note pre-storia: se è
possibile, da leggersi con in sottofondo questa canzone. grazie e buona
lettura! (っ˘ڡ˘ς)
wrapped
in crimson
«
why
is the sky so blue
as
if none of it knows about sorrow?
it
always crumbles away toward tomorrow
without hesitation »
yki era
sempre stato bravo a fare regali.
Anni di esperienza gli avevano insegnato che gli umani apprezzavano
scambiarsi
cose in un gesto 'romantico'; la cosa in precedenza non l'aveva particolarmente
sfiorato, anche perché trovava quella pratica particolarmente insensata
e
ridicola, ma poi, negli anni, aveva imparato a ricredersi.
Un fiore lì o un diadema là potevano aprire mille porte, e sapersi
ingraziare
una donna con un piccolo presente era essenziale per un uomo come lui,
abituato
a godersi tutti i piaceri della vita.
Certo, non si sarebbe mai sognato di trovarsi a fare un regalo proprio
ad Allen
Walker, ma dopo che il Conte del Millennio aveva vinto la guerraーannientando
gli esorcisti e il loro patetico Dark Orderーnon gli era rimasto molto
da fare se non
intrattenersi con l'ultimo, recalcitrante sopravvissuto.
Non che il caro shōnen si dimostrasse
molto amichevole nei suoi confronti, ma un regalo era sempre un regalo
e, se
poteva aiutarlo a sotterrare l'ascia di guerra, sarebbe andato bene.
Ma cosa sarebbe piaciuto al suo piccolo prigioniero?
Carte?
Prevedibile.
Profumo?
Patetico.
Vestiti?
Stucchevole.
Non gli era mai sovvenuto che magari il suo adorato, piccolo shōnen, dalla pelle diafana e gli occhi
limpidi e coraggiosi potesse apprezzare una delle sue aggraziate
farfalle,
finché Sheryl non l'aveva suggerito a cena tra un boccone di tacchino e
l'altro.
«Perché non una delle tue farfalle?» aveva osservato con un sorriso
mefistofelico, voce intrisa di veleno, mentre la sinfonia di urla e
distruzione
si acuiva; così, ghignando, mentre attorno a loro il mondo cadeva a
pezzi sotto
l'impeto degli akuma.
Non che fosse un fan delle idee di suo fratello ma, per una volta, la
proposta
di Sheryl aveva suscitato un pizzico di curiosità in lui.
Una farfalla.
Per Allen Walker.
Il suo ingenuo prigioniero, quella purezza che aveva tentato
disperatamente di
proteggere, quell'anima tinta della crudeltà del mondo. Aveva lottato
ed aveva
perso.
I suoi sogni erano svaniti, il sipario era stato calato e ora
probabilmenteーnella
solitudine della sua prigioneーsi domandava come il cielo
potesse continuare ad essere
così blu, come se non conoscesse la tristezza?
I suoi amici, un lontano eco nel vento. I suoi sogni, bruciati come una
candela
lasciata ardere nella notte.
Lui, l'ultima scintilla di gentilezza dell'umanità, lavata da un mare
di ombre
che prima o poi lo soffocheranno.
Dov'è il tuo Dio ora, shōnen?
Per qualche strano e contorto motivo, l'idea lo divertiva. Vederlo
soffrire,
dibattersi inutilmente, era qualcosa di intrinseco alla sua anima.
E quello era il modo perfetto.
Una farfalla vermiglia appoggiata sul viso, che lavasse via le sue
lacrime, che
mondasse tutti i suoi peccati, un sanguigno monito per ricordare.
Magari avrebbe apprezzato il gesto.
«Sì» aveva replicato, con un lieve sogghigno ferino «Sì, hai ragione»
Regalargli un semplice insetto pescato a caso da Tease sembrava troppo
semplice
e, francamente, dove stava la sfida?
Per sua esperienza, Tease mangiava praticamente di tutto e di più;
eppure, in
base alla loro dieta, le farfalle cambiavano di forma e di colore,
eleganti ali
pellucide che frullavano nel vento attorno alle sue dita.
