Princess Luna's Nightmare

di Signore_Oscuro
(/viewuser.php?uid=618940)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


“I sogni celano sempre un fondo di realtà, principessa”. Queste furono le grottesche parole con la quale subentrò la sagoma di Fallen nella stanza.

Si avvicinò al letto, facendomi udire quel suo passo pesante e l’inconfondibile tonfo metallico che lasciava alle proprie spalle.

Anche se era avvolto dalle tenebre, riuscii ugualmente a distinguere l’amuleto che portava incastonato nel petto ed il suo occhio sinistro che pareva intriso di sangue.

Provai ad urlare, ma dalla mia bocca non uscì alcun suono. Volevo strepitare a pieni polmoni il nome di mia sorella, ma la paura mi aveva come paralizzata.

Si fermò vicino al letto, con l’occhio fisso su di me.

«T… Tu non… non dovresti essere qui! Tu sei solo un sogno!».

Sentii la sua risata, il suo braccio si allungò verso di me. Mi strinse il corno e mi lanciò contro la parete.

«Un sogno potrebbe fare questo, principessa?» ringhiò con una voce compiaciuta, raggiungendomi e bloccandomi a terra.

«E’ ironico, non è vero?... Il Generale che ha guidato Equestria in tutte le sue vittorie ridotto all’esilio su una feccia di pianeta… ed ora, io riserverò il medesimo trattamento A TE!».

Alzò la mano destra che venne pervasa da un alone di mangia in contemporanea all’amuleto nel suo petto, che iniziò a brillare come il suo occhio.

Mi riparai il muso con gli zoccoli, quando sentii qualcuno bussare da dietro la porta.

«Luna?  Va tutto bene? Cosa sta succedendo?».

Sbarrai gli occhi, feci un respiro a pieni polmoni e finalmente cacciai un urlo con tutto il fiato che avevo in corpo.

«CELESTIAAAAAA!!».

Ci fu un boato,  poi vidi i pezzi della porta della stanza schiantarsi sulla la parete sopra la mia testa.

«FALLEN! MALEDETTO CANE!... GUARDIE!!».

Chiusi gli occhi e ringraziai il cielo per l’intervento tempestivo di mia sorella, finalmente quell’incubo poteva finire una volta per tutte.

«Arrenditi Fallen! Non hai scampo!» tuonò Celestia.

Quel maledetto mostro esitò per un attimo, rimanendo immobile con la mano alzata sopra la mia testa. Sicuramente stava pronunciando le sue ultime preghiere.

«E’ finita per te» esclamai, mostrandogli un sorriso beffardo.

«Alzati ed allontanati da lei, immediatamente!» lo intimò mia sorella.

Fallen fece come gli venne ordinato, tenendo sempre alta la mano pervasa da uno strano incantesimo.

«Abbassa la mano,  ORA!!».

Il nostro nemico non si scompose di un millimetro, rimaneva fermo, immobile sopra di me, con lo sguardo basso e la mano alta.

Sentii Celestia caricare il proprio corno il quel momento.

«Non te lo ripeterò una seconda volta, traditore!».

Fallen iniziò a ridere, la sua risata divenne sempre più sonora.

Aveva lo sguardo fisso su di me, riuscivo a vedere la dentatura cromata che adornava quella sua rivoltante bocca.

«Fa buon viaggio, Luna» mormorò, facendo poi cadere il braccio come per colpirmi.

Poi tutto divenne buio e silenzioso…





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3495419