Tristemente sola

di Merxa
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Tristemente sola,
stanca ed sconfortata,
piego i miei pensieri ai nostri edulcorati ricordi,
quando ancora ero amata,
foderati da un'amara sensazione di solitudine,
e da un'agrodolce sensazione di nostalgia.

Tristemente sola,
tediata e mesta,
la pioggia imperterrita mi bagna la testa,
mi fa ricordare i nostri momenti passati,
adesso glassati di un miele
che sa di malinconia e tristezza,
e anche un po' del tuo finto amore.

Promettevo felice che ti avrei sopportato, amato, mai ignorato,
e adesso capisco che chi parlava
non era altro che stupida felicità,
stupida allegria farcita di altrettanto stupido amore,
nel corpo d'una stupida ingenua.

Promettevi sicuro che mi avresti sempre voluta ed amata, mai tradita,
ma questa non era felicità o allegria che parlava,
era falsità vestita da affetto,
che pensava solo a te,
mentre prometteva a me.

Nelle mie nuvole di sogni,
non c'erano lussuosi oggetti,
fama o denaro:
fin quando le tue braccia mi reggevano,
fin quando il tuo modo di comportarti sollevava il mio umore,
l'unica cosa che volevo eri tu,
o almeno chi pensavo fossi.

Nei tuoi sogni invece,
non c'era spazio per me:
egocentrismo e un arrogante bisogno di attenzione facevano da capo,
mentre io,
ero colei che davvero amavi
ma di cui potevi fare a meno.

Tristemente sola, ma ormai non è più tanto pessimo:
sempre rivivo i momenti passati con te,
però ricordo che era solo una finta, 
e non fa più tanto male.

Sola, sì, ma non più tanto tristemente, perché non ho più bisogno di te.




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