n
Si
guardò allo specchio, indecisa se mettere il vestito nero che le
lasciava la maggior parte della schiena scoperta, o quello blu in
stile esotico, che aveva comprato due estati prima.
Aveva
i capelli legati in un'elegante coda alta, la frangia laterale era
completamente liscia, mentre gli altri capelli erano morbide onde
sanguigne, gli occhi verdi sottolineati da una sottile linea di
matita nera e le ciglia allungate dal mascara.
-Decisamente
quello nero- le disse l'amica uscendo dal bagno.
La
ragazza annuì e si infilò il vestito, poi mise uno strato di
lucidalabbra e si spruzzò addosso qualche goccia di profumo alle
rose.
-Sono
pronta- dichiarò rimirandosi allo specchio.
-Anch'io!-
annuì l'altra, sistemandosi una bretella del vestito argentato.
Uscirono
guardinghe dal ritratto, era mezzanotte, se le avessero beccate
sarebbero state nei guai, guai grossi.
-Ma
non potevi vestirti di un altro colore? Sembri una Serpeverde-
-E
allora? Guarda che non sono poi così terribili i Serpeverde..- fece
vaga.
-Non
sono poi così terribili?! Stai male per caso? Cosa mi dirai adesso,
che vuoi sposarti Dobby?!- la guardò tra l'inorridito ed il
divertito.
-Perchè
no, è affascinante- sorrise.
-Okay,
tu stai mal..- si interruppe udendo dei passi avvicinarsi.
Si
schiacciarono contro il muro, sperando ardentemente che non fosse né
Gazza, né la preside, né Malfoy. In tutti e tre i casi avrebbero
anche potuto dichiararsi morte e sepolte.
La
luce della bacchetta si avvicinava fino a fermarsi a pochi passi da
loro, Lily teneva gli occhi serrati, pregando ogni santo del paradiso
di salvarle. Quando poi spaventata dal silenzio tombale che era
calato, si decise ad aprire gli occhi ciò che vide la lasciò di
stucco.
-Alexander
Zabini!- lo accusò indignata.
-Potter-
disse distratto, era troppo occupato a guardare Nicole per degnarla
di un minimo d'attenzione.
-Che
ci fai qui, in quest'ala del castello?!-
-Sono
venuto a prendere lei, ma visto che tu sei il suo bagaglio a mano..-
-Cosa?!-
domandò scioccata -Nicole?- l'amica la guardò come per scusarsi.
Ed
in quel momento intuì l'amara verità, che lui fosse..
-Qui
abbiamo rasentato l'assurdo!-
-Sono
d'accordo, quindi sbrighiamoci o perderemo la festa- fraintese
volontariamente Nicole e si avviò rapidamente per il corridoio con
il ragazzo.
Lily
rimase per qualche secondo pietrificata dallo stupore, ma quando vide
lo sguardo supplicante dell'amica si affrettò a seguirli.
Imboccarono
una serie di corridoi, non avrebbe mai saputo tornare indietro da
sola, non era mai stata brava con le strade eccetera, il suo senso
dell'orientamento era pari a zero.
Arrivarono
ad una porta nascosta, il ragazzo bussò tre volte ritmicamente e
mormorò qualcosa di incomprensibile, per poi far aprire la porta.
Entrarono
nell'enorme sala semibuia, vi erano luci psichedeliche che coloravano
la pista da ballo, un bancone ed un paio di divani con tavolini.
-E'
fantastico!- esclamò Nicole.
-Si,
davvero- rispose ironicamente.
-Vieni,
ti faccio conoscere un po' di gente- Zabini prese per mano la bionda
e la portò via.
-Torno
subito- si scusò la ragazza e Lily le sorrise, era la sua serata,
aveva il diritto di godersela.
Rimasta
sola si diresse al bancone ed ordinò del Whisky Incendiario, lo
sorseggiò guardandosi distrattamente intorno.
-Non
ci posso credere, una Potter ad una festa, assurdo!- si girò
lentamente, trovandosi davanti la faccia da schiaffi di Malfoy.
-No,
non è possibile, di tutte le persone che potevano venire a parlarmi
proprio tu!- sbuffò.
-Io
non sono venuto qui per parlarti- puntualizzò.
