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Autore: princess_serenity_92    13/04/2016    0 recensioni
Il pianeta Vegeta-Sei non è mai esploso ed il popolo dei saiyan capeggiato dal re Vegeta, continua a seminare il terrore nell'universo.
Ma le cose cambieranno quando la principessa ed un guerriero di terza classe si innamoreranno infrangendo così tutte le leggi di quel popolo.
Riusciranno i due giovani amanti a sopravvivere in quel mondo dove il loro amore non è ben visto agli occhi del popolo?
Riuscirà la principessa a far capire al padre quanto importante sia per lei l'amore per quella terza classe?
Spero di avervi incuriositi!
Genere: Drammatico, Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bra, Goten, Pan, Trunks, Vegeta | Coppie: Bra/Goten, Bulma/Vegeta, Chichi/Goku, Pan/Trunks
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Incontro









Io giuro!
 Per me stesso
 Per Dio, per i miei genitori
 Ti amo
 Io giuro!
 Che questo amore non finirà mai

[Eu juro, Leandro e Leonardo]

Era sicura che il loro amore non sarebbe mai finito, ma ogni volta che lo vedeva allontanarsi da lei il cuore cominciava a dubitare.

Pan sapeva che Trunks l'amava con tutto se stesso, ma dentro di lei faceva male ogni qualvolta lui se andava promettendoli che sarebbe ritornato.

"E se quello che stiamo facendo fosse sbagliato?" si era chiesta come consuetudine di ogni mattina, ma la risposta era sola una: no, non era sbagliato.

Loro si amavano e niente e nessuno avrebbe potuto dividerli, neanche quella stupida classe sociale ove lui era principe e lei una mezza saiyan di terza classe.


Aveva posato il pettine dopo essersi spazzolata i corti capelli corvini, aveva sospirato pronta per iniziare una nuova giornata.

Varcata la soglia di casa si incamminò verso il palazzo reale, al primo incrocio doveva svoltare a destra e poi al secondo a sinistra e infine dritta fino al castello ma non prima di essere passata in mezzo al mercato.

Ogni passo era un pensiero che andava al suo amato, ogni metro una lancinante agonia, era innamorata come non era mai stata prima, certo nel passato aveva avuto qualche cottarella, ma non era paragonabile all'amore che provava nei confronti del principe.


Ingoiò un rospo che le si era formato in gola e dopo aver preso un grosso respiro e un po' di coraggio, si era diretta a grandi passi verso la camera di Bra.

Mentre passava per i corridoi, il suo sguardo incrociò quello di Trunks, avrebbe tanto voluto saltarli letteralmente addosso e baciarlo fino a quasi svenir, ma l'unica cosa che le era concessa in quella circostanza, era inchinarsi umilmente davanti a lui in segno di rispetto: dopo tutto, lui era un principe e lei un umile serva.


La giovane principessa si trovava ancora nel meraviglioso mondo di Morfeo, il Dio del sonno che ogni notte accompagnava tutti quanti nel mondo più bello che potesse esistere: quello dei sogni.

In quel mondo ognuno poteva essere chi desiderava; non c'erano ne regole ne limiti, tutto poteva accadere galoppando con la fantasia.

Nel sogno, Bra era insieme al giovane misterioso che aveva conosciuto la sera precedente a quel ballo.

"Così tu sei una principessa" le disse il giovane sfiorando il suo viso.

Erano seduti su una panchina, ogni tanto il vento autunnale faceva cadere delle foglie rosse dall'albero che si trovava dietro di loro.

"Tu sai chi sono io, ma io non vi conosco" le rispose mentre un brivido correvo lungo la sua schiena.

La principessa lo guardò negli occhi, erano un misto tra paura, mistero, dolcezza ed imbarazzo.

Improvvisamente le mani della ragazza cominciarono a pulsare, sentii il suo cuore perdersi in ogni singolo millimetro del suo corpo, le mani cominciarono a sudare, era agitava: tremava.

Sentiva il cuore a mille, la testa girava; non capiva più nulla.

Era come se la panchina sotto di loro non esistesse più, era come se intorno a lei non vi fosse più niente, solo il sorriso e l'anima del ragazzo accanto alla sua.

La testa le continuava imperterrita a girare mentre il sorriso davanti a lei illuminava l'atmosfera che la circondava.

