-Papà
aiutami a riportare a casa Hermione, ti prego, non finirà
bene se
resta con Voldemort- disse Draco supplicando il padre, quando era
andato via non era riuscito a trovare Hermione e la riccia era rimasta
a Riddle Manor.
-Non posso
interferire Draco, è già stato un miracolo far
accettare al consiglio
il tuo ritorno, convincerli a rapire una mangiamorte mettendo a rischio
degli uomini preziosi è impossibile per me- disse Lucius
dispiaciuto al
figlio, sapeva l'amore che lo legava a quella ragazza ma non se ne
parlava di rischiare le vite di decine di persone per rapirla.
-Cosa dovrei fare allora?- chiese Draco disperato, si sentiva solo e
perso senza Hermione ed Altair.
-Aspettare,
passa del tempo con tuo figlio magari- disse Lucius dispiaciuto al
figlio ma anche con una punta di rimprovero, Draco non era stato un
padre presente per il suo nipotino.
-Non credo che Pansy ne sarebbe felice- disse Draco
tristemente, non era mai riuscito a dedicare il giusto tempo a suo
figlio in questi tre mesi e si sentiva uno schifo per questo motivo,
sapeva di averlo già deluso.
-Ma non può impedirtelo, sei il padre di Scorpius, deve
accettarlo- disse Lucius serio, era arrivato il momento per Draco di
diventare uomo e di prendersi le sue responsabilità.
Draco si diresse speranzoso verso la camera di Pansy e allo stesso
tempo deciso a dar battaglia per vedere suo figlio, bussò
finchè Pansy non andò ad aprirgli la porta.
-Draco-
disse Pansy sorpresa aprendo la porta erano tre mesi che non lo vedeva.
-Vorrei vedere Scorpius- disse
Draco deciso.
-No- disse Pansy scuotendo la testa.
-Perchè no?- disse
Draco arrabbiato impedendo a Pansy di chiudere la porta.
-Perchè non
c'eri quanto è nato e in questi suoi tre mesi di vita non
l'hai mai
voluto vedere, non c'eri per il suo primo versetto, non c'eri per il
suo primo sorriso..non ti meriti di vederlo adesso- disse Pansy
furiosa spingendo via Draco.
-A dire il vero io c'ero..una volta a settimana mia madre lo
portava da me quando glielo affidavi..non sono un padre snaturato Pan-
disse Draco seccato e offeso.
-Non ti considero suo padre- disse Pansy
decisa.
-E chi è suo padre? Theo? So che passate molto tempo
insieme!-
disse Draco pungente, sapeva di non poter giudicare Pansy ma non
potè farne a meno.
-Mi sta aiutando perchè ha più esperienza di me
con i bambini- disse Pansy difendendosi.
-Certo, perchè siete molto
molto amici, lo siete sempre stati non è vero?- disse Draco
arrabbiato.
-Come tu hai avuto molte amiche- disse Pansy sempre con la
risposta pronta.
-C'è differenza dall'avere molte amiche e un solo amico
Pansy, un enorme differenza- disse Draco andandosene.
-E sappi che non è
finita qui- sibilò Draco prima di svoltare l'angolo.
-Draco!!- urlò felice Astoria quando vide il biondo in
corridoio.
-As?!- disse perplesso Draco mentre la bionda di avvicinava.
-Sei
tornato- disse Astoria abbracciando Draco per poi guidarlo verso la
porta di camera sua e farlo accomodare.
-Si, e quello che ho trovato
non mi è proprio piaciuto- disse Draco prendendo le mani di
Astoria.
-Intendi Theo e Pansy? Va avanti da un pò credo, da quando
il
mio matrimonio con Theo è saltato, i Nott sono tornati con
Voldemort
sai? Quando gli accordi sono saltati- disse Astoria sedendosi sul
letto.
-Come ti senti a riguardo?- chiese Draco preoccupato per la
bionda, sapeva che provava dei sentimenti per Theo.
-Sinceramente? Sollevata, stava accadendo tutto troppo
velocemente, mi piaceva Theo ma sposarlo era veramente troppo per me-
disse Astoria avvicinandosi a Draco.
-Avresti dovuto dirlo, ti avrei
aiutato- disse Draco osservando Astoria, era ancora la sua piccola As.
-Non mi avresti potuto aiutare
e non volevo il tuo aiuto, ero pronta a farlo perchè era
necessario-
disse sincera Astoria.
-Sono felice che tu non l'abbia fatto- disse
Draco giocando con i boccoli di Astoria.
-Anche io- disse Astoria
posando la testa sulla spalla di Draco.
-Che
mi dici invece di Hermione? La tua fidanzata giusto?- disse Astoria
sistemandosi una ciocca di capelli dietro all'orecchio.
-Si. Lei sta
cambiando..- disse Draco pensieroso.
-Per te?- disse sorpresa
Astoria.
-Forse all'inizio era per me, adesso è più per
lei credo, gli
piace essere cattiva- disse Draco incerto.
-Ricordati Draco, non puoi
trasformare una brava ragazza in una cattiva, prima o poi
crollerà-
disse Astoria con sguardo furbo.