-Giusto,
mi correggo, di tutte le persone che potevano venire a rompere,
proprio tu Malfoy!-
-Credo
che non ti dispiaccia vedermi..-
-Credi
male, te l'assicuro-
-I
Malfoy hanno sempre ragione- disse come un mantra.
-I
Malfoy sono sempre malati- gli assicurò.
-Suppongo
che detto da una Potter deve equivalere quasi ad un complimento-
sorrise.
-Giuro
che non lo era- si girò verso il barman -un altro- indicò il suo
bicchiere ormai vuoto.
-L'angioletto
di casa Potter che beve..questa sera è piena di sorprese!- esclamò
il ragazzo fingendosi stupito.
-Sai
per sopportarti c'è bisogno di un aiuto esterno..- bevve il liquido
d'un fiato, ignorando il bruciore alla gola che esso le procurava.
-Attenta
a non esagerare, qualcuno potrebbe anche approfittarsi di te..-
-Scommetto
che quel qualcuno sei tu-
-Mi
colpisci nell'orgoglio! Come puoi pensare che approfitterei di una
Potter!?- domandò disgustato.
-Non
c'è orgoglio tra i tuoi simili-
-E
tu lo sai perchè ne fai parte..?- chiese interessato.
-Mi
chiedo ancora perchè sto qui a parlare con te!- lo fulminò e dopo
aver ordinato un ulteriore drink, questa volta più forte si
allontanò da lui.
La
fermò per un braccio -Forse perchè ti piace..o forse sono io a
piacerti- con le dita disegnava piccoli cerchi sensuali nella sua
pelle nuda.
-Forse
ti piacerebbe pensarla così- la testa le girava, non sapeva nemmeno
ciò che diceva.
Lui
la lasciò -forse hai ragione Potter..- fu un sussurro così flebile
che lei non sentì nemmeno, troppo occupata a concentrarsi sulla sua
improvvisa euforia.
Si
diresse verso la pista da ballo, sentiva il suo sguardo di ghiaccio
su di sé, come se i suoi occhi le stessero perforando la schiena,
passando oltre il vestito.
Finì
il suo drink, iniziò a muoversi e ballare scatenatamente, con gli
occhi chiusi perchè non appena si guardava intorno le girava la
testa.
Ma
anche se aveva completamente perso il controllo, le piaceva essere in
quello stato, si sentiva viva, come non le succedeva da tanto, tanto
tempo.
Ballò
per un minuto o forse mezz'ora, aveva perso completamente la
cognezione del tempo e dello spazio, c'era solo l'energia che sentiva
doveva tirare fuori.
-Ciao
bella- la voce ovattata di qualcuno, le sue mani sul suo corpo, il
suo alito sul viso..era come se non percepisse tutto ciò, o meglio
lo percepiva da lontano, ma non le importava, doveva soltanto
ballare, ballare e ballare.
Non
si era nemmeno accorta che quelle mani si erano fatte più audaci,
toccavano punti dove nessuno aveva mai osato, o meglio lei non lo
aveva mai permesso.
Lei
in un misero barlume di lucidità cercò di allontanarsi, ma quello
non glielo permise, tenendola incollata a sé.
D'un
tratto fu rilasciata violentemente, cosa che le procurò un violento
capogiro, e avrebbe rischiato di cadere e farsi davvero male, se due
braccia forti e sicure non l'avessero sorretta.
-Te
l'avevo detto di non bere..- un sussurro al suo orecchio, che però
percepì confusamente.
-Mmm..voglio
ballare!- voleva che la lasciassero in pace tutti quanti, doveva
tornare a danzare.
-Ti
sei dimenata abbastanza, ho dovuto picchiare quel ragazzo per
staccarlo da te, e non credere che avesse intenzioni caste- ancora
quella voce sicura e vellutata.
-Tu
sei un angelo?- chiese con la voce impastata, aprendo a stento un
occhio e riconoscendo confusamente dei capelli biondi.
-Ogni
volta che vorrai..o che ce ne sarà bisogno- la prese in braccio e
lei si accoccolò, poggiando la testa nell'incavo della sua spalla,
stranamente comoda anche se un po' dura, a metà tra il conscio e
l'inconscio.