Certo, i suoi primi tentativi di produrre un insetto più che
particolare erano
stati dei goffi fallimenti, ma aveva poi compreso che il sangue umano
era
quello che donava loro quel colorito purpureo e regale. Bastavano solo
i giusti
'donatori'.
Ci erano voluti giorni e attenti 'sollecitazioni' da parte sua, ma era
finalmente riuscito a creare la farfalla perfetta, piccola e fragile,
il corpo
leggiadro ammantato dal rosso più vivo, quel colore sanguigno e
sensuale che
tanto gli faceva battere il cuore.
Gli umani sono creati dalla natura e, quando muoiono, ritornano in
essa. Il suo
piccolo esperimento era solo un mondo per 'velocizzare' l'intero
processo.
Come si suol dire, la pratica rende perfetti, e Tyki era sicuro che il
suo shōnen avrebbe apprezzato il suo piccolo
regalo di rappacificazione. Non poteva certo odiarlo dopo i suoi immani
sforzi
per renderlo felice.
E poi, quanto sarebbe sembrato regale, ammantato dalle farfalle
cresciute dal
sangue dei suoi stessi amici?
«
the wishes returning to the
darkness
will burn
away
by the
guidance of their light
the world will dream again »
random fact of the day: l’oceano
contiene talmente tanto sale, che con esso sarebbe possibile tutti i
continenti
con 150 metri di esso.
io amo Tyki;
of course, io amo Tyki.
chiudetemi con lui per dieci
minuti in un armadio e gli farei cose indicibili;
forse il motivo per cui lo amo tanto è perché riesce a coniugare
l'essere al
contempo molto sofisticato e molto psicopatico allo stesso tempo e,
davvero, ci
vuole bravura per farlo così tanta classe e per non tirare fuori il
solito
psicopatico narcisista ب_ب
onestamente mi mancava un po' il vecchio Tyki, quello cattivo, non
quello
smielato che dice a chiunque 'ti amo'
e raccoglie margherite. diciamo
che
vederlo trasformarsi in uno sugardaddy
con tendenze pervertite *cough*
quello è
sheryl *cough* non è al top delle mie priorities al momento, e perciò
ho voluto
far tornare un po' il sadico che c'è in lui!
ad essere sincera non ho la minima idea del perché io abbia scritto
questa...
cosa(?), che è praticamente
venuta fuori da sé. so che ad un certo punto stavo
ascoltando questa canzone molto molto spensieratamente(???) e il
momento dopo
stavo piangendo come un'idiota mentre scrivevo questa storia ;;
cioè, sono un'emotional wreck
da quando ho finito fate/zero,
ovviamente
non
dovrei mettermi ad ascoltare la fottuta ending ma,
no, io mi voglio
male e
prendo a fare associazioni(?). e, niente, le parole della canzone
(anche se
probabilmente erano pensate per kiritsugu emiya ma vbb) sono
stranamente, uhm,
appropriate nel contesto e parlano ovviamente di sogni distrutti e
yadda,
yadda, yadda. non so, ogni volta che leggo le parole mi viene da
piangere e non
ho potuto fare a meno di immaginare cosa potrebbe succedere se... eh,
la yuki
kajiura è un fottuto genio. morale della favola, avevo bisogno
di
angst, Tyki
era disponibile ad infierire e Allen la mia vittima sacrificale.
...e perché io sto ancora parlando,
uh? ٩(๑`ȏ´๑)۶
comunque, come dico sempre: c'è una piccola, piccolissima punta di
shōnen-ai,
ma shippare non è il mio forte e oltretutto penso che questo
diventerebbe
molto, molto non-con (a livello della doflaw, per capirci), quindi
potete più o
meno vederci quello che volete, siete liberi di interpretare ㅎ_ㅎ
grazie moltissime per aver letto fino a qui e spero vi fermerete magari
a
lasciare un commentino ~
ange
|