Al disincanto il compito di ucciderci
Al disincanto il compito
di ucciderci.
Danzi sul filo del rasoio da troppo
Non hai più paura di cadere.
Il vuoto sottostante si confonde nella fredda nebbia dell'oblio,
ma per te non è nulla di nuovo.
Non hai paura.
Sei in equilibrio da anni ormai
Perchè dovresti cadere?
Per un istante però sussulti, non sei più sicuro
E la tua mente assiderata si chiede perchè non è
ancora caduta,
Perchè non si è ancora persa nel fantasma di una
società che non esiste,
nella maschera di cera che una generazione pari a zero si ostina a
conservare.
Ti guardo, mentre i tuoi cambiano colore,
Perdono luce.
Allunghi una mano di cristallo, verso un appiglio che non esiste.
E all'improvviso trovi la forza e vai avanti,
Sperando di non crollare.
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