Un sospiro, e

di Merxa
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Un sospiro e,
mi sento un po' più vicina a te mentre ti accarezzo il viso,
mentre ti guardo le labbra violacee e gonfie,
mentre ti avvicini un po' di più.

Un sospiro e, mi sento un po' più tua,
con il tuo braccio che mi tiene stretta a te,
con i tuoi capelli che mi vanno in faccia,
con i tuoi respiri che mi finiscono sul collo.

Le pareti cobalto mi ricordano stanotte;
rimbombando violentemente,
nella mia mente si fanno spazio
i miei respiri sconnessi,
i tuoi gemiti,
l'insopportabile lentezza con cui ti ostinavi a baciarmi.

La stessa lentezza con la quale adesso accarezzi docilmente la mia schiena,
la stessa lentezza con la quale adesso sfiori le mie labbra,
ti tiri indietro,
e ti diverti a guardarmi negli occhi,
solo perché sai che di mattina sono più disposta
a sopportare il tuo sguardo addosso per più di dieci secondi.

Fuori dalla finestra,
un paesaggio triste, malinconico,
solo nuvole grigie e cariche di pioggia
accompagnano questo momento,
e sono facilmente percettibili
grazie al ritmico ticchettio delle goccie sulla finestra.

Un sospiro e, mi rendo conto che questo non è altro che un momento passato,
mi rendo conto è solo un ricordo,
ma soprattutto mi rendo conto che nel mio letto non ci sei più tu.

Un sospiro e, tutto questo non c'è più.
Tu non ci sei più.





-
E' successo di nuovo, ops.
Un altro delirio/obbrobrio.

 




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