-Ho reso te una cattiva ragazza- disse
Draco all'orecchio di Astoria baciandogli poi la guancia.
-Io sono
sempre stata una cattiva ragazza Draco- sussurrò sensuale
Astoria.
-Sei una buona amica- disse Draco alzandosi dal letto e allontanandosi
per non illudere la ragazza.
*RIDDLE MANOR*
Altair stava girando per i corridoi di Riddle Manor alla ricerca di
Hermione da un pò, quando finalmente la trovò,
era seduta, come al solito stava leggendo un libro, di arti oscure, una
consuetudine per lei ultimamente, si stava mordendo il labbro
inferiore, lo faceva sempre quando incontrava qualche paragrafo
più complicato, era vestita completamente di nero, i
riccioli raccolti nel suo cappuccio da mangiamorte, Merlino quanto era
bella.
-Al?- disse Hermione fissando Altair che era fermo a pochi passi da lei
e la stava osservando imbambolato.
-Mi serve il tuo aiuto- disse Altair sedendosi accanto ad
Hermione, cercando di scacciare dalla sua mente tutti i pensieri
impuri, era la donna di suo cugino, offlimits ormai.
-Il
mio?- disse Hermione sorpresa, raramente qualcuno gli aveva chiesto
aiuto ultimamente.
-Si, ma è una cosa pericolosa, devi consegnare un
biglietto a Daphne- disse Altair sottovoce aprendo il palmo della mano
e facendo vedere ad Hermione un foglietto.
-Non rischierò la vita per un
"Ti amo xoxo"- disse Hermione scettica.
-è per la guerra ed è
importante- disse Altair bisbigliando e mostrando il biglietto ad
Hermione che subito riconobbe le rune antiche in cui Altair aveva
scritto.
-Horcruex?- disse confusa Hermione.
-Zitta!! Vuoi farci
ammazzare?- disse Altair agitato dando il biglietto ad
Hermione.
-Arriverà a Daphne te lo prometto- disse Hermione
all'orecchio
di Altair.
-Grazie- disse Altair baciandogli la guancia per poi alzarsi e
allontanarsi.
Quando rientrò in camera Alyssa era furiosa, pronta a fargli
il terzo grado.
-Ti
hanno visto con Hermione, che significa ciò?- disse Alyssa
arrabbiata appena Altair si avvicinò a lei.
-Impara a condividermi- disse Altair freddo, aveva bisogno di crearsi
una scusa per poter stare vicino ad Hermione.
-Vuoi lei? Io non ti condivido con nessuno- disse Alyssa categorica,
non era una ragazza qualsiasi che Altair poteva prendere e lasciare o
tradire a suo piacimento.
-Non sono
mai stato un uomo che sta con una sola ragazza, con mio cugino fuori
dai giochi potrei prendermi Hermione quando voglio, e si da il caso che
io la voglio adesso Alyssa- disse Altair ridendo divertito mentre
Alyssa era
furiosa.
-Vai dai lei? Se varchi quella soglia non tornare Black hai capito?-
urlò furiosa Alyssa mentre Altair usciva nuovamente, non
aveva voglia di sentire le urla di Alyssa ma grazie a lei aveva appena
studiato un piano geniale.
Soddisfatto del piano che si stava creando nella sua mente si diresse
verso la stanza di Hermione per metterla al corrente del piano e
bussò velocemente alla porta.
-Ancora
non sono potuta uscire- disse Hermione aprendo la porta.
-Fai con calma, non sono qui per questo, devo farti una
domanda- disse Altair serio.
-Chiedi pure- disse Hermione preoccupata,
non aveva mai visto Altair così serio.
-Ami mio cugino?- chiese Altair
all'orecchio di Hermione.
-Più della mia vita- rispose Hermione senza
esitazioni.
-Allora devi baciarmi, Draco deve credere che tu lo abbia
tradito perchè se verrà qui a prenderti per lui
è la fine, lo
uccideranno, Voldemort aspetta solo che lui metta un piede fuori da
Black Manor per ucciderlo, non potrei salvarlo Hermione capisci?- disse
Altair preoccupato poggiando la fronte contro quella di Hermione.
-Si-
rispose Hermione con voce stridula, stava per piangere.
-Mi dispiace-
disse Altair con le labbra a pochi centimetri da quelle di
Hermione.
-L'importante è che lui sopravviva- disse Hermione mettendo
una mano sul volto di Altair per poi baciarlo sotto lo sguardo vigile
delle sfere di cristallo che spiavano ogni movimento di Hermione quando
si trovava nelle sue stanza, era una prigioniera di lusso.
-Ti
fidi di me?- chiese Altair spostando le labbra sul collo di
Hermione.
-Si- sospirò Hermione quando Altair gli baciò il
collo, per quanto amasse Draco non riusciva a controllare i suoi
istinti.
-Allora
sta ferma- disse Altair continuando a baciargli il collo in punti
precisi.