Provava tanta eccitazione, terrore, felicità sgomento e paura: che fosse quello l'amore?

Lentamente le labbra del giovane sfiorarono le sue, si sentì come non si era mai sentita prima; i loro cuori battevano velocemente all'unisono producendo un suono magico, un suono magico cullato dal vento autunnale.


Pan la vide sorridere nel sonno, le doleva terribilmente doverla svegliare ma purtroppo non aveva scelta.

Le tocco leggermente la spalla sinistra chiamandola dolcemente; al suono della sua voce la principessa aprì lentamente gli occhi sbadigliando " Pan stavo facendo un bellissimo sogno" disse stropicciandosi gli occhi.

Pan sorrise, la sua amica sembrava proprio una bambina; mentre tentava di svegliarsi, le andò a preparare un bagno caldo ai petali di rosa, non vi era niente di meglio per iniziare bene una giornata.



Goku o meglio Kaharot, era arrivato davanti il re Vegeta, il quale lo guardava con con un aria seria e preoccupata.

"Vostra maestà" aveva espresso in tono solenne "in quale modo posso aiutarla?".

Il re si massaggiò le tempie, si alzò dal suo trono dirigendosi verso un tavolo facendo cenno a Kaharot di seguirlo.

Una volta arrivati srotolò una grande mappa raffigurante la terra.

"Vedi Kaharot, il abitanti di questo insignificante pianeta hanno deciso di ribellarsi a noi dichiarandoci guerra, ora noi sappiamo che siamo nettamente superiori a loro in forza, ma a quanto pare sono riusciti ad inventare delle armi che ci possono uccidere come se fossimo semplici umani. Kaharot siamo in guerra, ed è per questo che il mio miglior generale deve partire immediatamente insieme a delle truppe e porre fine a tutto ciò" e dopo ciò sbatté un pugno sul tavolo spaccandolo a metà.

"Partirò immediatamente mio signore" rispose senza pensarci su, quella era un ulteriore occasione per far vedere al suo re quanto valesse.

"Bene, le navicelle sono pronte e mio figlio ti sta aspettando, spero possa imparare molto da te Kaharot" detto ciò lasciando il suo generale solo.

Goku era entusiasta, sapeva che non avrebbe fallito e questo avrebbe significato una montagna di soldi e ricche ricompense per lui e la sua famiglia.


La notte era scesa rapidamente come un ladro, la luna brillava alta nel cielo contemplando l'amore di due giovani.

Trunks era entrato come sempre dalla finestra, quella sarebbe stata l'ultima volta che l'avrebbe vista fino a quando la guerra non fosse finita.

Pan era triste e felice allo stesso tempo, triste perché da li a poche ore il suo amato sarebbe partito senza sapere quando sarebbe tornato, ma felice perché adesso lui era li con lei.


Nel mentre Pan si spogliava, Trunks contemplava quel corpo perfetto e seducente, il sangue bolliva dentro di lui, era eccitato e il desiderio era travolgente.

La ragazza si mise accanto al suo uomo baciandolo più volte con passione inaudita, e in modo dolce e delicato.


Trunks provava una stupenda sensazione, un gradevole piacere, si divincolò da lei con un azione bramosa la stesa dolcemente sopra il letto supina, piano piano la penetrò.

Le braccia di Pan erano attorno la schiena del principe, erano entrambi in sintonia, vivendo un rapporto eccezionale insieme.

Svolsero insieme quel ritmo micidiale finché insieme non si amalgamarono uniti nel piacere sessuale.

Rimasero immobili in quella posizione, coi sensi abbandonati, l'un l'altro avevano la dolce percezione di essersi appagati.


Uscì da lei, era accaldati e sudati, ma felici, quello non era sesso ma amore vero e puro.

"Pan è stato meraviglioso, non so come farò senza di te" disse il principe accarezzando il viso della sua giovane amata.

"Trunks ti prego, Ricordami, quando il suono di ogni voce sarà spento, quando l'eco dei tuoi passi segnerà la tua assenza. Ricordami quando parti e non ritorni a questa casa, quando il freddo dell'inverno riempirà questa stanza: Ricordami..." rispose mentre i suoi occhi diventavano lucidi.

"Pan..." la guardo con tutto l'amore possibile che i suoi occhi potevano donare.

"Trunks ricordami, quando senti la tua anima incompleta, quando il morso e il dolore non si quieta. Ricordami, quando guarderai con gli occhi del passato, quando niente tornerà più come è stato.

