La fresca brezza della notte le
scompigliava i capelli,
carezzandole il viso con delicatezza, come la mano di una mamma.
Keira respirò a fondo gli
odori della notte, di quel luogo
che tanto aveva amato e che amava ancora.
Seduta sulla sedia a dondolo fuori al
balcone di quella che
era stata un tempo la sua camera, chiuse gli occhi, tentando di
riordinare le
idee.
Facile a dirsi!
Mille pensieri brulicavano nella sua
mente, passato e presente
s’intrecciavano rendendole impossibile ogni pensiero logico.
Ed in più ogni volta che credeva
di aver rimesso in ordine qualcosa, un paio di occhi le
veniva in mente,
scombussolando tutto.
I suoi occhi.
I
suoi bellissimi occhi grigi.
Gli occhi di Sirius.
Nella sua mente ripercorreva il suo
incontro con lui, nei
minimi particolari.
Ricordava le sensazioni violentissime
che l’avevano
investita quando erano stati vicinissimi, il suo respiro a pochi
centimetri dal
viso, i capelli arruffati, ora sale e pepe...
Era ancora innamorata di lui?
Dopo 18 anni? Dopo quello che aveva
pensato di lui? Era
possibile?
Le loro labbra erano state sul punto
di sfiorarsi, sarebbe
bastato solo un secondo in più e si sarebbero baciati.
Solo un secondo.
L’aveva amato, amato da
impazzire. Ed ora, dopo 18 anni, era
bastato incontrarlo di nuovo per riaccendere in lei quelle sensazioni,
quel
trasporto…
Possibile che ciò che
aveva provato per lui non si fosse
attenuato nel tempo? Possibile che aveva tentato di andare avanti e che
era
bastata una notte a riportarla al punto di partenza?
Ed Ethan? Ethan Williams era il suo
fidanzato, adesso.
L’aveva corteggiata,
l’aveva conquistata, stava con lui da
due mesi.
Aveva accettato la sua corte, era
entrato nella sua vita per
sostituire qualcosa…qualcuno…di insostituibile.
Ed era successo tutto in troppo poco
tempo, tutto così
velocemente.
Ed ora? Cosa avrebbe fatto?
Avrebbe potuto cancellare 18 anni in
cui aveva sofferto?
Fare come se nulla fosse accaduto? Fingere che non fosse successo nulla?
Dimenticare?
Ne dubitava, non ci sarebbe mai
riuscita.
Erano ricordi, per quanto dolorosi,
che ora facevano parte
di lei e sarebbero rimasti in lei.
Sarebbe stata in grado di andare
avanti.
Ce l’avrebbe fatta.
Quando riaprì gli occhi e
vide la luna quasi piena, le venne
in mente un’altra persona davvero speciale nella sua vita,
l’altro suo migliore
amico: Remus Lupin.
Avrebbe parlato anche con lui,
l’avrebbe incontrato.
Era come se la compagnia del passato,
fatta eccezione di
Minus, si fosse ricostituita.
Era come se la loro amicizia, i loro
affetti avessero
mandato all’aria il tempo trascorso, gli anni passati
lontani…
Doveva fare i conti con il passato
ormai, perché quello era
tornato a bussare alla sua porta così violentemente che
l’aveva buttata giù…
“Credi sia
sveglia?”
“Sono le 10 del mattino!
Penso proprio di sì!”
“Ieri è stata
una notte movimentata.”
“Ma se non ci hai combinato
nulla, Felpato!”
“James, fa silenzio! Se sta ancora
dormen…”
Toc
Toc Toc
“…do!
James!”
Lily
lo
guardò, un pò arrabbiata ed un pò
divertita.
Era
sempre
il solito!
“L’avresti
svegliata comunque, no?”
Lily alzò gli occhi al
cielo ed entrò lentamente nella
camera di Keira.
E trovò il letto vuoto.
“Ma dove diavolo
è finita?”fece Sirius.
“E’ fuggita,
probabilmente. Il ritorno dei morti viventi la
deve aver spaventata troppo…”
“O forse è
andata in bagno ed ha osservato il vostro
battibecco in silenzio, molto divertita.”disse una voce alle
loro spalle.
Lily e gli altri sobbalzarono e la
ragazza lasciò cadere il
vassoio della colazione per Keira.
