Spero al risveglio, domani, la pioggia

di _Maeve_
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pioggia
Spero al risveglio, domani, la pioggia


Spero al risveglio, domani, la pioggia;
che finalmente mi possa esimere dal combattere,
dallo scartavetrare queste emicranie fallaci
su per le quattro, ridicole mura della mia stanza;
spero in una pioggia di risoluzione
nella fine degli sbalzi d’umore,
in questo sangue, questo sangue che butto perché?!
In fondo è la nausea da vino e d’amaro
e io nuda su questo divano
a urlare, urlare
come se questo anno non fosse passato
chi mi ha mai amato, chi?!
Per favore, per favore,
Afrodite riderebbe della mia dedizione,
cos’è questo bisogno, com’è che si muore,
se è buonanotte, ma senz’abnegazione;
lo voglio lo voglio e ci muoio,
e nell’ora della pelle accaldata e sola
di mentirsi non ne vale la pena
(è questo capisci? è questo il problema);
mi hai detto l’orribile e io sono ancora qui che sbarello,
sono mesi di questa mia giovinezza, che
pensa alla tua cazzo di vita:
non riesco, ci crederesti? Era tra le cose che mi rimproverasti?
Non riesco, non riesco e ho paura,
perché l’hai prospettata sì nera,
che vorrei scappare, ma anche fare l’amore
fino a vomitare;
a questo soglio è ossessione,
pazza, pazza, di patologie inflazionate
e troppo spesso ignorate con un:
ma sì, tanto domani piove,
e in fondo sto bene,
allontana da me questo calice,
stringimi e piangimi e harakiri, falli soffrire;
basto a me stessa, e a quello che mi si vuol dare.




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