Pagine bianche

di Matih Bobek
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Pagine bianche.

Tempo di pagine bianche,
lasciate ad appassire spoglie
nel fiato autunnale che vibra
grigio di tedio;
Non un rivolo di inchiostro,
non l'ombra di odori e vita.
Vuote:
cesti bianchi di panni 
stesi ad asciugare 
nell'oro estivo.
Sparpagliate:
ciottoli su un sentiero di mare
rimasti a sbiadire
sotto cicli infiniti di sole.
Silenti:
i respiri che la notte ho mozzato
nel terrore di non riconoscermici.

Tempo di pagine bianche,
e intanto mi scrivo dentro,
ricalco contorni sottili.
Sono incompleto:
in attesa che la vita si imbatta in me
e che io mi imbatta in lei nel reciproco abbraccio
di un attimo mai condiviso.

Inerme:
le ali di un gabbiano 
piegate dalla scia stanca
di una tempesta, 
senza più voli da compiere.

Pagina bianca,
che con una passata di pennello
spera di scorgere nelle pieghe
di un riflesso ombra alcuna
che offuschi la sua luce.




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