Quest’ultima rise, mentre
Lily riparava tutto con un colpo
di bacchetta.
“Buongiorno anche a voi,
ragazzi.”
Keira sorrideva, con ancora i vestiti
della sera precedente
addosso.
Stava meglio ed aveva iniziato la
situazione, per quanto
folle fosse.
“Tesoro! Ciao!”
Lily diede a James il vassoio e corse
ad abbracciare
l’amica, che si lasciò stringere, chiudendo gli
occhi per un attimo.
“S-stai
bene?”chiese Keira, guardandola.
“Sarebbe più
lecito farla a te questa domanda. Io sto bene.
Tu sei ancora…sotto shock o confusa o…”
“Sì, Mrs
Psicologia è arrivata!”fece Sirius e James rise,
mentre Lily faceva loro la linguaccia.
“Sto
bene.
Confusa, sì. Quello sì. Ma sto
metabolizzando il tutto. Mi devo solo
riabituare. Tutto qua.”
“Ehi,
famiglia! Vado dai Weasley. Ci vedia…Ciao,
Keira! Tutto bene?”
Harry salì a saltelli le
scale e si fermò sul pianerottolo
guardando la scena.
Keira rimase a guardarlo, stupita
come la prima volta che
l’aveva incontrato.
Era la copia sputata di James, gli
stessi capelli arruffati,
la stessa forma del viso, la stessa corporatura.
Ma gli occhi, la loro
intensità e forza, erano di Lily.
“S-sto
bene. Tutto bene. Non preoccuparti, Harry.”
“Mi
dispiace per la scorsa sera. È stata
un’idea folle.”
“Ehi! È venuta a
noi!”
James indicò se stesso e
Sirius.
“Ecco, per
l’appunto!”fece Harry e Lily e Keira dovettero
trattenere una risata, mentre James e Sirius si incupivano.
Harry posò lo sguardo
sull’orologio.
“Devo andare. Ci vediamo.
Keira, è stato un piacere
conoscerti.”
James e gli altri
s’affacciarono alla finestra per vedere
Harry ed i suoi amici compiere una giravolta e smaterializzarsi.
“Ah, beata
gioventù! Le spensieratezze, gli scherzi, gli
amori…”
Alla parola
“amori” James posò le mani sulle spalle
di Keira
e Sirius, che evitarono di guardarsi, imbarazzati.
“Allora, che programmi hai
per oggi, Keira?”chiese Lily,
lanciando uno sguardo a James, come per dirgli di smetterla, di non
esagerare.
“Posso vedere
Remus?”
“Certo, ci dovremmo
smaterializzare in Irlanda e fargli
venire un infarto…ma si può fare, non vedo dove
sia il problema!”fece James.
“La fai
finita?”intervenne Sirius. “Gli farà
piacere
rivederla. Indovina un pò? Remus ha sposato Dora ed ora
hanno un figlio, Teddy.
Ed al momento sono in Irlanda con Andromeda. E
poi…”
“Ok, meglio che mi facciate
un riassunto. Lentamente. Ma
voglio davvero andare in Irlanda. Ma senza magia.”
“Ok. Si può
fare! Prenotaci un volo e forse
arriveremo…mmm…verso
l’estate dell’anno prossimo. Dubito che riusciremo
ad arrivarci entro oggi, o
domani…od in questo mese. Mentre se ci
sma…”
“Io non uso la
magia.”
“Sei una strega, Keira.
Devi usarla.”
“Sono una
mezzosangue.”
“Keira! Ti prego, non usare
questi termini!”esclamò Sirius.
“Sono nata babbana, ok?
Posso anche vivere senza usare la
magia!”
“Già, ma per
continuare a farlo, servirebbe saperla usare!”
“Non ho bisogno della magia
per proteggermi. So badare a me
stessa anche senza.”
“Già. Con
pistole, coltelli ed aggeggi del genere?”
“Sono stata in grado di
cavarmela in questi 18 anni, senza
la magia.”
“Solo perché non
ti hanno dato la caccia! In tal caso, non
saresti stata in grado di difenderti.”
“La magia non mi ha
aiutato.”
“Sì,
invece.”
“Ed a te, a Lily, a voi
tutti, cosa ha provocato? Siete
morti per la magia!”
La donna era quasi in lacrime.
Tentò di trattenerle.