Ricordami, Amandomi perché con te la vita più forte l'ho sentita. Ricordami, Ricordati ogni gioia, ogni ferita non può essere infinita. Ricordami, Ricordati del tuo nome tatuato su di me." Non vi erano altre parole da esprimere solo un lungo bacio a contemplare quell'amore profondo e sincero.


Goten anche quella sera era tornato di nascosto al palazzo reale, aveva scavalcato il muro del giardino reale.

Si era nascosto dietro una folta siepe di rose sperando di riuscire a vedere la principessa che li aveva rapito il cuore.

Passò un po' di tempo, quando finalmente lei uscì sul suo balcone.

La pelle era pallida, ma al chiaro di luna brillava, i suoi occhi erano grandi e con l'effetto vedo e non vedo della camicia da notte di pizzo che indossava, riusciva ad intravedere il suo seno sodo e perfetto.

Le gambe erano snelle e perfette, la sua bellezza eterea, poteva far invidia a qualsiasi Dea che fosse scesa in terra.


Oh caro il mio dolce Romeo chi sei veramente?” sospirò sedendosi sul davanzale dando le spalle al giovane nascosto.

Perchè sei riuscito a rubarmi così il cuore senza che io sapessi neanche il tuo nome? Ma che cos'è un nome? Quello che noi chiamiamo col nome di rosa, anche chiamato con un nome diverso , conserverebbe ugualmente il suo dolce profumo .” espresse lasciandosi trasportare dai suoi pensieri.


Ad un tratto sentì un rumore provenire dal giardino ridestandosi dai suoi pensieri.

chi sei tu,cosi' nascosto dalla notte,
inciampi nei miei pensieri piu' nascosti? “ chiese.

non so dirti chi sono,adoperando un nome. Perche' il mio nome, o diletta santa, e' odioso a me stesso, perche' e nemico a te. E nondimeno strapperei il foglio dove lo trovassi scritto.” rispose uscendo fuori dal suo giaciglio.
“ Le mie orecchie non hanno ancora udito un centinaio di parole pronunciate dalla tua lingua ,e nondimeno riconosco la tua voce : non sei forse tu il mio dolce Romeo?” disse affacciandosi e guardandolo in tutto il suo splendore.

Goten sorrise era veramente stupenda, il suo sorriso brillava più di tutte le stelle della galassia e la sua risata era più armoniosa di un usignolo.

Ti prego mia amata chiamami Goten” le chiese non riuscendo più a mantenere il suo segreto.


Bra sorrise, finalmente era riuscita a scoprire il nome dell'uomo che amava: Goten.

e come sei giunto fino a qui'? dai,dimmi come e perche'. Le mura del cortile sono irte e difficili da scalare, e questo luogo, considerando chi sei tu, potrebbe significare la morte se qualcuno della mia famiglia ti scoprisse. “

Ho scavalcato le mura sulle ali dell'amore, poiche' non esiste ostacolo fatto di pietra che possa arrestare il passo dell'amore,e tutto cio' che amore puo' fare ,trova subito il coraggio di tentarlo: per questi motivi i tuoi familiari non possono fermarmi.
“ Se ti vedranno ti uccideranno.” Lo ammonì lei.
“ Ahime',che si nascondono piu' insidie nel tuo sguardo che non in venti delle loro spade. A me basta che mi guardi con dolcezza e saro' immune alla loro inimicizia.“ rispose al suo rimprovero
“ Non vorrei per tutto il mondo che ti scoprisero qui'.” Era amareggiata e intimorita se qualcuno l'avesse scoperto, per lui sarebbe stata la fine.

“Ho il mantello della notte per nascondermi ai loro occhi. Se tu mi ami non mi importa che essi mi scoprano. Meglio perdere la vita per mezzo del loro odio ,che sopravvivere senza poter godere del tuo amore.” E sorrise nel dire ciò.


Bra era felice come non mai, il sorriso di Goten era perfetto, nessun principe poteva essere più bello e aitante di lui.

“ E chi ha saputo guidarti fino a qui'?”

E' stato amore principessa, che per primo ha mosso i miei passi, prestandomi il suo consiglio ,ed io gli ho prestato gli occhi. Non sono un buon pilota: cio' nonostante, anche se fossi tanto lontana quanto la riva abbandonata dove lavano marosi del piu' remoto dei mari, non esiterei a mettermi in viaggio, per un carico cosi' prezioso.”


