Questa poesia si è classificata quinta al contest "Acrostici" indetto da GreenWind sul forum di efp.
A te
Odore di fragole rosse,
dolce come il dolore,
instilla la tristezza.
E, sebbene nei ricordi lontani
tremino avvertimenti,
api dorate, sorde ai
moniti del cuore,
occupano la mente.
Angolo Autrice:
È interessante vedere come certe cose tornino sempre. Questa è la prima poesia che scrivo dopo quattro anni: l’ultima l’ho scritta per il secondo contest a cui ho partecipato (ma per cui non ho mai ricevuto una valutazione); d’altra parte, il primo contest a cui mi sono iscritta si intitolava Odi et amo, che è esattamente la frase che ho utilizzato per questo acrostico. Quindi sì: è proprio interessante vedere come certe cose si ripetano.
Detto ciò, tralasciando le varie coincidenze legate a questa poesia, inizio col ringraziare GreenWind, che col suo contest mi ha permesso di tornare a scrivere: era da più di un anno che non mi mettevo tranquilla a lavorare su qualcosa che mi piacesse e che mi coinvolgesse così tanto, ma soprattutto era da tanto che non scrivevo qualcosa che riguardasse me stessa e quello che provo. Tutto l’acrostico parte dal carme di Catullo Odi et amo che, nella sua semplicità (due versi in tutto!), è sempre riuscito a trasmettermi tanto. Proprio per questo ho deciso di usare il suo ossimoro per tentare di spiegare il mio rapporto con una persona a cui tengo veramente tanto, ma che, puntualmente, continua a deludermi: la odi perché non riesce ad accorgersi che mi ferisce con la sua indifferenza, ma la amo perché sa rendermi terribilmente felice (le api gialle, no?); e, in questo caso, non è il cuore che spinge nella direzione sbagliata, ma la mente, troppo attratta da una felicità effimera.
Quindi, dopo aver raccontato in parte i fattacci miei, grazie a tutti quelli che si sono fermati anche solo a leggere la mia poesia: spero vi sia piaciuta e sia riuscita a trasmettervi qualcosa.
Baci a tutti,
BekySmile97 |