11)
IL FIORE DI VITA O DI MORTE.
Io e Damian spalancammo la
bocca dalla
sorpresa a quelle parole.
Il nonno aveva abbassato il
capo in
attesa di una reazione da parte del nipote, che ancora era incredulo.
“Hai, hai
rinunciato alla tua
immortalità? Ma come? Cioè, voglio dire, come hai
fatto?!”
domandò agitato Dam.
Io voltavo la testa da lui
al nonno,
impaziente.
Un clima di tensione si era
impossessato di quel momento.
“Uuuaaaa!”
Mirko sbadigliò,
interrompendo quel silenzio e spaventandomi.
Si portò una
mano davanti alla bocca:”
Ops, Pardon!” esclamò subito piegando le labbra in
un sorrisetto
beffardo.
Io inarcai un sopracciglio
guardandolo,
stupita, mentre Damian gli lanciò un'occhiataccia.
“Vedi
figliolo..” riprese il nonno
per riconquistare l'attenzione “ Mirko, qui presente, vive
con la
famiglia reale in un bellissimo castello, dirti che è enorme
sarebbe
effettivamente un eufemismo, forse infinito sarebbe più
appropriato...”
Cercai di immaginarmi le
dimensioni di
un castello infinito, ma anche provandoci non ci riuscii..
“Al suo interno
comunque esiste un
prato, un esteso prato, tra il quale cresce una pianta speciale...
Magica..”
“Magica?”
ripete Damian
interrogativo.
“Si, esatto, mio
ingenuo amico!”
intervenne Mirko dirigendosi verso il bancone, poi con movimento
rapido, quasi invisibile, ci si accomodò sopra.
“Non ho detto a
te!” affermò Dam
restio. Proprio non lo sopportava...
“Hei, tranquillo
Damiuccio, come
siamo scortesi...” Mirko lo guardò con aria di
sfida. Sembrava che
dai loro occhi uscissero delle scariche elettriche.
Poggiai una mano sul
braccio di Damian
per tranquillizzarlo, lui allora spostò gli occhi dal
principe a me,
e recuperarono subito quella dolcezza dalla quale di solito erano
caratterizzati. Rimanemmo a guardarci, persi l'uno dentro l'altra.
“Ehm,
ehm...” il nonno si schiarì
la gola, interrompendo quel momento.
Dam si portò una
mano dietro la nuca
imbarazzato, e io sollevai la testa guardandomi in giro. Al mio
fianco sentii una risatina dispettosa, Mirko ci osservava divertito,
muovendo le gambe avanti e indietro.
“Scusate, dato
che già conosco tutta
la storia, ci sarebbe un posto dove potermi sdraiare? Giusto il tempo
che voi finiate..”
chiese poi alzandosi
rivolgendosi a
Dragomir.
“Ma certo
Principe, si accomodi pure
di sopra.” e così dicendo gli fece un cenno con la
mano verso le
scale.
Dam sbuffò al
pensiero di Mirko nel
suo letto, ma pur di non averlo tra i piedi, non replicò e
lo lasciò
andare.
“Continua pure
nonno. Perdonami.”
disse Damian poi guardandolo.
Lui annuì e
riprese: “Quella pianta
prende il nome di F.L.O.D., in esteso sarebbe Flower Life Or
Death...”
“Fiore vita o
morte?” chiese il
nipote perplesso.
“Esatto figliolo.
Il F.L.O.D. fiorisce una volta all'anno, cresce durante l'inverno e
rimane chiuso
fino all'estate, quando i suoi petali si aprono. Nel corso di tale
apertura ogni fiore sparge sul terreno una leggera polvere argentea,
sarà quella che permetterà l'inverno successivo
di farla
ricrescere. Tali fiori nascono sempre in piccoli mazzi di tre, non di
più e non di meno, e non superano la quindicina, quindi al
massimo
cinque mazzetti.
Ci sono i due piccoli
laterali e quello
più lungo e di dimensioni maggiori al centro.
I primi vengono raccolti e
con essi si
ricava una specie di tisana, la quale ha la capacità di dare
l'immortalità o di toglierla. Del secondo, quello
più grosso
invece, è utile solo il pistillo...”
“Il pistillo?
Cioè la parte
centrale?” lo interruppe Dam incuriosito.
Il nonno annuì
nuovamente:
“Quei pistilli
Damian sono le
SELECT-HEARTH.”
Rimanemmo entrambi di
sasso. Chi
avrebbe mai creduto che una pietra di quel genere, che tanto
somigliava ad un diamante potesse nascere da un fiore?