A quelle parole il cuore di Bra prese a battere velocemente, nessuno le aveva mai rivolto parole così poetiche.
“ Tu sai che sul mio volto vi e' la maschera della notte, altrimenti un verginale rossore colorerebbe le mie guance ,a causa di quello che mi hai sentito dire stanotte. E molto volentieri mi piacerebbe rinnegare tutto cio' che ho detto. Ma basta con le forme e i convenevoli. Mi ami? So gia' che risponderai si,e che io credero' a cio' che tu dirai. Ma se lo giuri ,potresti poi dimostrarti sleale . Dicono che Giove sorrida dei giuramenti degli amanti. O ,nobile Goten, se davvero mi ami ,dillo apertamente,e se credi che io mi lasci conquistare troppo facilmente ,arriccero' la fronte e saro' cattiva,e mi neghero', cosicche' tu abbia ragione di corteggiarmi:altrimenti ,non saprei negarti niente per tutto l'oro del mondo. O mio Goten ,io sono davvero troppo innamorata, e ti potresti interpretare questo comportamento come frivolo. Ma abbi fede in me, mio buon signore, ed io sapro' dimostrarmi anche piu' leali di coloro che sanno offrire in modo migliore la loro modestia.”


Avrebbe giurato in eterno il suo amore per lei, l'amava con tutto se stesso
“ Principessa, per quella sacra luna che inargenta le cime di quegli alberi ,giuro...”

Oh,non giurare sulla luna, l'incostante luna che si trasforma ogni mese nella sua sfera, per paura che anche il tuo amore si dimostri, come la stessa luna,mutevole.” Disse fermando il suo giuramento.

“ E allora su cosa dovrei giurare?” Chiese innocentemente.

Non giurare per niente. E se proprio devi giurare ,giura sulla tua persona benedetta,che e' il dio della mia idolatria:e non potro' fare a meno di crederti.” Rispose perdendosi in quegli occhi color pece.

Se il caro amore del cuor mio...” Ricominciò Goten, ma fu interrotto dalla giovane principessa.

“ Non giurare,di grazia. Anche se la tutta la mia felicita' e' riposta in te,non riesco a provare nessuna felicita' nel patto d'amore appena stipulato. Troppo precipitato ,troppo frettoloso e irriflessivo, e troppo mi somiglia il lampo che muore prima che si abbia il tempo di dire : lampeggia. Buona notte dolce amore mio!...il dolce riposo e la pace entrino nel tuo cuore. Allo stesso modi di quelli che che confortano il mio seno.”

“ Mi vuoi dunque lasciare così mal soddisfatto?” Chiese amareggiato il giovane.

“ E qual soddisfazione potresti avere tu,stanotte?” Ribattè innocentemente Bra.

“ Lo scambio del voto fedele del tuo amore insieme al mio.”

“ Ti ho gia' dato il mio prima ancora che fossi tu a chiederlo: eppure mi piacerebbe che il momento di dartelo non fosse gia' passato.”

“ Vorresti forse riprendertelo? e perche' amore mio?” Quelle parole così sussurate nel cuore nella notte erano come una medicina per il cuore di Goten.
“ Solo per poter essere prodiga ,e dartelo di nuovo. Eppure altro non desidero se non cio' che gia' possiedo: la mia generosita' e' davvero senza limiti, come il mare, e come il mare il mio amore e' profondo. e piu' te ne do piu' ne ho per me, perche' entrambi sono infiniti. Sento una voce, dal dentro, addio amore mio. Vengo subito,madre. O mio caro Goten,sii fedele a me. Resta ancora un poco. Torno subito.” Con gran fretta entrò dentro la sua camera, non poteva permettere neanche a sua madre di scoprire Goten.

“ Oh notte beata! temo che ,perche' siamo di notte,tutto questo non si riveli soltanto un sogno,troppo dolce e lusinghiero per essere fatto di sostanza reale.” Si disse dandosi un pizzicotto per provare che ciò che stava vivendo era reale.

