cap7
Capitolo 7
Sì. Lo stava facendo
veramente. Stava pensando al tocco delicato sul suo braccio del suo ex
professore di Pozioni. Forse al pomeriggio aveva dormito troppo e ora non era
più lucida, perché altrimenti non avrebbe mai fatto pensieri del genere!
Forza, Hermione, respira e concentrati sulla
smaterializzazione, non vuoi mica spaccare Piton?! Un bel respiro e pensa alle
tre D: Destinazione, Determinazione, Decisione! Su, Hermione, l'hai già fatto
un sacco di volte, non hai mai avuto problemi! Un bel respiro e…
Il flusso dei suoi
pensieri venne interrotto da Piton: "Allora? Dobbiamo ancora rimanere qua
fuori a lungo al gelo? O possiamo andare a prendere quel fiore in fretta e
tornarcene a letto?"
"Mi scusi,
professore, m-mi stavo concentrando…"
"Concentrati in
fretta, Granger!"
Cercando di non
pensare alla mano di Piton sul suo braccio, Hermione focalizzò la sua
attenzione sulla loro destinazione, e in pochi istanti si ritrovarono in mezzo
al nulla. La luce della luna piena le permise di vedere che erano sulla cima di
una collina, punteggiata solamente da alcuni cespugli. Ai piedi del colle, si
estendeva un bosco di latifoglie.
Piton tolse
immediatamente il braccio dal suo. Dopo qualche istante, Hermione ebbe
l'impressione che si trovasse leggermente a disagio. Notò che la mano del
professore andò verso il colletto del mantello, e fece per allentarlo, come se
fosse troppo stretto e gli impedisse di respirare bene. L'altra mano era
stretta in un pugno serrato.
Decisamente non è da Piton un comportamento simile!
"Granger, sai
già che aspetto ha il fiore di luna, quindi inizia a cercarlo nei vari
cespugli. Se non lo troviamo qua, andremo a cercarlo nel bosco, e quello che è
sicuro è che non torneremo al castello finché non l'abbiamo trovato!"
"Va bene,
professore…"
Presero direzioni
diverse, ed entrambi si misero a frugare in mezzo ai cespugli in cerca di quel
fiore tanto prezioso. La notte era molto silenziosa, e gli unici rumori erano i
versi dei gufi e delle civette che di tanto in tanto passavano in volo sopra di
loro.
La ricerca in quella
zona, però, si stava rivelando infruttuosa. Si diresse quindi verso Piton, per
dirgli che forse era il caso di andare a cercare il fiore nel bosco.
In silenzio, scesero
la collina. Quando furono quasi al limitare del bosco, Hermione sentì che il
respiro del professore si era fatto affannoso, eppure non avevano camminato in
fretta, e per di più erano andati in discesa. Cercando di non farsi vedere, gli
lanciò uno sguardo, e vide che la fronte dell'uomo era imperlata di sudore, che
risultava lucido alla luce bianca della luna.
Senza fargli
domande, si inoltrò in mezzo ai primi alberi, e si diresse decisa verso alcuni
cespugli poco più avanti. Dopo aver finito di ispezionarli, si alzò, cercandone
altri con lo sguardo, ma Piton attirò la sua attenzione. Era rimasto fermo sul
limitare del bosco, visibilmente a disagio. La fronte madida di sudore, le
spalle contratte, continuava ad allargare il colletto della sua camicia, come
se non avesse abbastanza aria da respirare. Vedeva inoltre un forte tremore
alle mani.
Hermione non poté
più ignorarlo. Si diresse quindi verso di lui, preoccupata, e gli chiese se si
sentisse bene.
"Sì sì,
Granger, continua a cercare" rispose in modo sgarbato.
"Professore, mi
sembra che lei non stia affatto bene. Vuole che torniamo al castello?"
"Granger, ti ho
già detto che sto bene, trova quel dannato fiore e andiamocene da qui!"
"Vuole per caso
bere un po' d'acqua?" chiese la ragazza timidamente.
"Mi hai sentito
o sei sorda?"
"D'accordo,
come vuole. Se ha bisogno di qualcosa, però, mi chiami, intanto che cerco qua
intorno!" concluse Hermione.
Tornò tra i
cespugli, e dopo circa mezz'ora riuscì finalmente a trovare un piccolo fiore di
ipomea bianca. Prese un barattolo dalla sua borsa di perline e ve lo mise
dentro delicatamente, in modo da portarlo integro al castello.
Raggiunse Piton, il
quale era seduto su un masso al limitare del bosco, con le braccia strette al
petto. Quando si accorse di Hermione, si alzò in fretta e cercò di ricomporsi,
ma la ragazza vide che non era ancora del tutto tornato in sé.
"Professore,
son riuscita a trovare un fiore, ora possiamo tornare al castello"
"Bene, Granger,
fai in fretta" disse Piton con voce non del tutto ferma.
Prese di nuovo il
braccio della ragazza, la quale dopo un respiro profondo, si smaterializzò, e
comparse ai piedi del cancello della scuola. Entrarono nel castello e si
diressero nei sotterranei. Una volta giunti nell'ufficio del professore,
Hermione si affrettò a prendere il fiore appena raccolto e a metterlo
delicatamente nella pozione che sobbolliva sulla scrivania di Piton. Non appena
i petali entrarono in contatto con la superficie, il liquido sprigionò un
leggero fumo e assunse una vaga luminescenza bianca.
Soddisfatta, volle
mostrare a Piton quello che aveva fatto, ma non appena si voltò verso la
poltrone, vide che lui stava seduto sulla poltrona con una bottiglia di Whisky
incendiario in mano. Di nuovo…
"P-professore… volevo
solo… ecco, ho aggiunto l'ipomea nella pozione…"
"Sì sì, brava
Granger, adesso fila nella tua stanza, ci rivediamo qua domani." Il tono
di Piton era definitivo.
La ragazza non poté
fare altro che dirigersi verso la sua stanza, con la testa piena di pensieri,
ma soprattutto di interrogativi su quello strano comportamento avuto dal suo ex
professore di Pozioni.
N.d.A.:
Eccomi di nuovo, finalmente son riuscita a scrivere un nuovo capitolo.
Purtroppo ho avuto qualche piccolo problemino e non ho più
potuto continuare la storia! Quindi chiedo venia a quelli che stavano
aspettando il seguito! Spero che il nuovo capitolo vi sia piaciuto, e
non esistate a dirmi il vostro parere!!!! Grazie in anticipo a chi mi
lascerà una recensione o anche solo un commento, ma grazie anche
a tutti i lettori silenziosi! Spero a prestissimo!
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