Mente altrove

di Merxa
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Lo sconforto mi assalta, mi prende,
mi strappa e mi lacera.

La tua presenza la sento di più quando manchi,
che quando ci sei,
e non ti soffermi un attimo a guardarmi,
a rivolgermi un qualunque pensiero,
a ricordarti cosa eravamo prima di diventare nulli.

Teniamo la testa in alto 
e con la mente altrove,
chiudiamo gli occhi,
e nelle nostre immaginazioni
siamo di nuovo lontani uno dall'altro,
come se ci dividesse una barriera di fredda indifferenza
e di ostile gentilezza.

Ed adesso,
mi rifili vecchie scuse,
la verità è che tu con me non sai più cosa fartene,
e provi ad allontanarmi, e provi a non ferirmi.

E tutto questo
lo afferro solo dopo troppo tempo,
e rivedo il nostro irrecuperabile rapporto
spaccarsi in mille pezzi.

E mi dispiace davvero tanto
non essermene accorta prima,
per cercare almeno di fare qualcosa,
o di riparare magari l'irreparabile.
E mi dispiace ancora di più
farti perdere tempo adesso,
inutilmente,
perché sembriamo sconosciuti,
e pare incredibile, assurdo,
e anch'io stento a crederci.

E fa male sapere che anche il più forte dei rapporti si sgretola in mille pezzi.




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