Gli Agenti del Mossad Non Piangono

di eLiSeTtA
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Ciao sono tornata! La vacanza alle Eolie è stata orribile, se avessi saputo come sarebbe andata a finire sarei rimasta a casa senza pensarci due volte, sono stati tra i giorni peggiori della mia vita. Per fortuna poi è arrivato il ponte dell’uno Maggio per farmi riprendere un poco... comunque sia ecco il nuovo capitolo che dovrebbe essere o il penultimo o il terzultimo, dipenderà da voi e dal mio umore! XD Buona lettura!

 

 

 

 

24. Niente e nessuno

 

 

 

 

Washington DC 10:31 ora locale

Quartier generale NCIS

 

- Come sto?- domandò Tony a Ziva.

Erano appena rientrati in America dopo quasi un intero mese passato in Israele e ora erano dentro l’ascensore che li doveva riportare dai loro compagni e amici.

- Sei perfetto...- rispose Ziva sorridendo e sistemandogli meglio il nodo della cravatta.

- Sicura?-

- Si... tranquillo!- rispose lei dandogli un buffetto sulla spalla.

Rimasero qualche secondo in silenzio...

- Ricordi cosa dobbiamo fare vero?- le domandò DiNozzo incrociando il suo sguardo.

Era preoccupato... e si vedeva...

- Non una parola sul fatto che stiamo insieme...-

- ... e non fornire troppi dettagli sulle ultime settimane... lo so... il problema però sarà spiegare la mia improvvisa gravidanza... quando sarà il momento...- completò Ziva.

Lui rimase pensieroso per qualche secondo...

- Per adesso non pensiamoci ok? Godiamoci il momento...-

Calò di nuovo un silenzio carico di tensione...

Poi si sentì il familiare tintinnio che annunciava l’arrivo dell’ascensore alla sua destinazione...

- Ti amo...- disse Tony proprio mentre e porte si aprivano.

Ziva sorrise...

- Lo so...-

Non appena misero un piede fuori dall’ascensore furono subito assaliti da Abby.

- Tony! Tony! Tony! Ziva! Ziva! Ziva!- gridò la scienziata quasi soffocandoli.

- Ciao Abby…- sussurrò senza fiato il povero DiNozzo.

Abby si staccò dai due, che poterono finalmente riprendere a respirare, e cominciò a saltellare eccitata...

- Ragazzi mi siete mancati un sacco!!! E non solo a me!!! Quante cose ho da dirvi!!! E voi da dire a me!!!- ma non appena guardò Tony in faccia il sorriso le scomparve dalle labbra e smise di saltellare.

 - Ma Tony... tu... cosa... oh Tony!- disse riprendendo ad abbracciarlo in lacrime.

- DiNozzo che hai fatto all’occhio?!?- domandò, con la sua solita delicatezza, Gibbs spuntando all’improvviso.

- Ciao anche a te capo... anche tu mi sei mancato un sacco...- fece il ragazzo sarcastico.

Gibbs gli rivolse un’occhiataccia.

- Beh... un piccolo incidente...-

- E’ per quello che ti hanno ricoverato?- domandò Ducky raggiungendoli.

- Si... ma sto bene... non vi preoccupate!- disse Tony sorridendo felice agli amici.

- Ti dona lo sai???- commentò Abby staccandosi da lui e asciugandosi gli occhi, cercando di tornare solare come prima.

- Hai visto Ziva?!? Almeno lei ha buon gusto!- disse DiNozzo rivolto alla ragazza, che, come al solito, si era un po’ isolata.

- Già... contento te...- furono le sue uniche parole disinteressate.

- Avete fatto un buon viaggio?- domandò Ducky.

- Si... il viaggio di ritorno è stato di gran lunga migliore dell’andata...-

- Ma se hai dormito tutto il tempo!- obbiettò Ziva.

- Appunto!-

- Mi avete portato un ricordino???- chiese Abby tornando a saltellare.

- Ehm... noi... veramente...-

La dark si rattristò...

- Come siete cattivi...- disse mettendo il broncio e girandosi dall’altra parte.

Gibbs era ancora sconvolto per quello che era successo a Tony.

