[Chaos
Emerald viola – Jet x Wave]
Era
una di quelle bellissime giornate soleggiate, ma non troppo calde. Un
leggero venticello muoveva le foglie degli alberi in fiore e gli
steli dell'erba verde e fresca.
Jet
aveva approfittato di tale tranquillità per andare a
riposarsi
all'ombra di un grande albero. La prossima gara si sarebbe svolta
solo tra qualche giorno, ma lui si disse che non aveva bisogno di
preoccuparsi… non troppo almeno.
Sapeva
che non doveva camminare troppo sugli allori o Sonic, presto o tardi,
l'avrebbe battuto. E lui certamente non poteva permettere che
ciò
accadesse.
Aprì
gli occhi lentamente e, per fortuna, l'ombra dovuta alle foglie fece
in modo che il sole non finisse per accecarlo.
Era
passato anche fin troppo tempo da quando si era steso lì. Il
pensiero del rivale blu l'aveva fatto scattare in piedi come una
molla e aveva inserito nel suo cervello un unico pensiero: andare ad
allenarsi per non rischiare di perdere.
Dopo
un sonoro sbadiglio andò a prelevare da contro il tronco il
suo
amato extreme gear. Lo posizionò sul terreno, ci
salì sopra, si
mise in posizione di partenza e…
Nulla!
Non voleva saperne di partire.
– Perché?!
Perché non vuoi partire?!
Jet
afferrò la tavola e la posizionò proprio davanti
alla sua faccia
per esaminarla meglio. Non riusciva proprio a comprendere dove fosse
il problema, visto che il suo meccanico l'aveva appena controllata. A
meno che, si disse, il problema non stesse proprio lì! C'era
solo
una cosa che doveva fare, allora: andare da Wave e chiederle cosa
fosse andato storto.
– Wave!
– gridò il suo nome talmente forte che la fauna
locale si
spaventò.
Era
davvero innervosito all'idea di non potersi allenare in santa pace.
Ma grazie al cielo aveva impiegato davvero poco a raggiungere la
ragazza nella sua officina privata.
– Si
può sapere cosa c'è?
Wave
si tolse gli occhiali che usava di solito per il lavoro e volse tutte
le sue attenzioni al compagno. Non si spaventò troppo nel
vederlo
tutto affannato e sporco di sudore.
– Cosa
c'è? La mia extreme gear ha smesso di funzionare! Posso
sapere come
sia possibile? Non permetto errori ad un meccanico infallibile come
te, – sputò tutto di un fiato il verde, mentre si
avvicinava al
tavolo da lavoro e posizionava il proprio mezzo al posto di quello di
Storm.
La
viola stette in silenzio per qualche minuto. Aveva una gran voglia di
gridargli contro, ma si trattenne, non sarebbe stato affatto carino.
Però,
vedendolo continuare a lamentarsi come uno stupido senza darle
nemmeno il tempo di rispondergli, esplose.
– L'ho
fatto apposta.
– Come?
– domandò Jet. Credeva di non aver capito molto
bene o di essere
diventato totalmente sordo.
– Sono
stata io! L'ho fatto apposta! – ripetette lei più
forte, proprio
nell'orecchio dell'amico.
Il
falco sbatté le palpebre un paio di volte, incredulo.
– Come…
perché?! – domandò.
Doveva
per forza esserci un motivo se il suo meccanico aveva deciso di punto
in bianco di boicottare la sua corsa.
La
rondine si sedette tranquillamente, per poi incrociare la gambe e le
braccia al petto. Lo guardò un qualche secondo in silenzio e
disse:
– Ti ho sentito dire con Storm che la volpe aiutante di Sonic
è un
meccanico migliore di me. Considerala una punizione per aver detto
ciò, – gli spiegò lei mandandogli
un'occhiataccia che avrebbe
fatto rabbrividire chiunque.
Jet
deglutì un po' troppo rumorosamente e cercò di
rimediare perché
aveva assolutamente bisogno del suo meccanico.
– Io
non ho detto esattamente
così… – iniziò a dire,
facendo
attenzione alle sue stesse parole poiché lo sguardo della
viola gli
metteva agitazione, – ho solo detto che è
abbastanza in gamba
visto che è riuscito a permettere a Sonic di arrivare fino a
questo
punto. Ma assolutamente tu sei la migliore!
Doveva
essere leggermente arrossito poiché sentiva caldo, ma sapeva
anche
che non c'era altra maniera se non abbassarsi quel tanto che servisse
a far tornare Wave dalla sua parte.
– Uhm…
– mugugnò lei in risposta notando la sudorazione
fredda da parte
dell'altro.
Ma
in fondo, si disse, era stato abbastanza carino a dire ciò.
Sapeva
che gli ci era voluto tutto il fegato possibile, non era proprio il
tipo.
– E
va bene! Aggiusterò la tua tavola, – lo
rassicurò infine,
alzandosi da dove stava seduta per poi avvicinarsi al tavolo da
lavoro, – ma lasciami sola o non mi concentro, –
aggiunse mentre
sistemava sul naso gli occhiali protettivi.
Jet
annuì non dimenticandosi di ringraziarla prima di avanzare
in
direzione dell'uscita. Senza ombra di dubbio, si disse poi, Wave era
il miglior meccanico del mondo e nessuno poteva batterla.
O
almeno non si poteva quando ci si metteva di testardaggine.
Spazio
dell'autrice che credevate morta o scomparsa e che invece è
tornata
con l'ultimo capitolo, finalmente!
Salve
a tutti! Finalmente ho trovato il tempo e l'ispirazione -sopratutto
quella- per portare a termine la raccolta!
Quindi
eccovi qui l'ultimo capitolo che, come suggeritomi da shinichi e ran
amore, non è altro che una Jet x Wave. Grazie mille per il
tuo
utilissimo consiglio! <3
Quindi
passiamo ai ringraziamenti -la mia parte preferita uwu-
Chi
ha recensito: shinichi e ran amore, The_visored_story_teller, Knight
CuttingBlade e Giorgiazzi!
Chi
l'ha messa nelle preferite: The_visored_story_teller! <3
E
chi l'ha messa nelle seguite: Aladidragocchidiluce e Knight
CuttingBlade. <3
Poi
ci sono due ringraziamenti speciali.
Il
primo va a The_visored_story_teller che con la sua franchezza mi ha
dato la forza di andare avanti, migliorare e di portare a termine,
anche se in ritardo, il mio lavoro. Grazie mille!
Il
secondo va a Knight CuttingBlade che invece mi ha continuato a
scrivere domandandomi quando avessi intenzione di finire xD
Scusami
tanto e grazie per il supporto!
Non
ho altro da aggiungere, mi sembra.
Spero
di farmi nuovamente viva, un giorno :3
Un
mega saluto!
-Angie.
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