Era una cosa sbalorditiva
ma fantastica
nello stesso tempo.
“Wow,
è..incredibile.” Damian mi
tolse le parole di bocca.
“Però,
non capisco... come fa quella
pianta a nascere solo nel 'giardino'..”
dicendo ciò fece
le virgolette con le
mani “di questo Re se una volta convivevate con le persone in
un
altro paese, cioè, non eravate ancora nascosti
li...” Dam non
sapeva spiegarsi, ma Dragomir aveva capito perfettamente,
evidentemente già si aspettava tale domanda
perché rispose pronto.
“Il F.L.O.D. una
volta, tanto tempo
fa, cresceva liberamente infatti, nelle foreste, nei boschi, quasi
sempre in zone buie e spesso tra le radici degli alberi, o su rocce
troppo esposte al vuoto per poterle raggiungerle. Nessuno a parte noi
vampiri conosceva le sue facoltà, e così era
giusto, fino a quando
un giorno un umano ne venne a conoscenza. Allora noi avevamo ancora
fiducia in alcuni di loro, in quanto non tutti ancora ci
perseguitarono, e Re Gheorghe volle concedergli una
possibilità, se
noi potevano avere vita eterna perché loro no?.. Solo che le
cose
non andarono come previsto. Di quella tisana era necessario e
indispensabile berne solo un sorso per entrambe le
opportunità, una
sola goccia in più avrebbe causato la morte
istantanea..”
Spalancai gli occhi e
deglutii al solo
pensiero.
“Ogni cosa buona
ha le sue
controindicazioni mia cara..” disse il nonno accorgendosi del
mio
sguardo, poi continuò:
“L'umano, anche
dopo le nostre varie
raccomandazioni e dopo averlo messo al corrente di un tale rischio,
non fu in grado di fermarsi. Con ogni fiore si è in grado di
produrre un bicchiere su per giù, e lui lo bevve tutto.
Morì
all'istante.
Furono la sua smania di
potere e la sua
avidità che lo condussero alla morte,
ma ci sentimmo comunque
responsabili.
Questo fatto non fece che peggiorare la nostra già critica
situazione, non si era ancora arrivati alle ronde, ma ciò
contribuì
a farle giungere. Nessuno credette alla nostra spiegazione volevano
delle prove, ma noi non potevamo rischiare ancora, così gli
umani
cominciarono a cercare da se il F.L.O.D. Fortunatamente con scarsi
risultati, e durante l'inverno successivo raccogliemmo tutti i
quindici fiori impedendo loro di aprirsi e di poter quindi concimare
il terreno. Li conservammo dentro dei vasi, nei posti più
nascosti
possibili aspettando l'estate, e quando questa arrivò non
appena i
petali si aprirono ne raccogliemmo la polvere e la conservammo in un
vaso.
Facemmo appena in tempo che
poco tempo
dopo l'incubo che già aveva preannunciato il suo arrivo
giunse.
Dovemmo andarcene e ricominciare la nostra vita da 'normali' altrove.
Il Re allora decise di
spargere quella
polverina solo e non oltre il confine del suo prato, e da allora la
pianta non è mai più cresciuta altrove.”
Rimanemmo tutti in silenzio
per qualche
minuto, ognuno perso nei suoi pensieri.
Fu Damian a spezzare il
silenzio. Con
passo lento si avvicinò al nonno e d'improvviso lo
abbracciò:
“Hai fatto una
cosa bellissima per la
nonna. Sei una persona meravigliosa.”
Mi commossi di quel gesto.
C'erano ancora tante
domande da fare,
tante risposte da avere,
ma adesso quel momento era
la cosa più
importante.
Ciao
a tutti! Eccovi qui un altro capitolo finalmente!
Mi
spiace tanto che abbiate dovuto aspettare così tanto,
perdonatemi!
Comunque spero tanto tanto che vi piaccia!
RINGRAZIAMENTI:
*Grazie
_ Vampire _ CulleN _! Oddio quanti complimenti, non me li merito, ma
mi fanno tanto piacere! Sei una delle poche che legge questa storia,
ma vali per cento! Grazie davvero, spero ti piaccia anche questo
capitolo, fammi sapere!
*Grazie
mille pacci, le tue recensioni non mancano mai!
Non
vedo l'ora di sapere se anche questo ti piace! Un bacione!
Ringrazio
poi tutti voi che leggete, non siete in molti ma è comunque
un
onore! Spero mi farete sapere che ne pensate di questa idea del
F.L.O.D. Ci conto!
Baciiiii!
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