Si
svegliò lentamente, sentiva come un martello pneumatico nel
cervello, forse la sera prima aveva bevuto troppo, non aveva mai
retto l'alcol.
Non
ricordava nulla di ciò che era successo, ricordava vagamente di aver
battibeccato con..Malfoy forse, ma il dopo era completamente oscuro.
Sentì
un forte sospiro sul suo collo e spalancò gli occhi, guardandosi
intorno, era in una bellissima stanza, forse un po' tetra, ma
arredata con gusto.
Se
non fosse per i colori, tutto era verde o argento o nero..oddio, era
per caso finita in un girone dell'inferno?!
Un
altro sospiro s'insinuò tra i suoi pensieri, guardò il ragazzo
affianco a lei, riconoscendo l'unica persona che non avrebbe mai e
poi mai voluto vedere in quella situazione.
-MALFOY?!?!-
urlò.
Il
ragazzo mugugnò qualcosa di incomprensibile e si girò dall'altra
parte, ma Lily imperterrita lo scosse violentemente.
-Svegliati
subito!- nella sua voce si potevano riconoscere chiaramente tracce di
isteria.
-Che
ti prende Potter? Non lo sai che non si svegliano in questo modo le
persone che dormono? Potrebbe influenzare l'umore di tutta la
giornata!- si lamentò il biondo.
-Allora
con te non c'è problema, tanto peggio di così..- si riscosse, non
era il momento di fare dell'ironia quello -ma sto vaneggiando, cosa
cavolo ci faccio io qui con te?!-
Scorpius
si girò a guardarla con un sorriso malizioso -non te lo ricordi?-
-Cosa?-
chiese sull'orlo di una crisi isterica.
-Cosa
ti ricordi di ieri sera?- chiese interessato.
-Poco
o niente, ricordo di essere andata ad una festa e di aver bevuto un
po'..-
-Quindi
non ricordi nulla di questa notte..di ciò che abbiamo fatto- ancora
il sorrisetto malizioso.
-Ho
paura di chiederti..- disse cauta, cercando di mantenere la calma ed
il controllo di sé.
-Risponditi
da sola..- la indicò, e lei si guardò notando che aveva addosso la
sua camicia nera e le mutandine. Poi guardò lui che aveva addosso
soltanto un paio di boxer grigi.
-Oddio..oddio..non
può essere successo!- si tirò su di scatto, cosa che le procurò
una forte protesta da parte del suo cervello -ti prego dimmi che è
uno scherzo di pessimo gusto..- lo supplicò.
-Vuoi
per caso fare un ripasso per vedere se ricordi qualcosa?- chiese
maliziosamente.
-Ho
perso la mia verginità con Scorpius Malfoy! E' un disastro..
è..terribile!- si alzò inorridita a cercare il suo vestito, sotto
lo sguardo attento del ragazzo che non l'aveva mollata un attimo.
-Dove
cavolo è quel dannato vestito?!- domandò istericamente dopo cinque
minuti buoni di ricerche.
-L'ho
buttato-
-Come
scusa?- lo fulminò.
-Ci
avevi vomitato di sopra, quindi l'ho buttato- alzò le spalle.
-Lavarlo
no, eh?!- lui la guardò come se fosse un aliena.
-E
se non ti dispiace vorrei riavere anche la mia camicia, non vorrei
doverla buttare come il tuo vestito da quattro soldi..- le disse
sorridendo.
Lily
strinse i pugni, si sentiva fremere da una rabbia incontrollata,
avrebbe potuto ucciderlo soltanto con la forza di un dito in quel
momento, Merlino solo sa cosa la trattenne dal farlo.
-Non
posso tornare al mio dormitorio in reggiseno e mutandine!-
-Perchè
no?- domandò spudoratamente divertito, mettendosi in posizione
relax.
-Malfoy,
non dirai sul serio spero!- sperò che fosse così.
-Mai
stato più serio in vita mia, dammi la camicia-
Lily
se la sbottonò velocemente, ed arrivando a pochi passi da lui gliela
buttò in faccia -oddio ti soffoco!- gliela premette sul viso,
cercando di impedirgli di respirare e liberare finalmente il mondo da
quell'inutile piaga.
