Faccio
scorrere le mie dita sulla tastiera del pianoforte perché
suonare,
come cantare, è sempre stato qualcosa capace di calmarmi e
rasserenarmi.
La
luce del tramonto entra dalla finestra e regala alla camera un alone
dorato caldo e confortante, una luce che sa di casa, famiglia,
intimità e serenità.
Ne
ho bisogno, ora che la mia piccola Julia non c'è
più e il destino
di Ross è appeso a un filo e così suono, in uno
strano stato di
calma apparente, cercando per un attimo un mio angolo di pace dove
illudermi che vada tutto bene e dove non debba provare la costante
paura di perdere mio marito.
Sono
così assorta che non lo sento entrare e quando la sua voce
raggiunge
le mie spalle, calda e gentile, sento un brivido lungo la schiena.
"Chi
è questa bella signora? E che ne è stato di mia
moglie?".
Mi
volto verso di lui e rido. "Giuda!".
"Oh,
eccola mia moglie!" - esclama Ross avvicinandosi. Mi accorgo che
questa sera sembra diverso e che mi guarda in un modo strano, assorto
e dolce. C'è così tanto amore in quello sguardo
che mi rivolge, che
ancora non mi sembra vero, io che per tanto ho creduto che mai
avrebbe potuto provare quei sentimenti verso di me. Non posso, non
voglio perderlo... Ho bisogno di lui, di sentire la sua voce e di
averlo davanti a me, con lo sguardo innamorato che veste adesso.
"Credo
che non dovrò preoccuparmi per te quando sarò
via, avrai un sacco
di pretendenti che si contenderanno la tua mano".
Mi
diverte il suo tono di voce caldo e scherzoso e in un attimo, solo
per un istante, i problemi sembrano sparire per lasciar spazio solo
a... noi. "Lo spero" – rispondo con tono malizioso,
ridacchiando.
Appoggia
la sua mano sulla mia spalla e le nostre dita si intrecciano. La sua
mano è calda, gentile, delicata mentre stringe la mia. La
bacio,
piano, assaporando, imprimendo in me il profumo della sua pelle. Ci
guardiamo e mi alzo dalla mia sedia davanti al pianoforte, attirata a
lui come da una calamita. Ci baciamo, un bacio lento, dolce e
profondo che mi lascia senza fiato. Non riusciamo a smettere, non
possiamo fare altro che abbracciarci e tenerci stretti, mentre tutto
il mondo sembra impegnato a dividerci.
Mi
spinge verso il letto e le nostre labbra si separano solo per un
attimo, il tempo di uno sguardo. Aspetto che mi spogli, ama farlo e
io amo come lo fa, lentamente, soffermandosi su ogni particolare del
mio corpo. Ma oggi è diverso, un suo sguardo mi fa capire
che
vorrebbe che lo facessi io. E silenziosamente ubbidisco, slacciandomi
il corpetto e facendo scivolare a terra, uno ad uno, i miei abiti.
Lui resta lì a guardarmi in silenzio, in contemplazione,
come se
volesse imprimere nella sua mente ogni particolare di me. Sembra che
per lui, in questo momento, esista solo io. Quanto ho sognato che
succedesse, che mi guardasse come aveva guardato Elizabeth una volta?
Quanto ho sognato che mi amasse come aveva amato lei, pur nella
convinzione che non lo avrebbe mai fatto, che non me lo meritassi,
che non ne fossi degna? Eppure ora è quì che mi
guarda come se
fossi la creatura più bella del mondo, che aspetta ad ogni
mio
movimento che sia pronta ad unirmi a lui. C'è sempre stata
una forte
attrazione fra noi, tantissima passione esplosa subito, dal primo
momento in cui abbiamo giaciuto su quel letto, nella notte in cui mi
ha insegnato l'amore. Eppure, nonostante tutto, anche quando la
passione fra noi era tanto forte da farci urlare, anche quando son
diventata sua moglie, per tanto ho saputo che non ero io quella che
avrebbe voluto e lo accettavo perché mi bastava averlo per
me anche
solo per un poco. Anche se faceva male sapere che, nonostante fossi
sua moglie, per lui all'inizio ero ancora poco più della sua
domestica.
Sembrano
passati secoli da allora...
Ora
senza di lui, senza quello che siamo diventati, impazzirei.
Mi
avvicino a lui e lo spoglio e Ross mi lascia fare. Ci accarezziamo,
mi stringe in un caldo abbraccio da cui non vorrei mai separarmi, ci
baciamo, mi accarezza il seno e poi crolliamo sul letto, affamati
l'una dell'altro. Fa l'amore con me in quel modo meraviglioso che mi
inebria e mi fa sentire la donna più fortunata della
Cornovaglia.
Lo
amo e so' che mi ama anche lui, lo amo e voglio lottare per lui.
E
mentre si muove dentro di me decido che niente riuscirà a
tenermi
lontana da Ross, né il processo né la sua
volontà di proteggermi
dal male che in giro dicono su di noi. Sarò con lui e
lotterò per
lui come una leonessa, se necessario. Sono la figlia di un minatore
dopo tutto, non una signora! Non sempre, quanto meno.
Lotterò
perché questo amore che c'è fra di noi non debba
finire mai Ross,
stanne certo. Qualsiasi cosa farai, io sarò lì
per te e ne
usciremo. Non ti chiederò di rinnegare te stesso, le tue
idee e ciò
in cui credi e sono sicura che anche se questo ti farà
arrivare
vicino al precipizio, tu saprai uscirne all'ultimo.
Mi
fido di noi e mi fido di te, Ross...
Ti
amo e lo farò per tanti anni, stanne certo...
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