“Siamo qui, grazie alla
magia!”
“Se non fosse stato per la
profezia, per Voldemort, voi non
sareste neanche morti. È a causa…”
“Keira, ascolta. La colpa
non è della magia.”
Sirius mise fine al bisticcio,
frapponendosi tra i due e
posando le mani sulle spalle di Keira.
“So che sei stata male, so
che soffri ancora. Come me, come
Harry, come anche loro due. Ma la colpa non è della magia.
La colpa è di
Voldemort. È di Minus, è di una maledetta
profezia. La magia ha fatto danni, è
vero, ma è parte del nostro essere, che noi siamo purosangue
o che abbiamo
parenti babbani. Non importa. È parte di noi e non possiamo
evitarla.”
Keira evitava di guardarlo; aveva gli
occhi umidi e non
voleva farsi vedere così.
Si sentiva fin troppo vulnerabile e
confusa ed il cuore che
accelerava i battiti quando era vicina a lui, non l’aiutava
affatto.
“D-d’accordo. Ok.
Ma la cosa non mi aiuta. Non me la sento.
Non ora.”
“Ed allora mi sa che dovrai
ritardare il tuo incontro con
Remus, Keira.”
Lily le
s’avvicinò e le passò un braccio
attorno alle
spalle.
Keira annuì.
“Ok. Va bene.”
Rinunciare alla magia in una casa di
maghi era decisamente
molto difficile.
Fu come se James e Sirius volessero
invogliarla ad usare la
magia, usandola il più possibile di fronte a
lei…e su di lei!
Nel corso della giornata Keira ebbe
in regalo dai loro
scherzi dei capelli blu elettrico, “perfettamente in tinta
con i suoi occhi”,
come affermò Sirius, delle morbide orecchie di gatto ed
avrebbero continuato,
se lei non avesse tirato loro addosso un piatto di ceramica, mancando
di poco
una signora Weasley, sorridente, appena entrata in cucina.
“E se ci riprovate a
sfiorarmi i capelli, vi denuncio per
rapimento!”gridò Keira a James e Sirius, che si
smaterializzarono, ridendo.
“Due bambini! Non cambiano
mai, eh? Neanche dopo 18 anni.”
Lily era piegata in due dalle risate,
mentre Molly guardava
la scena, con l’aria di chi è capitata in un altro
mondo.
“Cos’è
successo?”domandò.
“Nulla di che. Mi vendicavo
di due tiri mancini.”rispose
Keira “Ma non li ho colpiti,
però…”
Lily continuò a ridere,
mentre Keira si sedeva sul tavolo
della cucina.
“Tutto bene, signora
Weasley?”chiese Lily.
“Sì, certo,
cara. E tu? Chi è la tua amica?”
“Lei è Keira
Sanderson. Meglio conosciuta come Crystal
Flower.”
Alla signora Weasley ci volle un
attimo per comprendere
appieno la notizia.
“Crystal Flower? La
cantante? Oddio, Ginny ed Hermione sono
sue grandissime fan, signor…”
“…ina.
Signorina.”la corresse Keira, ridendo.
“Ho sentito alcune sue
canzoni e devo dire che è
bravissima.”
“Mi dia del tu, signora
Weasley.”
“Anche tu, Keira.”
Lily sorrise
nell’osservarle.
“Quindi suppongo che la mia
idea di fare una passeggiata non
rientri nei vostri piani.”
La signora Weasley si
voltò verso le due donne.
“Perché?”chiese
Keira.
“Perché ti
assalirebbero, se ti riconoscessero!”esclamò
Lily.
“No! Andiamo, io voglio
uscire! Voglio vedere cos’è
cambiato, cosa…”
“Ho un’idea. Ma
ci serve la magia.”
“Cosa hai in
mente?”
“Solo cambiare un
po’ il tuo aspetto.”
Lily prese uno specchio e lo diede a
Keira, mentre trafficava
con la bacchetta magica.
Le allungò i capelli,
rendendoli più mossi e li restituì al
colore originale, al meraviglioso castano che li aveva contraddistinti
anni ed
anni prima, prima che li tingesse.
Fece apparire un paio
d’occhiali da sole e le prestò i suoi
vestiti.
“Ora dovrebbe andare.
Solo…non metterti a cantare, perché
altrimenti dovrei camuffarti anche la voce!”
