silenzio
Vivi
Non c’era un
senso nell’azione che stava per compiere, ma la paura era
tutto, la consapevolezza era persino troppa, così Mikasa
allungò una mano verso Eren e lo fermò, tirandolo
a sé.
“Non è la prima volta che te lo chiedo,”
mormorò lei, lo sguardo serio e al contempo triste,
“non morire. So che ne abbiamo passate tante, e so anche che
sei più forte di quanto io creda, ma...”
La ragazza trattenne il respiro – non sapeva come dirlo,
né come farlo.
Così si limitò a premergli le labbra sulla
guancia, con dolcezza, con fiducia e speranza.
“Vivi.”
Sorpreso, Eren spalancò gli occhi.
Poi annuì – capì,
e se ne andò.
[110 parole;
Eren/Mikasa; Situazioni, prompt
n° 19: Un semplice bacio sulla guancia]
Note
dell’autrice:
Quarta storia per l'iniziativa di Torre
di Carta. Come potevo non usare un prompt per la mia ship
preferita? Eren e Mikasa, potrebbero dire tanto, anche troppo, nelle
cose più semplici e persino nelle più ovvie.
Comunque, cosa posso dire di questa drabble? Avete presente quando, a
inizio serie, quando Trost viene invasa da orde di Giganti? Mikasa
ferma Eren e gli chiede di non morire. Beh, ho immaginato una cosa
simile per una possibile fine del manga, ovviamente con implicazioni
romantiche (yes).
E poi il prompt si sposava bene con l'idea. Mi rendo conto possa essere
un po' banale, ma a me piace, è semplice, fila e dice
l'essenziale. Bene, penso di aver detto tutto, scappo!
Un bacione!
Mokochan
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