Tre parole,diletto Goten,ed un'ultima buona notte. Se davvero il tuo amore e' sincero e la tua intenzione e' di sposarmi,fammelo sapere domani per mezzo di qualcuno che daro' disposizione che ti raggiunga, cosicche' potro' sapere dove e come il matrimonio verra' celebrato: e deporro' ai tuoi piedi tutte le mie fortune ,e ti seguiro' come il mio signore per il mondo intero.” Disse mettendo le mani sul suo cuore e sentendone il forte battito.


Bra” Sentì sua madre chiamarla da dentro.

Arrivo subito...ma se le tue intenzione ,tuttavia,non fossero belle, io ti supplico : cessa della tua corte,e lasciami sola con il mio dolore. Domani mandero' qualcuno. Mille volte buona notte!”


Ma la notte mille volte,invece,ora che la tua luce mi viene a mancare. L'amore corre verso l'amore con la gioia tipica degli scolaretti che fuggono dai loro libri, e all'incontro l'amore si separa da amore con la stessa delusione che hanno coloro che vanno a scuola.”

“ O Goten,oh! potessi avere la voce di un falconiere ,per richiamare a me questo volatile! ...”
E' l'anima mia che invoca il mio nome. Quale dolce suono argenteo non modula durante la notte la lingua degli amanti, soave musica all'orecchio che ascolta!”


Goten! a che ora vuoi che ,domattina,il mio messaggero venga a te?”
Alle nove.” Rispose non credendo neanche lui a tutto ciò che stava succedendo.

“ Non ti faro' aspettare. E' come se fino ad allora debbano passare venti anni. Mi e' passato di mente il motivo per cui ti ho richiamato.”
“ Lascia che io rimanga fino a quando non saprai ricordarla.”
“ Ma io vorrei dimenticarla di nuovo ,giacche' tu resti ,come mi sovvenga quanto ami la tua compagnia.” disse sinceramente e innocentemente Bra.
“ Ed io seguitero' a restare qui' per costringerti a non ricordare piu' nulla.”

“ E' quasi giorno Goten. Vorrei che fossi gia' partito; ma allo stesso modo vorrei saperti non piu' lontano di quell'uccellino a cui una bimba capricciosa permette di saltellare un poco fuori dalla sua mano, come un povero prigioniero trattenuto dalle ritorte ,e con un filo di seta lo riporta a se con un piccolo strattone, tanta e' la gelosia che mette nell'amare la sua liberta'.” disse apprensiva.
“ Vorrei essere io quell'uccellino.!”
“ Anche io vorrei che tu lo fossi,diletto: eppure,per il troppo amarti, finirei con l'ucciderti. Buona notte,buona notte! Il separarsi e' un dolore cosi' dolce,che ti darei la buona notte fino a domani mattina.!”
che il suo elegga la sua dimora negli occhi tuoi, e scenda la pace nel tuo cuore!
Ah,se potessi essere io il sonno e la pace per poter riposare tanto dolcemente ! Da qui' andro' alla cella del mio confessore a chiedere il suo aiuto, e a raccontargli la cara vicenda che mi e' capitata.” Disse amaramente sapendo che doveva staccarsi da lei.

Ma era felice, perchè anche lei li aveva giurato il suo eterno amore, e se fosse stato necessario sarebbe scappato insieme a lei per costruire una nuova vita perchè l'amava più di ogni cosa al mondo.

Ma quello che il caro Goten non poteva sapere, era che in quella notte romantica un'uomo nascosto nell'ombra aveva ascoltato tutta la sua dichiarazione con la principessa.

Adesso era nei guai? Quello di cui era sicuro, era l'amore che provava nei confronti della sua Bra.

Note dell'autrice:

Dopo molto, ma molto, ma molto tempo; finalmente ho aggiornato la storia.

Purtroppo avendo tre bambini, un martio ed una casa sulle spalle, non ho molto tempo da dedicare alle mie storie; ma prima o poi le finirò.

Nella conversazione che Pan ha con Trunks dopo la notte di passione, le parole le ho prese in prestito dalla canzone de Il Volo: ricordami.

Mi piace davvero troppo quel gruppo, e sentirli dal vivo è stato veramente una cosa indescrivibile.

Comunque torniamo a noi: invece la scena finale tra Bra e Goten, l'ho presa in prestito al caro e vecchio Shakespeare, dal libro Romeo e Giulietta, tra l'altro la trama su cui è basata questa storia.

Spero mi lasciate i vostri commenti e i vostri pareri, alla prossima allora.

Buona Serata

Princess:_serenity_92



   
 
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