intimorita se
qualcuno l'avesse scoperto, per lui sarebbe stata la fine.
“Ho
il mantello della notte per nascondermi ai loro occhi. Se tu mi ami
non mi importa che essi mi scoprano. Meglio perdere la vita per mezzo
del loro odio ,che sopravvivere senza poter godere del tuo amore.”
E sorrise nel dire ciò.
Bra
era felice come non mai, il sorriso di Goten era perfetto, nessun
principe poteva essere più bello e aitante di lui.
“ E chi
ha saputo guidarti fino a qui'?”
“E'
stato amore principessa, che per primo ha mosso i miei passi,
prestandomi il suo consiglio ,ed io gli ho prestato gli occhi. Non
sono un buon pilota: cio' nonostante, anche se fossi tanto lontana
quanto la riva abbandonata dove lavano marosi del piu' remoto dei
mari, non esiterei a mettermi in viaggio, per un carico cosi'
prezioso.”
A
quelle parole il cuore di Bra prese a battere velocemente, nessuno le
aveva mai rivolto parole così poetiche.
“ Tu sai che sul mio
volto vi e' la maschera della notte, altrimenti un verginale rossore
colorerebbe le mie guance ,a causa di quello che mi hai sentito dire
stanotte. E molto volentieri mi piacerebbe rinnegare tutto cio' che
ho detto. Ma basta con le forme e i convenevoli. Mi ami? So gia' che
risponderai si,e che io credero' a cio' che tu dirai. Ma se lo giuri
,potresti poi dimostrarti sleale . Dicono che Giove sorrida dei
giuramenti degli amanti. O ,nobile Goten, se davvero mi ami ,dillo
apertamente,e se credi che io mi lasci conquistare troppo facilmente
,arriccero' la fronte e saro' cattiva,e mi neghero', cosicche' tu
abbia ragione di corteggiarmi:altrimenti ,non saprei negarti niente
per tutto l'oro del mondo. O mio Goten ,io sono davvero troppo
innamorata, e ti potresti interpretare questo comportamento come
frivolo. Ma abbi fede in me, mio buon signore, ed io sapro'
dimostrarmi anche piu' leali di coloro che sanno offrire in modo
migliore la loro modestia.”
Avrebbe
giurato in eterno il suo amore per lei, l'amava con tutto se stesso
“
Principessa,
per quella sacra luna che inargenta le cime di quegli alberi
,giuro...”
“
Oh,non giurare sulla luna, l'incostante luna che si trasforma ogni
mese nella sua sfera, per paura che anche il tuo amore si dimostri,
come la stessa luna,mutevole.” Disse fermando il suo giuramento.
“
E
allora su cosa dovrei giurare?” Chiese innocentemente.
“
Non giurare per niente. E se proprio devi giurare ,giura sulla tua
persona benedetta,che e' il dio della mia idolatria:e non potro' fare
a meno di crederti.” Rispose perdendosi in quegli occhi color
pece.
“
Se il caro amore del cuor mio...” Ricominciò Goten, ma fu
interrotto dalla giovane principessa.
“ Non
giurare,di grazia. Anche se la tutta la mia felicita' e' riposta in
te,non riesco a provare nessuna felicita' nel patto d'amore appena
stipulato. Troppo precipitato ,troppo frettoloso e irriflessivo, e
troppo mi somiglia il lampo che muore prima che si abbia il tempo di
dire : lampeggia. Buona notte dolce amore mio!...il dolce riposo e la
pace entrino nel tuo cuore. Allo stesso modi di quelli che che
confortano il mio seno.”
“ Mi
vuoi dunque lasciare così mal soddisfatto?” Chiese amareggiato il
giovane.
“ E
qual soddisfazione potresti avere tu,stanotte?” Ribattè
innocentemente Bra.
“ Lo
scambio del voto fedele del tuo amore insieme al mio.”
“
Ti
ho gia' dato il mio prima ancora che fossi tu a chiederlo: eppure mi
piacerebbe che il momento di dartelo non fosse gia' passato.”
“
Vorresti
forse riprendertelo? e perche' amore mio?” Quelle parole così
sussurate nel cuore nella notte erano come una medicina per il cuore
di Goten.
“ Solo
per poter essere prodiga ,e dartelo di nuovo. Eppure altro non
desidero se non cio' che gia' possiedo: la mia generosita' e' davvero
senza limiti, come il mare, e come il mare il mio amore e' profondo.
e piu' te ne do piu' ne ho per me, perche' entrambi sono infiniti.
Sento una voce, dal dentro, addio amore mio. Vengo subito,madre. O
mio caro Goten,sii fedele a me. Resta ancora un poco. Torno subito.”
Con gran fretta entrò dentro la sua camera, non poteva permettere
neanche a sua madre di scoprire Goten.
