cap2
Capitolo 2
Hermione fece qualche passo
in
direzione del labirinto, ma l'uomo era già sparito al suo
interno. Sperò di
riuscire a ritrovarlo, perché lei non aveva un gran senso
dell'orientamento.Si immerse tra le siepi.
Erano più alte di come sembravano viste da fuori, e non
appena vi mise piede
ogni rumore proveniente dall'esterno sparì. Harry le aveva
raccontato che era
successo così anche nel labirinto del Torneo Tremaghi.
Sperando che non ci
fossero Schiopodi Sparacoda e Acromantule anche in quello, Hermione
prese una
direzione a caso. Fece continue svolte,
destra, sinistra, destra, vicolo cieco, sinistra, destra, di nuovo
destra… Andò
avanti così per diversi minuti. Non aveva idea di dove fosse
l'uomo, e ora che
era tornata lucida il suo inseguimento iniziò a sembrarle
una cosa abbastanza
stupida e infantile. Forse sarebbe stato meglio lasciar
perdere… Ma ora che ci
ripensava, non avrebbe nemmeno saputo come tornare indietro, visto che
non
aveva fatto troppo caso a dove era passata. Quindi non restava che
proseguire.
Sì, ma dove andare…? Continuò ancora a caso per
un po', fino a quando sentì qualche lieve rumore e sussurro
provenire da un
vicolo poco più avanti. Estraendo la bacchetta, si
avvicinò lentamente. Non
ebbe però bisogno di alcun incantesimo di difesa,
perché i rumori erano
provocati semplicemente da una coppietta in atteggiamento intimo. Alle
sue
spalle però sentì una specie di risolino, e
quando si voltò vide che da una
siepe spuntava la testa e parte del petto di Mirtilla Malcontenta, che
si stava
godendo lo spettacolo fornito dai due amanti. Hermione la
guardò male e passò
oltre, ma poi le venne un'idea.
«Ciao, Mirtilla,
ehm… hai
per caso visto un uomo con una giacca rossa passare da queste
parti?»
«Ooooh sì
che l'ho visto…»
rispose Mirtilla con aria trasognata, «è passato
poco fa, era alto, e bello…!»
«Ehm, come fai a
dire che
era bello, visto che portava una maschera sul volto?»
indagò cauta Hermione.
«Non lo so, a me
sembrava
bello!» disse Mirtilla scocciata.
«Oh, scusami! Ah
ehm… Non
è che sapresti dirmi in che direzione è
andato?»
«Sembrava stesse
andando
verso il centro del labirinto, è andato per di
là…»
«Ti ringrazio
Mirtilla!
Sei stata di grande aiuto» le disse infine Hermione.
La ragazza lasciò
il
fantasma di Mirtilla al suo spettacolo e proseguì per la
direzione che le aveva
indicato. Si ritrovò a invidiare Mirtilla, sia
perché avrebbe potuto passare
attraverso le siepi senza quelle mille svolte sia perché non
aveva indosso una
gonna ampia come la sua che si impigliava in ogni rametto sporgente.
Man mano che si avvicinava
al centro del labirinto, Hermione notò che il suolo su cui
camminava cambiava.
Se prima era erba, ora stava diventando sabbia. E anche l'aria
diventava più
umida. Le venne il sospetto che il centro fosse situato nei pressi del
Lago
Nero.
Dopo pochi
passi,
constatò
che il suo sospetto era fondato. Vide un lungo corridoio che portava al
centro,
luogo in cui vi era anche lui. Il problema era che il centro era
proprio nel
lago! E Hermione certamente non sapeva camminare sull'acqua…!
Stava cercando di capire
come fare ad attraversare il lago quando a un certo punto, come in
risposta ai
suoi pensieri, davanti ai suoi piedi vide delle piccole lucine ai bordi
del
corridoio, alla base delle siepi. E vide anche che si era formata una
specie di
passerella, che sembrava fatta di fumo. Provò a mettere un
piede lì sopra,
certa che sarebbe finita nell'acqua. Al contrario, il piede si
appoggiò su una
superficie solida. Provò a fare un passo, e vide che quel
fumo reggeva il suo
peso. Si appuntò mentalmente di chiedere a Harry chi avesse
avuto l'idea di
quel labirinto e come avessero fatto a realizzare quel ponte.
Ma ora
l'unica cosa
che
contava era raggiungere l'uomo.
Più si avvicinava al centro
e più le sembrava che la distanza aumentasse. Vide che le
lucine ora non erano
più a terra, ma erano sotto il pelo dell'acqua.
Capì che si trattava di
creature acquatiche luminescenti.
Affrettò il passo.
Se non
fosse stata così ansiosa di raggiungere l'uomo, si sarebbe
accorta
dell'irrealtà della situazione: stava camminando sulle acque
del lago su un
ponte di fumo illuminato da creature che emettevano luce. Ora
però non riusciva
ad apprezzare tutto quello. Si accorse però di una cosa: da
qualche secondo
aveva iniziato a sentire una musica. Era come una voce che cantava,
sembrava un
brano di un'opera lirica, che lei però non conosceva. E
più si avvicinava al
centro, più la musica aumentava di intensità.
Questo faceva aumentare la
sensazione di irrealtà, come mai le era successo prima
d'ora!
Mancavano
solo
più pochi
passi, e l'avrebbe raggiunto.
Si sentiva accaldata, e
il
cuore le stava per scoppiare nel petto. Il corsetto stretto dell'abito
certamente non aiutava, perché le stava togliendo quasi il
fiato.
Un altro passo. Solo
più
un passo e sarebbe stata con lui. Eppure ebbe paura. E se stesse solo
sognando?
Ma non poteva essere, era sicuramente tutto vero. Se invece, una volta
al
centro del labirinto, si fosse dissolto tutto? Magari aveva bevuto
qualcosa di
strano al castello e ora aveva le allucinazioni. Però era
lì, e arrivata a quel
punto non poteva proprio più tornare indietro.
Alzò il piede,
allungò la
gamba. Appoggiò il piede oltre la fine del corridoio. La
musica cessò di colpo.
Il secondo piede raggiunse il primo. Ora però si sentiva le
gambe bloccate.
L'uomo era in piedi lì al centro, la stava guardando.
Hermione si sentì stupida
e impacciata. E forse fu perché l'uomo intuì come
si stesse sentendo che le
venne in aiuto. Fece due passi verso di lei, allungò la
mano…
Era tutto vero o Hermione
stava facendo un sogno…? Un bellissimo e dolcissimo
sogno…?
N.d.A.: questo capitolo
è leggermente più breve del precedente, ma l'ho
voluto scrivere in questo modo per dare enfasi alle sensazioni di
Hermione, e per mostrare quanto fosse confusa... Ma soprattutto per
creare suspence in vista del prossimo capitolo! Spero vi sia piaciuto,
e mi raccomando, non esitate a dirmi che cosa ne pensate!!! Grazie
quindi a chi legge e a chi vuole spendere qualche minuto per darmi una
propria opinione!
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