Sapeva che gli era successo qualcosa di grave in Israele... ma non pensava così grave!

Aveva perso un occhio...

Non sarebbe più stato l’agente di prima...

Però sembrava felice e non preoccuparsene...

“Meglio così...” pensò.

Certo che Ziva faceva miracoli!

- Capo perché sei così silenzioso? Non vuoi proprio sapere nulla sul viaggio???- domandò DiNozzo notando lo strano comportamento dell’uomo.

Gibbs fece un mezzo sorriso...

- Vuoi davvero che io inizi a farti delle domande, DiNozzo?- fece allontanandosi e andando verso la propria scrivania.

- No no... continua pure a non fare e chiedere niente... a me va benissimo così!- gli urlò dietro il ragazzo.

- Scusatelo se è così silenzioso e strano... cioè lui è sempre silenzioso e strano... ma oggi di più! Ma sapete... l’amore...- fece Abby scuotendo la testa.

Tony e Ziva si fissarono complici.

- Credo di aver capito cosa intendi Abby...- mormorò DiNozzo.

- Aspetta cosa era quello?!?- gridò la ragazza sconvolta.

Ziva e Tony si guardano in giro preoccupati.

- Qui non c’è niente...-

- Non intendevo questo... intendevo quello sguardo!-

- Quale sguardo?- chiede Tony lanciando a Ziva “quello sguardo”.

- Ecco! L’hai visto McGee?!? Questo sguardo... McGee?- accanto a lei non c’era nessuno - Dove diavolo si è cacciato?!? Comunque... allora?-

- Allora cosa Abby?!?-

- Cosa significa quello sguardo?-

- Santo cielo! È solo uno sguardo... ora non lo posso neanche guardare?!?-

- Chi è questa volta la “fortunata”? La donna che ha fatto breccia nel cuore di Gibbs per la ehm... ho perso il conto delle volte!- esordì Tony cambiando discorso.

- Jenny...-

Tony e Ziva si fissarono di nuovo, ma stavolta stupiti!

Finalmente si erano decisi anche quei due...

Stavano per chiedere altre informazioni ma in quel momento arrivò anche Timothy.

- Scusate ma ero in bagno sono già arrivati DiNozzo e Ziv... ciao ragazzi!!!- li salutò calorosamente poi il suo volto si fece triste.

- Tony... ma tu...-

- Si... il mio occhio... fa impressione vero Pivello?-

- Ma come te lo sei fatto?!?-

- Vieni... ti racconto!!!-

Abby, Ducky e McGee lo seguirono alla sua scrivania.

- Allora... ero io... solo contro dieci... anzi... venti mercenari! Ad un certo punto...-

Ziva sorrise e incrociò lo sguardo del suo capo che intanto era tornato davanti all’ascensore...

C’era qualcosa di diverso nello sguardo della ragazza...

Qualcosa di nuovo, ma che lui conosceva fin troppo bene...

- Ciao Gibbs...- disse finalmente la donna abbracciandolo.

- Ciao Ziva...- sussurrò lui felice di rivedere sia lei che DiNozzo sani e salvi.

Beh... più salvi che sani...

Passarono parecchi secondi poi Gibbs si staccò da lei e la fissò di nuovo negli occhi...

- Ziva... devi dirmi qualcosa?-

La ragazza i sentì colta in flagrante...

Lanciò una rapida occhiata a Tony...

- No!- mentì.

- Sicura? Tipo... non so... che sei incinta?-

Lei alzò un sopracciglio stupita...

- No capo! Che dici! Io non sono...- cercò di difendersi.

Ma lo sguardo di Gibbs la trapassava...

- Come fai a saperlo??- chiese abbassando la testa sconfitta.

Gibbs abbozzò ad un sorriso...

- I tuoi occhi brillano... sei diversa... hai gli stessi occhi di...- si bloccò a metà frase, non riuscendo come sempre a citare il suo passato.

- Di Shannon?- domandò Ziva.

Lui annuì distrattamente.

- Beh... comunque... mi hai scoperta!- rispose la ragazza ridendo.