Keira si guardò allo
specchio, togliendosi gli occhiali.
“Sembro
un’adolescente…per i capelli, almeno.”
“Da quanto vi
conoscete?”chiese Molly, notando la loro forte
confidenza, empatia e legame.
“Anni. Quasi dalla
nascita.”
Lily raccontò a Molly
dell’amicizia con Keira, di ciò che
era successo tra lei e Sirius, della scorsa notte.
Un resoconto che durò
circa un’ora, durante la quale Keira
girovagò per i luoghi ricordando emozioni, azioni ed
avventure.
“Ricordi questa panchina,
Lily?”
Keira indicò una panchina
qualsiasi del parco del quartiere.
“Sì! Ci sedevamo
sempre lì quando la sera andavamo a
prendere il gelato. James ed io, Remus e Lizzie…e tu e
Sirius.”
Molly si voltò verso Keira.
“Eri la fidanzata di
Sirius?”chiese.
“Molto tempo fa.”
“Lo sarebbe rimasta,
se…”
“Se il destino non ci
avesse separati, se la profezia non
fosse mai esistita, se Voldemort non avesse mai cercato Harry ed ucciso
te e
James…Possiamo parlare d’altro per
favore?”
Keira aveva la voce incrinata; non le
andava molto di
ricordare ciò che avrebbe potuto avere.
Non le andava per niente.
Passarono il resto della giornata,
chiacchierando del più e
del meno.
Keira fu aggiornata di tutte le
novità ed aggiornò a sua
volta su ciò che sapeva.
“Ed ora? Che
farai?”chiese Lily, dopo che Molly se ne fu
andata, mentre ripristinava lunghezza e colore dei capelli
dell’amica.
“Cosa farò? Con
chi?”
“Con Sirius, no? Non dirmi
che non…”
“Lily, cosa stai
dicendo?”
“Sirius mi ha detto che
ieri sera siete stati sul punto di
baciarvi.”
Accidenti a Sirius!
“Naa!”mentì.
“Sì,
sì!”
“Credi più a lui
che a me?”
“Credo a ciò che
vedo. Ed oggi vi siete guardati in un
modo…”
“In che modo,
scusami?”
Lily fece una faccia assorta, quasi
sognante…
“Hai presente come guardo
io James? Come tu guardavi il tuo Sirius?”
Keira evitò di guardarla.
Beccata!
“Senti, Lily le cose sono
cambiate, ok? Ero innamorata di
lui, desideravo trascorrere tutta la mia vita con lui, sposarlo, avere
dei
figli, ma il destino ha deciso diversamente…ed io mi sono
adeguata. Quante
volte ho desiderato che fosse solo un incubo, per poter riavere voi
indietro e
la mia vita come prima? Tantissime.
Non riuscivo a dimenticarlo, ok? Non
ci riuscivo. Ed ora
nella mia vita è entrato Ethan, che mi ha corteggiata e
conquistata.”
“E che, scommetto, non sa
nulla di te, della tua vita
passata, del fatto che sei una strega…”
“Non è
necessario che sappia che io sono una strega. Non
voglio avere nulla a che fare con la magia. Ho vissuto 18 anni senza,
posso
continuare a vivere. Non soffro d’astinenza.”
“Ma, come ha detto Sirius,
è parte di te. Prima o poi dovrai
utilizzarla. Ne avrai bisogno, ne sentirai la mancanza
e…”
“Non
accadrà.”
“Convinta tu. E
Sirius?”
“Sirius…lui ed
io non potremo mai essere quelli di prima,
Lily…”
“Non lo vuoi?”
“Non posso. Non posso far
finta che non siano passati 18
anni!”
“Ma
cos’è cambiato? Se lo ami…”
“E se non
l’amassi?”
“Non credo che il tempo sia
stato in grado di cancellare un
sentimento come il vostro. Vi amavate. E vi amate ancora. Lui tiene
molto a
te…”
Lily le prese le mani, tendendo le
proprie sul tavolo della
cucina.
“Pensa che potremo
ritornare insieme?”
“Tiene moltissimo a te. Non
so cosa speri, non ne ho idea.
Ma di certo non ti ritiene solo un’amica.”
“Le cose sono
cambiate.”
“Tu vuoi che lo siano,
perché, in caso contrario, non
sapresti cosa fare.”
