Sera d'ottobre

di Anwa_Turwen
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Uscir di casa ad un'ora notturna,

gonfi i polmoni dell'aria penetrante, 

leggera e acre di fumo e caldarroste.


Tacciono i grilli, dal gelo zittiti, 

corre il cagnetto col suo passo lesto;

la voce del padrone lo richiama, presto.


Bella č la campagna brulla, ora a maggese, 

trilla lontano il campanello d'un armento.

Soffia agro e pungente il vento,

sibila tra i rami secchi - ma non morti.


Brividi alle membra infreddolite,

tiepido un capuccio alzato sopra il capo,

rosse e bianche le mani intirizzite...


ma l'anima s'infoca di chiaror vitale:

č il cuore che la scalda, vuole amare.


Nera e congelata questa notte invernale,

ma un libero pensiero di poesia profondo

č meglio del tepore di un giaciglio, 

caldo....vuoto.












NoteAutrice

Eccomi qui con un'altra poesia. Non č un gran che, poche rime e abbastanza scadente, ma rispecchia emozioni provate davvero.

Grazie tante per aver letto. :)





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