- Il bambino è di...- fece Gibbs accennando con il capo a Tony che intanto ignaro raccontava balle a Ducky, Abby e Tim.

- Si...- rispose Ziva cercando di reprimere un sorriso.

Aspettò la punizione per parecchi secondi, ma non arrivò...

- Niente scappellotto?- domandò poco convinta a Gibbs.

- No... non colpisco le donne incinte... anche se sono estremamente irresponsabili, incoscienti e idiote!- e così dicendo Gibbs si diresse verso Tony e gli rifilò uno scappellotto così forte che non se lo sarebbe più scordato per il resto dei suoi giorni.

- Ahi... capo!!! Mi hai fatto malissimo...- si lamentò il ragazzo massaggiandosi la nuca.

- Era quello l’obbiettivo... DiNozzo...-

- E per che cos’era?-

- Per aver infranto una delle mie regole...-

- Si, ma quale? Sono tante sai?-

Gibbs di diresse verso l’ascensore...

- Tu lo sai quale DiNozzo...- gli disse prima di entrarvi e scomparire dalla loro vista.

- Quale regola hai infranto Tony?- domandò ingenuamente Tim.

Abby gli rifilò uno scappellotto.

- Ahi! Che ho fatto?!?-

- Mi sa che tu non hai ancora capito nulla della vita...- commentò sconsolata Abby.

- Almeno non sono l’unico a pensarlo...- concordò Tony alzandosi.

- Ehi!-

Una volta arrivato davanti a Ziva non perse tempo...

- Lui sa?- domandò preoccupato.

- Si... LUI lo sa...-

- Avevamo deciso di non dirglielo sino a quando fosse stato... “evidente”...-

- A quanto pare è già “evidente”... gli è bastato guardarmi negli occhi per capirlo!-

- E tu naturalmente gli hai detto che è mio... cioè... nostro...-

- E che gli dovevo dire?!? Che era di Brad Pitt?!? Tanto lo hai detto anche tu... prima o poi la verità sarebbe uscita fuori... no?- si giustificò Ziva.

Tony si passò una mano tra i capelli facendo attenzione a non toccarsi la nuca ancora dolorante e cercò di sorridere...

- Avrei preferito il “poi” al “prima”... -

- Non si può possedere tutto nella vita...- disse la ragazza sorridendo.

- Avere tutto dalla vita... non possedere...- la corresse.

- Uffa... è lo stesso!-

- Quindi è per questo che mi ha dato lo scappellotto...- pensò lui ad alta voce ignorando il suo ultimo commento.

- Già... e ora che facciamo?-

- Che ne dici di fare finta di nulla?- domandò Tony.

- In che senso?- fece lei confusa.

- Faremo finta di non sapere che lui sa...-

- Ma è una cosa inutile!!! Perché sappiamo benissimo tutti e tre la verità...-

- Però in questo modo almeno sarebbe divertente...- commentò lui sornione.

- Tu sei tutto scemo...- disse Ziva senza parole dandogli una piccola pacca sulla spalla.

- Perché è scemo?- domandò Abby che intanto si era avvicinata con McGee per origliare.

Purtroppo non aveva sentito nulla...

- Perché vuole mentire a Gibbs...- fece Ziva tranquilla.

A DiNozzo venne voglia di strozzarla...

Stava spifferando tutto a quei due...

- E perché? Su cosa hai il coraggio di mentirgli?- chiese Abby al ragazzo.

Lui provò a ribattere, ma Ziva lo precedette...

- Vuole fare finta che non lo ama però Gibbs lo sa benissimo!!! Ormai non puoi più mentirgli!!!-

Lui tirò un piccolo sospiro di sollievo, poi un ghigno spaventoso gli si dipinse in volto...

- Comincia a scappare, rosh katan... ti do 5 secondi di vantaggio...-

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Washington DC 19:44 ora locale

Abitazione dell’agente speciale Leroy Jethro Gibbs

 

- Ciao Jethro...- disse Jenny facendo le scale per scendere in cantina.

- Ciao Jenny... qual buon vento ti porta qui?- fece lui non distogliendo lo sguardo dal suo lavoro.