“ Oh
notte beata! temo che ,perche' siamo di notte,tutto questo non si
riveli soltanto un sogno,troppo dolce e lusinghiero per essere fatto
di sostanza reale.” Si disse dandosi un pizzicotto per provare che
ciò che stava vivendo era reale.
“
Tre parole,diletto Goten,ed un'ultima buona notte. Se davvero il tuo
amore e' sincero e la tua intenzione e' di sposarmi,fammelo sapere
domani per mezzo di qualcuno che daro' disposizione che ti raggiunga,
cosicche' potro' sapere dove e come il matrimonio verra' celebrato: e
deporro' ai tuoi piedi tutte le mie fortune ,e ti seguiro' come il
mio signore per il mondo intero.” Disse mettendo le mani sul suo
cuore e sentendone il forte battito.
“ Bra”
Sentì sua madre chiamarla da dentro.
“
Arrivo
subito...ma se le tue intenzione ,tuttavia,non fossero belle, io ti
supplico : cessa della tua corte,e lasciami sola con il mio dolore.
Domani mandero' qualcuno. Mille volte buona notte!”
“
Ma
la notte mille volte,invece,ora che la tua luce mi viene a mancare.
L'amore corre verso l'amore con la gioia tipica degli scolaretti che
fuggono dai loro libri, e all'incontro l'amore si separa da amore con
la stessa delusione che hanno coloro che vanno a scuola.”
“
O Goten,oh!
potessi avere la voce di un falconiere ,per richiamare a me questo
volatile! ...”
“
E' l'anima mia che invoca il mio nome. Quale dolce suono argenteo non
modula durante la notte la lingua degli amanti, soave musica
all'orecchio che ascolta!”
“
Goten!
a che ora vuoi che ,domattina,il mio messaggero venga a te?”
“
Alle nove.” Rispose non credendo neanche lui a tutto ciò che stava
succedendo.
“ Non
ti faro' aspettare. E' come se fino ad allora debbano passare venti
anni. Mi e' passato di mente il motivo per cui ti ho richiamato.”
“
Lascia
che io rimanga fino a quando non saprai ricordarla.”
“
Ma
io vorrei dimenticarla di nuovo ,giacche' tu resti ,come mi sovvenga
quanto ami la tua compagnia.” disse sinceramente e innocentemente
Bra.
“ Ed
io seguitero' a restare qui' per costringerti a non ricordare piu'
nulla.”
“ E'
quasi giorno Goten. Vorrei che fossi gia' partito; ma allo stesso
modo vorrei saperti non piu' lontano di quell'uccellino a cui una
bimba capricciosa permette di saltellare un poco fuori dalla sua
mano, come un povero prigioniero trattenuto dalle ritorte ,e con un
filo di seta lo riporta a se con un piccolo strattone, tanta e' la
gelosia che mette nell'amare la sua liberta'.” disse apprensiva.
“
Vorrei
essere io quell'uccellino.!”
“ Anche
io vorrei che tu lo fossi,diletto: eppure,per il troppo amarti,
finirei con l'ucciderti. Buona notte,buona notte! Il separarsi e' un
dolore cosi' dolce,che ti darei la buona notte fino a domani
mattina.!”
“
che il suo elegga la sua dimora negli occhi tuoi, e scenda la pace
nel tuo cuore!
Ah,se
potessi essere io il sonno e la pace per poter riposare tanto
dolcemente ! Da qui' andro' alla cella del mio confessore a chiedere
il suo aiuto, e a raccontargli la cara vicenda che mi e' capitata.”
Disse amaramente sapendo che doveva staccarsi da lei.
Ma
era felice, perchè anche lei li aveva giurato il suo eterno amore, e
se fosse stato necessario sarebbe scappato insieme a lei per
costruire una nuova vita perchè l'amava più di ogni cosa al mondo.
Ma
quello che il caro Goten non poteva sapere, era che in quella notte
romantica un'uomo nascosto nell'ombra aveva ascoltato tutta la sua
dichiarazione con la principessa.
Adesso
era nei guai? Quello di cui era sicuro, era l'amore che provava nei
confronti della sua Bra.
Note dell'autrice:
Dopo molto, ma molto, ma molto tempo; finalmente ho aggiornato la storia.
Purtroppo
avendo tre bambini, un martio ed una casa sulle spalle, non ho molto
tempo da dedicare alle mie storie; ma prima o poi le finirò.
Nella
conversazione che Pan ha con Trunks dopo la notte di passione, le
parole le ho prese in prestito dalla canzone de Il Volo: ricordami.
Mi piace davvero troppo quel gruppo, e sentirli dal vivo è stato veramente una cosa indescrivibile.
Comunque
torniamo a noi: invece la scena finale tra Bra e Goten, l'ho presa in
prestito al caro e vecchio Shakespeare, dal libro Romeo e Giulietta,
tra l'altro la trama su cui è basata questa storia.
Spero mi lasciate i vostri commenti e i vostri pareri, alla prossima allora.
Buona Serata
Princess:_serenity_92
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