Il
ragazzo la prese per le braccia e con uno scatto di reni la butto sul
letto, posizionandosi sopra di lei -non ti è bastato questa notte,
vuoi per caso fare il bis?- le sussurrò.
-Sei
disgustoso, lasciami!- cercò di divincolarsi.
-Spostami-
sorrise.
Lily
provò a mollare una ginocchiata sull'eccitazione del ragazzo, ma lui
intuendo tutto, si spostò portandosela addosso e stringendola a sé
-tesoro, se fai così non riuscirò più a soddisfarti!- sghignazzò.
-Lasciami,
o giuro che delle tue care parti basse non resteranno nemmeno i
coriandoli!- minacciò rossa in viso.
-Te
l'ha mai detto nessuno che dopo il sesso sei davvero dolce?!- la
lasciò e lei si alzò immediatamente, rifilandogli una gomitata.
Si
diresse verso la porta e dopo aver controllato che non ci fosse
nessuno, uscì fuori correndo verso il ritratto del Barone
Sanguinario.
-Notte
brava, eh ragazza?- la salutò.
-Sta'
zitto!-
Facendo
attenzione a non essere vista da nessuno, e rischiando di essere
beccata un paio di volte da Gazza, riuscì finalmente a raggiungere
il suo dormitorio.
S'infilò
rapidamente nella vasca piena d'acqua calda, doveva lavarsi, la
vergogna ed il disprezzo che provava per sé stessa, per essersi
lasciata andare a quel modo con Malfoy.
Era
più che certa che adesso lui l'avrebbe umiliata, avrebbe reso di
pubblico dominio la notte che avevano trascorso insieme, soltanto per
ucciderla di vergogna e farla reputare da tutti una volgare puttana.
Pianse
amaramente, avrebbe perso la stima di tutti, lei stessa non aveva
nemmeno il coraggio di guardarsi allo specchio, figurarsi.
Ma
perchè l'ho fatto..la mia prima volta con quel bastardo, perchè?
Per
tutto il giorno non uscì dal suo dormitorio, Nicole le aveva portato
il pranzo, intuendo che l'amica nascondeva qualcosa che la faceva
stare molto male, e non le chiese nulla.
Quando
terminò la cena sentì qualcosa picchiettare al vetro della
finestra, guardò e vide un bellissimo gufo regale, che aspettava che
qualcuno lo facesse entrare per consegnare la lettera che aveva
legata alla sua zampa.
Si
alzò e dopo aver dato un dolcetto all'animale, slegò ed aprì la
lettera.
Questa
sera, undici in punto nella stanza delle necessità.
Non
farmi aspettare o potresti rimpiangerlo.
S.M.
Accartocciò
rabbiosa la lettera, non ci sarebbe andata, mai, nemmeno sotto
tortura, farsi prendere in giro gratuitamente da lui..non se ne
parlava!
Che
dicesse pure tutto a chi voleva, avrebbe negato fino alla morte.
Ringraziamenti:
rebby:
ehm..sinceramente ero convinta che Scorpius fosse di un anno più
grande di lei..ma è evidente che sbagliavo, quindi..si ho
modificato:D comunque sono contenta che ti sia piaciuta fin ora, spero
che anche questo capitolo sia stato di tuo gradimento^.^ ..riguardo
all'ispirazione..beh un pò si, ma sarà completamente
diversa.. spero di averti incuriosita ^.^
francydenis:
indovinato! ihih non te l'aspettavi eh?XD sisi, Scorpius è
proprio bello..non poteva essere altrimenti visto il padre che si
ritrova ( faccina che sbava fino all'inverosimile) *-* sono
contenta di averti messo curiosità e spero che questo capitolo
ti sia piaciuto^.^ buona pasqua anche a te..anche se in ritardo:)
Evans91:
ecco qui..spero ti sia piaciuto cosa ha combinato..ihih grazie x i
complimenti e spero che continuerà a piacerti:) io
cercherò di aggiornare il più presto possibile,
promesso^.^
Grazie anche alle 11
persone che l'hanno messa tra i preferiti, spero che prima o poi mi
farete sapere cosa ne pensate..^.^
kiss a tutti.
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