-Quando andrai da Daphne assicurati che Draco lo veda, lo
convincerà- disse Altair facendo un passo indietro ed
Hermione si
guardò allo specchio del bagno, sul collo dove Altair
l'aveva baciata aveva tra segni rossi che formavano una V rovesciata,
il simbolo di Altair.
-Il tuo marchio- disse Hermione con le lacrime
agli occhi, si sentiva un oggetto.
-Questo e il bacio che le spie
riporteranno lo convincerà, adesso vai, posso manomettere
quei così per una mezzoretta, crederanno che stiamo facendo
altro- disse Altair facendo cenno ad Hermione di smaterializzarsi.
-Hermione!
Come? Come hai fatto a scappare?- chiese Draco correndo ad abbracciarla
quando la vide a Black Manor.
-Altair, ma devo tornare là, devo solo
consegnare una cosa a Daphne- disse Hermione evitando lo sguardo di
Draco.
-No! Sei impazzita? Sei riuscita a scappare, devi restare, io ti
proteggerò, ti proteggeremo, ora che so che Altair
è dalla nostra parte
tutto sarà più facile! Lo riporteremo a casa-
disse Draco accarezzando
il volto di Hermione e spostandogli i capelli dal collo.
-Altair non
tornerà, io non resterò, capisci adesso Draco-
disse Hermione cercando
in tutti i modi di trattenere le lacrime, mentre lo sguardo pieno di
rabbia di Draco era fisso sul marchio lasciato da Altair.
-Capisco, è un addio questo
quindi- disse Draco che aveva il cuore spezzato, le persone che
più amava al mondo lo avevano tradito.
-Si, è un addio- disse
Hermione voltandosi lasciando andare le lacrime.
-Eri stata brava
Hermione, mi avevi fatto credere nell'amore, ottima attrice- disse
Draco con voce piena di rancore e rabbia mentre Hermione continuava ad
allontanarsi.
-Daphne- singhiozzò Hermione mentre bussava alla porta
dell'amica.
-Oh Merlino Hermione, eravamo così preoccupati per
te- disse Daphne
abbracciandola mentre la riccia rimase immobile tra le braccia della
bionda.
-Stai bene?- chiese poi preoccupata la bionda quando
vide le lacrime che rigavano il viso di Hermione.
-Nessun problema-
disse Hermione sistemandosi i capelli in modo che anche Daphne potesse
vedere il marchio.
-Quello è..tu e Altair?- sussurrò
Daphne fissando i segni sul collo di Hermione e indietreggiando.
-Si, mi
ha chiesto di darti questo- disse Hermione porgendogli il biglietto di
Altair.
-Non lo voglio- urlò Daphne piangendo.
-Ti prego, è importante-
disse Hermione poggiando il biglietto sulla scrivania di Daphne.
-Allora
tu dagli questo, o ancora meglio mettitelo tu, vi auguro una vita
felice- disse Daphne porgendo l'anello di fidanzamento a Hermione che
lo prese con mani tremanti.
-Daphne io..- disse Hermione cercando di
trovare le parole giuste.
-Non importa Hermione, non devi dirmi niente,
me lo sarei dovuto aspettare- disse Daphne coprendosi il volto con le
mani.
-Fatto?- chiese Altair, aveva sentito Hermione materializzarsi in
camera e l'aveva subito raggiunta, la prima cosa che notò fu
qualcosa luccicare tra le mani di Hermione, era l'anello di
fidanzamento che aveva dato a Daphne, non ci fu bisogno di ascoltare le
parole spezzate dai singhiozzi pronunciate da Hermione per capire che
il suo piano era perfettamente riuscito.
-Non
ci perdoneranno mai, è tutto finito, non potremo mai tornare
a casa,
non starò mai con Draco- disse Hermione piangendo
rannicchiata sul
letto.
-Ma Draco vivrà, ogni giorno in più che
vivrà sarà grazie a te
Hermione, non è sufficiente questo?- disse Altair
sdraiandosi accanto a
lei e abbracciandola.
-è questo ciò che ti ripeti quando ti manca
Daphne?- disse Hermione voltandosi verso Altair.
-è l'unica cosa che mi
fa continuare a combattere, lo faccio per lei per Lys e per Draco, se
io mi arrendo, se mostro una minima debolezza sono morti, non posso
farlo- disse Altair serio.
-Quel biglietto...possiamo farlo insieme? Sconfiggerlo intendo- disse
Hermione con la voce stridula di chi aveva appena smesso di piangere.
-Non posso chiedertelo Mione- disse Altair stringendola più
forte a sè.
-Sarò con te, ad ogni passo, finchè non lo avremo
ucciso- disse
Hermione determinata.
-O finchè non ci ucciderà- disse Altair
accennando
un sorriso, sapeva di doverla mettere davanti alla realtà.
-Provavo ad essere ottimista- disse Hermione ridendo.
-Il tuo
ottimismo ti farà fare una brutta fine Herm- disse Altair
divertito.
-Comunque ero seria, siamo io e te contro il mondo adesso-
disse Hermione abbracciandolo.
-Il mago e la strega più brillanti della
loro generazione contro il mondo? Credo proprio che vinceremo- disse
Altair baciandogli la guancia.
|