“Lily, sto con Ethan, ora,
ok? Non posso lasciarlo per
inseguire un sogno di 18 anni fa! Eravamo stupidi, ingenui, credevamo
ancora
nelle favole a lieto fine. La vita non è
così.”
“Può esserlo.
Pensa a me ed a James. Siamo qui. Siamo vivi.”
“Non può essere
sempre così.”
“Hai paura.”
“Tu non ne
avresti?”
“Sì, ne avrei.
Ma se provi…”
“Lily, non lo so,
chiaro?”
Keira si alzò, andando
alla finestra che dava sulla strada.
Lily la seguì.
“Non so. Sono confusa. Sono
successe troppe cose in poco
tempo. Non so cosa fare e come reagire.
Chi mi può dire che la
persona di cui ero innamorata
follemente non sia cambiata, non sia diversa? Non posso gettare
all’aria 18
anni! Il tempo cambia tutto, le persone cambiano!”
“Le persone cambiano,
è vero, ma non nelle cose importanti.”
“Non posso. Lo vorrei, ma
non posso. Vorrei ricominciare
come se non fosse mai finito nulla, ma non ci riesco, non ce la faccio.
È
difficile. Sta succedendo tutto troppo in fretta, ok? Datemi solo il
tempo per
riprendere fiato.”
Lily annuì, abbracciandola.
“Non hai idea di quanto mi
siate mancati. Tantissimo,
davvero tantissimo.”
“Lo so, tesoro. Anche tu ci
sei mancata moltissimo. Mi
dispiace di aver perso 18 anni della tua vita.”
“Non ti sei persa
granché!”rise Keira.
“Ti ho lasciata che eri una
ragazza con talento e ti ritrovo
star.”
“Star? Ma dai! Non sono una
star. Sono una cantante. E solo
per fortuna.”
“Per talento, bravura e
cocciutaggine!”
“Vabbè,
sì!”
Risero, strette l’una
all’altra.
Sembrava che il tempo non fosse
passato. Erano quelle di
sempre.
Certo, gli anni erano passati anche
per loro, forse ai
capelli si mischiavano qualche ciocca grigia, ma dentro erano sempre
Lily e
Keira, amiche inseparabili.
Keira si staccò
dall’amica e guardò l’orologio.
“Forse è meglio
che vada. O Ethan si preoccupa. Ci vedremo,
sicuramente. Anzi, domani pomeriggio venite da me.”
“Macchè! Sei tu
che hai bisogno di vedere ancora Albus, i
nostri vecchi prof e le nostre nuove amicizie. Vengo da te
all’ora di pranzo e
ti trascino qui.”
“Con o senza
Ethan?”
“Dipende. Se hai voglia di
dirgli il tuo piccolo sporco
segreto, con…”
“Il piccolo sporco segreto
sarebbe la magia?”
“Esatto,
precisamente.”
“Ci vediamo, senza di lui,
mi sa.”
“James! Sirius! Keira se ne
sta andando!”
James apparve dal nulla alle spalle
di Keira e la prese in
braccio, facendole prendere un colpo.
“AH! James, razza
di…Questa me la paghi!”
La donna si divincolò,
presa alla sprovvista dal gesto del
suo migliore amico, ma poi scoppiò a ridere, abbracciandolo.
“Mi sei
mancato!”disse, stringendogli le braccia al collo.
James la mise giù.
Sirius, accanto a Lily, taceva.
Lo sguardo di Keira ed il suo
s’incontrarono a mezz’aria,
incrociandosi.
“C-ci vediamo.”
C’era imbarazzo,
c’era desiderio, c’era affetto…
Keira gli
s’avvicinò e l’abbracciò
forte.
Sentì nuovamente il suo
odore avvolgerla, come la sera
precedente quando erano stati così vicini.
Keira avvertì un groppo
alla gola, mentre il cuore
accelerava i battiti.
Anche Sirius era nelle sue stesse
condizioni.
Si staccarono dopo pochi minuti, ma
sembrava essere
trascorsa l’eternità.
“C-ci vediamo. Salutatemi
Harry, quando torna dai Weasley.
Ciao.”
Ed uscì nella calda aria
estiva, i biondi capelli che le
ondeggiavano sulle spalle, il cuore e l’animo ancora in
subbuglio…
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