- Come stai?- gli chiese il direttore facendolo girare verso di lei.

Gibbs posò l’attrezzo che stava usando per terra e la fissò infastidito...

- Bene... perché come dovrei stare?!?-

- Beh...-

- DiNozzo sta bene... no?-

- Si... però... il suo occhio...-

- Anche se non ci vedrà più dall’occhio destro non significa che è morto o che non può più fare il mio agente... certo, sarà meno efficiente di prima... però se prima era il più bravo ora sarà tra i migliori...- fece sorridendo e riprendendo l’attrezzo da terra.

- Sicuro?-

- Se lui è tranquillo lo sono anche io...- commentò riprendendo a lavorare.

- Se lo dici tu...-  si rassegnò Jenny.

Dopo un po’ di tempo Jethro parlò di nuovo.

- Ziva ti ha detto di essere incinta?-

- Cosa?!?- esclamò la donna sconvolta - no... non me lo ha detto... tu come lo sai?-

- Diciamo che l’ho convinta a dirmelo...-

 - E il padre del bambino? Lo sai chi è?-

- Secondo te chi può essere?- domandò Gibbs con fare ovvio.

- DiNozzo?-

- Bingo...-

- E sei così tranquillo?!?-

- Si... perché?- domandò Jethro girandosi verso di lei accigliato.

- Hanno infranto la regola numero dodici!!!-

- Guarda che non l’hanno infranta...- disse sorridendo sornione.

- Perché?-

- La regola dice di non uscire con i colleghi... e loro non sono mai usciti insieme!-

Lui e Jenny scoppiarono a ridere...

- Jethro... sei incorreggibile!-

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Washington DC 19: 50 ora locale

Abitazione dell’agente Anthony DiNozzo

 

- Che giornatina leggera... vero?- disse Tony buttandosi sul divano di casa propria stanco morto.

- Già... sono a pezzi...- commentò anche Ziva mettendosi accanto a lui.

- Gibbs ha proprio esagerato...- dissero in coro.

- Non ha provato neanche un po’ di pietà per il mio occhio!-

- E neanche per la mia “condizione”!-

- E’ crudele...- disse ancora Tony sistemandosi meglio sul divano - però a te almeno ha permesso di mangiare qualcosa all’ora di pranzo e tu per ringraziarlo ti sei mangiata anche il mio!-

Lei si accoccolò meglio contro di lui e chiuse gli occhi...

- Che vuoi... avevo fame!- si lamentò.

- A proposito di mangiare... io non me la sento di cenare Gibbs e i suoi modi bruschi mi hanno fatto passare la fame...-

- Neanche io... sono stanchissima...-

- E piena di cibo fino al midollo!-

- Smettila...- fece ridendo e dandogli un colpo al fianco.

- Ok ok... ma non fare l’offesa!-

Calò un lungo e rilassante silenzio tra di loro...

Improvvisamente però Tony lo spezzò...

- Sai mi piacerebbe tanto che questo momento non finisse mai... di poter stare così per sempre... e tu Ziva?-

Ma non ottenne nessuna risposta...

- Ziva?- chiamò di nuovo.

La guardò e si accorse che si era addormentata...

Sorrise dolcemente e le spostò una ciocca di capelli dal viso...

Finalmente era a casa...

Ed era con la sua famiglia...

Gibbs, Abby, il Pivello, Ducky, Jenny, Palmer... insomma... tutti...

Ma soprattutto... era con Ziva...

E stavolta sentiva che stavolta nulla più avrebbe potuto separarli...

Niente e nessuno ci sarebbe riuscito...

Niente e nessuno...

A poco a poco i suoi occhi si chiusero e si addormentò anche lui.

 

 

 

 

 

 

* Stavolta non ho appunti sulla lingua... wow! È strano anche per me figuratevi! In compenso vi chiedo una cosa... secondo voi i personaggi sono OOC? Se lo pensate vi prego... ditemelo! In particolare di Ziva! 

* Mi dispiace il fatto che dopo avervi fatto aspettare così tanto ho pubblicato solamente questo capitolo di transizione ma vi prometto che col prossimo mi farò perdonare!





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